L’ipotesi Fase 2 con l’Italia divisa in tre aree. «La seconda ondata è certa, presto per riaprire.Certa la seconda ondata in autunno, ma se si accelerano le riaperture c’è il rischio arrivi prima dell’estate»
Terzo e ultimo punto dell’ordinanza firmata in data odierna dal presidente Santelli, riguarda le attività di trasformazione di prodotti dolciari che rientrano nelle attività industriali e non commerciali. Pertanto le attività non saranno inibite nei giorni festivi, purché avvengano in locali non aperti, né accessibili al pubblico. La consegna dei prodotti dovrà avvenire solo “a domicilio”, nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari, sia per il confezionamento che per il trasporto.
il ministro della Salute. L'indice dei contagi sotto 1, per gli esperti il nuovo fronte è dentro casa. A Reggio Calabria blitz nelle case di riposo. Santelli: «Anche la Calabria resta chiusa»
«L'indagine a campione sulla sieroprevalenza ci permetterà di capire il livello di diffusione del virus nel Paese e di pianificare le prossime fasi e il ritorno all'attività. È uno dei 5 punti della nostra strategia sanitaria». A dirlo in mattinata è il ministro della Salute, Roberto Speranza, dopo l'apertura della call pubblica per i test sierologici.
Intanto il professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore della sanità, ha precisato venerdì che l'R con zero, l'indice che misura la velocità del contagio, è sceso sotto a 1. Il rallentamento c'è ed è corroborato dai numeri: «Siamo attorno allo 0,8». Il numero indica quante persone ogni positivo in media infetta, e più vicino a zero è meglio è. Il problema è ora il dislivello tra le regioni. Se al centro-sud, infatti, l'indice sta ben al di sotto dell'1 e, sia pure con molta prudenza, si può pensare di avvicinarsi alla fase 2. La questione è il basso R con zero di moltre altre regioni dove la circolazione del virus è ancora significativa. E il professor Gianni Rezza, direttore di Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità, indica alcuni nodi: «Chiaramente l'isolamento domiciliare comporta un rischio maggiore di trasmissione intra-familiare, specie se non ci sono le condizioni adatte e se non si rispettano le regole».
Proprio il dislivello tra regioni è il nuovo fronte di scontro. «De Luca vuole chiudere, io qui non ho mai aperto. Non ci faremo certo prendere dalla fretta adesso». Così la..............
governatrice della Calabria Jole Santelli che si allinea al presidente della Campania in riferimento alla fase 2 per uscire dall’emergenza Coronavirus. «I confini sono chiusi dal 7 marzo, ancora prima che lo facesse il governo, perché abbiamo cercato di evitare l’esodo dei fuorisede. Le cose non sono cambiate, qui è ancora tutto blindato. Per il futuro valuteremo in base ai dati». Zaia e Fontana invece chiedono di riaprire tutto al più presto. «Magari sono più ottimisti di noi. Qui procederemo con gradualità, non possiamo correre rischi. Saranno consentite alcune attività come la manutenzione degli stabilimenti balneari, l’apertura dei laboratori di pasticceria nei giorni festivi, che qui avevamo deciso di vietare, e ci si potrà spostare dal proprio Comune per lavorare negli orti. Le libertà personali? Su quello sono i decreti del governo a imporre limiti. Noi non possiamo derogare, al massimo renderli più restrittivi».
governatrice della Calabria Jole Santelli che si allinea al presidente della Campania in riferimento alla fase 2 per uscire dall’emergenza Coronavirus. «I confini sono chiusi dal 7 marzo, ancora prima che lo facesse il governo, perché abbiamo cercato di evitare l’esodo dei fuorisede. Le cose non sono cambiate, qui è ancora tutto blindato. Per il futuro valuteremo in base ai dati». Zaia e Fontana invece chiedono di riaprire tutto al più presto. «Magari sono più ottimisti di noi. Qui procederemo con gradualità, non possiamo correre rischi. Saranno consentite alcune attività come la manutenzione degli stabilimenti balneari, l’apertura dei laboratori di pasticceria nei giorni festivi, che qui avevamo deciso di vietare, e ci si potrà spostare dal proprio Comune per lavorare negli orti. Le libertà personali? Su quello sono i decreti del governo a imporre limiti. Noi non possiamo derogare, al massimo renderli più restrittivi».
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