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lunedì 25 giugno 2018

Campi scuola di Protezione Civile per giovanissimi Quello di Catanzaro si Svolgerà a Sellia a partire dal 12 luglio Tutti i ragazzi dai 12 a 14 anni sono invitati

Inizieranno il 28 giugno due dei tre campi scuola di Protezione Civile per giovanissimi (quello del Lametino, a Carlopoli, e delle Preserre a Cortale) - al quale seguirà quello di Catanzaro, a Sellia Superiore, a partire dal 12 luglio – a conferma del rapporto ormai consolidato che lega il Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro e le associazioni di Protezione Civile del comprensorio.

La terza edizione di “Insieme è meglio: noi e la Protezione Civile” sarà presentata lunedì 25 giugno, alle 10.30, nella Sala Oro della Cittadella Regionale, e sulla scorta delle edizioni precedenti si prefigura come un’esperienza da fare almeno una volta nella vita. Non capita certo tutti i giorni, infatti, che ragazzi dai 12 ai 14 anni si ritrovino con altri coetanei a dormire in tenda, a dover rispettare le regole di convivenza civile e ad apprendere le svariate tecniche di soccorso in cui i volontari della Protezione Civile sono dei maestri.
Ad illustrare il programma della nuova edizione sarà lo staff del Csv di Catanzaro, assieme ai responsabili delle varie associazioni coinvolte (Radio Club Lamezia, Diavoli Rossi di Tiriolo, Gruppo comunale di Carlopoli, Geruv di Catanzaro, Gruppo comunale di Catanzaro, Misericordia di Catanzaro, Prociv di Cortale, Prociv di Girifalco, Prociv di Palermiti, Rocca Nucifera Onlus) ed ai rappresentanti dell’Unità Operativa della Regione Calabria.
Alla conferenza stampa parteciperanno anche rappresentanti delle amministrazioni comunali dove avranno luogo i campi e dell’Esercito Calabria, oltre che i familiari di Cinzia Mazza, la compianta volontaria del...........

sabato 23 giugno 2018

Presso il Museo "Marz" di Zagarise convegno in memoria di Rosaria Mandile e di tutte le vittime della SS 106 con la presenza di varie autorità del Comprensorio

Ha avuto luogo ieri, 21 giugno 2018 presso il Museo Marz a Zagarise (CZ), il convegno “Nella memoria….responsabilità e sicurezza” in memoria di Rosaria Mandile e di tutte le vittime della S.S.106 e della strada del piccolo centro presilano.Il convegno è stato organizzato dall’ Associazione Culturale “La Zagara Zagarise” e dall’ Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e la collaborazione fattiva della Parrocchia, del Centro Anziani nella persona del Vicepresidente Silvano Verrino, dell’ Avis, SSD Zagarise e di tutte le altre Associazioni.
Significativi gli intervenuti dell’ Ing. Fabio Pugliese, presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, dell’ Ing. Marco Moladori, Capo Compartimentale di Anas FS Gruppo Ferrovie per la Calabria, del parroco di Zagarise Don Antonio Ranieri e del Vicario Generale del Vescovo don Gregorio Montillo. Ha moderato la Prof.ssa Guzzetti Adelina, della Zagara.
Dopo un breve saluto del Sindaco di Zagarise Domenico Gallelli, la discussione ha visto gli interessanti interventi del sindaco di Sellia Marina e di Soveria Simeri e del vicesindaco di Botricello e degli assessori del comune di Sersale, che hanno trattato il tema della sicurezza e della responsabilità. In particolare il sindaco e di Sellia Marina e il vicesindaco di Botricello Puccio hanno sollevato l’ urgenza di rendere la strada, ormai nota come “strada della morte”, più sicura e più adeguata ad un traffico che non è più quello degli anni ’70.
Alla fine del convegno davvero molto partecipato, a cui hanno partecipato tutti i familiari delle vittime e anche Giusy Frangipane, mamma del piccolo Matteo Battaglia, è stata organizzata ”partita del cuore”, segno di speranza di vita , al termine della quale sono stati consegnati attestati di partecipazione.
Subito dopo tutti i partecipanti si sono uniti in una...........

venerdì 22 giugno 2018

Catanzaro disabili nei call center per accedere ai fondi Por Truffa con la complicità di funzionari regionali

Funzionari regionali che certificano di aver eseguito dei controlli senza riscontrare irregolarità. Si scoprirà dopo che, invece, le verifiche non sarebbero state affatto effettuate.
Un’azienda che ottiene così - e grazie ai fondi Por Calabria - delle sovvenzioni pubbliche importanti a condizione, però, che assuma lavoratori disabili o “svantaggiati” e, come tali, che facciano parte delle cosiddette categorie “protette”.

Questi i protagonisti di una presunta truffa scoperta dalla Guardia di Finanza di Lamezia Terme, al termine di un’indagine coordinata dalla Procura locale nei confronti di quelle imprese che sono, appunto, destinatarie di incentivi comunitari e nazionali.
Al termine delle investigazioni i militari si dicono certi di aver scoperto quello che non hanno remore a definire come “un insidioso sistema truffaldino realizzato da un’importante società di call center, la Infocontact, con diverse sedi in tutta la regione.
L’impresa aveva ottenuto infatti delle sovvenzioni per quasi tre milioni di euro che sarebbero dovute servire all’assunzione e, dunque, a retribuire 207 lavoratori disabili.
Gli inquirenti sostengono che l’azienda avrebbe messo in atto degli “insidiosi … artifici documentali e contabili”, molto ben camuffati, tramite i quali i suoi vertici - con la complicità dei funzionari pubblici -sarebbero riusciti ad attestare falsamente le condizioni di svantaggio e di disabilità dei lavoratori assunti, indispensabili ottenere gli incentivi.
Inoltre, sempre e soprattutto attraverso dei documenti falsi, avrebbero fatto risultare come neoassunti ben 163 lavoratori che in realtà erano già da tempo alle loro dipendenze e, molti di essi, che non appartenevano a nessuna categoria “svantaggiata”.
Un meccanismo che sarebbe stato “avvalorato” dal comportamento dei funzionari regionali che avrebbero attestato, contrariamente al vero, di aver eseguito i controlli previsti e che al termine degli stessi non sarebbero emerse irregolarità.
Così facendo, però, avrebbero consentito all’impresa di ottenere indebitamente due delle tre rate dell’importo di incentivo assegnato, oltre 2,5 milioni, mentre l’incasso della terza rata è stato impedito dall’intervento della Procura e dei finanzieri.
Al termine delle indagini, i militari hanno denunciato otto persone - fra i quali quattro funzionari regionali - per truffa aggravata (finalizzata al conseguimento indebito di ingenti erogazioni pubbliche, falsità ideologicacommessa da privato in atto pubblico e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici) e la .......

giovedì 21 giugno 2018

Bandiere Blu il Codacons presenta un esposto contro le assegnazioni; alcune molto anomale come quella di Sellia Marina al centro di denunce per grave inquinamento del mare

Il Codacons ha deciso di fare chiarezza sulle nove “Bandiere Blu” assegnate per il 2018 all’Abruzzo (ma anche a tutte le altre regioni d’Italia), presentando un esposto alle Procure della Repubblica di Chieti, L’Aquila e Teramo, all’Anac e all’Antitrust affinché sia fatta luce sui criteri seguiti dall’ente per il rilascio della famosa “bandiera”.


Al centro dei sospetti dell’associazione, i rapporti economici, seppur indiretti, esistenti tra i Comuni cui viene rilasciata la bandiera blu e la Fee (Foundation for Environmental Education) che ogni anno promuove le località virtuose.
«Sembrerebbe emergere una prassi in cui vi sono dei rapporti economici tra comuni e FEE Italia – scrive il Codacons nell’esposto - Da un lato la procedura di attribuzione della bandiera blu è gratuita, dall'altro sembrerebbero esservi dei costi a carico dei Comuni per erogare corsi di formazione, tramite FEE Italia, alle scuole dei Comuni interessati. Qualora le procedure di attribuzione delle Bandiere fossero sorte sul presupposto – certamente indiretto e non diretto - di un accordo/convenzione o altra forma di fondamento contrattuale con il Comune, è indubbio che si debba procedere a far chiarezza circa le procedure amministrative che hanno determinato sia l'accordo di sponsorizzazione e pubblicità che la stessa realizzazione della procedura di valutazione delle acque».
Nell’esposto, presentato alle Procure competenti per le località italiane premiate, l’associazione sottolinea poi alcuni casi anomali come quello di Sellia Marina in Calabria, località che ha ricevuto quest’anno la bandiera blu ma che è al centro di denunce per il grave stato di inquinamento del mare.
Proprio perché le bandiere blu sono importanti e preziose e indirizzano migliaia e migliaia di utenti e turisti verso le località premiate, modificandone le scelte economiche con ripercussioni enormi per la collettività e per i comuni,  il Codacons ha deciso di vederci chiaro anche sulle bandiere assegnate all’Abruzzo, e ha chiesto alle Procure locali competenti, all’Anac e all’Antitrust di aprire «una istruttoria finalizzata ad accertare la correttezza, sotto un

martedì 19 giugno 2018

Carne e verdura in pessime condizioni I Nas di Catanzaro chiudono agriturismo

La titolare di un agriturismo di Tiriolo è stata denunciata dai carabinieri durante alcuni controlli svolti con i colleghi del Nas, Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catanzaro.

Nel corso delle ispezioni i militari hanno riscontrato, nei confronti della titolare di un agriturismo, che due lavoratori dipendenti non erano stati regolarmente assunti; per questo motivo è scattata una multa di 8mila euro.
I militari hanno inoltre appurato come numerosi alimenti fossero mal custoditi all’interno di una cella frigoriferain cui, in maniera promiscua, ingenti quantità di carne e verdura, per un totale di 10 chilogrammi e del valore di circa 3mila euro, risultando prive di qualsiasi indicazione relativa alla provenienza ed alla data di congelamento, oltre che assolutamente non idonee al consumo umano.
I prodotti alimentari, destinati alla commercializzazione e detenuti in cattivo stato di conservazione, sono stati sequestrati mentre nei..........

lunedì 18 giugno 2018

Festa dei piccoli comuni organizzata da Legambiente a Sersale con la cornice delle meravigliose Valli Cupe puntando sulle energie rinnovabili

Il vicepresidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale Mimmo Tallini ha lanciato “la sfida per un diverso modo di guardare al patrimonio energetico della Calabria”. L’ha fatto intervenendo alla  “Festa dei Piccoli Comuni” organizzata da Legambiente a Sersale a cui hanno preso parte, oltre al presidente di Legambiente – Calabria Francesco Falcone e al responsabile nazionale dell’associazione per i Parchi e le Aree protette Antonio Nicoletti, il deputato del Pd Antonio Viscomi, il sindaco di Sersale Salvatore Torchia, il direttore del Parco della Sila Giuseppe Luzzi e il direttore della Riserva Valli Cupe Carmine Lupia. Ha sostenuto Tallini: “Basta con i grandi gruppi che s’accaparrano le risorse lasciando sul nostro territorio le briciole. Considerata la vastità degli interessi di cui discutiamo e di un settore che va profondamente riconsiderato, anche alla luce del sequestro del più grande parco eolico d’Europa a Isola Capo Rizzuto, è necessaria una
ricognizione dell’intera filiera e la creazione di un Ente gestore regionale. La rivoluzione in Calabria è ancora possibile, se una Regione che fa fatica a trovare risorse mette a valore il proprio patrimonio energetico da cui potrebbe ricavare all’anno una somma che va oltre il miliardo. Le energie rinnovabili per la Calabria sono un bene inalienabile come l’acqua e l’aria”. Sfida pienamente condivisa dai dirigenti di Legambiente. Nicoletti: “Noi su queste questioni  ci siamo. E siamo pronti  ad aprire in Calabria una discussione nel merito delle scelte fin qui compiute nel settore energetico. Troppi danni sono stati compiuti impunemente, come si evince dalle inchieste della magistratura. Anzi, proponiamo che il Consiglio regionale istituisca una commissione d’inchiesta su come si è agito negli anni scorsi, nonostante l’allarme da noi lanciato e le raccomandazioni fatte per non regalare ai privati risorse che appartengono alla collettività. Siamo pronti come Legambiente a fare la nostra parte, convinti che questo dell’energia sia una delle criticità più pesanti per la Calabria e, al contempo, il banco di prova per una politica che voglia affrancarsi da dipendenze economiche e condizionamenti speculativi”.  Per il deputato del Pd Antonio Viscomi: “Fino ad ora i modelli di utilizzazione e gestione delle energie alternative hanno trasformato un bene comune in  bene di pochi, il più delle volte si tratta di.......