Nei
prossimi 8-11 dicembre 2011, la comunità parrocchiale Santa Maria
Assunta di Simeri Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace,
celebrerà la sua prima missione popolare, dal titolo: “Gesù, vieni nasci ancora”.
Oggi più che mai, in una società fortemente secolarizzata, che sta
smarrendo i valori della fede e, soprattutto, ha eliminato Dio dal
proprio cuore, lasciando spazio ad una fede su misura, a propria
immagine e secondo le proprie necessità, è fondamentale un’opera di
evangelizzazione in ogni ambito e settore della comunità. «è questo
l’obbiettivo della missione» - spiega il parroco Don Francesco
Cristofaro «risvegliare la fede nei cuori, nutrire ogni contesto con il
pane del Vangelo e con la Bevanda Eucaristica. Quando si parla con il
vangelo, si dicono parole sensate e mature, si vuole il bene dell’altro
e si diventa concreti nel fare e nell’agire. Senza Vangelo si dicono
parole vuote che non riscaldano i cuori anzi, che spesso stancano e
allontanano».
La
missione popolare avrà un occhio di attenzione e una mano tesa a tutti:
ai bambini e ai giovani, futuro e speranza della società, veri gioielli
di Cristo, agli adulti, in special modo alle coppie di sposi e ai
genitori che riceveranno la benedizione da parte del parroco e gli
anziani con gli ammalati che sono le colonne di saggezza di una
comunità.
Ci
saranno momenti formativi e ricreativi, momenti di preghiera e momenti
di gioco, momenti per ascoltare la voce del Signore e momenti per
ascoltare la voce dei fratelli. Significativo sarà il Musical: “La Storia di Gesù: raccontala anche tu”
scritto dallo stesso don Cristofaro, con i Meditare della Signora Maria
Marino, Fondatrice-Ispiratrice del Movimento Apostolico, interpretato
dai catechisti parrocchiali, dai membri del Consiglio Pastorale e per
gli Affari economici, dagli animatori liturgici, dagli aderenti del
Movimento Apostolico e dai bambini. È una storia molto semplice. Un
discepolo del Signore, dopo la risurrezione di Cristo, incontra dei
viandanti e racconta la nascita di Gesù di Nazaret. Alla fine della
storia, il discepolo lancia un messaggio che si fa invito: «ho
raccontato a voi la storia di Gesù perché voi la
possiate raccontare ai vostri fratelli».