mercoledì 21 marzo 2012

Con una mozione unanime la regione Lombardia si farà carico degli studi di Denise Cosco figlia di Lea garofalo


Il consiglio regionale della Lombardia ha approvato all'unanimità una mozione che impegna la giunta a «farsi carico degli studi» di Denise Cosco, la figlia di Lea Garofalo, collaboratrice di giustizia crotonese rapita a Milano e poi sciolta nell'acido nel 2009. A presentare il documento è stato il consigliere regionale di Sel Giulio Cavalli, alla vigilia della 17esima giornata nazionale in ricordo delle vittime della mafia. La mozione impegna il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e la giunta «ad adoperarsi con tutti gli strumenti a disposizione affinché sia assicurato il diritto allo studio a Denise», che attualmente vive in una località protetta, finanziando una borsa di studio per la ragazza, parte civile nel processo dove figura fra gli imputati anche il padre, legato alla 'ndrangheta, accusato dell'omicidio di Lea Garofalo. «L'aspetto simbolico è importantissimo, perché l'istituzione si fa carico del lutto ha commentato Cavalli  in.. questo paese gli eroi hanno il diritto di non sentirsi soli e di provare a rifarsi una vita normale. Auspichiamo che venga creato un fondo dedicato ai testimoni di giustizia».