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giovedì 14 maggio 2020

Calabria consegnate le bandiere blu 2020 tra new entry e riconferme ecco l'elenco

Bandiera blu 2020
Assegnato alle aree balneari virtuose da un punto di vista ambientale. L’ambito riconoscimento quest'anno si è svolto in modo particolare causa coronavirus


Ci sono anche Tropea, Rocca Imperiale e Siderno tra le new entry Bandiera blu 2020, l’ambito riconoscimento della Fee (Fondazione per l’educazione ambientale) assegnato alle località balneari di 49 paesi nel mondo che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio. Sono complessivamente 195 i comuni italiani che le hanno ottenute nel 2020. I nuovi ingressi sono 12 e non c'è nessuna uscita. 

L’elenco delle Bandiere blu 2020 in Calabria

Provincia di Catanzaro: Soverato, Sellia Marina. Provincia di CosenzaRocca Imperiale, Roseto Capo Spulico, Trebisacce, San Nicola Arcella, Praia a Mare, Tortora, Villapiana. Provincia di Crotone: Cirò Marina, Melissa. Provincia di Reggio Calabria: Roccella Jonica, Siderno. Provincia di Vibo ValentiaTropea
Fra gli approdi arrivano quest’anno Cala Cravieu (Celle Ligure, Liguria), Vecchia Darsena Savona (Savona, Liguria), Cala Gavetta (La Maddalena, Sardegna), Marina Porto Azzurro (Porto Azzurro, Toscana), Porto degli Aragonesi (Casamicciola, Ischia, Campania). Perdono la Bandiera Blu nel 2020 il Porto turistico Marina di Policoro (Policoro, Basilicata) e la Marina del Nettuno (Messina, Sicilia).

New e old entry

La cerimonia di consegna si è svolta quest’anno virtualmente su un gruppo Facebook dedicato alle amministrazioni comunali. Tra le città insignite spiccano i nomi di Cirò Marina e Roccella Jonica, premiate per il 18esimo anno consecutivo, e di Tropea, entrata per la prima volta nella speciale classifica (così come Rocca Imperiale e Siderno) e prima località vibonese a farvi il suo ingresso, nonostante la Costa degli dei rappresenti da sempre il cuore turistico dell’intera regione.
  Un dato che lascia intendere l’ampio respiro del riconoscimento: non è sufficiente avere spiagge o coste mozzafiato, la Bandiera blu premia soprattutto i comportamenti virtuosi in ambito ambientale e nella gestione sostenibile del territorio. Un’assegnazione che per le località ha, però, quasi il sapore della beffa, considerata l’emergenza coronavirus che sta condizionando e condizionerà fortemente la stagione turistica 2020, ma che può................

Taverna particolare intervento di una squadra dei vigili del fuoco Nel cimitero comunale salvano alcuni piccoli gattini caduti in un canale

Una squadra dei vigili del fuoco del comando di Catanzaro, distaccamento volontario di Taverna

I gattini prima di essere salvati dai Vigili del fuoco

è intervenuta questa mattina, all'interno del cimitero comunale, per il salvataggio di alcuni gattiniI piccoli animali erano caduti all'interno di un canale interrato adibito alla raccolta delle acque meteoriche. Le unità dei vigili del fuoco, individuati i gattini, ha provveduto al loro recupero. I cuccioli, in buona salute, sono stati consegnati alla cittadina che si era prodigata ad ...............

effettuare la segnalazione di soccorso al 115.

mercoledì 13 maggio 2020

Scoperti in Calabria 2 faggi più antichi del mondo hanno oltre 620 anni

Nel Parco Nazionale del Pollino scoperti faggi di oltre 600 anni, le latifoglie decidue di clima temperato più antiche del mondo. Il segreto di lunga vita è una crescita lenta ma che aumenta nel corso dei secoli, una condizione che sembra accomunare molti alberi longevi del pianeta inclusi i pini loricati.Pubblicato in “Ecology” l’articolo “Lessons from the wild: Slow but increasing long-term growth allows for maximum longevity in European beech” Scoprire, studiare e preservare le foreste vetuste e i vecchi alberi è una priorità assoluta per la conservazione della natura in questa epoca di cambiamenti globali. In questo studio abbiamo utilizzato il metodo dendrocronologico, ossia basato sulla misurazione degli anelli di accrescimento, per ricostruire le storie di crescita degli alberi in una faggeta vetusta altomontana del Pollinello (Parco Nazionale del Pollino). Due degli alberi datati con il metodo dendrocronologico sono di oltre 620 anni, un’età che li distingue per aver raggiunto una longevità massima nell’ambito della foresta temperato decidua. I due alberi sono stati chiamati Michele e Norman in memoria del botanico Michele Tenore e del viaggiatore e scrittore Norman Douglas che, rispettivamente, nell’ottocento e nei primi del novecento descrivono le fantastiche foreste del Pollino rimarcando la naturalità diffusa degli ecosistemi. Per fortuna la faggeta del Pollinello è stata solo marginalmente toccata dalle forti utilizzazioni forestali del secolo scorso per cui, ancora oggi, si rinvengono tratti praticamente primevi dove gli alberi nascono, crescono e muoiono seguendo un ciclo naturale. Per le alte caratteristiche di naturalità e per i caratteri ecologici unici di foresta decidua che entra in contatto con le pinete oromediterranee di pino loricato il popolamento è stato candidato nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità “Ancient and Primeval Beech Forests of the Carpathians and Other Regions of Europe”. In queste foreste vetuste la storia della crescita individuale è molto variabile; un albero può impiegare da uno a oltre sette secoli per raggiungere una grande dimensione (diametro a petto d’uomo maggiore di 60 cm). Va rimarcato che in questi boschi la carie, ossia il marciume del legno, attacca spesso i tronchi del faggio rendendo difficile la datazione. Tuttavia, una ricostruzione delle età evidenzia la possibilità che alcuni alberi con il tronco cariato possano avere oltre 800 anni fino a sfiorare il millennio. La ricerca in corso con metodi integrati dendrocronologia e radiocarbonio ha quindi l’obiettivo di verificare scientificamente questa proiezione basata per ora su modelli di crescita basati sugli anelli misurati nella prima parte (ossia la più antica) del legno sano. La regola che contraddistingue questi vecchi faggi, i più antichi d’Europa, è quella di un accrescimento lento ma crescente nel lungo termine, una condizione che si sta confermando sempre più nel mondo degli alberi quale prerequisito per raggiungere longevità estreme. Soppressione della crescita nelle prime fasi della vita dovuta a competizione e condizioni climatiche estreme sembrano così essere il segreto di una vita lunga. Sempre a causa delle condizioni ambientali severe gli alberi non sviluppano altezze importanti ma mantengono una dimensione più ridotta intorno ai 15-25 m che conferisce loro una maggiore resistenza agli eventi climatici estremi. Faggi di oltre 500 anni sono stati rinvenuti in condizioni stazionali simili nelle boschi vetusti dei Parchi Nazionali del Casentino e di Abruzzo, faggete riconosciute patrimonio mondiale Unesco nel 2017. Gli alberi habitat che racchiudono queste faggete vetuste ospitano una biodiversità unica di tante specie di vegetali e animali oggi a rischio di estinzione perché l’uomo nel corso dei secoli ha distrutto quasi dappertutto nel bioma temperato questi ambienti di foresta vergine. Grazie ai nuclei di foresta vetusta sopravvissuti insieme ad la politica del rewilding attuata dai Parchi Nazionali e dai Carabinieri Forestali nel corso degli ultimi decenni oggi si sta cercando di salvare questi scrigni di biodiversità e di servizi ecosistemici per la collettività. Si tratta di politiche ambientali e di ricerche di lungo termine possibili grazie ad una collaborazione tra Parchi Nazionali, in..............

martedì 12 maggio 2020

Simeri Mare; l'inciviltà e abbandono non si fermano neppure con la pandemia.


Fanpage Simeri Mare 
Riceviamo e pubblichiamo
Segnalazioni di degrado nella pineta fronte mare.
In prossimità dell'estate #ilporcodelgiorno ci descrive il proprio habitat e i propri usi e costumi. Non ne avremmo bisogno bestia, SIMERI MARE merita maggiore rispetto.
Questa gente non degrada solo l'ambiente e il territorio, ma soprattutto in maniera menefreghista e irrispettosa, lede la dignità della maggioranza delle persone abitanti in zona e dei turisti che verranno a visitare la nostra splendida località.
In alto i..........
cuori e denunciate questi esseri.

Esplode lo scandalo di migliaia di tamponi non processati e congelati, con grave pregiudizio per la tutela della salute dei calabresi. Presentato d'urgenza un esposto alle Procure e alla Corte dei Conti


Sarebbe circolato un file audio nel quale un operatore del 118 parla di tamponi non processati, congelati e lasciati nei frigoriferi. Interviene in merito il deputato pentastellato che annuncia un esposto alle Procure e alla Corte dei Conti


CATANZARO – “Secondo il circostanziato audio di un operatore del 118, in Calabria potrebbero essere stati congelati migliaia di tamponi non processati, con grave pregiudizio per la tutela della salute dei calabresi”. E’ quanto ha denunciato, con un esposto alle Procure calabresi e alla Corte dei conti, il deputato M5S Francesco Sapia, della commissione Sanità.Sapia ha chiesto indagini immediate, anche in considerazione del fatto che «ove ci fossero riscontri, ‘si tratterebbe – ha detto – di un fatto gravissimo, che metterebbe a rischio la popolazione residente in Calabria e dovrebbe obbligare a rivedere le misure di contenimento adottate e adottande a tutela della salute, che nella fattispecie sarebbero fondate su dati non conformi alla realtà'”. Secondo il deputato del Movimento 5 Stelle, che del caso ha investito anche il presidente del Consiglio, il ministro e il viceministro della Salute e i prefetti delle cinque province calabresi, chiedendo gli interventi di competenza, “se il contenuto dell’audio in questione fosse vero, sarebbe del tutto falsato il bollettino giornaliero dei contagi comunicato dalla Regione, che per disposizioni della Protezione civile nazionale sta gestendo l’emergenza sanitaria relativa al Covid-19″. “Adesso la presidentessa della Regione, Jole Santelli, deve chiarire ai calabresi come..................................

lunedì 11 maggio 2020

IL lago di Cecita incastonato nel parco della Sila è nella classifica dei 10 laghi più belli d'Italia

Dieci laghi di montagna tutti da scoprire 

I più conosciuti e pittoreschi si trovano, ovviamente, ad alta quota e sulle Alpi, ma alcuni sono situati a quote più basse, nell’Italia centrale e meridionale. Sono specchi d’acqua affascinanti,  più o meno grandi, ma sempre mete perfette per un’escursione o una gita senza allontanarsi troppo da casa. Ecco allora qualche destinazione da tener presente, dalla Valle d’Aosta alla Sardegna, quando le norme sugli spostamenti si allenteranno ancora un po’. 

LAGO DI TENNO, TRENTO - Le sue acque hanno la fama di essere tra le più pulite d'Italia. Il Lago di Tenno è un vero gioiello naturale, dalla forma quasi esattamente circolare e dall’intenso colore azzurro-turchese. Si trova a 570 metri di altitudine, alle pendici del Monte Misone, in un contesto montano di grande pregio paesaggistico e naturalistico. 
LAGO DI BARCIS, VALCELLINA, FRIULI-VENEZIA GIULIA – Questo specchio d’acqua si è formato nel 1954 dopo la costruzione della locale centrale idroelettrica. Si trova a 402 metri di altitudine ed è celebre per il colore particolare delle sue acque, di una intensa sfumatura tra il verde e il turchese. È anche un importante centro per gli sport lacustri tra cui windsurf, vela e pesca sportiva.  
LAGO DI TOVEL, VAL DI NON, TRENTINO – È il più grande dei laghi naturali del Trentino e si trova a 1.178 metri di altitudine all’interno del Parco Naturale Adamello-Brenta, lungo il corso del torrente Noce. Fino ai primi anni Sessanta le sue acque limpidissime erano soggette a un curioso fenomeno: nei mesi più caldi dell’estate il moltiplicarsi di una particolare alga, il Glenodinium sanguineum, colorava il lago di rosso. Oggi non accade più, ma il lago conserva intatta tutta la sua bellezza.   
LAGO DI RESIA, ALTO ADIGE – Un campanile svetta dal centro del lago, circondato dalle acque: un paesaggio surreale ed inquietante, super fotografato dai visitatori di tutto il mondo. La cronaca riferisce che la torre campanaria appartiene alla chiesa di Curon Venosta, sommersa nel 1950 insieme all’intero paese dal lago formatosi dopo la creazione di una diga. La leggenda racconta che a volte si sentono ancora suonare le campane, anche se queste sono state rimosse prima che il lago sommergesse il villaggio. 506760572 
LAGO DEL MIAGE, COURMAYEUR, VALLE D’AOSTA - Il laghetto sorge direttamente dai lembi del ghiacciaio del Miage, da cui prende il nome, ed è circondato da una lunga lingua glaciale che dalle vette del Monte Bianco scende in Val Veny. Le dimensioni e il colore del lago, situato a circa 2000 metri di altitudine variano quindi a seconda dei movimenti del ghiacciaio e della quantità di limo che si riversa nelle acque. 
LAGO DI SAN DOMENICO, VILLALAGO, L’AQUILA – Un grazioso specchio d’acqua in un ambiente naturale incantevole: siamo nell’alta Valle del Sagittario, nel cuore dell’Abruzzo. Anche se si tratta di un lago artificiale, frutto di una diga costruita nel 1919, le sue acque hanno un colore smeraldino e sono ricche di fauna ittica. La natura è selvaggia e incontaminata: ci troviamo infatti ai margini del Parco Nazionale dell’Abruzzo.  
LAGO DI PIEDILUCO, UMBRIA, LAZIO – È il più grande bacino lacustre naturale di questa parte d’Italia, dopo il lago Trasimeno.  Siamo a pochi chilometri di distanza dalla cascata delle Marmore, in una zona collinare a circa 370 metri di altezza. Il lago è situato all’estremità sud-orientali dell'Umbria, con un ramo che si inoltra in territorio laziale. 
LAGO CECITA, PARCO DELLA SILA, CALABRIA – Ci troviamo in provincia di Cosenza, nei pressi di Camigliatello, nel comune di Spezzano Sila. Il lago si è formato dopo la costruzione della..............