
Ci fu una perdita che, durante gli anni, aumentava sempre di più acqua che usciva in superficie era poca ma quella che si infilava dentro il costone era molta ,ci furono delle segnalazioni agli organi competenti ma non successe nulla.
L’Italia viveva proprio in quegli anni il suo periodo più buio della sua storia divisa da una guerra che aveva portato morte,miseria e distruzione Intanto Sellia franava un po’ alla volta ,le case gia provate dal forte terremoto del 1937 che ne aveva lesionato molte senza tuttavia farne cadere neppure una, scivolavano lentamente a valle, la popolazione osservata inerme a tutto ciò avendo avuto il tempo di togliere tutto dai mobili ai vestiti, ai ricordi più cari, molti avevo tolto anche le porte ,le finestre ,addirittura qualcuno anche le tegole dal tetto. Nessuna autorità prese a cuore le sorti di Sellia e i Selliesi stessi osservavano con rassegnazione la morte delle proprie abitazioni frutto di tanti sacrifici e di tanto sudore. A crollare non fu la parte morfologicamente più fragile ma le bellissime abitazioni della piazza sotto il castello,una parte “du serruna” e in due tempi tutte le abitazioni che arrivavano sino alla fermata dei pullman .Il fatto curioso che, tutte le parti crollate venivano attraversate a monte dall’acquedotto il quale ,fu completamente cambiato negli anni 50.Tutti gli anziani di Sellia dicevano che la colpa dei crolli era quasi tutta da addebitare alle varie perdite dei tubi. Perché a Sant’Angelu o a Ruscia che stanno alle due estremità del paese non cadde neppure una tegola e invece in altre zone,le case scendevano giù come se stavano sul burro? Sicuramente c’e’ stato una concausa le forti piogge hanno dato il colpo di grazia ad un terreno inzuppato d’acqua per la perdita durata anni dell’acquedotto.
Sempre notizie interessanti ed inedite.Grazie del lavoro zagor
RispondiEliminacerto che siamo stati proprio sfortunati ma vi immaginate Sellia con tutto il patrimonio artistico intatto?
RispondiEliminacertu cca si nu vulcanu de notizzi subbra a sellia
RispondiEliminaSellia era un paese bellissimo ma questo non deve diventare un alibi,dobbiamo risorgere per cercare di dare nuova linfa al nostro pur sempre bellissimo borgo.
RispondiEliminaai ragione mimmo quanti bei palazzi,bellissime case adornavano il nostro borgo-per fortuna selliaracconta tiene viva la memoria,i racconti, la storia.affinchè non vadano persi per sempre.
RispondiEliminaRacconto molto interessante complimenti.guardando alcune foto durante la frana si nota che i vari crolli erano molto circoscritti su un area proprio sotto il castello, dunque le varie perdite dell'acquedotto hanno contribuito molto all'alluvione.
RispondiEliminaSono veramente tante le notizie che si apprendono sul nostro borgo molte delle quali inedite, bravi continuate così.maria
RispondiEliminaQuesto blog ci fa riflettere su molte cose che davamo per scontate. Grazie selliaracconta ci stai appassionando sempre di più!
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