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mercoledì 30 settembre 2015

La regione revoca i 10 milioni di euro destinati al nuovo tracciato della SP25 Arsanise/Catanzaro distrutta dall'alluvione del 2013. Rischia di rimanere perennemente in condizioni precarie l'importante arteria della PreSila..... Grazie Oliverio!

Un tavolo tecnico con gli amministratori interessati, per assicurare la realizzazione del ripristino della Strada provinciale 25 in seguito alla comunicazione, da parte della Regione, della revoca dei dieci milioni di euro destinati all’opera. E’ quanto assicurato dal prefetto di Catanzaro, Luisa Latella, al presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno, che ha dato seguito all’impegno di richiedere un incontro al massimo rappresentante del Governo, assunto nella seduta del consiglio provinciale di ieri mattina quando è stato sollevato il problema di rimodulazione degli interventi, per via della proposta di rimodulazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione con apposita deliberazione regionale già trasmessa al Cipe nel mese di agosto. Presenti all’incontro il dirigente provinciale del settore Viabilità e Infrastrutture, Floriano Siniscalco, e il sindaco di Sellia, il consigliere provinciale Davide Zicchinella.

L’intervento definitivo sulla strada Arsanise-Catanzaro era da tempo programmato: attraverso la rimodulazione di fondi Cipe già assegnati alla Provincia di Catanzaro, nel 2014 la giunta regionale aveva destinato 10 milioni di euro al progetto per la ricostruzione della strada provinciale 25 distrutta dall’alluvione del novembre 2013, e alla messa in sicurezza del corso del fiume Alli. I dieci milioni di euro, che sarebbero stati necessari per il ripristino  in sicurezza della viabilità con contestuale intervento di sistemazione idraulica, dopo essere stati sbloccati rischiano di essere persi a causa della rimodulazione.L’intervento complessivo sull’intera area del fondovalle garantirebbe la piena sicurezza delle opere che saranno realizzate, tentando di evitare che in futuro possano verificarsi nuovi disastri a causa del maltempo. L’accordo di programma siglato 2013 alla presenza del prefetto pro tempore, Raffaele Cannizzaro, che ha permesso anche il transito provvisorio per scongiurare l’isolamento dei comuni interessati, prevedeva: realizzazione di...........

lunedì 28 settembre 2015

Arresteto a Sersale C.S. pentito di 45 anni accusato di due omicidi uno a Zagarise il secondo nella PreSila. Condannato definitivamente a 21 anni di carcere

I carabinieri della Stazione di Sersale  hanno tratto in arresto Carmine Scarpino, 45 anni, residente nella cittadina presilana, e condannato per due omicidi avvenuti, rispettivamente, nel 1997 e nel 1998. Scarpino, collaboratore di giustizia, si è autoaccusato dei due delitti ed è stato condannato ad una pena, ora definitiva, a 21 anni e quattro mesi di carcere.

I militari dell'Arma hanno così notificato il provvedimento di esecuzione della pena, emesso dalla Procura generale della Repubblica di Catanzaro, ed hanno portato l'uomo nel carcere di Catanzaro. L'uomo, in particolare, è stato condannato per gli omicidi di Domenico Colosimo, ucciso a Zagarise il 23 giugno 1997, e Giuseppe Angotti, ammazzato a Cotronei il 13 agosto 1998.
Scarpino ha svelato i retroscena dei due omicidi dopo avere deciso di collaborare con gli inquirenti, portando, in primo grado, ad una condanna di 28 anni, poi ridotta in appello a 21 anni e 4 mesi. Una collaborazione che ha permesso di portare a termine l'operazione "Restauro" contro le cosche del Crotonese. Nell'ambito delle sue dichiarazioni, Scarpino ha ripercorso l'omicidio di Colosimo, scomparso da Zagarise e ucciso, con molta probabilità, il 23 giugno 1997, anche se il suo corpo non è mai stato ritrovato. Per questo il collaboratore è stato anche accusato dell'occultamento del cadavere.
La vittima, secondo il collaboratore, sarebbe stato sotterrato in una buca che lo stesso omicida ha raccontato di avere scavato. Per ....

venerdì 25 settembre 2015

Offendeva una donna su Facebook " Devi pagare lacrime di sangue " Condannata a 8 mesi di reclusione. Per il giudice la donna catanzarese era consapevole della valenza delle frasi

Condannata a 8 mesi di reclusione per offese mirate e ripetute sul più importante dei social network “facebook” 

Per il giudice l’imputata era ben consapevole della valenza delle frasi scritte Frasi molto dirette e offensive parole scritte per denigrare senza mai nascondersi anzi sotto ogni scritta metteva ben visibile la propria firma Minacce pesanti e ripetuve tipo: “ Devi pagare lacrime di sangue” parole non certo amichevole o un mi piaci o condividi Mettendole cose private  nella piazza virtuale dove ognuno leggeperchè lo scopo alla fine era proprio questo( tutti dovevano leggere tutti dovevano sapere, anzi più erano e meglio era)Ma alla fine bisogna capire che mettere alla gogna la vita privata delle persone sui social  è reato sul web gli utenti devono avere ben chiaro che tutto è tracciabiledunque come nel caso specifico ognuno poi deve rispondere delle proprie azioni Mettere sullo stesso piano la capacità di diffusione e di danno all’immagine di un social network a quella di un giornale oppure di una televisione» chiunque faccia uso dei social network, deve sempre pensare che un messaggio offensivo può avere lo stesso peso e le stesse conseguenze penali di un articolo di giornale. L’articolo 595 comma 3 del codice penale recita ........

giovedì 24 settembre 2015

SP 25 Arsanise/ Catanzaro ecco i 10 milioni. Sersale/ Cropani l'eterna incompiuta verrà ultimata al più presto Queste sono solo 2 delle tante promesse fatte dal presidente della provincia Enzo Bruno ma i soldi ci sono veramente?

L’instancabile Presidente della provincia di Catanzaro Enzo Bruno sembra il folletto dei sogni che finalmente si realizzano? Vola da un paese all’altro, sempre in movimento, sempre a tramutare sogni in possibili future realtà. Un tour di tante belle promesse passando da un paese all’altro della provincia. Abbiamo letto  dell’imminente inizio lavori sulla SP 25 Arsanise/ Catanzaro dove annunciava magicamente i 10 milioni per il nuovo tracciato, ma ad oggi abbiamo visto solo
l’eliminazione del semaforo anche se poi non è stato eliminato neppure il semaforo. A Sersale per eterna incompiuta strada Sersale/Cropani un arteria che dovrebbe collegare il grosso centro presilano con il mare in breve tempo ben 26 milioni di investimenti che tardano a essere ultimati ma il presidente Bruno anche qui da il suo impulso per vedere finalmente i lavori ultimati. Eccolo un pò di tempo fa a Taverna dove annunciava il definitivo decollo con mirati finanziamenti al paese di Mattia Preti ricco di storia e di beni artistici senza dimenticare il vicino villaggio Mancuso completamente abbandonato ma sempre nel cuore dell’ente provinciale. In questi ultimi giorni è stato avvistato a Petronà dove anche li annunciava nuovi finanziamenti con la realizzazione della strada Petronà Buturo.Ovviamente anche il piccolo dei comuni è nel cuore della provincia tanto che si adopererà con ogni finanziamento a realizzare finalmente l’area vasta che spazia da Sersale sino a Lamezia da Guardavalle sino a  Botricello insomma un surrogato dell' ex provincia di Catanzaro  si ex perchè qualcuno dovrebbe spiegare all’instancabile Bruno che le province sono una specie in via di estinzione "Un ente inutile da eliminare" infatti sono già molte le province che sono in fallimento non potendo più garantire neppure l’ordinaria gestione dell’ente, quell’ente che il ministro ……

mercoledì 23 settembre 2015

Faida dei boschi nella provincia di Catanzaro.Importante operazione con sequestro di beni per un valore di ben 25 milioni di euro.

Il gruppo criminale controlla diversi settori economici, dal vecchio business del disboscamento al più redditizio mercato del turismo, passando attraverso il traffico di stupefacenti

Sequestrati beni per un valore di 25 milioni di euro alla cosca Sia-Procopio-Tripodi della 'ndrangheta, operante nella fascia jonica della provincia di Catanzaro. Tra i beni confiscati ci sono un villaggio turistico, una villa con piscina, un terreno, sei automobili e disponibilità bancarie e finanziarie. Le indagini che hanno portato alla confisca sono state dirette dal Procuratore distrettuale di Catanzaro, Antonio Vincenzo Lombardo.
Il provvedimento di confisca è stato eseguito dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Catanzaro a conclusione di una mirata attività economico-patrimoniale. La cosca Sia-Procopio-Tripodi è nota per le sua attività imprenditoriali. Il gruppo criminale controlla diversi settori economici, dal vecchio business del disboscamento al più redditizio mercato del turismo, passando attraverso il traffico di stupefacenti. Nel dicembre del 2011 esponenti di rilievo della stessa cosca erano stati tratti in arresto nell'ambito dell'operazione «Showdown», che ha consentito di delineare compiti, ruoli e responsabilità degli .......