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martedì 21 aprile 2020

Coronavirus; Ecco l'elenco dei 74 sindaci Calabresi che hanno sottoscritto un documento inviato al premier Conte per la creazione di un centro covid a Catanzaro.

Sono 74 i sindaci che hanno chiesto la realizzazione di un ospedale specializzato Covid in Calabria e che hanno condiviso un documento da inviare al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri


Settantaquattro sindaci calabresi hanno condiviso e sottoscritto un documento da inviare presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri per chiedere la realizzazione di un ospedale specializzato Covid in Calabria.
I primi cittadini condividono, quindi, la necessità di realizzare una struttura ospedaliera destinata unicamente all’assistenza di pazienti covid, come proposto dalla deputata Wanda Ferro e sostenuto da altri rappresentanti istituzionali, anche per consentire una ripresa graduale e in sicurezza delle normali attività degli altri ospedali.
“Grazie al rispetto delle misure di distanziamento sociale da parte dei cittadini, la Calabria sta resistendo al coronavirus. I numeri contenuti dei contagi e dei ricoveri stanno dando alla Calabria un vantaggio che non può essere sprecato, considerato che tutti gli esperti prevedono una seconda ondata dell’epidemia in autunno”, commentano i sindaci, che si dicono favorevoli “sia all’adeguamento di una struttura esistentecome ad esempio l’ex policlinico ‘Villa Bianca’ di Catanzaro, come proposto dal rettore dell’Università Magna Graecia De Sarro e se ciò sarà reso possibile dalle condizioni strutturali dell’edificio, sia alla costruzione di un nuovo ospedale”.
“Se si vorrà percorrere questa seconda ipotesi – aggiungono i sindaci - sarà determinante poter contare su procedure burocratiche estremamente semplificate, sulla scorta di quanto avvenuto per la ricostruzione del ponte di Genova, affinché, fatti salvi i principi di legalità, si possa progettare, realizzare e rendere operativa in pochi mesi la struttura. Concentrare l’assistenza covid in una struttura separata e autonoma rispetto agli ospedali, consentirà ai cittadini di poter contare nuovamente su una assistenza sanitaria efficiente e sicura per tutte le altre patologie che, purtroppo, non si fermano durante l’emergenza. Per questo i sindaci sollecitano, inoltre, una particolare attenzione sulla necessità di rafforzare la medicina territoriale e i presidi sanitari esistenti”.
Il documento è stato condiviso finora dai sindaci di ......

lunedì 20 aprile 2020

Dopo Zagarise anche il comune di Sellia Marina riceve in donazione dalla Società Salvamento mascherine per tutta la popolazione per un totale di ben 16 mila

Leggi qui l'articolo della donazione di 6 mila mascherine al comune di Zagarise


Articolo tratto dalla Gazzetta del Sud

Coronavirus: la strage di anziani nelle Rsa calabresi.Oltre 150 casi di contagio da Covid nelle case di riposo e 30 decessi accertati. Perfino nei centri chiusi per decreto. Ora si muovono le Procure

A indagare sono almeno tre Procure. Agli uffici giudiziari di Catanzaro e Cosenza, nelle ultime ore si è aggiunta anche la Procura di Reggio Calabria.

Nonostante il numero contenuto e gestibile di contagi da Covid-19 sul territorio regionale (poco più di 1000), è complicata e piena d’ombre la situazione delle residenze sanitarie per anziani calabresi. Oltre 150 casi di Coronavirus, circa 30 decessi accertati (circa la metà di tutto il dato calabrese) e una gestione da parte della Regione che ha spinto alcuni consiglieri regionali di opposizione a chiedere un’ispezione ministeriale. Ma, ovviamente, anche la magistratura vuole vederci chiaro.



Le indagini 

Nel mirino dei pubblici ministeri, in particolare, sono finite la "Domus Aurea" di Chiaravalle Centrale, in provincia di Catanzaro, e, più recentemente, "Villa Torano" di Torano Castello, in provincia di Cosenza. Le due strutture sono indicate come due pericolosi focolai da Covid-19, che hanno spinto la governatrice Jole Santelli a dichiarare la “zona rossa” in entrambi i centri. In entrambi i casi, le analisi mediche hanno attestato la positività al Covid-19 sia degli ospiti sia degli operatori delle strutture. Drammatica, soprattutto, la situazione della Rsa di Chiaravalle Centrale, nella quale sono stati registrati oltre 70 casi di contagio e 22 vittime tra gli anziani degenti. A indagare è la Procura della Repubblica di Catanzaro, retta da Nicola Gratteri, che ha aperto un’inchiesta incaricando il Nucleo antisofisticazione e sanità dei carabinieri di acquisire le cartelle cliniche degli ospiti della casa di cura ma anche documenti amministrativi. Come nei casi più tristemente noti della Lombardia, l’obiettivo degli inquirenti è quello di accertare le cause del contagio di massa, ma anche le eventuali omissioni, da parte dei vari soggetti competenti, nei protocolli e nelle procedure stabilite sia per la gestione dell'emergenza epidemiologia sia per la gestione e per il trasferimento dei pazienti e degli operatori risultati positivi al Coronavirus. Ma è facile e prevedibile che il focus del Nas possa allargarsi anche alla documentazione relativa all'accreditamento della Rsa con il servizio sanitario regionale.

Centro chiuso ma aumentano le vittime

Oltre 20 i contagi – tra pazienti e personale – nella casa di riposo per anziani “Santa Maria” di Bocchigliero, piccolo comune in provincia di Cosenza, altro centro chiuso nella ormai lunghissima collezione messa in fila dalla governatrice Santelli. Una linea dura che, però, non ha impedito l’aumentare delle vittime: tre i nonni deceduti e ospiti nella struttura del paese che si aggrappa alle pendici della Sila Greca. Una situazione drammatica che ha spinto il gruppo regionale “Io resto in Calabria”, riferibile all’imprenditore Pippo Callipo, candidato del centrosinistra sconfitto nell’ultima tornata elettorale, a chiedere un’ispezione ministeriale e alla presidente Santelli di riferire nell’aula del Consiglio Regionale su quanto fin qui accertato. A scatenare i sospetti dei consiglieri di opposizione, l’ultimo caso in ordine temporale, quello di ..........

sabato 18 aprile 2020

Regione Calabria tra nuove delibere inizia la fase 2 Ecco tutte le cose che si potranno o non si potranno ancora fare. Test immunità e confini regionali chiusi.

 L’ipotesi Fase 2 con l’Italia divisa in tre aree. «La seconda ondata è certa, presto per riaprire.Certa la seconda ondata in autunno, ma se si accelerano le riaperture c’è il rischio arrivi prima dell’estate»


IL presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ha firmato un’ordinanza che introduce alcune novità nelle misure fino a questo momento adottate per il contenimento del Covid-19. La prima novità riguarda gli spostamenti all’interno del proprio Comune di residenza o verso altri Comuni limitrofi per motivi legati allo svolgimento di attività agricole e di conduzione di piccoli allevamenti di animali. Un provvedimento condiviso dal presidente Santelli con l’assessore all’agricoltura, Gianluca Gallo, resosi necessario alla luce del numero considerevole di agricoltori e allevatori amatoriali che compongono il tessuto produttivo della nostra regione Altra novità, introdotta dall’ordinanza e frutto del confronto dell’assessore al turismo Fausto Orsomarso con le realtà del settore, riguarda i parchi acquatici, gli stabilimenti balneari e le concessioni demaniali marittime. A partire da domani, previa richiesta al Prefetto, sarà possibile recarsi nelle aree interessate per svolgere interventi di manutenzione, sistemazione, pulizia, installazione e allestimenti delle spiagge, senza esecuzione di modifiche o nuove opere.
Terzo e ultimo punto dell’ordinanza firmata in data odierna dal presidente Santelli, riguarda le attività di trasformazione di prodotti dolciari che rientrano nelle attività industriali e non commerciali. Pertanto le attività non saranno inibite nei giorni festivi, purché avvengano in locali non aperti, né accessibili al pubblico. La consegna dei prodotti dovrà avvenire solo “a domicilio”, nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari, sia per il confezionamento che per il trasporto.

il ministro della Salute. L'indice dei contagi sotto 1, per gli esperti il nuovo fronte è dentro casa. A Reggio Calabria blitz nelle case di riposo. Santelli: «Anche la Calabria resta chiusa»

«L'indagine a campione sulla sieroprevalenza ci permetterà di capire il livello di diffusione del virus nel Paese e di pianificare le prossime fasi e il ritorno all'attività. È uno dei 5 punti della nostra strategia sanitaria». A dirlo in mattinata è il ministro della Salute, Roberto Speranza, dopo l'apertura della call pubblica per i test sierologici.
Intanto il professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore della sanità, ha precisato venerdì che l'R con zero, l'indice che misura la velocità del contagio, è sceso sotto a 1. Il rallentamento c'è ed è corroborato dai numeri: «Siamo attorno allo 0,8». Il numero indica quante persone ogni positivo in media infetta, e più vicino a zero è meglio è. Il problema è ora il dislivello tra le regioni. Se al centro-sud, infatti, l'indice sta ben al di sotto dell'1 e, sia pure con molta prudenza, si può pensare di avvicinarsi alla fase 2. La questione è il basso R con zero di moltre altre regioni dove la circolazione del virus è ancora significativa. E il professor Gianni Rezza, direttore di Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità, indica alcuni nodi: «Chiaramente l'isolamento domiciliare comporta un rischio maggiore di trasmissione intra-familiare, specie se non ci sono le condizioni adatte e se non si rispettano le regole».

Proprio il dislivello tra regioni è il nuovo fronte di scontro. «De Luca vuole chiudere, io qui non ho mai aperto. Non ci faremo certo prendere dalla fretta adesso». Così la..............

venerdì 17 aprile 2020

Coronavirus; La bella storia del sindaco del catanzarese che lascia la fascia tricolore per andare in prima linea, cardiologo in pensione risponde all'appello della Protezione civile


Michelangelo Ciurleo, 63 anni, primo cittadino di Botricello, medico cardiologo in pensione, ha risposto all’appello della Protezione civile


Ha lasciato la poltrona di sindaco, alla sua terza legislatura, e da medico cardiologo in pensione, ha risposto presente all’appello della Protezione civile, ha rimesso il camice bianco e ha raggiunto la Lombardia, in campo a lottare contro l’emergenza coronavirus. E’ la storia di Michelangelo Ciurleo, 63 anni, primo cittadino di Botricello, centro della costa ionica calabrese, in provincia di Catanzaro, in passato anche consigliere e assessore provinciale, e con diverse esperienze politiche.
Lo scorso anno ha lasciato l’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, e ora per tre settimane ha deciso di abbandonare uffici comunali e affetti e raggiungere la prima linea nella trincea degli ospedali del Nord, per dare il suo contributo a colleghi ormai allo stremo delle forze.

Ciurleo è partito dalla Calabria l’1 aprile scorso aderendo al bando della Protezione civile pensato per dare supporto ai medici e al personale impegnati contro il Coronavirus. Da tutta la Calabria sono partiti 335 medici e 224 infermieri: tutti destinati alle zone del Nord Italia più colpite dal virus. Ciurleo è partito dalla Calabria l’1 aprile scorso aderendo al bando della Protezione civile pensato per dare supporto ai medici e al personale impegnati contro il............

"Pandemia Coronavirus"Bollettino regione Calabria di oggi 17-04-2020

giovedì 16 aprile 2020

Anche gli Americani parlano del Metodo del Prof. Spagnolo sulla cura contro il covid-19 Dopo il servizio su skytg24 del famoso cardiologo originario di Simeri Crichi ne parla una prestigiosa rivista scientifica.


Anche la prestigiosa rivista scientifica americana “Scientific research and community”, giornale di ricerca cardiologica, dà ampio spazio, nell’ edizione di ieri lunedì 13 aprile 2020, alla proposta del professore Salvatore Spagnolo, originario di Simeri Crichi, di un utilizzo precoce dell’eparina come approccio curativo per contrastare il famigerato virus covid-19. Il professore Spagnolo è uno dei massimi esperti di embolia polmonare acuta e ha constatato un nesso tra covid-19 ed embolia polmonare, come asserito anche ieri su Sky Tg24. Salvatore Spagnolo, cardiochirurgo di fama mondiale, tant’è che è conosciuto come “bisturi d’oro”, è primario di cardiochirurgia del policlinico di Monza e corresponsabile dell’istituto clinico ligure di alta specialità cardiochirurgia di Rapallo in Liguria. Per il luminare di Simeri, si è costituito anche un..................