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mercoledì 14 gennaio 2015

Da sexy shop online a sexy truffa. Denunciati dalla polizia postale due catanzaresi






La Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catanzaro al termine di una complessa ed articolata attività di indagine, denominata “Sexy Truffa”, ha denunciato due giovani per truffa aggravata in concorso, che agivano quale amministratore e socio di una società che operava online nel settore del “commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet” in particolare di prodotti elettronici”. I due, B.A., pregiudicato già noto alle forze dell’ordine, e P.D. avevano architettato un’esca perfetta per irretire la vittima sfruttando i mezzi della rete, allettanti offerte commerciali, promettendo professionale assistenza e consegnando moduli pseudo contrattuali in incontri di lavoro in sale business all’uopo utilizzate per ingenerare una insana sicurezza e l’errata convinzione che si trattasse di persone serie e professionali, annullando ogni capacità da parte della vittima di comprendere, attraverso la normale diligenza, le reali circostanze della vicenda. I due 30enni catanzaresi – secondo gli inquirenti – con la loro offerta di affiliazione unica nel suo genere creavano e costruivano artificiosamente ed abilmente i presupposti e le condizioni per una “Truffa Perfetta”. Adescando e raggirando con artificiosi comportamenti e subdole tecniche la malcapitata vittima, i malfattori non avevano messo in conto che a seguire le loro mosse c’erano gli esperti Agenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni che riuscivano con professionalità a snodare le complicate macchinazioni elaborate dai due ed a mettere in luce le reali dinamiche criminali adottate per quasi un anno.  L’aggravante era derivante dal fatto che dovendo prestare la loro opera di “assistenza e manutenzione e-commerce” i truffatori riuscivano a dilatare nel tempo gli effetti ed i profitti della “sexy truffa” non erogando il servizio ed eludendo con abile tenacia le richieste di intervento effettuate dalla vittima, continuando ad incassare ed a trattenere gli importi versati dal malcapitato mensilmente che a buon ragione aveva terrore d’interrompere per non vanificare l’investimento e non avere il taglio definitivo dei servizi. La “sexy truffa” infatti aveva inizio utilizzando il luminoso specchietto della “vantaggiosa offerta” di affiliazione franchising, su un sito internet e si concretizzava con l’acquisto di appositi “pacchetti” all’uopo creati. Varie ed allettanti erano le pubblicità disseminate in rete che evidenziavano la facilità di adesione e costituzione, ma soprattutto le seducenti prospettive di guadagno nell’apertura del sexyshop on line. La vendita dei 25000 prodotti erotici disponibili avrebbe potuto portare anche ......

martedì 13 gennaio 2015

Importanti lavori di viabilità appaltati sulle varie arterie del Catanzarese. Anche nei comuni di Magisano, Simeri Crichi e Soveria Simeri.



Con il nuovo anno sono partiti numerosi interventi che interessano la viabilità provinciale su tutto il territorio, mirati al mantenimento delle migliori condizioni della rete viaria ed al ripristino dei danni subiti dalle piogge degli inverni passati. Nell’area intorno al capoluogo sono tante le opere in cantiere, alcune molto importanti per la soluzione dei problemi delle comunità interessate. Nei prossimi giorni inizierà la fase di posizionamento, il cosiddetto varo, delle travi sul ponte del fiume Simeri sulla provinciale nr. 15 tra Simeri Crichi e Soveria Simeri, primo visibile segno di ripristino di collegamento tra le sponde dell’infrastruttura crollata per gli eventi alluvionali. Considerando che per le fasi successive di lavoro, compreso il collaudo, sarà necessario circa un mese, l’importante arteria sarà nuovamente transitabile entro fine marzo ponendo fine al disagio quotidiano degli abitanti del comprensorio. Nella stessa area sono stati recentemente aggiudicati all’impresa Ati Vertinelli srl e Mg Disgaggi i lavori di ripristino della strada provinciale nr. 11 con opere strutturali complesse (muri di sostegno con micropali e tiranti, opere di drenaggio e canalizzazione acque sotterranee) con una spesa complessiva di un milione e 476mila euro per ristabilire la percorribilità del tratto garantendo le migliori condizioni di sicurezza al sovrastante abitato di Soveria Simeri soggetto ad un pericoloso fronte di frana. L’intervento, che prevede 240 giorni dalla consegna, è stato progettato dall’ufficio tecnico di Palazzo di Vetro e segue una prima opera di consolidamento realizzata con micropali e tiranti per una spesa di circa 600mila euro eseguita dopo l’evento alluvionale. A completare il quadro per il comprensorio saranno completati a breve i lavori con conseguente apertura della nuova strada per località pGatticello, che offrirà una via alternativa per raggiungere le zone costiere. Anche in questo caso l’impegno di spesa complessivamente sostenuto dalla provincia negli anni supera gli 800mila euro. Nell’area premontana sono stati invece aggiudicati con una spesa di 100mila euro i lavori di ripristino sulla provinciale nr. 25 tra Catanzaro e Magisano che lo scorso novembre ha visto il crollo di una parte di rilevato vicino alla spalla del ponte con conseguente restringimento della carreggiata. L’intervento, sempre a cura dei tecnici provinciali, sarà avviato dopo l’iter procedurale e durerà sessanta giorni. Inoltre sono stati aggiudicati i lavori di manutenzione straordinaria sulla provinciale 165/2, arteria che collega il quartiere Gagliano di Catanzaro al territorio premontano attraversando gli abitati di Tiriolo, San Pietro Apostolo e Soveria Mannelli. Le opere, progettate dal tecnico interno all’ente geom. Luigi Cimino per complessivi 360mila euro, saranno realizzate dall’impresa Fulginiti Domenico prevedendo la sistemazione del piano viabile, l’installazione di barriere paramassi a protezione della sede stradale, la posa in opera di barriere stradali ed il rifacimento della segnaletica verticale e orizzontale, con una conseguente maggiore sicurezza su un’arteria interessata da un traffico elevato. Infine sono in corso le opere di manutenzione straordinaria a Gimigliano in località Cavorà e sul viadotto del Ponte Corace in località Patia, ed a breve partiranno anche i lavori previsti per l’allargamento di un ...

lunedì 12 gennaio 2015

"UNA STORIA DI LIBERTA" A Zagarise si è tenuto un partecipatissimo convegno sulla complessa figura di Cecilia Faragò, l’ultima fattucchiera calabrese processata per stregoneria nel 1770



Convegno su “CECILIA FARAGO’: UNA STORIA DI  LIBERTA’


Presso il centro d’informazioni turistiche, organizzato dall’assessore comunale alla cultura Francesca Tobruk,  si è tenuto un partecipatissimo convegno sulla complessa figura di Cecilia Faragò, l’ultima fattucchiera calabrese processata per stregoneria nel 1770, prima alla Regia Udienza di Catanzaro e successivamente alla Gran Corte della Vicaria di Napoli. Difesa dal giovane avvocato catanzarese Giuseppe Raffaelli, la “magara”(nativa di Zagazise, ma trasferitasi a Soveria Simeri dopo il matrimonio) fu assolta e risarcita per la calunnia e l’ingiusta detenzione.
Il dibattito, moderatore dall’antropologo Marco Minervino, è stato introdotto da Francesca Zungrone e ha registrato gli interventi dei sindaci di Zagarise  (Domenico Gallelli) e di Soveria (Aldo Olivo). L’avvocato Natalia Raffaelli, discendente dell’illustre giureconsulto, ha lumeggiato i cardini della difesa che spinsero Ferdinando IV a cancellare dall’ordinamento penale del regno il reato di stregoneria, dimostrando che il canonico Ferrajolo era morto di “tisichezza” e non già per forza di maleficio, per essere stato “guardato con occhio maligno, mentre cantava all’organo”.
Marcello Barberio ha ricordato  - con le opere di Mario Casaburi e di Serena Marcantonio -  un suo lavoro del 2009, dal titolo “Persistenza della magia rurale in un’area del Catanzarese”, nel quale viene riportata la vicenda di Cecilia, alla cui memoria a Soveria Simeri è stata intitolata una villetta.
Barberio ha proposto il quesito (da approfondire in un secondo incontro): Cecilia fu un’eroina, una ribelle alle convenzioni sociali, una diversa demonizzata dal clero locale corrotto e ignorante o non piuttosto un’ ordinaria  massara calabrese,  strutturalmente  inserita nell’economia del latifondo feudale, in una condizione di subalternità (di classe e di genere ). Il suo status di contadina benestante era comunque “compatibile” con quella formazione economica. Se non fosse stata prevaricata e imprigionata, la Faragò sarebbe rimasta una donna “regolare” in una società chiusa , una sapiente “guaritrice herbaia” integrata nella comunità locale,  senza alcuna  velleità di conflitto col mondo storicamente determinato, neanche col clero, al quale tra l’altro apparteneva il figlio Sebastiano, monaco francescano.
Una storia complessa e “aperta”, in qualche modo anche diversa dalle  tante “apostasie col maligno”. Diversa anche nell’epilogo, perché Cecilia non finì sul rogo, non avendo celebrato alcun sabba sotto l’albero di noce, come le circa 60.000 malcapitate dei roghi delle piazze europee nei secoli bui dell’Inquisizione.
Alle ore 21, nel centro storico di Borgo Paradiso, Maria Faragò ha proposto l’applauditissimo reading teatrale “Cecilia di Dio”, dando voce alla storica “fattucchiera” del luogo.
A sentite l’antropologo Mauss sull’eclissi del sacro e la fame di ...

sabato 10 gennaio 2015

Simeri Crichi; Terzo finanziamento per il castello Bizantino di Simeri. La regione ha accreditato ulteriori 269 mila euro al suo recupero e valorizzazione.

un immagine recente del castello di Simeri
 (foto di Maurizio Brutto)


 La Regione Calabria ha accreditato alla tesoreria del Comune di Simeri Crichi la somma di euro 268.990 per il terzo intervento di recupero e valorizzazione del castello bizantino di Simeri, per effetto della convenzione n°1082 del 13 maggio 2013. Si tratta dell’accordo di programma quadro sottoscritto col Dipartimento urbanistica e governo del territorio, per un importo di 896.636 euro, giusta delibera del CIPE nell’ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione a sostegno dei progetti di riqualificazione dei centri storici calabresi, rimasti senza copertura finanziaria nel 2010, per la mancata approvazione del Par Calabria Fas 2007/2013. La vicenda è nota e ormai archiviata, con la sottilineatura che molti comuni hanno rischiato il dissesto a causa della revoca di finanziamenti in corso d’opera dei lavori. L’ulteriore intervento sul monumentale maniero e sugli spazi urbani adiacenti - che fu l’avita dimora dei Ruffo, degli Ajerbis d’Aragona, dei Borgia, dei Gonzaga e dei De Nobili, prima di essere acquistata dal Comune - avrà ricadute positive sull’economia, rendendo fruibile un bene di grande interesse storico-monumentale, per la sua funzione “civetta” di attrazione turistica e culturale. Il progetto prevede opere di consolidamento strutturale della cinta muraria e di messa in sicurezza dell’area di pertinenza, di ricostruzione delle parti mancanti con materiali del luogo, in modo da configurare l’originario impianto e delle sue adiacenze. Favorirà anche il processo di riappropriazione culturale dal basso, in un contesto ad alta vocazione turistica e a forte connotazione identitaria e completerà la straordinaria architettura medievale del borgo antico, ricco di storia e di prospettive, al di là delle contingenze attuali. L’intervento dovrà essere ultimato entro l’anno in corso. Anche per rassicurare gli ultimi scettici, informo che prima della prossima estate saranno ultimati i lavori del parco ludico di Simeri Mare, offrendo alla popolazione e agli ospiti un momento importante di svago e di accoglienza in .....