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mercoledì 31 gennaio 2018

La strada della morte continua a mietere vittime senza sosta. 4 morti in 20 giorni sulla SS 106

Denunciata l’infinita carneficina sulla ‘statale della morte’ nell’indifferenza dei media nazionali e del Governo incapace di investire nella messa in sicurezza






Ancora vittime la strada Statale 106 Jonica e questa volta a perdere la vita, in un incidente avvenuto al chilometro 203 tra Cropani e Sellia Marina in località Borda nel comune di Sersale, è Giuseppe Graziano Aiello di 81 anni. Falciato da un’autovettura guidata da un giovane 20enne, in un tratto di strada poco illuminato nella serata di venerdì, intorno alle 18.00. Giuseppe Graziano Aiello è la quarta vittima sulla S.S.106 dal 6 gennaio fino ad oggi dopo: Vincenzo Gatto (46 anni – 6 gennaio 2018 – Villapiana – CS), Antonella Tripodi (34 anni – 8 gennaio 2018 – Condofuri – RC) e Pasquale Sgotto (43 anni – 20 gennaio 2018 – Locri – RC), ed è anche la nona vittima negli ultimi 3 mesi perché sulla S.S.106 abbiamo perso Grazia Cittadino (6 anni – 22 ottobre – Cirò – KR), Lucrezia Brunacci (30 anni – 17 novembre – Villapiana – CS), Emanuele Todarello (16 anni – deceduto – 26 novembre – Ardore – RC), Sapron Y. (18 anni – 26 dicembre – Isola di Capo Rizzuto KR), e Balde Aly (17 anni – 31 dicembre – Portigliola – RC).
E’ terribile (e inaccettabile), la strage di donne di Pioltello sul treno dei pendolari. Tutti i giornali italiani hanno riempito con questo scandalo le prime pagine. Tutti e senza eccezione. Ed hanno fatto bene. E’ confortante avvertire un dolore così corale e un’indignazione così diffusa. La partecipazione e la solidarietà del Mezzogiorno e della Calabria non possono che essere pieni e totali. Detto questo, e detto che le morti non sono paragonabili perché ogni vita stroncata è un male assoluto che non ha confronto con nient’altro, suona male il disinteresse che regna da anni sulla Calabria attraversata in tutta la sua lunghezza dalla Statale 106 che è una fabbrica di morte che lavora a pieno regime senza mai fermarsi producendo, con l’implacabile regolarità e monotonia della catena di montaggio, due morti al mese. Una vita stroncata, da anni, ogni 14 giorni – questo accade sulla 106 . Ogni mese e mezzo in Calabria si consuma un dolore come quello provocato dalla strage di Pioltello. Perché non c’è anche per la 106 la sacrosanta indignazione scattata nel paese per il treno dei pendolari? «La Calabria resta l’unica regione d’Italia – afferma il Presidente dell’Associazione Basta Vittime sulla Statale 106 Fabio Pugliese – ad avere una sola autostrada e poi 415 chilometri sulla costa jonica, una mulattiera ferma all’epoca del fascismo, unica via di collegamento, inadatta a gestire gli attuali volumi di traffico, che attraversa i centri abitati. Se lo Stato non decide di investire gli stessi miliardi di euro che puntualmente investe nella realizzazione delle infrastrutture al Nord anche qui al Sud ed in particolare in Calabria sulla S.S.106 non...........

martedì 30 gennaio 2018

L'elenco completo di tutti i candidati in Calabria alle elezioni politiche del 4 marzo

Presentate alla Corte d’Appello di Catanzaro le candidature calabresi. Ecco quali saranno i candidati per la Calabria per le elezioni politiche del 4 marzo. Complessivamente sono 13 le liste in lizza. La ministra Marianna Madia, il leader della Lega Matteo Salvini, ma anche Isabella Rauti, figlia dell’ex segretario del Msi Pino Rauti, l’ex ministra Maria Carmela Lanzetta e l’avvocato leghista anti unioni civili Giancarlo Cerrelli, fanno parte della pattuglia di candidati schierati in Calabria dai vari partiti in vista delle elezioni del prossimo 4 marzo. Il Pd schiera la ministra Madia al proporzionale alla Camera e l’ex ministra Lanzetta al proporzionale al Senato, oltre ad una pattuglia di uscenti ed al nipote omonimo del leader del Psi Giacomo Mancini, all’uninominale per la Camera a Cosenza. La Rauti correrà da capolista per il proporzionale al Senato per Fratelli d’Italia. Salvini sarà capolista al proporzionale per il Senato, ma la Lega presenta anche l’avvocato già vice presidente nazionale dell’Unione giuristi cattolici italiani, Cerrelli, schierato nel collegio uninominale per la Camera di Crotone nella lista di Forza Italia.
Si vota con la regione divisa in otto collegi uninominali alla Camera dei deputati, che prendono il nome dal Comune più popoloso: Catrovillari, Corigliano Calabro, Cosenza, Catanzaro, Crotone, Gioia Tauro e Reggio Calabria. Due invece i collegi plurinominali: il primo in cui vengono attribuiti 6 seggi aggrega i collegi uninominali di Castrovillari, Corigliano Calabro, Cosenza e Crotone; il secondo in cui vengono attribuiti gli altri 6 seggi aggrega i collegi uninominali di Catanzaro, Vibo Valentia, Gioia Tauro e Reggio di Calabria. Per il Senato vi sono quattro collegi uninominali: il primo comprende il territorio del collegio uninominale di Cosenza e di Castrovillari, il secondo il territorio del collegio uninominale di Corigliano Calabro e dal contiguo collegio uninominale Camera Crotone; il terzo aggrega i collegi uninominali Camera della fascia centrale della regione tra i due litorali Catanzaro e Vibo Valentia, infine il quarto collegio uninominale aggrega i due collegi uninominali Camera di Gioia Tauro e Reggio di Calabria.

Collegio 04 Catanzaro ne fanno parte gli elettori di: Amato, Borgia, Caraffa di Catanzaro, Catanzaro, Conflenti, Cortale, Curinga, Decollatura, Falerna, Feroleto Antico, Girifalco, Gizzeria, Jacurso, Lamezia Terme, Maida, Marcellinara, Martirano, Martirano Lombardo, Miglierina, Motta Santa Lucia, Nocera Terinese, Pianopoli, Platania, San Floro, San Mango d’Aquino, San Pietro a Maida, Simeri Crichi, Soveria Mannelli, Soveria Simeri.

Collegio 05 Crotone ne fanno parte gli elettori di: Albi, Andali, Belcastro, Belvedere di Spinello, Botricello, Caccuri, Carfizzi, Carlopoli, Casabona, Castelsilano, Cerenzia, Cerva, Cicala, Cirò, Cirò Marina, Cotronei, Cropani, Crotone, Crucoli, Cutro, Fossato, Serralta, Isola di Capo Rizzuto, Magisano, Marcedusa, Melissa, Pentone, Pallagorio, Petilia Policastro, Petronà, Rocca di Neto, Roccabernarda, San Mauro Marchesato, San Nicola dell’Alto, San Pietro Apostolo, Santa Severina, Savelli, Scandale, Sellia, Sellia Marina................, Serrastretta, Sersale,

lunedì 29 gennaio 2018

SP 25 in attesa che iniziano i lavori e di capire come saranno svolti, l'importante arteria della Presila diventa sempre di più discarica di tutti i "maleducati" che giornalmente la percorrono.

Provinciale 25 sempre più discarica a cielo aperto

Da oltre un anno la Provinciale 25 si ritrova ad essere una vera e propria discarica a cielo aperto. Era infatti Ottobre-Novembre del 2016 quando sul blog “Sellia Racconta” pubblicai uno scritto con tanto di foto che documentava lo stato di degrado e di abbandono in cui versava -e versa- questa importante arteria di collegamento tra il Capoluogo e la Presila. Un altro mio scritto venne pubblicato qualche mese dopo anche sul “Quotidiano” e mi ha fatto enormemente piacere che tale argomento venne ripreso e portato all'attenzione anche dalla locale sezione PD di Taverna. Purtroppo però, ad oltre un anno nulla è cambiato, anzi la situazione è forse anche peggiorata. Da cittadino mi chiedo se sia mai possibile che le nostre Istituzioni locali di qualsivoglia tipo e colore politico, siano incapaci di risolvere un problema cosi semplice? Fermo restando-lo ripeto dalla prima volta- che purtroppo la colpa è di noi cittadini spesso incivili ed insensibili e pronti a deturpare il nostro bellissimo e stupendo paesaggio senza pensare che poi siamo noi stessi a doverci vivere e penso che a nessuno piaccia vivere nella sporcizia e tra la spazzatura. Detto ciò, chiedo dove siano le Istituzioni? Perchè durante quest'anno nessuno sia intervenuto, eppure si poteva approfittare della chiusura della strada avvenuta lo scorso inverno a seguito di un cedimento ma anche del bel tempo estivo, eppure nulla. Niente e nessuno si è mosso. Viene spontaneo chiedersi anche dove siano andate a finire le varie associazioni ambientaliste. Forse è vero ciò che dicono alcuni, i nostri territori sono completamente dimenticati non solo dalle Istituzioni-tanto ormai è come se non esistessero- ma anche da chi dovrebbe difendere i diritti dei cittadini e dell'ambiente.
E pensare che la provinciale 25 è una via di collegamento importante verso centri di grande pregio storico, artistico e naturalistico. In questi mesi si sta parlando e si sta combattendo alacremente per far si che il Parco Nazionale della Sila possa divenire Patrimonio dell'Umanità Unesco, sarebbe qualcosa di meraviglioso e sarei felicissimo che ciò possa avvenire. Non dimentichiamoci però che per raggiungere la parte di Parco all'interno del territorio catanzarese una delle vie d'accesso è proprio la detta arteria stradale, come anche per coloro che vogliano raggiungere il centro di Taverna-insignito della bandiera arancione- o gli altri borghi a forte richiamo turistico della nostra zona. Mi chiedo, é questo lo spettacolo che vogliamo offrire ai tanti turisti, che magari vincendo ogni luogo comune e andando contro le dicerie si recano d'ogni parte della regione e d'Italia nelle nostre zone? E' una discarica a cielo aperto che deve vedere chi si reca nella Presila che può vantare un paesaggio mozzafiato, meraviglie artistiche e l'aria più pura d'Europa? E noi abitanti è nello schifo che vogliamo vivere? Spero che qualcuno, in primis i cittadini come me si.................

venerdì 26 gennaio 2018

Sersale Terribile incidente muore 81enne in località Borda investito da un giovane del posto

È stato travolto e ucciso un uomo di 81 anni in località Borda, a Sersale, nel catanzarese. Il tragico incidente è avvenuto oggi pomeriggio sulla strada statale 106, a investire l’uomo un’auto guidata da un giovane.





Sul posto i sanitari del 118, i Carabinieri della compagnia di Sellia Marina e personale dell'Anas. Sono in corso rilievi per cercare di stabilire la dinamica dell'incidente e, nella zona, la
circolazione avviene a senso unico alternato.

Aggiornamento Secondo le prime ricostruzioni, l’anziano usciva da una macelleria ed attraversando la strada statale per raggiungere la propria autovettura parcheggiata sulla banchina in direzione Crotone è stato investito da un Mitsubishi Pajero che sopraggiungeva in direzione opposta. L’uomo è deceduto sul colpo.  L’uomo si chiamava.........

Soveria Simeri la triste storia di Andrea 49 anni alto quasi 2 metri e pesa 120 chili Affetto da sclerosi multipla ad assisterlo c’è solo l’anziana madre ormai allo stremo (con video)

«Non ce la faccio più! Ho bisogno dell’assistenza domiciliare quotidiana per mio figlio».
Donata è la mamma di Andrea, 49 anni affetto da sclerosi multipla, malattia neurodegenerativa progressivamente invalidante. Da due anni a non riceve nessun supporto a causa dei tagli della sanità. Andrea, alto 190 per 120 kg di peso, dal 2006 è costretto sulla sedia a rotelle e vive nella sua casa di Soveria Simeri.

La patologia si è manifestata quando Andrea aveva 20 anni e da allora ha dovuto fare i conti con problemi su problemi: le carenze dell’assistenza, i costi della malattia e le difficoltà al lavoro. A supportarlo c’è stata sempre la sua mamma, il padre è morto lo stesso anno che gli diagnosticarono la sua condizione.«Per anni ho viaggiato con Andrea in diverse parti d’Italia - racconta la mamma -. In Calabria ci sono diversi centri clinici per la sclerosi multipla, ma la carenza di personale dedicato non garantisce il supporto necessario ai pazienti. Manca la gestione integrata della malattia e quindi siamo costretti ad andare altrove».
Di fronte a bisogni complessi che mutano col tempo, nella maggior parte dei casi non esiste ancora, in Calabria, una presa in carico unitaria e integrata dei malati da parte di centri clinici, di riabilitazione, dei servizi territoriali e socioassistenziali. Una delle principali carenze rimane la riabilitazione, che è fondamentale per preservare l’autonomia dei pazienti e prevenire disabilità severe. E così in.......

giovedì 25 gennaio 2018

Per la Calabria le due località premiate sono state Taverna e Oriolo fanno parte dei 227 borghi premiati dal Touring Club Italiano con la "Bandiera Arancione"


La premiazione nazionale è avvenuta nei giorni scorsi a Genova a Palazzo Ducale alle presenza di oltre 150 sindaci provenienti da tutta Italia con la partecipazione del direttore generale del Touring Lamberto Mancini, il sindaco Marco Bucci, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore regionale al Turismo Gianni Berrino.

Per la Calabria le due località premiate sono state Oriolo e Taverna. Le altre sono: Gressoney Saint Jean per la Valle d’Aosta, Agliè, Chiusa di Pesio, Gavi e Ozzano Monferrato per il Piemonte, Almenno San Bartolomeo, Bellano e Pizzighettone per la Lombardia, Maniago e San Vito al Tagliamento per il Friuli Venezia Giulia, Santa Fiora per la Toscana, Frontino e Serra San Quirico per le Marche, Fara San Martino, Lama dei Peligni e Opi per l’Abruzzo, Aliano per la Basilicata.
L’iniziativa Bandiere arancioni, programma territoriale di sviluppo e valorizzazione turistica dei borghi dell’entroterra italiano, nel 2018 festeggia anche un importante traguardo: 20 anni.
Il Touring, infatti, dal 1998 seleziona e certifica attraverso questo progetto i borghi eccellenti dell’entroterra Italiano. Località a misura d’uomo con meno di 15.000 abitanti, luoghi speciali, magari ancora poco conosciuti, dove la sostenibilità ambientale, la tutela del territorio, il patrimonio artistico-culturale, la qualità dell’accoglienza si uniscono per regalare autenticità al viaggio. I Comuni candidati, inoltre, indipendentemente dall’esito dell’analisi, ricevono un.......