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sabato 28 novembre 2009

IL VECCHIO E IL TOPO

Il vecchierello e il  topo

Una volta un vecchierello, mentre puliva  la Chiesa vide un soldo. Lo prese e penso:

"Cosa mi posso comprare con questo soldo?" Se compro delle noci, ne devo buttare i gusci; se compro del pane, mi cascano le molliche. La meglio è che compri un bicchiere di latte.

Compro infatti un bicchiere di latte e lo mise in un buco, per berselo dopo aver finito di spazzare la chiesuola. Ma in questo mentre ci va il topo e beve tutto il latte. Lo sorprende il vecchierello, proprio mentre finiva di leccare il bicchiere, e lo afferra dalla coda. I1 topo tenta di scappare, ma gli si stacca la coda che rimane nella mano del vecchierello.


"Dammi la mia coda!" gli dice il topo e scoppia a piangere.

"Dammi il mio latte, che io ti do la tua coda", gli ribatte il vecchierello.

I1 topo piange e prega; ma il vecchierello non si commuove. I1 topo, vedendo che non gli riesce di toccargli il cuore, parte e va dalla capra e le dice:

"O capra, dammi un bicchiere del tuo latte che lo devo restituire al vecchierello della chiesa; in modo che il vecchierello mi restituisca la coda. Che io senza coda non so vivere."

"E che forse mi hai dato l'erba?" gli dice la capra.

II topo lascia la capra e va dal prato e gli dice:

"O prato, dammi una bracciata della tua erba che io darò alla capra. La capra mi darà un bicchiere del suo latte che io porto al vecchierello e il vecchierello mi restituirà la coda. Che io senza la coda non so vivere."

"E che forse mi hai dato l'acqua?" gli dice il prato.

I1 topo corre e va dalla fontana e le dice con le lacrime agli occhi:

"O fontana che dai la tua acqua a tutta la gente, in ogni ora del giorno e della notte, dammi anche a me un poco della tua acqua. Io la porterò al prato ,il prato mi darà l'erba, l'erba la porterò alla capra, la capra mi darà il latte, il latte lo porterò al vecchierello che mi restituirà la mia coda. Che io senza la coda non so vivere.

"Che forse hai portato il muratore per aggiustarmi, quand'ero guasta?" gli dice la fontana.

"Tutti di un modo!" esclamo il topo, e corse dal muratore e gli canto la stessa filastrocca che sappiamo.

"Non credo,—concluse il topo,—che tu che sei uomo  che hai il cuore caldo non sentirai pietà di me!"       

"Che forse mi hai portato le uova?" gli disse invece il muratore.

I1 topo corre e va dalla gallina e gli dice:

"0 gallina, dammi le tue uova che io porterò al muratore; il muratore aggiusterà la fontana... e così—per non ripetere tutta la cantilena—avrò la mia coda. Che senza la coda non so vivere".

"E che forse mi hai portato il granturco?" gli disse la gallina.

I1 topo perse ogni speranza. Ma si fece coraggio e andò dalla massaia:

"O massaia bella, dammi un po' di granturco..." e le canto la lunga litania che conosciamo.

La massaia era molto indaffarata; ma gli disse:

" Io non ho tempo da perdere; ma ecco le chiavi del magazzino. Vai, apri tu stesso e pigliati tutto il granturco che ti occorre. Ma bada che il granturco si trova in una giara accanto a quella dell'olio. Stai attento a non sbagliare."

II topo corre felice a prendere il granturco che gli farà riavere la coda. Ma successe che invece di scoprire la giara del granturco scoperse la giara dell'olio e vi cadde e annego.

9 commenti:

  1. Irumanzelli mi piacciano assai avevo sentito questa storiella in dialetto circa 40 anni fà.Ciao

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  2. Volevo complimentarmi con l'autore di questo blog,auguri, verro spesso a farvi visita ,aspetto qualche storiella inedita su Sellia

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  3. Selliaracconta complimenti veramente un bel blog ,la sera ci farò sempre una scappatina per leggere qualcosa sul mio sfortunato paesello Sellia.Ciao dal Piemonte

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  4. Solo al pensiero di immagginare Sellia una volta.....ed invece addesso... .Mi fà una rabbia

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  5. Me la raccontava sempre mia mamma

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  6. Questa storiella del vecchio e il topo la conosco adir poco da 60anni me la racconta va mio padre ma era unpo'diversa alla fine il vecchietto riaveva la sua scodella di latte e il topo la sua coda

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  7. Me la raccontava sempre mia nonna,era la vecchietta che scopava la chiesetta.. Ma non finiva così.. Passò un angelo alla fine del racconto ma non so la fine!!

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  8. Me la raccontava prima mia nonna e poi mia mamma ma alla fine non era questa La codina veniva attaccata da un fabbro che si chiamava Mastro Ferraro

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  9. É una storia della mia infanzia, me la raccontava mia nonna circa 60 anni fa.

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