Nella foto un immagine drammatica dell' incendio dell' 8 Luglio 2000 a Sellia (sullo sfondo si intravede "a cona du casu")
Case ed automobili bruciate,coltivazioni distrutte,boschi ridotti in cenere,linene telefoniche ed elettriche in tilt, condotte idriche bloccate,bomboloni del gas esplosi,strade interrotte,anziani ricoverati per intossicazione da fumo. Questo il triste bilancio di un’altra giornata di incendi in Calabria,scene infernali, quasi da inferno dantesco. La situazione più grave si è registrata nella presila Catanzarese, già provata da gioni di emergenza per continui incendi. Mille ettari di bosco, macchia mediterranea, uliveti e frutteti divorati dalle fiamme. Ottocento persone sono state evacuate tra Sellia superiore,San Pietro Magisano, Vincolise, Zagarise. Il vento di scirocco ha orientato il fuoco su più fronti variando direzione, alimentandolo, mandando tutto in cenere. Una enorme nuvola di fumo ha oscurato i paesi presilani. Tutti sono usciti dalle case per cercare riparo, ma i centri abitati sono stati assediati dalle fiamme per ore. Le evacuazioni sono state effettuate grazie soprattutto all’aiuto dei volontari che con grande solerzia hanno collaborato con i vigili del fuoco, carabinieri,118, forestali,finanzieri ecc.. tutti si sono dati da fare. Anziani e bambini sono stati trasferiti su ambulanze e auto dei carabinieri. A Vincolise un carabiniere fuori servizio è entrato senza pensarci due volte dentro l’abitazione in fiamme di un disabile aiutandolo a salvarsi. A Sellia Superiore centinaia di persone hanno trovato rifugio nella chiesa poi nel comune ma alla fine sono dovuti scappare anche da li perché le fiamme arrivavano da tutte le direzioni accompagnata da un enorme nuvola di fuma che rendeva l’aria irrespirabile. Scene di panico ovunque accompagnate dalla rabbia per i ritardi dei soccorsi e per i canadair che tardavano ad arrivare. Nelle ore più calde il fuoco ha raggiunto con rapidità i vari centri abitati dopo aver distrutto aziende,case di campagna, ovili, mezzi agricoli, escavatori. Nell’area di Magisano hanno subito danni due oleifici, una falegnameria a San Pietro è andata completamente distrutta. Momenti di panico per l’arrivo delle fiamme vicino ad una fabbrica di fuochi d’artificio: la polvere pirica è stata prontamente spostata e messa al sicuro. Molte famiglie si sono trasferite nei paesi vicini presso conoscenti, parenti. Alcune persone anziane non volevano assolutamente lasciare le proprie abitazioni minacciate dalle fiamme. Molti sono stati portati con urgenza all’ospedale Pugliese per seri problemi di respirazione. I telefoni, i centralini soccorso sono andati letteralmente in tilt. In questi giorni particolarmente bollenti tutto il sud D’Italia brucia vedendosi divorata dalle fiamme ettari ed ettari di bosco in poche ore.
(articolo tratto da un quotidiano dell'epoca)
Un giorno veramente drammatico per l'intera comunità,ma anche per molti paesi vicini. Sembrava veramente l'inferno le fiamme non risparmiarono niente arrivando con una facilità incredibile dapertutto.
RispondiEliminaProprio oggi sono 10 anni esatti, esperienza bruttissima
RispondiEliminai piromani andrebbero condannati al pari di chi commette un omicidio. Giuseppe U.S.A
RispondiEliminaIo una volta colti mentre innescano gli incendi,li getterei nelle fiamme create da loro. Domenico
RispondiEliminaQuesta mattina don Francesco ha voluto dedicare la S. Messa in ricordo di questo triste episodio, ringraziando il nostro protettore.
RispondiEliminaQuel giorno attraversai le strade in fiamme per poter raggiungere mia madre gravemente ammalata e costretta a letto. Ricordo come se fosse oggi, che all'uscita di Crichi, dovetti superare un blocco di carabinieri per poter raggiungere Sellia.Fu un giorno triste ed indelebile per tutta la comunità di Sellia.Ciao G.F.
RispondiEliminaUn giorno triste per la nostra comunità.Giustissimo ricordarlo affinche non succeda mai più
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