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venerdì 2 ottobre 2015

SP25 Arsanise/ Catanzaro Sulla revoca del finanziamento di 10 milioni di euro "Il Presidente della provincia Bruno è vittima delle politiche campanilistiche del suo partito"


"Qui non c’è di mezzo soltanto un problema di natura politica e di scarsa considerazione della provincia di Catanzaro, c’è di mezzo una grande fetta di popolazione della presila catanzarese."
“…Eppur si muove”. Apprendiamo dalla stampa che il presidente della Provincia Enzo Bruno, nonché segretario provinciale del Pd, tenta invano di salvare un finanziamento strappato alla Provincia di Catanzaro dopo aver appreso che il presidente della Regione –  Mario Oliverio, suo stesso compagno di partito, con Deliberazione di Giunta Regionale n° 222 del 21.07.2015 – ha revocato un finanziamento CIPE di 10 milioni di euro. Un finanziamento di un progetto che prevedeva la ricostruzione di parte della strada provinciale 25, distrutta nell’alluvione del novembre 2013, e della messa in sicurezza del corso del fiume Alli, lungo il quale poggia la condotta idrica che fornisce l’acqua alla città di Catanzaro. Un fatto grave per il territorio catanzarese che non doveva neanche consumarsi, considerata la gravità in cui versa la SP 25, l’isolamento che rischiano i comuni della presila e le condizioni in cui versa la condotta idrica Santa Domenica. Ci saremmo aspettati una maggiore difesa e considerazione per la provincia di Catanzaro dato atto che Enzo Bruno e Mario Oliverio sono di stessa estrazione politica.
Il dato ufficiale è che il finanziamento è stato revocato con  apposita  delibera  di giunta regionale, da parte dell’attuale gestione di centrosinistra, a seguito della rimodulazione del Fondo per lo sviluppo e la Coesione (FSC) 2007/2013. Un fatto inaudito che dimostra con quanta facilità, superficialità e spirito campanilistico Oliverio amministra la Regione, compiendo atti che dimostrano la sua ristretta visione della  Regione delimitata dai confini della Provincia di Cosenza, con baricentro San Giovanni in Fiore. Uno smacco consumato a danno della Provincia di Catanzaro che vede il segretario provinciale del Partito Democratico, nonché presidente dell’ente intermedio, dover subire inerme le scelte del presidente regionale e costretto ad invocare aiuto istituzionale e politico per riavere un finanziamento già programmato dalla vecchia giunta regionale di centrodestra. Qui non c’è di mezzo soltanto un problema di natura politica e di scarsa considerazione della provincia di Catanzaro, c’è di mezzo una grande fetta di....

giovedì 1 ottobre 2015

Zagarise tra i 60 comuni Italiani che subira una riduzione delle risorse spettanti per aver sforato il patto di stabilità. Il totale della multa ai 60 comuni si aggira a circa 12,6 milioni di euro

7 comuni Calabresi a rischio sanzioni con riduzione delle risorse spettanti per aver sforato il patto di stabilità



Sforano il patto di Stabilità imposto dal governo e subiranno la riduzione delle risorse spettanti. In Calabria è successo a 7 comuni: Campana, Cariati, Cittanova, Cropalati, Riace, Scala Coeli e Zagarise. In tutt’Italia i Comuni “multati” per aver sforato il patto di stabilità interno nel 2014 sono 60: in totale le sanzioni sfiorano i 12,6 milioni di euro. A quantificare le cifre è un decreto della Direzione centrale della finanza locale del Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Viminale.
“La sanzione – si legge nel decreto firmato dal direttore centrale della Finanza Locale, Giancarlo Verde – comporta per i Comuni la riduzione delle risorse spettanti, per l’anno 2015, a titolo di fondo di solidarietà comunale” e “in caso di insufficienza di risorse” i Comuni “sono tenuti a versare la somma residua entro il 31 dicembre 2015″.
Sempre per lo sforamento del patto di stabilità interno 2014, qualche giorno fa, con un altro decreto, erano state....

mercoledì 30 settembre 2015

La regione revoca i 10 milioni di euro destinati al nuovo tracciato della SP25 Arsanise/Catanzaro distrutta dall'alluvione del 2013. Rischia di rimanere perennemente in condizioni precarie l'importante arteria della PreSila..... Grazie Oliverio!

Un tavolo tecnico con gli amministratori interessati, per assicurare la realizzazione del ripristino della Strada provinciale 25 in seguito alla comunicazione, da parte della Regione, della revoca dei dieci milioni di euro destinati all’opera. E’ quanto assicurato dal prefetto di Catanzaro, Luisa Latella, al presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno, che ha dato seguito all’impegno di richiedere un incontro al massimo rappresentante del Governo, assunto nella seduta del consiglio provinciale di ieri mattina quando è stato sollevato il problema di rimodulazione degli interventi, per via della proposta di rimodulazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione con apposita deliberazione regionale già trasmessa al Cipe nel mese di agosto. Presenti all’incontro il dirigente provinciale del settore Viabilità e Infrastrutture, Floriano Siniscalco, e il sindaco di Sellia, il consigliere provinciale Davide Zicchinella.

L’intervento definitivo sulla strada Arsanise-Catanzaro era da tempo programmato: attraverso la rimodulazione di fondi Cipe già assegnati alla Provincia di Catanzaro, nel 2014 la giunta regionale aveva destinato 10 milioni di euro al progetto per la ricostruzione della strada provinciale 25 distrutta dall’alluvione del novembre 2013, e alla messa in sicurezza del corso del fiume Alli. I dieci milioni di euro, che sarebbero stati necessari per il ripristino  in sicurezza della viabilità con contestuale intervento di sistemazione idraulica, dopo essere stati sbloccati rischiano di essere persi a causa della rimodulazione.L’intervento complessivo sull’intera area del fondovalle garantirebbe la piena sicurezza delle opere che saranno realizzate, tentando di evitare che in futuro possano verificarsi nuovi disastri a causa del maltempo. L’accordo di programma siglato 2013 alla presenza del prefetto pro tempore, Raffaele Cannizzaro, che ha permesso anche il transito provvisorio per scongiurare l’isolamento dei comuni interessati, prevedeva: realizzazione di...........

lunedì 28 settembre 2015

Arresteto a Sersale C.S. pentito di 45 anni accusato di due omicidi uno a Zagarise il secondo nella PreSila. Condannato definitivamente a 21 anni di carcere

I carabinieri della Stazione di Sersale  hanno tratto in arresto Carmine Scarpino, 45 anni, residente nella cittadina presilana, e condannato per due omicidi avvenuti, rispettivamente, nel 1997 e nel 1998. Scarpino, collaboratore di giustizia, si è autoaccusato dei due delitti ed è stato condannato ad una pena, ora definitiva, a 21 anni e quattro mesi di carcere.

I militari dell'Arma hanno così notificato il provvedimento di esecuzione della pena, emesso dalla Procura generale della Repubblica di Catanzaro, ed hanno portato l'uomo nel carcere di Catanzaro. L'uomo, in particolare, è stato condannato per gli omicidi di Domenico Colosimo, ucciso a Zagarise il 23 giugno 1997, e Giuseppe Angotti, ammazzato a Cotronei il 13 agosto 1998.
Scarpino ha svelato i retroscena dei due omicidi dopo avere deciso di collaborare con gli inquirenti, portando, in primo grado, ad una condanna di 28 anni, poi ridotta in appello a 21 anni e 4 mesi. Una collaborazione che ha permesso di portare a termine l'operazione "Restauro" contro le cosche del Crotonese. Nell'ambito delle sue dichiarazioni, Scarpino ha ripercorso l'omicidio di Colosimo, scomparso da Zagarise e ucciso, con molta probabilità, il 23 giugno 1997, anche se il suo corpo non è mai stato ritrovato. Per questo il collaboratore è stato anche accusato dell'occultamento del cadavere.
La vittima, secondo il collaboratore, sarebbe stato sotterrato in una buca che lo stesso omicida ha raccontato di avere scavato. Per ....

venerdì 25 settembre 2015

Offendeva una donna su Facebook " Devi pagare lacrime di sangue " Condannata a 8 mesi di reclusione. Per il giudice la donna catanzarese era consapevole della valenza delle frasi

Condannata a 8 mesi di reclusione per offese mirate e ripetute sul più importante dei social network “facebook” 

Per il giudice l’imputata era ben consapevole della valenza delle frasi scritte Frasi molto dirette e offensive parole scritte per denigrare senza mai nascondersi anzi sotto ogni scritta metteva ben visibile la propria firma Minacce pesanti e ripetuve tipo: “ Devi pagare lacrime di sangue” parole non certo amichevole o un mi piaci o condividi Mettendole cose private  nella piazza virtuale dove ognuno leggeperchè lo scopo alla fine era proprio questo( tutti dovevano leggere tutti dovevano sapere, anzi più erano e meglio era)Ma alla fine bisogna capire che mettere alla gogna la vita privata delle persone sui social  è reato sul web gli utenti devono avere ben chiaro che tutto è tracciabiledunque come nel caso specifico ognuno poi deve rispondere delle proprie azioni Mettere sullo stesso piano la capacità di diffusione e di danno all’immagine di un social network a quella di un giornale oppure di una televisione» chiunque faccia uso dei social network, deve sempre pensare che un messaggio offensivo può avere lo stesso peso e le stesse conseguenze penali di un articolo di giornale. L’articolo 595 comma 3 del codice penale recita ........