martedì 12 maggio 2020

Esplode lo scandalo di migliaia di tamponi non processati e congelati, con grave pregiudizio per la tutela della salute dei calabresi. Presentato d'urgenza un esposto alle Procure e alla Corte dei Conti


Sarebbe circolato un file audio nel quale un operatore del 118 parla di tamponi non processati, congelati e lasciati nei frigoriferi. Interviene in merito il deputato pentastellato che annuncia un esposto alle Procure e alla Corte dei Conti


CATANZARO – “Secondo il circostanziato audio di un operatore del 118, in Calabria potrebbero essere stati congelati migliaia di tamponi non processati, con grave pregiudizio per la tutela della salute dei calabresi”. E’ quanto ha denunciato, con un esposto alle Procure calabresi e alla Corte dei conti, il deputato M5S Francesco Sapia, della commissione Sanità.Sapia ha chiesto indagini immediate, anche in considerazione del fatto che «ove ci fossero riscontri, ‘si tratterebbe – ha detto – di un fatto gravissimo, che metterebbe a rischio la popolazione residente in Calabria e dovrebbe obbligare a rivedere le misure di contenimento adottate e adottande a tutela della salute, che nella fattispecie sarebbero fondate su dati non conformi alla realtà'”. Secondo il deputato del Movimento 5 Stelle, che del caso ha investito anche il presidente del Consiglio, il ministro e il viceministro della Salute e i prefetti delle cinque province calabresi, chiedendo gli interventi di competenza, “se il contenuto dell’audio in questione fosse vero, sarebbe del tutto falsato il bollettino giornaliero dei contagi comunicato dalla Regione, che per disposizioni della Protezione civile nazionale sta gestendo l’emergenza sanitaria relativa al Covid-19″. “Adesso la presidentessa della Regione, Jole Santelli, deve chiarire ai calabresi come..................................
stanno a riguardo le cose. Deve farlo subito e pubblicamente, senza tergiversare. Le vicende di Torano Castello, Bocchigliero e Chiaravalle Centrale non consentono altri errori e silenzi sulla pelle dei cittadini”.



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