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mercoledì 24 aprile 2019

Top Ten delle migliori trattorie. Nella classifica anche due locali Catanzaresi

Un sondaggio promuove le trattorie calabresi

Promosse a pieni voti le trattorie calabresi, vale a dire quegli esercizi senza pretese elitarie e più alla buona, che possono tuttavia vantare un ottimo rapporto qualità/prezzo puntando su prodotti locali d’eccellenza e un’ospitalità e un’accoglienza di prim’ordine. Spesso ingiustamente messe in ombra dai più blasonati ristoranti di lusso, sono però le sole in grado di far sentire ai propri clienti il vero sapore della terra che li ospita: la Calabria appunto. In occasione di questo maxiponte è stato realizzato un sondaggio dall’agenzia di comunicazione d’impresa “Klaus Davi & Co.” su 340 turisti, uomini e donne di età compresa tra i 25 e i 70 anni, provenienti da altre regioni. E le “taverne” calabresi, ovvero quelle che vengono comunemente chiamate “trattorie dei camionisti”, ne escono promosse a pieni voti. Ecco la top ten:
  1. In testa troviamo la.........

martedì 23 aprile 2019

A Sellia tutto pronto per la prima edizione di: "SelliOn Motion Village" Da domani 5 giorni di intense giornate di performance e workshop nel cuore del centro storico.

E' tutto pronto per la prima edizione del “Sellion Motion Village”, il progetto di valorizzazione artistica del borgo di Sellia che unisce la ricerca e la sperimentazione nelle arti visive dall’illustrazione, animazione, arte digitale, comics con l'ospitalità degli appartamenti diffusi, volto innovativo del soggiorno turistico. A partire da domani fino al 28 aprile si terranno cinque intense giornate di performance, workshop e attività nei punti nevralgici della vita locale del borgo della presila catanzarese. Le performance multimediali sono pensate per connettere gli artisti al tessuto sociale e la loro fruibilità come stimolo innovativo per un ritrovato senso di condivisione, di bellezze e risorse che ora come allora hanno ancora molto da mostrare e raccontare.mL’ideazione del progetto è dell'associazione Confine Incerto finanziato dalla Regione Calabria e patrocinato dalla Provincia di Catanzaro, si tratta in pratica della realizzazione di un’architettura di comunità che trova le proprie fondamenta in tutti coloro che se ne prendono cura. Nella giornata di domani saranno inaugurati i lavori che gli artisti realizzeranno all'interno e all'esterno dei palazzi storici e dei musei che compongono la rete museale di Sellia (il Museba-Museo dei Bambini, l'Ecomuseo, il Museo del Fumetto e il Museo della Scienza). Lorenzo Chiricò, Paola Loprete, Claudia Olivadese e Vincenzo Lazzaro, Laura Stancanelli, Ehab Halabi Abo Kher, Stefano Orsetti e Simonluca Spadanuda sono gli artisti che risiederanno nel borgo allo scopo di realizzare interventi di carattere permanente. Sempre domattina l'archeologo Lorenzo Chiricò (Presidente Aps Asperitas) e Linda Verre, storica dell’arte, curatrice del Sellion Motion Village proporranno uno storytelling dal titolo “L'origine di Trischene” dedicato alle origini, al mito e all'archeologia del borgo presilano.
Sempre a partire da domani e fino al 26 aprile l'ospite d'onore della manifestazione, Lucio Parrillo, proporrà un workshop esclusivo in cui l’artista internazionale illustrerà il percorso creativo delle sue opere, dall’approccio manuale agli ultimi ritocchi digitali.
Ultimi posti disponibili inoltre per .........

sabato 20 aprile 2019

L' elenco dei comuni Calabresi che hanno ricevuto la proroga dei lavoratori ex Lsu/Lpu Nell'elenco anche Cropani, Botricello e Zagarise.

Ho autorizzato la proroga contrattuale per i lavoratori contrattisti ed ex Lsu/Lpu. Il via libera è stato dato in occasione della riunione mensile della commissione Cosfel da me presieduta”. 

A scriverlo su Facebook è stato il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia che ha spiegato che “a beneficiare della decisione saranno i 43 comuni calabresi che ne avevano fatto richiesta”.
“Grazie a questa decisione – ha precisato – i sindaci potranno così prorogare per l’anno in corso le posizioni lavorative sia per dei contrattisti, sia degli ex Lsu/Lpu. In questo modo gli amministratori non subiranno una defezione nell’organico dell’Ente da loro amministrato. L’impegno del Governo del cambiamento a fianco di sindaci è sotto gli occhi di tutti. Per questo – ha concluso – continuiamo nella direzione intrapresa garantendo il massimo sostegno ai comuni e ai cittadini”.
I Comuni devono trovarsi nella condizione di aver rispettato gli equilibri di bilancio ed effettuato le dovute comunicazioni. 
Di seguito, l’elenco dei Comuni interessati: ....

venerdì 19 aprile 2019

Canti di donne nella Settimana Santa in Calabria: teologia e antropologia.


È, questo, un libro (a quattro mani) di insolita compattezza. Ne sono autori due studiosi calabresi che hanno già dato prova del loro acume e della serietà dei loro studi antropologici: non rimasticano (inutilmente) il già detto ma, come i ricercatori di razza, danno interpretazioni originali (documentate e convincenti) dei materiali esistenti, aggiungendo tasselli di verità nei campi sterminati del sapere. Giustamente, José Luis Alonso Ponga, «antropologo museale di fama internazionale», rileva, nella sua limpida Prefazione al libro,  che il «punto di  vista» dei due ricercatori «si completa».
D’altra parte, secondo le più recenti acquisizioni dell’ermeneutica applicata ai testi letterari (si pensi a Jauss), il lettore che dialoga con il testo («lettore attivo») e ne individua qualcuno dei sensi riposti va considerato addirittura coautore effettivo del testo stesso, dacché contribuisce efficacemente alla semiosi, cioè al «processo di significazione».
Ebbene, Anna Rotundo è una lettrice attiva, attivissima, se è vero che, nel Capitolo I del libro (Donne di Calabria e canti di Passione), rilegge alcuni dei più famosi canti di donne, rievocanti la passione di Cristo durante la Settimana Santa in Calabria, secondo un’inedita ottica femminile, e ridà vita, di fatto, a testi che apparivano consunti, come tutti quelli consegnati alla serialità delle feste popolari.
La studiosa si muove chiaramente sulla scia della teologia femminile (e femminista) che ha in Adriana Zarri una delle sue punte di eccellenza, rivelando, in maniera molto diretta e senza forzature, la componente femminile, appunto, di tali canti, che era stata obliterata sotto il velo opaco del maschilismo cattolico (e non solo).
Epperò, nella Sira di li treniri (Sera dei tremori), la Madonna si rivela «profeta per una presa di coscienza collettiva di liberazione»; nel Rosario per le Quarant’ore, le donne appaiono, sulla scorta di Edith Stein, «più capaci di empatia»; in E piangiti sorelli c’amurti Gesuna (Piangete sorelle ch’è morto Gesù), traspare il tema della sorellanza, «caro ai movimenti delle donne»; in U Tummulieri, si evidenzia la capacità femminile di «creare linguaggio» magari trasformando arbitrariamente l’originale – oramai incomprensibile – teste latino (Tu in mulieribus). E così via … cantando.
L’auspicio, sotteso alla ricognizione puntuale di Anna Rotundo, che si fa apprezzare anche per la limpidezza della scrittura, è l’avvento, sul terreno religioso, «di un linguaggio inclusivo che sappia accogliere in sé tanto la ricchezza del maschile, quanto »quella del femminile».
Martino Battaglia, nel Capitolo II del libro, Dalla lauda al canto popolare nel sud Italia, comprova, da par suo, con impeccabile contrappunto di citazioni scientifiche e di riferimenti testuali, la tesi di una netta correlazione tra le laudi drammatiche medievali e i canti popolari della Settimana Santa in Calabria e in altre regioni dell’Italia attraverso il comune tramite della spettacolarizzazione barocca, convalidando peraltro, sul terreno antropologico, una notazione esposta dal sottoscritto in un articolo letterario su La Passione di Cristo da Iacopone a Pasolini e Turoldo.
La passione euristica di Battaglia si riversa sulla pagina, sottoponendo la struttura del discorso a torsioni improvvise, a fulminei sbalzi, a clamorose deviazioni perfino: non ci sono spazi vuoti che non vengano prontamente saturati dall’incessante, febbrile impegno documentario dell’autore, anche a scapito della ..........

giovedì 18 aprile 2019

La storica impresa Catanzarese "Cotto Cusimano" realizzerà i Bessali del Colosseo. L'azienda aveva già lavorato anche per i restauri della Reggia di Caserta e i scavi di Pompei

«A nome mio personale e dell’intero consiglio direttivo di Confindustria Catanzaro esprimo le più sincere e convinte congratulazioni all’azienda associata Cotto Cusimano». È quanto scrive in una nota Aldo Ferrara, presidente della territoriale catanzarese di Confindustria.«È per noi tutti motivo di orgoglio sapere, infatti, che dopo la Reggia di Caserta e gli scavi di Pompei, addirittura il Colosseo, uno dei monumenti più importanti e maggiormente visitati al mondo, sarà restaurato grazie anche alla realizzazione, da parte della Cotto Cusimano, di pezzi unici, prodotti ad hoc, i cosiddetti “bessali”, che riproducono fedelmente quelli preesistenti»
«Non v’è dubbio – prosegue -, che si tratta di un’azienda che fa parte della tradizione industriale, non solo locale ma nazionale ed internazionale, perché è riuscita, negli anni, ad affermarsi, innovando e migliorando, con prodotti di qualità e di alta tecnologia in tutto il mondo. Un’impresa dotata, altresì, di indiscussa capacità nei diversi cicli di produzione e di trasformazione, che è riuscita, anche attraverso, vari passaggi generazionali, a porsi come motore e modello di riferimento per la crescita della società».«Un riconoscimento meritato – continua Ferrara – che è stato ottenuto grazie alla determinazione, al sacrifico ed alla continua ricerca di qualità dei prodotti, da parte dei titolari e delle maestranze e che, certamente, contribuirà ad aumentare e valorizzare il prestigio della società. Naturalmente ciò comporterà anche un impegno maggiore: ma gli imprenditori   che operano nella nostra regione sono consapevoli della tenacia e del coraggio che occorrono per competere sul mercato e contribuire ad assicurare sviluppo e benessere al territorio». «Una storia di successo – conclude – che è motivo di orgoglio per .........