Utilizzare i fondi europei per realizzare un nuovo modello di sviluppo che faccia dei territori rurali un punto di riferimento per qualità della vita e benessere sociale. Utilizzare i fondi per evitare che i territori rurali – una ricchezza cui non possiamo assolutamente rinunciare – si spopolino.
Per impedire l’abbandono dei centri storici. Per contrastare il consumo di suolo. Per valorizzarli e fare in modo che diventino sempre di più un luogo dove continuare e andare a vivere e crescere i propri figli. Per dar vita ad una “quarta” Italia che, dopo quelle agricola, industriale e della piccola e media impresa, veda nell’intreccio tra ruralità e patrimonio storico, artistico, archeologico e ambientale una ricchezza e un volano per l’economia e l’occupazione, senza costringere famiglie e cittadini ad andarsene per cercare lavoro altrove.