lunedì 18 giugno 2018

Festa dei piccoli comuni organizzata da Legambiente a Sersale con la cornice delle meravigliose Valli Cupe puntando sulle energie rinnovabili

Il vicepresidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale Mimmo Tallini ha lanciato “la sfida per un diverso modo di guardare al patrimonio energetico della Calabria”. L’ha fatto intervenendo alla  “Festa dei Piccoli Comuni” organizzata da Legambiente a Sersale a cui hanno preso parte, oltre al presidente di Legambiente – Calabria Francesco Falcone e al responsabile nazionale dell’associazione per i Parchi e le Aree protette Antonio Nicoletti, il deputato del Pd Antonio Viscomi, il sindaco di Sersale Salvatore Torchia, il direttore del Parco della Sila Giuseppe Luzzi e il direttore della Riserva Valli Cupe Carmine Lupia. Ha sostenuto Tallini: “Basta con i grandi gruppi che s’accaparrano le risorse lasciando sul nostro territorio le briciole. Considerata la vastità degli interessi di cui discutiamo e di un settore che va profondamente riconsiderato, anche alla luce del sequestro del più grande parco eolico d’Europa a Isola Capo Rizzuto, è necessaria una
ricognizione dell’intera filiera e la creazione di un Ente gestore regionale. La rivoluzione in Calabria è ancora possibile, se una Regione che fa fatica a trovare risorse mette a valore il proprio patrimonio energetico da cui potrebbe ricavare all’anno una somma che va oltre il miliardo. Le energie rinnovabili per la Calabria sono un bene inalienabile come l’acqua e l’aria”. Sfida pienamente condivisa dai dirigenti di Legambiente. Nicoletti: “Noi su queste questioni  ci siamo. E siamo pronti  ad aprire in Calabria una discussione nel merito delle scelte fin qui compiute nel settore energetico. Troppi danni sono stati compiuti impunemente, come si evince dalle inchieste della magistratura. Anzi, proponiamo che il Consiglio regionale istituisca una commissione d’inchiesta su come si è agito negli anni scorsi, nonostante l’allarme da noi lanciato e le raccomandazioni fatte per non regalare ai privati risorse che appartengono alla collettività. Siamo pronti come Legambiente a fare la nostra parte, convinti che questo dell’energia sia una delle criticità più pesanti per la Calabria e, al contempo, il banco di prova per una politica che voglia affrancarsi da dipendenze economiche e condizionamenti speculativi”.  Per il deputato del Pd Antonio Viscomi: “Fino ad ora i modelli di utilizzazione e gestione delle energie alternative hanno trasformato un bene comune in  bene di pochi, il più delle volte si tratta di.......
multinazionali, ma non poche volte anche di criminali mafiosi. Ora, si tratta di trovare forme e modi per ridare alla collettività ciò che le appartiene, eventualmente sperimentando modelli alternativi di azionariato diffuso e popolare, idonei a socializzare i profitti piuttosto che le perdite”.  La manifestazione di Legambiente si è conclusa con l’inaugurazione della Stazione di ricarica dei veicoli elettrici e del Giardino etnobotanico (dove prima c’era una discarica) a cura della Riserva Naturale Valli Cupe.

                Sellia racconta il Comprensorio

2 commenti:

  1. Bravi! Cose belle
    Ora cacciate le mundizze da Sersale che paghiamo

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  2. Guardando tutte le pale eoliche che sono state messe in Calabria deturpando il nostro ambiente mi sono sempre chiesto ma la collettività che cosa ha ricavato da tutto ciò?Niente neanche un centesimo in meno sull'elettricità e allora a che servono?Solo far arricchire i soliti noti vergogna!!!!!

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