Non appena si intravede la statua si capisce subito che non era questa la sua originale collocazione ,infatti fu sistemata in quell’angolo poco luminoso senza neppure una scritta. Dopo che il convento di Santa Maria delle Grazie della congregazione di Zumpano fu soppresso e messo in vendita nel 1653, causa il riordino delle varie proprietà ecclesiastiche ad opera di Papa Innocenzo X che con una bolla papale riordinava i vari luoghi di culto chiudendoli e vendendoli la maggior parte per far cassa . Nella torre campanaria venne sistemata anche la campana datata 1570 .
Su come sia arrivata la statua della pietà ne abbiamo parlato nel post precedente trascrivendo un racconto orale tramandato durante i secoli. La statua marmorea attribuita a qualche discepolo di Michelangelo o addirittura fu una bozza dello stesso artista prima di quella finale, molto più armoniosa sistemata ora nella basilica di San Pietro di Roma .Le misure della pietà marmorea custodita a Sellia sono: altezza 1,69 e larghezza0,84, forma a tutto tondo scolpita su marmo di carrara. Durante il 1933 fu studiata da A.Frangipane che la datò tra il XVI_XVII secolo ad opera di qualche allievo di Michelangelo,come l'artista G.Montorsoli (firenze 1507-1563 ). Così la descriveva invece F.Raffaele: “Lo sguardo della Madonna severo e penetrante ricorda la Madonna della scala e quella di Bruges, con il velo,le pieghe della veste,la posizione della Vergine ,il corpo del Figlio strettamente compatto con quello della Madre,ci richiamano altri lavori michelangioleschi , per cui non c’è dubbio che debba attribuirsi ad un seguace valente del sommo artista. Pregievoli infine i particolari scultorei ,il cui effetto è però vanificatoda un errato rapporto dei valori anatomici ed equilibrio formale del corpo di Gesù."
Concludendo una scultura marmorea da rivalutare, promuovere, magari restaurarla in maniera di ristabilire le giuste cromature , e illuminandola in modo che venga esaltato il penetrante volto di Maria che tiene tra le braccia il corpo esanime di suo figlio Gesu' Cristo.
dalle varie foto si capisce subito che urge di restauro per non compremettere il deterioramento del marmo bianco di carrara
RispondiEliminapenso che in Calabria sia l'unica struttura in marmo che si richiama a quella famosa del Vaticano .Peccato per la scarsa valorizzazione di questa importante opera
RispondiEliminaIn Calabria oltre la nostra esiste un 'altra opera simile a Soverato superiore come riportato nella foto, anche se la nostra pietà si avvicina molto a quella famosa del Vaticano
RispondiEliminaSinceramente quando scendo a Sellia non mi soffermo mai alla statua della pietà forse perche si trova in un angolo nascosto, come giustamente diceva zagor andrebbe restaurata per benino mettendoci qualche faretto per esaltare la scultura
RispondiEliminaIl viso della Madonna molto intenso è diventato completamente nero penso che difficilmente si riuscirà a far apparire il colore originale senza rovinare la Statua. pepè
RispondiEliminaUna statua da rivalutare da pubblicizzare magari scrivendo sotto di essa la storia, la leggenda su come sia arrivata a Sellia raccontata egregiamente da zagor
RispondiEliminaDevo ammettere che entrando spesso in chiesa non mi sono mai soffermato sulla statua della pietà.Posizione infelice scarsa luce ma anche poca conoscenza del nostro patrimonio artistico
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