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mercoledì 9 settembre 2020

All'ospedale Pugliese di Catanzaro troppi tamponi dall'esito incerto? L'azienda rende noto che esiste un 5% dei casi dei test di falsi positivi

 “Nei giorni scorsi si sono verificati sporadici casi di soggetti sottoposti a tampone per la ricerca del Covid, presso l’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, risultati inizialmente positivi, con esito poi non confermato dai successivi esami di controllo (negativizzati).

Tale fenomeno si è prestato a molteplici interpretazioni da parte di chi, chiaramente, non è in possesso delle specifiche conoscenze scientifiche.

Si ritiene che ai cittadini debba, invece, essere assicurata una corretta informazione anche per evitare inutili allarmismi o sfiducia nei confronti di chi, quotidianamente, opera con la massima professionalità e competenza.” - Lo si legge in una nota della Direzione della stessa A.O.P.C. -

“Ciò premesso, si precisa – è scritto - che l'unico esame attualmente utilizzato per la diagnosi è il test molecolare con metodo Real Time PCR per SARS-CoV-2, indicato dall'OMS, che, per quanto altamente sensibile e specifico, presenta un 5% di falsi positivi, falsi negativi o esiti dubbi (non si entra in merito alle relative motivazioni tecniche, in quanto estremamente specifiche), per cui la letteratura scientifica suggerisce di mettere sempre in conto tale evenienza.


Nei casi di positività, in attesa di ulteriore test di verifica, le procedure di sicurezza prevedono, comunque, di considerare il soggetto quale contagioso, con isolamento dello stesso ed avvio dei controlli anche sulle persone con le quali è venuto precedentemente a contatto.

Entro le seguenti 24 ore viene effettuato un ulteriore tampone ed eventualmente si procede ad oltranza sino a quando non si ha la certezza assoluta della positività o negatività del test (che si ottiene solo attraverso la stabilizzazione degli esiti ottenuti in successione).”

“Si coglie l’occasione – si legge infine - per far pervenire alla cittadinanza un’ulteriore rassicurazione: l’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” non rende mai pubblica alcuna notizia inerente i dati sensibili dei soggetti risultati positivi ai test o che ne possa favorire la loro individuazione, limitandosi, esclusivamente, a fornire dati numerici utili a fini statistici o puramente informativi riguardo all’evoluzione della pandemia in sede locale; ne consegue che non può, in alcun modo, essere chiamata in causa per...........

Giovane 25 enne catanzarese arrestato per 2 volte in 2 giorni. Non si ferma al posto di blocco a Catanzaro Lido, dopo un rocambolesco inseguimento viene arrestato per poi evadere dai domiciliari.

 Un 25enne è stato arrestato due volte in due giorni: prima, dopo un rocambolesco inseguimento, per resistenza a Pubblico Ufficiale e 24 ore più tardi per evasione dai domiciliari.



Ieri sera, a Catanzaro Lido, gli agenti della Polizia di Stato, durante un servizio e ad un posto di controllo, hanno intimato l’ALT ad un veicolo con a bordo due persone che, invece di rallentare ed accostare, hanno accelerato dandosi alla fuga.

Durante l'inseguimento, il conducente della vettura, successivamente identificato in C.D.P., catanzarese di 25 anni, ha cercato di speronare in più occasioni la volante, sorpassando le vetture, rischiando più volte la collisione frontale con i veicoli che giungevano dal lato opposto e mettendo in serio pericolo sia l’incolumità degli utenti della strada, sia quella degli operatori di Polizia.

Durante la folle corsa l’auto, nel quartiere Aranceto, si è scontrata contro il cordolo in cemento dell’isola pedonale dove si è bloccata. Qui, il passeggero è scappato, mentre il giovane è stato fermato e tratto in arresto.

Dopo gli accertamenti di rito, il 25enne, noto per i suoi numerosi e anche recenti precedenti per reati contro il patrimonio ed in materia di armi e stupefacenti, e destinatario dell’avviso orale, è stato sottoposto ai domiciliari, come da disposizioni della Procura della Repubblica.

In questa, come in altre circostanze, inoltre, i poliziotti hanno accertato che l’arrestato guidava senza mai aver conseguito la patente di guida e un veicolo sprovvisto della copertura assicurativa.

Stamani, il 25ene è stato però e nuovamente arrestato dagli agenti per aver violato gli obblighi del regime domiciliare. Il Pm di turno ne ha disposto, temporaneamente, la sottoposizione alla...............

stessa misura in attesa dell’udienza per direttissima che si terrà nel pomeriggio di domani.

martedì 8 settembre 2020

All'Asp di Catanzaro intascavano i fondi destinati agli anziani. 11 persona sono state rinviate a giudizio per peculato e favoreggiamento

 Sono 11 i rinvii a giudizio disposti dal gup di Catanzaro Matteo Ferrante nel corso dell’udienza nei confronti degli indagati nell’ambito dell’operazione “Stop and go” (QUI) ed accusati a vario titolo di peculato e favoreggiamento personale per una presunta sottrazione di fondi destinati allo sviluppo di bandi per la gestione dei servizi per gli anziani 


Il giudice per le udienze preliminari ha accolto le richieste del pm e ha rinviato a giudizio Giuseppe Romano, in qualità di direttore del servizio informativo; Francesco Francavilla, come direttore dell’Unità operativa gestione risorse economiche; i dipendenti del servizio informativo aziendale Silvia Lanatà, Giuseppe Fazio, Ieso Rocca e Dario Marino; Francesco Grillone, in qualità di collaboratore amministrativo dell’Unità operativa, addetto alla gestione di spesa dell’Asp.

Inoltre, Francesco Papaleo, come collaboratore amministrativo dell’Unità operativa gestione risorse umane; Damiano Congiusta, in qualità di collaboratore dell’Unità operativa gestione risorse umane; Maurizio Rocca, all’epoca direttore del distretto di Catanzaro Lido; e Caterina Simonetta, collaboratrice amministrativa dell’unità diretta da Francavilla.

Solo Giuseppe Pugliese, direttore amministrativo dell’Asp di Catanzaro, ha optato per il rito abbreviato. Il pm ha così derubricato il reato contestato da favoreggiamento a omessa denuncia ed ha chiesto la condanna del pagamento di.....................

lunedì 7 settembre 2020

Coronavirus sono 3 i sanitari dell'ospedale di Catanzaro contagiati legato ai casi della Presila.

 Ci sono anche tre ospedalieri del "Pugliese" tra gli undici nuovi positivi al Covid-19 nell'area della Calabria Centrale rilevati dal laboratorio di Microbiologia dell'ospedale di Catanzaro.



Tra loro pure un'infermiera asintomatica. Per tale ragione la direzione ospedaliera ha disposto l'esecuzione del tampone a tutto il personale dell'Azienda entrato in contatto con lei. Si tratterebbe, secondo quanto spiegato da fonti ospedaliere, di un contagio legato ai casi della Presila, dove i sindaci hanno scritto alla governatrice Jole Santelli chiedendo uno screening urgente per tutta la popolazione. I recenti casi covid scoperti nella Presila catanzarese hanno correttamente messo in allarme i primi cittadini dei comuni di Albi, Fossato Serralta, Magisano, Pentone, Sellia, Sorbo San Basile e Taverna i quali hanno rivolto un appello alla Regione. La presidente Santelli e il commissario Cotticelli, pertanto, prendano atto di quanto accaduto nel detto comprensorio raccogliendo il tempestivo appello dei sindaci e adottando ogni necessaria misura (compreso il montaggio di una tenda pretriage) al fine di svolgere ogni necessario accertamento sanitario, interrompere la diffusione del...........

domenica 6 settembre 2020

Coronavirus paura in Presila dopo i 2 casi accertati a Taverna una contagiata anche a Sellia Nota congiunta dei vari sindaci; Necessarie nuove misure restrittive per contenere i contagi

 


Il comunicato fatto dal primo cittadino di Sellia Dott. Davide Zicchinella sul caso di positività al Covid-19  si tratta di una donna residente nel borgo.

È stato riscontrato un caso di positività al COVID-19 a Sellia. La notizia è delle prime ore della mattinata. È stata già allertato l'Ufficio Preposto ASP di Catanzaro nella persona della dott.ssa Nistico' che ho chiamato personalmente. La persona positiva è in isolamento domiciliare. Negativo il marito al tampone. I familiari sono stati anch'essi posti in isolamento. Si sta ricostruendo catena contagio. A breve ordinanza per vietare assembramenti . Da oggi tutte le funzioni religiose saranno a porte chiuse. Tutti i contatti diretti con la positiva saranno nelle prossime ore chiamati per effettuare tampone. Chiunque abbia avuto contatti diretti deve porsi in isolamento. Supereremo questo difficile momento . Forza Sellia!

La nota congiunta dei sindaci di Albi, Fossato Serralta, Magisano , Pentone, Sellia, Sorbo San Basile e Taverna.

“Viviamo infatti in un territorio in cui gli intrecci e i contatti sono tali che questi riscontri ci stanno fortemente preoccupando. Più che di singole comunità in effetti possiamo tranquillamente parlare di una Presila unita e in interazione continua. Per noi è normale coltivare i nostri rapporti o curare i nostri interessi nei paesi limitrofi. Prova né è in particolare il matrimonio del 4 settembre celebrato a Taverna, festeggiato in un ristorante di Sorbo San Basile, e in cui erano presenti cittadini che vanno da Pentone, passando per Fossato Serralta, Sorbo San Basile, Albi, Magisano e naturalmente Taverna. Tutta gente – prosegue la nota – che oggi è fortemente preoccupata per quanto si sta verificando e ai quali, soprattutto noi come Sindaci, dobbiamo garantire tutela e salvaguardia della salute. Ma chiaramente gli strumenti a nostra disposizione sono chiaramente limitati.

Ecco perché chiediamo all’unisono che il Presidente della Regione si faccia carico insieme a noi delle opportune misure di sicurezza. Pensiamo in particolar modo al montaggio di una tenda di pretriage per effettuare rapidamente ed in loco gli accertamenti previsti e rassicurare così le nostre comunità che chiedono solo la tutela della salute. Da parte nostra siamo consapevoli che il momento è particolare e difficile, ma insieme, come ormai siamo abituati a fare cercheremo di adottare tutte le misure idonee, a partire dal controllo e dall’eventuale annullamento di tutti quegli eventi in...........

sabato 5 settembre 2020

Tiriolo si conferma “fabbrica” di marijuana, scovata un’altra piantagione dopo quelle di appena qualche giorno fa.

 


Dopo i diversi rastrellamenti delle aree montane che nei giorni scorsi, per la precisione tra il 26, avevano già portato all’individuazione e distruzione di circa 1200 piante di cannabis, ancora a Tiriolo è stata scoperta un’altra piantagione abusiva. A ritrovarla, ieri, sono stati ancora i Carabinieri della Stazione locale insieme ai colleghi dello Squadrone Carabinieri Cacciatori di Calabria e dell’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia. I militari, stavolta, hanno così estirpato e distrutto, dopo la consueta campionatura, 150 piante dell’altezza media di oltre 2 metri, già sufficientemente mature per essere immesse nel mercato della droga. La tempestività degli uomini dell’Arma ha quindi permesso di interdire un altro canale di alimentazione del mercato locale degli stupefacenti. Nemmeno pochi giorni fa l’individuazione di due piantagioni che hanno portato a distruggere qualcosa come circa 900 piante di marijuana, che quest’oggi altrettante ne sono state scoperte anche dei Carabinieri della Stazione di Tiriolo, sempre con il supporto del Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia e dello Squadrone Cacciatori di Calabria. I militari hanno setacciato difatti altre aree montane ricadenti nella competenza del comune catanzarese e che hanno portato a ritrovare le coltivazioni illegali della canapa, evidentemente destinata ad essere raccolta a breve. Nell’occasione, e complessivamente, sono state estirpate e distrutte altre 230 piante di marijuana, dell’altezza media di oltre 2 metri, ovviamente dopo............

aver eseguito una campionatura per i successivi accertamenti qualitativi.