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venerdì 20 febbraio 2015

Falsi esami all'Unical 60 persone rinviate a giudizio nell'elenco una nativa di Sersale tanti di Catanzaro. Ecco l'elenco completo delle persone chiamate al processo che inizierà il 17 luglio

Nell'ambito dell'inchiesta sui presunti falsi esami all'Università della Calabria (Unical) sessanta persone sono state rinviate a giudizio dal gup di Catanzaro Ilaria Tarantino. Gli imputati, studenti e personale di segreteria, sono accusati a vario titolo dei reati di falso e introduzione abusiva nel sistema informatico dell’ateneo. Il procedimento inizierà a Cosenza il 14 luglio. L'inchiesta ha preso il via dalla denuncia dell'allora rettore dell'ateneo, Giovanni Latorre, dopo che un docente della facoltà di Lettere aveva disconosciuto una sua firma sullo statino di uno studente.


Sessanta persone sono state rinviate a giudizio dal gup di Catanzaro Ilaria Tarantino nell’ambito dell’inchiesta sui presunti falsi esami all’Università della Calabria (Unical). Per alcuni degli imputati è stata riconosciuta la prescrizione in ordine al reato di accesso abusivo a sistema informatico e ad alcuni episodi. Il processo è stato fissato per il 14 luglio a Cosenza. Gli imputati, studenti e personale di segreteria, sono accusati a vario titolo dei reati di falso e introduzione abusiva nel sistema informatico dell’ateneo. Le indagini hanno avuto inizio dopo la denuncia del preside della facoltà di lettere e filosofia Raffaele Perrelli, che nel corso di una seduta di laurea non riconobbe come sua la firma apposta su uno degli statini inseriti nel fascicolo di uno studente. Nel corso delle indagini è stato sequestrato un ingente quantitativo di materiale e sono state compiute numerose consulenze grafologiche che hanno....


giovedì 19 febbraio 2015

A Sellia Marina chi controlla l'abusivismo edilizio? Come si può ottenere l'allaccio Enel nelle case abusive? Si possono vendere le case abusive all'asta?

Dopo aver letto i vari articoli del dottor Emilio Grimaldi sui vari abusi edilizi sul territorio di Sellia Marina tutti interessanti iniziando Dalle denunce della signora del Nord e da quelle dei cittadini del posto,una mi è rimasta impressa più degli altri , come si fanno vendere i fabbricati abusivi nelle aste giudiziarie e come si fa a continuare a completare senza che nessuno faccia i controlli, per non fare errori cito gli articoli scritti da Grimaldi che consiglio a tutti di leggerli; 29 aprile 2011
1)Eseguito lo sfratto degli immobili di Dragone da parte della Bcc di Taverna
2) 2 dicembre 2010
Il Prefetto scrive alla Finanza per la Bcc di Taverna



Pur sapendo che ci sono indagini in corso la domanda la pongo lo stesso e speriamo che qualcuno risponde?
La concessione edilizia per la signora del nord che anche questo blog si è occupato da poco era la concessione edilizia 23/84 per articoli sportivi e balneari , al catasto vengono accatastate come appartamenti invece per il comune sono fabbricati ,come tutti sappiamo ,il Catasto non è probatorio, e ciò che fa fede è solo l’autorizzazione Comunale, ma il comune ha fatto i vari controlli? Di chi sono le colpe se ci sono abusi edilizi?
La concessione edilizia per i fabbricati che sono stati venduti tramite aste giudiziarie cosa prevedeva che dovevano costruire? Esiste qualche sanatoria e condono edilizio o variazione al progetto da parte del proprietario? Come è stato possibile che chi ha comprato abbia avuto il consenso di ultimare i lavori? Come mai non c’erano i vari cartelli edilizi con relativa concessione edilizia e direttore dei lavori? Sul territorio comunale erano stati affissi i manifesti che venivano venduti all’asta? Ma se un normale cittadino denuncia cosa succede. Allora mi sono detto perché non fare una ricerca su internet? Allego solo due commenti per fare capire il tenore fra domanda e risposta:
Buongiorno,
Ho intenzione di acquistare ad un’asta giudiziaria una villetta costruita (fine lavori) a Maggio 2005, che ha alcune irregolarità edilizie che devono essere sanate.
Alcune di queste irregolarità hanno impatto paesaggistico.
Le chiedo gentilmente, dato l’ammontare delle spese (circa 50’000 Euro) se poi io possa rivalermi sul costruttore (direttore lavori e progettista) in quanto le DIA presentate regolarmente omettevano le irregolarità (forse anche in buona fede per errato calcolo delle volumetrie).Grazie Andrea
Risposta: Per Andrea.
Non riusciamo a comprendere come possano vendere , in un’asta giudiziaria, un immobile parzialmente abusivo.
Comunque se lo acquisti, lo dovresti fare nelle .........

martedì 17 febbraio 2015

Il sindaco di Simeri Crichi chiede la sospensione dell'IMU agricola estesa dal governo a oltre 1000 comuni che prima erano esentati



Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 24 gennaio dell’ennesimo  decreto legge, oltre 1000 Comuni italiani sono stati  inseriti per la prima volta nell’elenco dei territori dove è stato esteso l’onere del pagamento dell’IMU agricola. Molte le critiche e le proteste da parte dei cittadini e delle associazioni contro l’ingiusto balzello, che certamente non è stato voluto dai Comuni.
E’ doveroso, perciò, fare chiarezza. Il Ministero delle Finanze, con circolare n°9 del 14.9.1993, esentava dalla tassazione, oltre ai Comuni montani, anche quelli “svantaggiati”, per come censiti dalle Regioni. Nella classificazione regionale del ’93 rientravano anche i comuni della provincia catanzarese (compreso Simeri Crichi) che usufruivano dell’ esenzione dell’allora Ici, per essere compresi nel PAI (piano di assetto idrogeologico), con vincoli inibitori e con rischio di frane. Oggi, invece, si paga anche in questi Comuni, provocando il malumore di quanti si ritrovano oberati di oneri pesanti, in una situazione di crisi al limite della sopportazione. Ovviamente c’è chi preferisce semplificare e addossare ogni responsabilità al livello statale più prossimo ai cittadini, cioè ai Comuni, assolutamente incolpevoli. Tant’è che il versamento è stato effettuato col modello F24 e non sul conto corrente comunale. Al momento restano esenti dal pagamento i terreni “montani” e quelli condotti da coltivatori diretti o da imprenditori agricoli professionali.
La Provincia di Catanzaro ha chiesto alla Regione di fare voti al Governo nazionale per la revisione dei parametri della classificazione dei Comuni esentati, ripristinando l’elenco del Pai 1993, dal momento che nel frattempo la situazione è tutt’altro che migliorata, se è vero che le campagne rischiano l’abbandono totale e lo spopolamento.
Si confida nell’intervento della nuova gestione regionale, ancor prima dell’ultimazione della fase dell’assetto istituzionale, fermo restando che ........

lunedì 16 febbraio 2015

Il comune più virtuoso nella raccolta della differenziata? No non è Sellia! Ma Pedace (CS) Ecco la classifica nelle varie provincie. Qualche comune del Comprensorio sarà nei primi posti ?....

E’ stato Pedace, in provincia di Cosenza, con il 79,36% dei rifiuti che vanno in differenziata, il comune della Calabria più virtuoso nel 2013 per quanto riguarda il rapporto tra tonnellate di rifiuti urbani prodotti e, appunto, quelli raccolti con il sistema della differenziata. Segue Lappano, sempre in provincia di Cosenza, con il 70,61%, e poi Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria, con il 70,42% di raccolta differenziata. Tra le province più virtuose, rimane in testa Cosenza con 21,84% (+1,70% rispetto all’annualità precedente), seguita da Catanzaro con 16,46% (+0,53% rispetto al 2012) e Vibo Valentia con 15,49% (+2,13%); quest’ultima provincia, in rapporto all’annualità precedente, è quella che segna il miglior incremento percentuale. La Calabria, nel suo complesso, segna un -0,33% di raccolta differenziata, passando dal 16,34% del 2012 al 16,01% del 2013.

E’ quanto emerge dal Report Rifiuti, riferito all’anno 2013, che l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (ARPACAL) ha pubblicato sul proprio sito web (www.arpacal.it); il documento raccoglie ed elabora i dati sulla produzione di Rifiuti Urbani e Raccolta Differenziata riferiti a tutti i Comuni della Regione Calabria, e distinti per Categorie merceologiche secondo i Codici identificativi CER.
Il Report – realizzato dal Dr. Clemente Migliorino, Responsabile della Sezione Regionale Catasto Rifiuti istituita presso la Direzione Scientifica dell’Arpacal, e dal dott. Fabrizio Trapuzzano – è stato inviato all’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e comunicato ai Dipartimenti Ambiente e Programmazione Comunitaria della Regione Calabria; i dati ufficiali pubblicati dall’Arpacal, infatti, fotografando lo stato della Raccolta differenziata in Calabria, permettono ai Comuni di poter accedere ai contribuiti erogati dalla stessa Regione.
Rimane ancora alta, come per le precedenti edizioni, la percentuale di comuni che non trasmettono all’Arpacal alcuna informazione tra quelle richieste per realizzare il report sulla differenziata. Sono infatti 108 su 409 comuni calabresi che preferiscono non collaborare: 39 su 97 in provincia di Reggio Calabria, 28 su 80 in provincia di Catanzaro, 33 su 155 in provincia di Cosenza, 6 su 27 in provincia di Crotone e 19 su 50 in provincia di Vibo Valentia.
Su scala provinciale, ecco i comuni più virtuosi: provincia di Catanzaro (Pianopoli 66,66% - Soveria Mannelli 53,29% - Gizzeria 49,48%), provincia di Crotone (Melissa 24,68% - Crotone 15,48% - Crucoli 13,33%), provincia di Cosenza (Pedace 79,36% - Lappano 70,61% - Bocchigliero 70,38%), provincia di Reggio Calabria (Roccella Jonica 72,61% - Cittanova 50,25% - Taurianova 31,41%), provincia di Vibo Valentia (Limbadi 44,39% - Ricadi 39,54% - San Calogero 39,27%).
Per l’anno 2013, quindi, in base ai dati acquisiti attraverso specifiche modalità e tempistiche codificate in Linee Guida approvate dall’Arpacal e richieste ai Comuni, la percentuale regionale di raccolta differenziata si attesta al 16,01%.
Ecco le percentuali di raccolta differenziata, suddivise per aree provinciali: Catanzaro ........

sabato 14 febbraio 2015

Sersale; Il giudice ordina l'oscuramento della pagina Facebook "Mio padre morto per mala sanità" ritenuta offensiva e diffamatoria

Il giudice Ermanna Grossi ordina la chiusura della pagina Facebook perchè ritenuta  offensiva e diffamatoria. La pagina fu aperta da un utente di Sersale (CZ), figlio di un paziente morto dopo un ricovero al "Pugliese Ciaccio" di Catanzaro.




Accolto il ricorso d'urgenza presentato dall'avvocato Lanfranco Calderazzo per conto di otto medici







Le battaglie legali, ai tempi d’oggi, si giocano anche sul terreno del web. “Via la scritta offensiva e diffamatoria da Facebook”, ordina il giudice del Tribunale Civile di Catanzaro, Ermanna Grossi, nei confronti di un utente di Sersale, un ingegnere che, nei giorni scorsi, si era scaraventato contro l’ospedale “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro. Ma non in piazza, o nei bar, vecchi metodi ormai non più efficaci. Piuttosto, direttamente sulla pagina del social network più popolare del mondo, scrivendo “Mio papà, 65 anni, è morto nell’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro per Malasanità”. Questo il titolo del messaggio scritto dall’uomo, ora costretto a selezionare il post e cliccare il tasto “cancella”. In caso contrario, non rispettando l’ordinanza del giudice, la competenza passa direttamente alla piattaforma Facebook, che dovrà provvedere alla rimozione del contenuto “incriminato”.
Un messaggio, lungo per decine e decine di righe, che è un chiaro riferimento alla morte del padre, avvenuta a fine dicembre, e che lancerebbe sospetti su otto sanitari dell’ospedale del capoluogo di Regione. Tutti difesi, in Tribunale, dall’avvocato Lanfranco Calderazzo, il legale che ha ottenuto l’ordinanza, che, di fatto, rappresenta uno dei primi provvedimenti 2.0, quelli che mirano a tutelare l’interesse di una persona non solo nella sua vita quotidiana per strada, in casa propria o in qualunque altro luogo reale, ma anche sul web. Dunque, un provvedimento all'avanguardia, sia per l’attualità del tema e sia perché «pone un freno al dilagante fenomeno della denigrazione incontrollata attraverso il web», come spiega l’avvocato Calderazzo a stretto giro. Quest’ultimo ricapitola i motivi che lo hanno indotto a rivolgersi alla magistratura per far eliminare il messaggio, nel quale l’uomo di Sersale definisce i medici come coloro che “hanno creato danno all’addome (al padre, ndr), generando complicanze alle quali non sono riusciti a porre alcun rimedio per negligenza ed incapacità”, sottolineando che la rabbia pulsava dentro le vene e che il suo dovere è quello di “informare della pericolosità che esiste nell'ospedale di Catanzaro, avvisando la popolazione che un banale intervento può essere fatale e che i medici raggiungono la più totale incompetenza generando direttamente gravi danni ai pazienti, conducendoli alla morte”. E parlando, poi, di ....

venerdì 13 febbraio 2015

A Piterà (CZ) benedetta una piccola statua della Madonna di Nostra Signora di Lourdes in occasione della festa dell'11 febbraio. Fotoracconto della commuovente giornata

A Piterà benedetta una piccola statua della Madonna di Lourdes


Una piccola, graziosa  oasi, tra natura e fede: chi si trovi a passare dal quartiere  Piterà,  risalendo verso nord la città di Catanzaro,  troverà   collocata, adiacente la bella fontana ridipinta di bianco,  una statuetta raffigurante la Madonna di Lourdes , all’interno di una  grotta,  arricchita da belle  aiuole fiorite.  Si tratta di una piccola opera di devozione mariana  offerta da alcuni fedeli di Piterà  in occasione della festa della locale parrocchia, intitolata proprio  “Nostra Signora di Lourdes”. La collocazione della statua della Madonna  ha  preceduto  intense giornate di preghiera, scandite nel novenario, con la  presenza di diversi sacerdoti i quali,  con un tema specifico, hanno approfondito la figura di Maria SS, fino al giorno della festa della Madonna di Lourdes, l’11 febbraio scorso.  Inoltre, presso la scuola elementare del quartiere,
  i bambini e i ragazzi del catechismo, guidati dalle catechiste Chiara e Miriam, hanno rappresentato la storia di Bernardette e delle apparizioni. La comunità  ha ricordato  la dipartita del diacono Don Ivano La Salvia , con il cuore rattristato per l'accaduto , durante la messa serale dell’ 11 febbraio;  è  stata poi impartita l'unzione degli infermi,  seppur nell'esiguità della chiesetta,  gremita fino a non contenere tutti i numerosi fedeli e  ammalati presenti.  Dopo la S.Messa,  si è avviata una  fiaccolata dalla parrocchia  fino ai piedi della statua: qui è  stata suggestivamente rievocata l’apparizione a Bernadette, messa in scena da una ragazza vestita da pastorella e contorniata da graziosi bambini vestiti da angeli. A seguire, la benedizione della statuetta e dell’acqua della  fontana da parte del  al parroco Don Carlo Davoli:  
l’acqua è un segno importante perché la Vergine, a Lourdes,   chiese a Bernadette di scavare nel terreno della grotta : rapidamente gli operai costruirono una fontana e delle piscine per i molti pellegrini e malati che chiedono  ancora oggi di essere immersi in quell’acqua sperimentando la dolce maternità della Vergine Maria . La comunità parrocchiale di Piterà ringrazia  il suo parroco don Carlo Davoli:  sostenuto dai suoi collaboratori, egli ha potuto organizzare questo importante evento per la crescita spirituale del quartiere.  Un ringraziamento va anche  rivolto ai volontari della Croce Verde che si sono prodigati per il trasporto delle carrozzelle.  Perché porre una Madonnina vicino all’acqua?  Chi conosce la Bibbia non fatica a rintracciare il ricco significato simbolico dell’acqua: solo per fare un esempio, ricordo  l’incontro di Gesù con la Samaritana ( Giovanni , 4, 5-42),    che contiene una ricca presenza di elementi simbolici. Questi elementi  ricorrono nell’evento religioso vissuto a Lourdes e, in piccolo, anche a Piterà: la fede, il simbolismo dell’acqua, la presenza delle donne, all’epoca emarginate ma    da Gesù assegnate ad  un nuovo ruolo , scavalcando le strutture patriarcali del  tempo. Non è grazie ad una piccola donna, Bernadette, che il messaggio della “Bella Signora” del febbraio 1858, da Lourdes giungerà al mondo intero? Quanti spunti di riflessione e di buona vita, anche per chi non crede: quanta accoglienza agli ammalati, quanto servizio gratuito nei volontari che li assistono, quanto bene disinteressato. E anche a livello culturale e spirituale,  senza citare il Vangelo, e il rapporto privilegiato tra Gesù ed i malati, i suoi gesti, le sue parole che guariscono, sarebbe interessante approfondire il simbolismo dell’acqua e delle teofanie presso i corsi d’acqua: già    Omero  accennava all'Oceano Padre degli dei, mentre più filosoficamente Talete fece dell'acqua il principio primo. E se l'acqua  è,  nella Bibbia, un simbolo di Dio come sorgente di vita , lo studioso Eliade presenta  miti e riti  legati all'acqua,  alla terra madre  e  ai riti di fecondità . Così  , al di là di una sterile opposizione tra credenti e non credenti, l’antropologia , le scienze umane e la storia delle  religioni (si leggano gli studi di Rudolf Otto), con  l’ esplorazione dell'inconscio collettivo e della psicologia del profondo (C.G. Jung), si pongono oggi più che mai  nel contesto dei grandi problemi socio-culturali attuali che interessano anche il non credente.


Rientrando nell’ottica della fede, condivido  la prudenza con la quale la Chiesa affronta la questione delle “rivelazioni private” ed i rigorosi criteri ai quali ....

giovedì 12 febbraio 2015

da Segrate "aspettando godot”in tanti vogliono imbavagliare l'informazione in Calabria compreso Zagarise"


Ho cercato di fare quello che mi è stato suggerito da alcuni “paesani di Zagarise”dove mi si chiedeva del perché scrivo su Zagarise e non su dove ho residenza abituale ( Segrate )oppure dove ho seconda casa a Sellia Marina , ma tanti non sanno che ho anche una terza casa a Corteno Golgi dove era nato Camillo Golgi Istologo (1843-1926)Premio Nobel per la medicina 1906. “ un paese con nove frazioni e a tutte ci sono le chiese e altro, qualcuno ha scritto che abito nelle palude dimenticando dove si trova Segrate ma poco importa , poco importa che hanno scritto che sono uno sfaticato, che a Zagarise non mi conoscono etc etc , i primi commenti difficili da dimenticare mi erano pervenuti dalla dottoressa Faragò , non voleva che commentassi su Zagarise e pubblicassi le foto del polifunzionale , allego alcuni commenti fra noi due ,commenti che troverete sulla mia pag.facebook
Cristina Faragò ma perchè non ti fai i fatti tuoi...che è molto meglio tu non vivi a zagarise quindi non hai diritto a parlare perchè li fatti si vivono personalmente....
4 ottobre 2010 alle ore 12.32
Domenico Dragone X Cristina non riesco a capire come ti permetti e a che titolo mi suggerisci di farmi i fatti miei, semmai dovresti combattere le cose che non vanno solo così si avranno delle migliorie dello stato dei luoghi, queste foto e gli articoli di Emilio Grimaldi sono ben documentati, certamente non capiti da una persona che vuole chiudere gli occhi. sono sempre pronto a un dialogo civile e educato, come ho sempre fatto.
spero che il depuratore dove c'è una persona anche indagata venga messo a norma, lo sai cosa arriva al mare, quando un depuratore non funziona, o vuoi parlare del danno ambientale dei rifiuti....se questi sono i fatti che vivi personalmente, non vedo le tue battaglie per migliorarle, e per ultimo sappi che la Pro Loco s'interessa principalmente del territorio...Io anche se abito lontano vedo cosa che altri non vedono a pochi passi..distinti saluti.
4 ottobre 2010 alle ore 13.29 • Mi piace • 3

Cristina Faragò con il mio titolo di zagaritana che vive a zagarise...4 ottobre 2010 alle ore 13.33
• Domenico Dragone poca cosa la frase( con il mio titolo di zagaritana che vive a zagarise.)..
una zagaritana che deve vedere e non chiudere gli occhi...e visto che dici che abiti a zagarise , ti ricordo che il depuratore serve a qualcosa, c'è una persona indagata, e lo schifo arriva al mare dove tutti i cittadini devono andare..e se tutti gli enti preposti farebbero il loro dovere queste cose non succederebbero....non basta prendere lo stipendio senza fare nulla...o cercando di nascondere il tutto, foto e video e articoli parlano chiaro...sei sei una zagaritana fallo fino in fondo...inizia a denunciare quello che non funziona, lo sai che una struttura per essere abitata deve avere il certificato di agibilità o abitabilità lo sai che ho fatto regolare richiesta e protocollata al capo dei vigili di Zagarise...almeno lui ha risposto raggirando l'ostacolo all'ufficio tecnico...
Io adesso ti chiedo da cittadino Italiano mettete a ....

martedì 10 febbraio 2015

Saverio Loiero è il nuovo assessore alle attività economiche del comune di Catanzaro. Assieme all'ex sindaco di Simeri Crichi anche Filippo Mancuso e Gianmarco Plastino

I tre componenti che si aggiungono a rinforzare l'azione amministrativa sono Filippo Mancuso, con delega al patrimonio e agli affari generali, Saverio Loiero alle attività economiche, a Gianmarco Plastino ai lavori pubblici. 

 Come con molto anticipo avevamo pronosticato  anche sul blog l'inserimenti di Saverio Loiero ex sindaco di Simeri Crichi nel nuovo esecutivo al comune di Catanzaro. Una scelta politica, e non del sindaco sergio Abramo, ma fortemente caldeggiata da Mimmo Tallini. Il perchè lo si legge consultando i risultati delle scorse elezioni regionali, del 23 novembre 2014. Loiero è residente a Simeri Crichi, comune dove Tallini ha collezionato 411 voti sui 505 totali assegnati a Forza Italia. E se si paragonano al fatto che gli elettori sono stati poco più di duemila si comprende che Tallini si è garantito il 20% dei voti complessivi, da solo. E i 411 voti fanno ancora più rumore se si pensa che il Pd, dominatore assoluto delle elezioni, ha conquistato in totale 449 voti. E allora non serve mica spiegare ai cittadini più di tanto la scelta di Loiero. Era un debito personale di Tallini e "finalmente" è stato saldato.
Niente rimpasto, nessuna nuova Giunta, almeno per ora, nemmeno un rimpastino. La ricetta del duo Abramo/Tallini si chiama innesto. Il sindaco di Catanzaro, infatti, ha completato, con la nomina di tre assessori, la Giunta tecnica. In serata, a Palazzo De Nobili il primo cittadino ha firmato i decreti di nomina di Filippo Mancuso, Saverio Loiero e Gianmarco Plastino che hanno contestualmente accettato l’incarico. A Filippo Mancuso andrà la delega al patrimonio e agli affari generali, a Saverio Loiero quella alle attività economiche, a Gianmarco Plastino quella ai lavori pubblici. L’assessore Giuseppe Vitale manterrà la delega alla gestione del territorio.
Il sindaco si è limitato a sottolineare la ....

lunedì 9 febbraio 2015

Sersale: Aveva trasformato la sua abitazione in una vera serra provvista di ogni confort per coltivare hascisc Arrestato 52enne dalla locale stazione dei carabinieri.

Coltivava sette piante di marijuana in una serra provvista di impianto di illuminazione e climatizzazione, arrestato T:G 52enne del posto, all'interno dell'abitazione i militari hanno trovato circa 172 grammi di hascisc e due bilancini di precisione





Nell’ambito  del servizio per il controllo straordinario del territorio del comando della compagnia dei carabinieri di Sellia Marina, i militari della stazione di Sersale hanno arrestato un uomo, T.G., di 52 anni, per coltivazione e spaccio di sostanze stupefacenti. I militari della stazione di Sersale hanno compiuto una perquisizione nell'abitazione del cinquantaduenne dove hanno scoperto una serra, dotata di impianto di illuminazione e climatizzazione, dove .......

venerdì 6 febbraio 2015

Si spoglia in webcam ma il tutto viene registrato per essere poi ricattato. Denunciate due persone che dovranno rispondere di estorsione


Prima li fanno spogliare, poi li ricattano. Sono numerosi i casi di estorsione derivanti da raggiri on line su cui stanno lavorando gli uomini della sezione provinciale della polizia postale e delle comunicazioni di Pordenone.
Tante anche le denunce presentate nei confronti di ignoti dalle vittime delle truffe e della successione estorsione. I fascicoli sono confluiti in un’inchiesta condotta dal procuratore della Repubblica Marco Martani.
Stando a quanto ricostruito dalla polizia, i denuncianti si erano collegati a siti di social network –  che permettono ai propri iscritti di conoscere e incontrare ragazzi e ragazze a livello locale.
Nel caso specifico Una 32enne di Reggio Calabria e un 37enne di Cosenza dovranno rispondere di estorsione per aver raggirato un 35enne di Rimini. La polizia postale è riuscita a risalita alle due persone  che sui social di incontri avevano due falsi profili ma grazie alle tracce lasciate sui vari pagamenti di 220 euro e 160 euro che il malcapitato aveva già versato per evitare che il video fosse pubblicato su internet. Il video che raffigura il ragazzo viene registrato. Pertanto si denuda e compie degli atti di autoerotismo tutta questa fase viene registrata all’insaputa delle vittime.
A questo punto scatta l’estorsione; previa minaccia di diffondere il video in rete viene richiesto il pagamento di somme di denaro,gli agenti hanno cosi tracciato i pagamenti fatti con poste-pay dove per l'attivazione è necessario esibire documenti autentici Dopodichè  è stato facile arrivare ai loro indirizzi di casa e ai numeri di cellulare.Dopo i due pagamenti l'uomo continuava a ricevere pressioni per .........

giovedì 5 febbraio 2015

Racconto di Giacomino vecchio eremita che dimorava in Sila, nato a Sersale girava con la sua curiosa bisaccia dove non mancava mai la Bibbia.

Una rarissima foto di Giacomino
Giacomino l’eremita della Sila Molti forse non ne hanno mai sentito parlare, ma chi ha una certa età si ricorderà dell’eremita della Sila detto Giacomino. Il suo nome era Giacomo Talarico, ma tutti lo conoscevano come Giacomino. Era nato nel 1907 nel paese di Sersale (CZ) sulle pendici del Monte Gariglione posto sul lato orientale dell’altopiano silano. Sin da ragazzo si dedicò alla preghiera e alla penitenza ritirandosi in solitudine nelle foreste e campagne della Sila. Portava in spalla una curiosa bisaccia contenente tutti i suoi pochissimi beni tra cui una Bibbia che per acquistarla, si dice, andò a Roma a piedi. Morì nel 1976. Non conosceva la paura, il freddo, la malvagità ecc., si dice che il Signore lo aveva sempre protetto, questa persona che arrivava  spesso all'improvviso da non so dove e viveva della generosità della gente mangiava solo il necessario e se capitava di venerdì mangiava anche la carne (che per quei tempi era peccato) ma lui a chi gli diceva che era peccato rispondeva " Non è peccato quello che metti in bocca ma quello che ti esce dalla bocca (bestemmie e maldicenze) . Poi apriva la bibbia e ne leggeva un passo, commentandolo a modo suo. A quanto pare a Sersale suo paese natio con la nuova toponomastica gli sarà dedicata una strada a "Giacomino" qest'eremita di altri tempi che viveva della bontà delle persone che con gioia ma anche con curiosità l'ospitavano, per.......

mercoledì 4 febbraio 2015

Ex parroco di Belcastro rinviato a giudizio con l'infamante accusa di aver avuto rapporti sessuali con 17 minori del paese, ma di don Mastro dal 2010 non si sa dove si è rifugiato

Il giudice dell'udienza preliminare di Catanzaro ha rinviato a giudizio R.M., dal 2007 al 2010 parroco della cittadina di Belcastro, nel Catanzarese, accusato di pedofilia. Accogliendo la richiesta dell'Ufficio di procura e dei legali delle parti civili (il Comune di Belcastro, nonché le famiglie delle presunte piccole vittime degli abusi, rappresentate dagli avvocati Concetta Stanizzi e Antonello Talerico) il giudice, Ilaria Tarantino, ha mandato il prete sul banco degli imputati al processo che avrà inizio il 10 aprile davanti al tribunale collegiale del capoluogo calabrese, dove sarà difeso dall'avvocato Silvano Cavarretta.
In aula sarà presente anche la Curia Arcivescovile di Crotone-Santa Severina, citata come responsabile civile - cioè come quella parte che, in caso di condanna al risarcimento dei danni, sarà obbligata in solido a pagare assieme all'imputato - dopo che lo scorso 15 dicembre il gup ha accolto la relativa richiesta delle parti offese del procedimento, ed ha invece respinto l'istanza della stessa Curia che voleva costituirsi piuttosto come parte civile.
Pesantissime le contestazioni a carico del prete, che adesso dovrà rispondere al dibattimento di violenza sessuale aggravata perché compiuta ai danni di una quindicina di minorenni, secondo le risultanze di un'inchiesta apertasi oltre tre anni fa a seguito della denuncia presentata da alcuni genitori di una delle presunte giovanissime vittime. Segnalazione cui se ne aggiunsero altre nel corso delle indagini, durante le quali i carabinieri raccolsero le dichiarazioni di decine di persone, e furono anche acquisiti con incidente probatorio - e dunque con valore di prova all'eventuale futuro processo - i racconti dei minorenni coinvolti nei presunti abusi. Quanto all'indagato, non se ne ebbero più notizie precise dal ....

martedì 3 febbraio 2015

Guardate cosa esce (quasi ogni sera) dalla centrale Edison turbogas di Simeri Crichi. Cosa fanno i nostri amministratori? intanto per l'Arpacal i valori sono nella norma.


Preoccupante foto scattata in questi giorni della centrale turbogas dell'Edison di Simeri Crichi. La foto scattata di sera quando sono più visibili i fumi che escono da più parti senza un minimo di filtraggio. Ovviamente non parliamo di vapore acqueo, ma visto il lavoro di smaltimento dei rifiuti parliamo di fumi molto nocivi per la salute quella salute dell'aria e dell’ambiente che dovrebbe essere monitorata e tutelata dall'Arpacal la quale dice che i fumi che fuoriescono dalla centrale sono tutti nella norma. Durante gli anni di monitoraggio non sono mai stati riscontrati situazioni di pericolo. I dati consultabili anche nel sito arpacal.it nella sezione ambiente dimostrano che le due centraline di rilevamento posizionate all'interno della centrale non hanno mai rilevato valori oltre la norma di ozono, ossidi di azoto e PM10. Ma basta passare la sera per vedere come la centrale spesso è totalmente avvolta in una  tetra nube che si sprigiona da più parti (come si vede molto bene nella foto) Cosa fanno i nostri amministratori oltre a intascare soldi dell'Edison? Poco o nulla si appellano alle rivelazioni fatte dall’Arpacal ente regionale amministrata dai vari politici di turno. Questo è un problema molto serio che riguarda non solo Simeri Crichi ma tutto il Comprensorio per primo Catanzaro che si trova vicinissima alla centrale, i fumi spesso si innalzano proprio verso la città lasciando ben poco all'immaginazione, si tratta di fumi nocivi! Quando sentiremo un parere del sindaco Abramo? Quando sentiremo un grido d'allarme da parte dei vari sindaci del comprensorio? Oppure pensano che sia un problema solo di Simeri Crichi? Intanto i fumi salgono, arrivano dappertutto, dobbiamo aspettare tra non molto qualche morte sospetta riconducibile a questi maledetti fumi? nel frattempo L'Arpacal continuerà a monitorare la ......

lunedì 2 febbraio 2015

Riflessione sul nostro nuovo Presidente della Repubblica da parte del gruppo la Politica ai Giovani di Catanzaro.



Alla quarta votazione, con 665 voti molti di più rispetto alle previsioni ed alla maggioranza assoluta, il parlamento italiano in seduta comune con la partecipazione dei delegati regionali ha eletto il dodicesimo Presidente della Repubblica. Si tratta di Sergio Mattarella. Classe 1941 una vita nella DC e per la DC nella sua corrente di sinistra, passando successivamente a sfumature "uliviste" sino a quelle più recenti che l'hanno portato ad essere uno dei garanti del PD. Più volte Ministro della Repubblica che con le sue decisioni, opinioni, silenzi ed errori ha segnato la vita democratica di questo Paese. Una vita dedicata al servizio dello Stato ed al forte impegno politico da quando la mafia il 6 gennaio del 1980 uccise il fratello Piersanti all'epoca Presidente democristiano della Regione Siciliana e rappresentante di uno scopo forte e chiaro bonificare la Sicilia e la DC siciliana dall'inquinamento mafioso. Sergio Mattarella avrebbe voluto insegnare Diritto Costituzionale all'Università ed invece ha alla fine dovuto condividere questa suo desiderio con "l'attività di famiglia" la politica. Persona schiva, mite, dai pochi sorrisi, persona però dalle grandi e sempre lucide riflessioni che anche con poche parole riesce a diffondere ed a far arrivare il suo messaggio. Proprio com'è avvenuto pochi minuti dopo la sua elezione quando hai cronisti, con tono pacato e serioso ha dichiarato: "il mio pensiero va alla speranze ed alle difficoltà dei miei concittadini". Lui padre del "mattarellum", legge elettorale che voleva, forse senza riuscirci, portare questo Paese verso il bipolarismo è stato definito dall'illustrissimo Prof. Gianfranco Pasquino "un cattolico sgradito all'ex Cavaliere". Perché come dimostra la sua carriera -si dimise da Ministro dell'Istruzione in dissenso verso la Legge Mammì, poiché in aperta violazione di una Direttiva Comunitaria- non concederà regalie varie a nessuno né alla destra né tanto meno alla sinistra, passando per il centro. "Mattarella a nessun favore si piega -scrive Pasquino che prosegue, in un'analisi da me pienamente condivisa- cercherà, nei limiti del possibile di ristabilire quell'equilibrio tra le Istituzioni che il fortissimo ridimensionamento del Senato e il grande potere conferito dal premio di maggioranza conferito alla lista vittoriosa ed al suo capo, mettono in seria difficoltà". Per quanto mi riguarda, ritengo che sia davvero uno dei migliori uomini che poteva essere scelto, fermo restando che anche un candidato come Imposimato o Rodotà avrebbe meritato di essere chiamato a questo importantissimo e delicatissimo ruolo. Si è andati a scegliere un politico ma nello stesso tempo anche uno che la politica attiva non la fa da un pò di anni e che da un pò di tempo ha curato e preservato la nostra Costituzione -come del resto ha sempre fatto, anche prima di esser eletto Giudice della Consulta- . Ritengo già per questo motivo che quella di Mattarella sia una buona scelta, poiché ha quell'esperienza di Palazzo ma anche quell'indipendenza e l'esser super partes che debbono essere i tratti caratteristici di un Presidente della Repubblica. Reputo che inoltre a livello personale gli si possa contestare ben poco se non il fatto di aver sempre perseguito i suoi ideali e la sua alta morale, ciò che purtroppo oggi manca a chi fa politica. Difatti lo vedo un pò come extraterrestre rispetto ai politici odierni. Molto diverso dal suo predecessore e sottolineo ancora una volta pur non essendo aprioristicamente ostile a nessuno è lontano da tutti. Davvero una buona scelta, giocata anche bene da ....

venerdì 30 gennaio 2015

Operazione "Aemilia" anche il villaggio Eucaliptus di Simeri Crichi nel mirino della cosca cutrese

L'operazione Aemilia avrebbe messo in risalto gli interessi delle cosche, in particolare di quella "doveva sovrintendere alla gestione".
riconducibile a Nicolino Grande Aracri, sui villaggi turistici del crotonese e del catanzarese. La cosca cutrese, in base alle indagini ed alla ricostruzione fatta dagli inquirenti, sarebbe stata in grado di condizionare l'amministrazione, le manutenzioni e le forniture nei villaggi della costa crotonese e catanzarese. Per imporre la propria volontà il clan sarebbe ricorso a minacce ed aggressioni come nel caso del villaggio Capopiccolo di Isola Capo Rizzuto, messaggi e aggressione fisica. Anche i villaggi "controllati" da cosche non proprio alleate, come il caso del "Praialonga" di Isola Capo Rizzuto, dovevano comunque rispondere a Nicolino Grande Aracri che, scrive la Dda di Catanzaro,
Nel 2013, nel pieno delle indagini che ieri hanno portato al fermo di 37 persone, la Procura di Catanzaro intervenne per bloccare una estorsione che Nicolino Grande Aracri avrebbe preteso dai proprietari del villaggio turistico Porto Kaleo di Cutro. Un milione e mezzo di euro la tentata estorsione, accompagnata da minacce, scoperta dai carabinieri e ammessa poi dai proprietari del villaggio. Ma Nicolino Grande Aracri e i suoi sodali pensavano in grande. Così, avrebbero tentato di "entrare" anche nel villaggio Eucaliptus di Simeri Crichi (CZ).
I sodali lavorano per allargare questo cerchio. Come nel caso del villaggio Costa del turchese di Botricello (CZ).In questo caso, il clan era rimasto fuori, ma dalle intercettazioni emerge la volontà di cacciare l’amministratore in carica per affidare questo incarico direttamente ad un personaggio di primo piano della cosca: Domenico Grande Aracri, fratello di Nicolino, avvocato penalista, incensurato fino all’operazione di ieri, quando il suo nome è finito nel provvedimento di arresto della Dda di Bologna.
I rappresentanti del clan cutrese ne sono certi: quel villaggio doveva andare in mano all’avvocato e per questo, tra il 2012 e il 2013, ragionavano sulle azioni da intraprendere.
I villaggi turistici sono "le prede particolarmente ambite" per la 'ndrangheta, e la cosca guidata da Nicolino Grande Aracri ne era convinta. L’ordinanza di fermo emessa dalla Direzione distrettuale di Catanzaro nei confronti di 37 esponenti del clan, evidenzia l’attenzione nei confronti delle strutture ricettive tra le province di Catanzaro e Crotone. Il controllo della gran parte dei villaggi era in mano alla potente cosca di Cutro, in grado di determinare amministratori, lavori, manutenzioni, forniture e servizi. E laddove questo non era ancora avvenuto, scattavano interessi, progetti, ambizioni. Per tenere sotto assedio le strutture, gli esponenti del clan usavano qualunque formula. Dalle minacce alle ...

giovedì 29 gennaio 2015

" L'illustrissimo Morzeddu " Antico libricino che racconta le origini del piatto catanzarese più conosciuto. Leggilo tutto qui

Il morzeddhu (anche detto murseddu, morseddu, morsello o morzello), è un tipico piatto della gastronomia Catanzarese. Di seguito inserimo (completo di tutte le pagine) un antico volumetto che ne esalta le sue peculiarità.





a seguire le altre pagine che completano la lettura di questo breve ma interessante libricino  sulla storia del Morzeddu dalle sue origini sino a gustare a tavola il suo sapore unico e deciso con un bel bicchiere di vino locale rosso

mercoledì 28 gennaio 2015

Classifica delle 10 città più brutte, più invivibili D'Italia. Quante città calabresi ci saranno nell'elenco?

Esistono città italiane più amate e meno amate. Un po’ come qualsiasi cosa, nella vita. Vediamo rapidamente la classifica inerente alle 10 città considerate più brutte. Si tratta comunque di un dato soggettivo, determinato da un sondaggio online. Tuttavia, ecco la graduatoria.

10. Brindisi. La provincia pugliese viene considerata come una delle città meno vivibili del nostro Paese. Viene considerata come un simbolo della mediocrità che non è riuscito mai a trovare una propria identità culturale e sociale. La situazione sarebbe anche peggiorata in seguito all’imperante urbanizzazione di questa località del Sud
 9. Brescia. La cittadina lombarda non risulta molto apprezzata per le elevate emissioni di inquinamento nell’aria e non solo. Infatti, Brescia viene considerata come una località piuttosto anonima, nonostante la sua vicinanza al Lago di Garda e a montagne suggestive. Ma la sua presenza in questa classifica poco lusinghiera è dovuta anche alla martoriata periferia.
 8. Rovigo. Proveniente dal Veneto, questa città fa parte della classifica perché viene considerata semplicemente noiosa. Un luogo nel quale sarebbe impossibile perdersi per la mancanza di bellezze culturali. Inoltre, ci sarebbe anche la nebbia a peggiorare le cose, con il centro che viene ritenuto come il far west nel corso del sabato pomeriggio.
 7. Catanzaro. Oggi il capoluogo della regione Calabria viene considerato tra le città più brutte d’Italia a causa di una gestione ritenuta scriteriata dal punto di vista politico. Un luogo nel quale sarebbe complicato trovare un posto di lavoro e la demografia avrebbe subito un brutto colpo nel corso degli ultimi trenta anni.
 6. Reggio Calabria. Restiamo in Calabria per un’altra città che non sta vivendo un periodo entusiasmante. Si tratta di una località dal grande potenziale turistico, che però non viene sfruttato in maniera adeguata a causa di una pessima gestione dei rifiuti e della pulizia. Troppi gli edifici fatiscenti.
 5. Vibo Valentia. Ancora Calabria. In questa circostanza, la città è presente in graduatoria soprattutto a causa del livello elevato di inquinamento atmosferico. Inoltre, le case risulterebbero costruite senza alcun criterio, con un alto grado di sporcizia e un certo disordine. Numerosi i monumenti a rischio crollo.

martedì 27 gennaio 2015

Oggi 27 gennaio si celebra il 70° anniversario del "Giorno della Memoria" per ricordare per mai dimenticare. Poesia Se questo è un Uomo di Primo Levi

Oggi 27 gennaio 2015 si celebra il "Giorno della Memoria" per ricordare il 70o anniversario  dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz (27 gennaio 1945) e commemorare la Shoah. 



 
Il 27 gennaio, nel giorno in cui 70 anni fa furono abbattuti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, - See more at: http://rumors.blog.rai.it/2015/01/21/la-rai-per-il-giorno-della-memoria-giornata-della-memori-2015/#sthash.eU9ktv7H.dpuf
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Il 27 gennaio si celebra il “Giorno della Memoria”, istituito, in Italia, con la legge 211 del 20 luglio 2000. La Repubblica italiana, infatti, riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", per ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati (art.1).
In occasione del "Giorno della Memoria" sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinchè simili eventi non possano mai più accadere (art.2) .

Il Comitato

La Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2009 ha istituito il “Comitato di coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoah”, presieduto dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, per procedere ad una efficace e coordinata programmazione delle cerimonie e delle iniziative organizzate in occasione del Giorno della Memoria, nonché all’adozione di ...