“HOC TRANSIT TIMOTHEUS”: “Da qui passò Timoteo” questa è una delle poche tracce rimaste sull’esistenza della Chiesetta dell’Arcangelo, frase che l’Arciprete G. Rossi trascrisse su un libro avendole lette ai piedi dell’altare. Oltre per fortuna alla testimonianza visiva della bellissima bifora che ora adorna un abitazione privata. Timoteo discepolo preferito di san Paolo che attraversò la Calabria diretto a Roma verso il primo secolo dopo Cristo. Dunque la chiesetta era senza dubbio la testimonianza più antica che gli abitanti in fuga da Trischene saccheggiata dai Saraceni già trovarono nel ottavo secolo sul monte Asilia . Qui iniziarono ad edificare le prime abitazioni nel rione Sant ‘Angelo il quale prenderà il nome dalla Chiesetta . Ai piedi della quale c’era ,con molta probabilità, un tempio pagano dedicato alla dea” Pallade”nome di Atena costruito durante il periodo della Magna Grecia quando i Greci risalivano il fiume navigabile Simeri per andare alla ricerca delle materie prime per le imbarcazioni, come una speciale resina catramosa impermeabile: la pece, oltre per i legni pregiati che la foresta della Sila offriva ,la quale si estendeva sino alla sorgente del fiume
. Con l’avvento del cristianesimo era sovente costruire in prossimità ,o addirittura sopra i vecchi tempi pagani, delle Chiese per testimoniare la vittoria contro il paganesimo. E’molto plausibile pensare che fu così anche per la chiesetta dell’Arcangelo,la quale fu custodita per secoli da alcuni monaci . Nel 1600 la Chiesetta fu chiusa al culto per fatti incresciosi che si erano verificati nel suo interno (cosi viene riportato su un libro dei conventi in Calabria).Sellia intanto cresceva sempre di più e ogni piccolo spazio veniva utilizzato. Così la chiesetta fu murata ai due lati da altre abitazioni,l’interno cambiò uso, da deposito a bottega ecc… poi fu completamente abbandonata. Forse anche un incendio provocò il crollo del tetto .Gli anziani interrogati molti decenni fa sui ricordi che avevano della chiesetta tutti attribuivano la sua giusta collocazione vicino l’abitazione di “Tumasina”dove ancora adesso si può notare un vuoto tra due abitazioni. Il disegno che vi proponiamo della Chiesetta fu realizzato in base alle indicazioni che raccolsi dagli anziani. Non vuole essere un documento storico indiscutibile,ma un’idea di come doveva essere la costruzione più antica di Sellia della quale purtroppo non rimane che la bifora riemersa durante dei lavori di demolizione di un muro confinante con la chiesetta. Da recenti studi su alcuni libri di monasteri e conventi in Calabria ,uno descrive dettagliatamente i viaggi Apostolici nelle varie parrocchie tra cui Sellia che fece il Vescovo Nicolo’ Orazi durante la sua carica alla diocesi di Catanzaro tra il 1582-1607,si deduce che la chiesetta dell’Argangelo con molta probabilità non fu sede di un convento ma vi dimorava un sacerdote che la custodiva ,invece per quanto riguarda il convento dedicato a S. Maria delle Grazie la sua giusta collocazione era in un’altro rione. Di tutto questo ne riparleremo prossimamente in maniera più dettagliata anche in virtù dei nuovi volumi in possesso esaminati che citano spesso la” ricca terra di Sellia”.Autore: sellia racconta. Si prega di inserire il link a chi ne fa uso (anche in modo parziale) con esplicito riferimento della fonte
grazie delle notizie
RispondiEliminaPiano piano stai ricostruendo molti tasselli ormai distrutti o dimenticati del nostro amato paesello.Bravo.
RispondiEliminaVeramente un ottimo lavoro di ricerca sul nostro passato dimenticato dalla maggiorparte di noi.Grazie a selliaracconta
RispondiEliminaCERTO CHE LA CHIESETTA DOVEVA PRESENTARSI MOLTO BELLA. DAL DISEGNO ARCHITETTONICO SI CAPISCE CHE FU REALIZZATA IN UN PERIODO STORICO MOLTO ANTICO
RispondiEliminaCi stai facendo riscoprire la storia del nostro amato Borgo. Grazie
RispondiEliminanella chiesa di san Nicola c'è una piccola acquasantiera che è conservata con cura. chi me l'ha donata sostiene essere stata ritrovata li dove poteva sorgere questa chiesetta.
RispondiEliminadon francesco,allora metti una foto,di questo piccolo tesoro,che conservi,cosi che tutti possano ammirararla,grazie.
RispondiEliminaVeramente un bellissimo blog con storie molte volte inedite come questa sulla chiesetta dell'Arcangelo.Complimenti veramente
RispondiEliminasarebbe veramente bello sopratutt oper noi che stiamo fuori Selllia vedere una foto dell'acquasantiera pubblicata sul blog. Grazie
RispondiEliminadatemi il tempo di farla e vi prometto che la inserirò.
RispondiEliminaGrazie Don Francesco.ogni piccolo tassello che appartiene al nostro passato va custodito con cura perche molte cose sono andate disperse negli anni
RispondiEliminaForse sarebbe opportuno, fare analizzare la Bifora che attualmente si trova nella casa del defunto Dott. Mannarino da parte di personale specializzato delle belle arti, al fine di poterne stabilire l'epoca di costruzione con più esattezza. Ciao G.F.
RispondiEliminaInteressante la notizia della presenza nella Chiesa Di San Nicola dell'Acquasantiera appartenuta alla Chiesetta dell'Arcangelo. Aspettiamo la foto promessa dal nostro amatissimo parroco Don Francesco. Per quanto riguarda la possibile datazione della bifora proposta dall'amico G.F sarebbe una buona idea anche se spesso durante i secoli le Chiese subirono varie trasformazioni con nuovi arredi ed addobbi come può essere della bifora inserita secoli dopo .Vi ringrazio tutti dei commenti, questo vuol dire che la storia sul nostro passato interessa ed appassiona ,prossimamente inserirò dei post riguardanti il resoconto dettagliato dei viaggi apostolici fatti nella propria diocesi dal 1582 del Vescovo N. Orazi dove parla in modo dettagliato anche di Sellia .Un affettuoso saluto a tutti i visitatori. Zagor
RispondiEliminaNotizie veramente molto interessanti complimenti.In attesa della foto dell'acquasantiera della chiesetta di Sant'Angelo della quale io ignoravo la sua esistenza.Ciao Mimmo
RispondiEliminaNon è che, piano piano, si può realizzare un Museo a Sellia?? Sia di oggetti che di foto antiche??
RispondiEliminaBellissima proposta da girare a chi di competenza affinchè la faccia sua .Sellia paese antichissimo è forse uno dei pochi a non avere nessun luogo dove si raccolgono e vengono esposti tutto ciò che appartiene alla nostra storia,alle nostre tradizioni,alla nostra cultura.
RispondiEliminaho mandato le foto dell'acquasantera a Sellia Racconta. aspettiamo che le inserisca
RispondiEliminaInteressantissimo per me che in Rione S.Angelo sono nata e da cui manco da oltre sessanta anni. Grazie! Rosaria Lopreite
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