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martedì 7 luglio 2020

Catanzaro Lido beccato in pieno giorno sul lungomare a spacciare droga vicino un lido, arrestato 32 enne

Nell’udienza dinnanzi al GIP, l’arresto del 32enne è stato convalidato ed è stato disposto nei suoi confronti l’obbligo di dimora nel comune di Catanzaro con divieto di uscire da casa dalle ore 22:00 alle ore 6:00.

Stava spacciando eroina sul lungomare di Catanzaro, un 32 anni del posto, D.S., già noto per i suoi precedenti, quando è stato “pizzicato” dagli agenti di Lido.I poliziotti, impegnati in un controllo del territorio, lo hanno notato nei pressi di uno stabilimento balneare. Insospettiti dal suo comportamento, si sono messi in osservazione e hanno subito visto due persone che gli si avvicinavano. Il 32enne è stato così stato “beccato” mentre consegnava due involucri in cambio di due banconote da 20 euro, così gli agenti hanno bloccato il gruppo. A seguito di un controllo hanno trovato, strette nel pugno dell’acquirente, le due bustine di cellophane termosaldato contenenti lo stupefacente, mentre, addosso al 32enne le due banconote. L’uomo è stato arrestato per spaccio di droga e, su disposizione del Pm di turno, messo ai domiciliari, mentre l’acquirente dello è stato segnalato come assuntore alla Prefettura. Le analisi della sostanza, a cura del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica, hanno stabilito che si trattava di eroina per un peso complessivo di mezzo grammo.La droga è stata sequestrata e il 32enne, dopo l’udienza davanti al gip, è stato...................

lunedì 6 luglio 2020

"Quelle grotte non sono di Beato Paolo"Cropani il sindaco risponde alla Pro-Loco sulla riapertura delle grotte di Beato Paolo Forse non sono quelle dove il beato si recava a pregare

L’antefatto è che la locale Pro-loco, presidente Angelo Grano, ha annunciato, appena ieri, sabato 4 luglio 2020, la riapertura delle grotte dove il Beato Paolo da Cropani si recava in preghiera. Buona notizia per la comunità cropanese? Non proprio a sentire il primo cittadino cropanese che, nel confutare propositi e finalità, non solo parla di scelte estemporanee della Pro-loco, ma solleva dubbi sulla reale collocazione delle grotte indicata dall’associazione turistica cropanese.



Si legge in una nota stampa a firma del sindaco di Cropani: «Il sogno dei cropanesi senza i cropanesi e, forse, nelle grotte sbagliate… Attraverso i media locali – argomenta Raffaele Mercurio – sono venuto a conoscenza della notizia che il presidente della Pro-loco di Cropani si è mosso per far riattivare le grotte dove il Beato Paolo da Cropani si ritirava a vita eremitica in preghiera. Di fronte ad una notizia così importante per la mia comunità, ed avendo di recente approfondito la mia personale ricerca su tale argomento, ho ritenuto opportuno capire cosa stesse succedendo. In premessa è bene sottolineare che le grotte di cui parla il presidente della Pro-loco, ricadono nel territorio comunale di Cerva e si trovano in prossimità della strada che porta a Cuturella di Cropani. Se invece si approfondisce la ricerca sui “luoghi del Beato Paolo di Cropani” emerge chiaramente che le “grotte” nelle quali si ritirava il Beato Paolo ricadono in località Scavigna nel territorio comunale di Belcastro. Approfondendo ancora meglio tale ricerca i dubbi aumentano. Tanto è vero che tra il 1989 e il 1991, attraverso un’altra figura storico religiosa cropanese (Padre Remigio), si arrivò ad asserire che nelle grotte lungo la strada per Cuturella (quelle indicate dalla Proloco) c’era stato un eremita si ma non è dato sapere se fosse il Beato Paolo e che, invece, le grotte dove si ritirava in preghiera il nostro Beato erano appunto quelle in località Scavigna nel comune di Belcastro. Insomma da tutt’altra parte rispetto ai luoghi indicati dalla Pro-loco. Su tale questione è bene sottolineare che in occasione delle recenti ricerche effettuate, con professionisti del settore, per redigere la progettazione preliminare che ci ha permesso di partecipare al bando ministeriale sulla valorizzazione dei Borghi (presentato poi il 29 Giugno scorso), avevamo pensato alla realizzazione di un sentiero che collegasse Cropani alle grotte del Beato Paolo, ipotesi poi scartata proprio per l’eccessiva distanza dal borgo alle grotte stesse. Ciò che ritengo però essere grave in tutta questa vicenda, che offende me in qualità di primo cittadino e tutta la comunità cropanese, è il fatto di non essere stati coinvolti. Non è stato coinvolto il Sindaco nonché l’amministrazione comunale, cosi come non è stato coinvolto il parroco di Cropani nonché la Pia Unione che da decenni promuovono e valorizzano la figura del Beato Paolo. In ultimo, ma non meno importante, il coinvolgimento del sindaco di Cerva. Conosco Fabrizio Rizzuti e di lui ne conosco la serietà e il rispetto delle istituzioni, avendo tra l’altro avuto a che fare più volte proprio sull’attuale riqualificazione della strada per Cuturella. Ci siamo sentiti sulla vicenda e sostiene che l’unica disponibilità data, tra l’altro in un incontro occasionale e non programmato, è stata quella di verificare se il luogo indicato dal presidente della Pro-loco ricadesse o meno nel territorio di Cerva ed eventualmente farlo ripulire, come tra l’altro già avvenuto in passato, dagli operai del consorzio di bonifica. Tutta qui la disponibilità del Sindaco di Cerva. Alla luce di ciò emerge in maniera chiara e inequivocabile il tentativo del presidente della Pro-loco di avere agito in completa autonomia, lontano dalle istituzioni che, quando si parla del Beato Paolo di Cropani, vanno necessariamente coinvolte. Il fine? Quello di accalappiarsi le simpatie dei cropanesi che ovviamente, venerando e adorando il Beato Paolo, non potevano che essere propositive. Penso però che di............

sabato 4 luglio 2020

Simeri Crichi il sogno che diventa incubo; sulla realizzazione del porto turistico tanti milioni mai arrivati tante promesse mai mantenute.


Un porto turistico dal valore di decine di milioni di euro. L'intenzione di sviluppare un'area sul mare per attirare turisti e sollevare l'economia. Un finanziamento di 4 milioni di euro prima stanziato, poi non disponibile. Un progetto dettagliato e già redatto, rimasto nel dimenticatoio. E' quello che è successo a Simeri Crichi (CZ), dove un iter lungo, poco chiaro e frammentato si è interposto tra l'idea di sviluppo proposta per l'area e l'effettiva concretizzazione del tutto. L'AVVIO DEL PROGETTO E GLI AFFIDAMENTI. Era il 2005 quando il Comune di Simeri Crichi ha preso formalmente atto del verbale dell'Assemblea dei sindaci dell'Associazione dei Comuni della Valle di Simeri con la quale è stato autorizzato l'affidamento per la progettazione preliminare dell'opera infrastrutturale. L'incarico fu dato agli ingegneri Stefano Colosimo, Valerio Caroleo e Giuseppe Critelli. Con i fondi POR 2000-2006, la Regione Calabria aveva anche previsto 4 milioni di euro per finanziare l'opera, dell'allora valore complessivo di 11 milioni di euro. All'associazione temporanea d'imprese "Franco Giuseppe S.r.l." era andata l'aggiudicazione del lavoro, il cui investimento totale, alla luce di aggiunte e modifiche, era stato rivalutato in circa 26 milioni di euro. Il progetto comprendeva, oltre al porto turistico, infrastrutture complementari come impianti sportivi, residenze turistiche, spazi commerciali, aree verdi e yacht club. Nel 2008 il Cda del Consorzio ha approvato il progetto definitivo.
LA REVOCA DEL FONDO REGIONALE, L'INSERIMENTO NEL PIANO DI SVILUPPO E LA CONFERENZA DEI SERVIZI.
 E' il 2011 quando il Consorzio invita la "Franco Giuseppe S.r.l." alla sottoscrizione della convenzione di concessione. Nel frattempo, la Regione Calabria revoca i 4 milioni di euro previsti per sostenere l'iniziativa. La convenzione viene comunque sottoscritta e, anzi, si passa anche alla fase di Valutazione dell'Impatto Ambientale (VIA). Il 19 settembre del 2012 ha luogo una conferenza dei servizi indetta dal Consorzio. Nell'incontro, preso atto di necessarie modifiche tecniche, si decide di fissarne un secondo, che poi non ha avuto luogo. Nel corso dello stesso 2012, nel frattempo, il progetto del porto di Simeri viene incluso nel Piano per lo Sviluppo della Portualità Calabrese della Regione. Nel 2014 viene chiesto all'Ente regionale, alla luce del manifestato interesse per lo sviluppo dell'iniziativa infrastrutturale, il rinnovo di quel finanziamento da 4 milioni di euro che era stato previsto e poi negato. L'istanza rimane senza alcun riscontro.

IL PIANO REGIONALE, LE NUOVE ISTANZE SENZA RISPOSTA E LO STALLO DEFINITIVO
Nuove speranze si erano manifestate all'orizzonte nell'aprile 2016, quando la Regione Calabria aveva inserito il porto di Simeri nel Piano Regionale dei Trasporti, classificandolo, stando a quanto asserito dagli interessati, tra le "infrastrutture portuali invarianti di interesse regionale". Alla luce di ciò, pochi mesi dopo, il Consorzio prova a chiedere nuovamente alla Regione un sostegno economico. Anche questa istanza rimarrà senza riscontro. Approntate, intanto, nuove modifiche essenziali, anche su indicazione dei Comuni di Simeri e Sellia (interessati da alcuni interventi), nel 2018 l'impresa concessionaria cerca di ottenere un nuovo finanziamento avvalendosi del Piano Junker, senza tuttavia ottenere nuovamente riscontro. Ancora nel.......

venerdì 3 luglio 2020

Dal governo arrivano in Calabria Oltre 5 milioni per i centri estivi Ecco l'elenco e le somme dettagliate destinati ai Comuni


Il Governo è al fianco dei Comuni nel potenziamento dei centri estivi. Le risorse previste ammontano a 135 milioni di euro, da destinare direttamente ai Comuni impegnati nell’organizzazione delle attività per i minori tra i 3 e i 14 anni nei mesi da giugno a settembre 2020, per interventi da realizzare in collaborazione con enti pubblici e privati, enti del Terzo settore, imprese sociali, enti ecclesiastici.” Lo afferma il deputato calabrese del M5S Alessandro Melicchio che spiega: “Questi fondi saranno destinati al potenziamento dei centri estivi diurni, dei servizi socio-educativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa. Uno stanziamento diretto del Governo indispensabile per sostenere gli enti locali in una delicata fase di ripartenza dopo l’emergenza Covid-19. Ulteriori 15 di euro milioni – continua il parlamentare pentastellato – saranno assegnati attraverso un successivo Avviso per progetti di contrasto alla povertà educativa, per risorse complessive pari a 150 milioni. Ai Comuni della nostra regione andranno oltre 5 milioni e mezzo di euro. I criteri di ripartizione dei finanziamenti sono basati sulla popolazione di bambini e minori tra i 3 e i 14 anni presente in ciascun Comune”. Il deputato Cinque stelle ricorda inoltre le altre misure di sostegno stabilite dal Decreto Rilancio. “Le famiglie potranno richiedere il bonus per baby sitter o per il centro estivo, ogni nucleo familiare potrà vedersi riconosciuto un contributo fino a 2.000 euro. Misure fondamentali, in vista della stagione estiva, per aiutare e sostenere le famiglie della Calabria in un periodo di grande difficoltà, soprattutto quelle con minori che più di altre hanno subito gli effetti del lockdown”.

giovedì 2 luglio 2020

“Venite in vacanza da noi, il Nord è inquinato e a rischio Covid”.Un danno enorme all'immagine della Calabria. Tutti contro il video sulla Locride che denigra il nord per i morti da corinavirus.



Centinaia di messaggi di solidarietà al sindaco e presidente dell’Anci Veneto, Mario Conte, da parte di cittadini, associazioni e operatori turistici della Riviera dei Gelsomini che prendono le distanze dallo spot.“Questa mattina ho ricevuto una telefonata dal vice presidente vicario di Anci Calabria Francesco Candia, che ha preso le distanze dallo spot promozionale delle spiagge della costa ionica che offendeva il nord e le sue località”, racconta il sindaco Conte. “Anci Calabria, ma anche l'associazione dei sindaci della Locride, Federasanità Calabria e gli operatori turistici del consorzio albergatori della Riviera dei Gelsomini hanno dimostrato sensibilità e compattezza. Ho anche ricevuto telefonate e messaggi su Facebook e lettere più formali che prendevano le distanze da questo spot”.“Fa piacere, in particolar modo - sottolinea Conte - la solidarietà degli operatori turistici che, ogni giorno lavorano e vivono di turismo e comprendono che messaggi come questi sono dannosi in primis per la Calabria che ha luoghi bellissimi e non ha bisogno di far parlare di sé offendendo il Veneto ed il Nord”. 
“In questa fase bisogna fare squadra per superare la crisi drammatica che attanaglia il settore in tutto il nostro paese non mandare messaggi divisivi e che non corrispondono alla verità.
 Con gli amici calabresi ci siamo promessi uno scambio culturale a base di Prosecco e ‘nduja e di lavorare insieme per promuovere i nostri territori”. vedi i video QUI

Intanto a Federalberghi Calabria che oggi prende le distanze dal messaggio diffuso da Klaus Davi, "per nulla aderente al pensiero dei cittadini della Riviera dei Gelsomini", spiegano, il massmediologo e consigliere comunale di San Luca in Aspromonte, autore dello spot turistico promozionale in favore della Locride, risponde: “Di spot istituzionali non c'è traccia e gli albergatori sono abbandonati a loro stessi. Non ho nulla da replicare se non il fatto che grazie allo spot la Locride è considerata finalmente una meta mozzafiato, lo riconosce con onestà intellettuale pure chiaramente e autorevolmente il presidente Luca Zaia nei suoi comunicati, e non più o non solo come la terra descritta da fiction sui Narcos, per non parlare dei sequestri di persona. Solo per questo dovrebbero ringraziarmi”.

«Non voglio che il castello di Le Castella venga utilizzato per articoli o spot che richiamano alla discriminazione territoriale». In questo modo si è espresso il sindaco di Isola Capo Rizzuto, Maria Grazia Vittimberga, commentano lo spot di Klaus Davi sulla Calabria ed anche le reazioni all’iniziativa del massmediologo.Il messaggio che viene fuori dallo spot è che “al Nord ci si ammala in Calabria no”. Un messaggio che per il sindaco di Isola Capo Rizzuto, è sbagliato: «Non condivido quello spot - dice Vittimberga - non si può fare discriminazione sul covid che ha colpito tutta Italia indistintamente».
 Non si placano le polemiche dopo lo spot sulla Locride diffuso dal mass mediologo (e consigliere comunale di San Luca) Klaus Davi Dopo il botta e risposta tra il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e quello della Regione Calabria Jole Santelli , oggi è il turno dei diretti interessati, cioè dagli operatori turistici che proprio da quello spot dovrebbero trarre beneficio ma che invece non fanno mistero del loro pollice verso alla trovata di Klaus Davi. Non solo. Messaggi di solidarietà, invece, alla Calabria, arrivano proprio da chi, quello spot, avrebbe dovuto trovarlo offensivo o quanto meno inopportuno.Andiamo però con ordine: «Siamo un popolo ospitale e solidale per natura, non ci appartiene lo spirito con cui si è prodotto un video di discutibile fattura tecnica e di vacui contenuti – spiega in una nota Federalberghi Calabria – non è questa la nostra idea di.......

mercoledì 1 luglio 2020

Sellia Marina Sul divieto degli animali in spiaggia emanato dal sindaco scoppia la bufera anche sui social mentre il primo cittadino è pronto a sentire le varie opinioni.



La legge vieta di portare cani nelle spiagge libere?

Non esiste una legge nazionale che stabilisce se sia vietato o meno portare i cani in spiaggia. Il riferimento è chiaramente alle spiagge libere mentre, per quelle in concessione ai cosiddetti “lidi”, decide il titolare della concessione. L’Unione dei Consumatori ricorda che, in assenza di espliciti divieti regionali, comunali o delle autorità marittime, valgono le regole generali per i luoghi pubblici: è sempre lecito portare i cani solo se con il guinzaglio e la museruola.
Il Comune può adottare dei regolamenti locali, validi cioè solo all’interno del proprio territorio, ma tali provvedimenti devono essere proporzionati, ben motivati e circostanziati, formalmente corretti nonché chiaramente comunicati all’utenza, per essere considerati legittimi. Non sono state rare le pronunce dei giudici amministrativi che hanno disapplicato le ordinanze comunali che impedivano l’accesso dei cani sulla spiaggia.
Ad esempio, una recente sentenza del Tar Lazio ha ritenuto...................
«irragionevole ed illogica, oltre che irrazionale e sproporzionata» l’ordinanza del dirigente comunale che proibisce di portare qualsiasi tipo di animale sulle spiagge libere, anche con museruola e guinzaglio. Da una parte vanno motivate le esigenze di tutela di igiene e sicurezza dei bagnanti, dall’altra la pubblica amministrazione deve evitare inutili sacrifici ai cittadini coi suoi provvedimenti: avrebbe potuto raggiungere lo stesso obiettivo indicando le misure comportamentali più adeguate e gli orari specifici in cui stacca l’off limits, senza ricorrere al divieto assoluto. E ciò specialmente perché la Regione consente al Comune di individuare tratti di spiaggia appositi, da destinare all’accoglienza di cani e altri animali da compagnia.