domenica 21 febbraio 2010

L'IMPORTANZA,IL FASCINO DI UNA FOTO "DI UNA BELLA FOTO "

Sono sempre rimasto affascinato dalle foto,dalle belle foto che racchiudono tanti particolari,tante sfaccettature rubate in un secondo.Quando circa due secoli fa fu inventata una delle prime macchine fotografiche, molte persone si rifiutavano di essere fotografati perchè la  ritenevano un oggetto satanico che rubava l'anima di chi veniva fotografato, invece una foto lo rende quasi immortale, dandogli vita,linfa ogni volta che uno la osserva. Mi piace tantissimo soffermarmi nei piccoli particolari di un paesaggio,cercare di riconoscere qualcuno,qualcosa,osservare i vestiti i lineamenti quando si tratta di un primo piano. Una foto la guardo, la riguardo per poi rivederla ancora, notando,scoprendo ogni volta qualche particolare che mi era sfuggito .Rimango positivamente stupito ogni qualvolta che ne osservo una sul forum di Sellia quando qualche forumista ne inserisce una soprattutto se si tratta di foto antiche su Sellia, vedendole e rivedendole tante, tantissime volte.Certo, qualcuno mi dirà :"sei di un'altra generazione, ora con piccollissime videocamere fai un filmato,ma vuoi mettere una foto? Una foto ben fatta!".In questi giorni avevo chiesto ad un carissimo amico,nonchè coetaneo di inviarmi tramite e-mail una foto da" cona du casu" da inserire sul blog nel post (dizionario dialettale lettera C ) lui amante della fotografia  e come "si u mmitu a frittuli "Dopo averla inserita mi sono soffermato a guardarla più attentamente vedendo e  scoprendo tanti,tantissimi particolari .
Osserviamola assieme. Dal lato destro c'e' il castello ormai ridotto a meno di un rudere,nessuno pensa di recuperarlo salvando il salvabile,e intanto anche l'ultimi resti cadono giù nell'indifferenza generale. Da dietro spunta una parte della Chiesa del Rosario e purtroppo un altro rudere questa volta di epoca moderna,ciò che rimane dell'asilo; proprio per fargli posto fu abbattuto il bellissimo monastero rimasto indenne a terremoti e cataclismi vari , del quale ne abbiamo parlato in modo approfondito qui . Subito dopo il rione "cona du casu" che porta questo nome per il gioco che facevano i nostri nonni con le forme di casu tostu facendole ruotare lungo la strada ;come sfondo troviamo lo stupendo altopiano della Sila innevato con il Sole che rincorre le nuvole si.......
vede infatti San Pierto e  Magisano ben soleggiati .Si potrebbe continuare ancora per molto descrivendo i bellissimi pini ormai ben cresciuti in primo piano ecc..ecc.. Come vedete anche una foto non antica dice tante cose,ci racconta del nostro presente proiettandoci nel futuro,il nostro futuro!

7 commenti:

  1. zagor sul fatto che nessuno cerca di recuperarlo mi sembra azzardato dirlo in quanto la nuova amministrazione nella prima volta nella storia ha presentato un bando per il recuper del castello di un milione di euro che con molta probabilita verra' accettato.per l'asilo invece sono sta gia stati appaltati 75 000 euro per il suo recupero ad ostello

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  2. Carissimo amico questa sono le notizie che ci fanno piacere ascoltare,apprendere.
    Quando si fà qualcosa per rivalutare,per migliorare il nostro bellissimo borgo è sempre una bellissima notizia da qualsiasi parte politica essa arrivi.

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  3. Mi Sembra che Zagor stesse commentando solo ciò che attualmente si vede nella foto.Il resto rimangono attualmente buoni propositi augurandoci che diventino al più presto realtà.Buona Domenica a tutti

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  4. Io abito a Sellia ma non conoscevo questa bella notizia.Aspettiamo fiduciosi che diventi realtà,con un milione di euro si può rifare il castello ex novo.Ciao a tutti buona Domenica

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  5. Con tutto il dovuto rispetto per il castello o almeno per ciò che ne rimane, le priorità per Sellia sono ben altre:il continuo e sempre più allarmante calo demografico,il centro storico che inizia a cadere a pezzi molte abitazioni necessitano di un immediato recupero molti sono i tetti che cadono.Ciao a tutti - pepè

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  6. Bisogna sempre ringraziare, elogiare quando i nostri politici si adoperano per il bene ,la rinascità del nostro borgo. Ci interessa poco o niente se si chiama Tizio o Caio.

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  7. le foto ti raccontano tante cose, anche quella che può sembrare la più banale, basta saper leggere il linguaccio della fotografia.

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