lunedì 17 maggio 2010

Bandiere blu in Calabria rimangono 4, tutte sulla costa Jonica

Con 8.000 km  la regione Calabria detiene il 19% dell'intera costiera Italiana, ma questa enorme potenzialità turistica viene poco valutata ,anzi quasi ci da fastidio facendo di tutto per dannegiarla,rovinarla. Basta farsi un giro su una località qualsiasi per notare l'incuria, l'abbandono, la sporcizia, ecco come custodiamo questo bene prezioso che madre natura ci ha donato, trasformandolo in discariche in cielo aperto, depuratori che sono inesistenti e quando ci sono va ancora peggio, perchè non funzionano o funzionano male riversando ad orari precisi nel mare di tutto,e di più. I nostri policiti che fanno? aspettano....aspettano con ansia che la stagione estiva  inizi per dire la solita tiritera :" siamo in una situazione precaria colpa della vecchia amministrazione ma per il prossimo anno ci attrezzeremo in tempo( non specificando quale anno).
Parliamo delle bandire blu assegnate in questi giorni alle varie località Italiane, per la Calabria rimangono 4 tutte sulla costa jonica, il Tirreno viene per l'ennesima volta bocciato. Esse rappresentano un biglietto da visita turistico notevole facendo aumentare le presenze di oltre il 30%. Perché è importante piantare sulla propria spiaggia una bandiera blu, lo spiega in parole semplici Filippo Sero, sindaco di Cariati, borgo marinaro calabrese, semisconosciuto ai più fino al 2009, quando è entrato nell’ambita classifica. «Sono contentissimo, i turisti sono aumentati del 30 per cento». Ed ecco perché, ogni anno, i comuni esclusi dal libro d’oro della Fee Italia (Fondazione per l’educazione ambientale), telefonano per protestare. Pensate, sino a qualche anno fa anche la Marina di Catanzaro si sfregiava di questo importante vessilo facendo aumentare di molto la sua visibilta turistica e ricettiva, poi il tutto e rientrato nel dimenticatoio  « La Fee Italia ha esaminato 149 candidati, 117 hanno vinto l’ambita bandiera. Il problema è che le analisi delle acque costano. La fondazione ne pretende 2 al mese, da aprile a settembre. Ciascuna costa circa 170 euro. La metà li finanzia la Regione, il resto (quasi mille euro) resta in carico ai Comuni e spesso i fondi non ci sono.

REGOLAMENTO - «Dal prossimo anno cambierà il regolamento internazionale: sarà obbligatorio un solo campionamento al mese», annuncia la Creo. E dunque la hit parade potrebbe rovesciarsi. Ma il giudizio non si basa soltanto sulla purezza del mare. «Consideriamo anche la gestione ambientale, i servizi e la sicurezza delle spiagge, e l’educazione ambientale». Proprio su questo punto cadono la maggior parte della candidature. O si rafforzano. La cura maniacale del decoro urbano, esplosa nella lotta alle cicche buttate per terra, ha dato ragione ad Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, storica bandiera blu vicino Salerno. «Quest’anno siamo tra le 15 eccellenze. L’impegno ambientale ci ha premiato. All’inizio sembravano dei matti, dei diavoli, adesso ci invidiano. Ma d’estate contiamo 20 mila presenze». Pollica ha meritato anche le Cinque Vele, il superpremio di Goletta Verde, l’altra amata/temuta classifica delle località balneari, stilata da Legambiente con il Touring Club. Con risultati spesso opposti. «Per noi la Sardegna e al top, come la Sicilia, la Calabria, la Toscana, il Salento. Mentre la Liguria non è certo da primo posto, tantomeno la Riviera Adriatica», svela Sebastiano Venneri, l’esperto che sta preparando l’edizione 2010. «Così Veneto, Friuli ed Emilia Romagna, che per la Fee sono ben messe, da noi scivolano alle ultime posizioni». Succede perché Legambiente guarda soprattutto alla purezza delle acque. E alle cittadine più pulite richiede un solo controllo al mese. «Noi non mandiamo questionari, ma controlliamo a tappeto ogni località, attingendo alle banche dati pubbliche, come quella del ministero della Salute sulle acque di balneazione». Stavolta sono stati monitorati 285 comuni. Raccolta dei rifiuti, rapporto tra edificazione e territorio, stato dei depuratori, sono altri indicatori prescelti. «Su 6.000 km di costa balneabile, 2.000 fanno un solo prelievo al mese, che per noi è buon segno, vuol dire che sono i più puliti. Nessuno però avrebbe la bandiera blu». La rivalità, affettuosa, c’è. «Loro agiscono secondo un regolamento internazionale, che vale anche per posti tipo Danimarca e Olanda, dove la limpidezza dell’acqua non è la cosa che più interessa».

7 commenti:

  1. Il blog in questi ultimi giorni viene aggiornato quotidianamente inoltre si sta cercando di renderlo più facile nella navigazione ed anche più vivace, il tutto porta anche a degli imprevisti come il blocco quasi per l'intera giornata di ieri del contatore delle visite.Parlando del post specifico bisogna aggiungere che proprio in queste ore il maltempo ha completamente cancellato un bellissimo tratto di spiaggia del Crotonese che aveva ricevuto la bandiera blu .L'erosione delle coste calabrese è un problema molto serio ogni anno sotto i nostri occhi le spiagge diventano sempre più corte colpa del disinteresse ed incuria degli enti preposti a tutelare l'ambiente,non certo della natura.
    Buona inizio settimana a tutti

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  2. Non sapevo che anche Catanzaro ha sventolato sul lungomare la bandiera blu .Ciao atutti Matteo cz

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  3. Catanzaro lido potrebbe divenire veramente un ottimo polo turistico basta vedere le potenzialità della zona pineta di giovino bellissima ma completamente abbandonata.Caterina Mi

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  4. ciao caterina penso che su Giovino ti sbagli il comune sta investendo tanto in tutta la zona stupendo polmone verde con tanti lavori in corso o ultimati. Vitaliano

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  5. comunque il prossimo anno candideremo sellia marina............scherzavo ,operazione impossibile mare sempre più sporco,spiaggia sempre più corta, servizi zero. Totò

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  6. Sempre notizie interessanti su questo ottimo blog che seguo con interesse.Ciao a tutti i Selliesi

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  7. ma com'è il mare a sellia marina ora?

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