giovedì 28 giugno 2012

Il ministero dello sviluppo economico stanzia17,5 milioni di euro alla Calabria


Quattro le zone interessate: 6 milioni di euro per l’Alto Tirreno Cosentino, 5 milioni di euro per Catanzaro, 4,5 milioni di euro per la Locride ed 1,4 milioni di euro per il Lametino
 Si è svolto a Roma un incontro con i responsabili del Ministero dello Sviluppo Economico sulle rimodulazioni di patti territoriali e contratti d’area già autorizzate dal Ministero e sulle modalità e condizioni per l’utilizzo delle risorse. “Presenti - spiega una nota - per il ministero dello sviluppo economico il Direttore Generale Carlo Sappino e Gerardo Baione ai lavori, coordinati da Michele Giannattasio segretario generale Anpaca, hanno partecipato i responsabili dei circa 40 soggetti responsabili operanti in Italia già destinatari di Decreti Ministeriali di approvazione di proposte di rimodulazione emessi negli anni 2003 - 2006 ed allo stato privi di copertura finanziaria”. Il Direttore Generale del MISE Sappino, si legge, “ha comunicato lo sblocco e la possibilità di un rapido utilizzo di risorse finanziarie pari complessivamente a 147 milioni di euro riguardanti in particolare 36 rimodulazioni di patti territoriali già oggetto di decreto ministeriale per complessivi 104 milioni di euro e 7 rimodulazioni di contratti d’area per 43 milioni di euro”. Per la Calabria sono interessati 4 patti territoriali per un importo complessivo di 17,5 milioni di euro così suddiviso: 6,6 milioni di euro per l’Alto Tirreno Cosentino, 5 milioni di euro per Catanzaro, 4,5 milioni di euro per la Locride ed 1,4 milioni di euro per il Patto territoriale lametino gestito da Lameziaeuropa spa che si aggiungono ai 3 milioni di euro già ottenuti negli anni scorsi a valere sul patto agrolametino ed utilizzati per la realizzazione del mercato ortofrutticolo all’ingrosso di contrada Rotoli. “Tali risorse per motivi tecnici e di indirizzo politico da parte del Ministero - è scritto - dovranno essere indirizzate esclusivamente alla realizzazione di iniziative infrastrutturali mirate a migliorare la competitività dei territori aree di patto o di contratto. L’obiettivo è quello di utilizzare velocemente risorse da lungo tempo inutilizzate attraverso progetti infrastrutturali immediatamente cantierabili realizzati in qualità di soggetti attuatori da enti pubblici la cui istruttoria tecnica verrà svolta direttamente dal ministero”.
“La società Lameziaeuropa - hanno detto il presidente Marcello Gaglioti ed il dirigente Tullio Rispoli presenti all’incontro - esprime apprezzamento per le comunicazioni fornite dai Dirigenti del Ministero dello Sviluppo Economico in quanto dopo diversi anni di confronto si ha la possibilità di utilizzare parte delle risorse finanziarie richieste attraverso le rimodulazioni rivenienti da rinunce e revoche. Per il raggiungimento di tale risultato - si legge - è stata particolarmente importante, oltreché l’accelerazione impressa a livello ministeriale negli ultimi mesi dal Direttore Sappino e dal dirigente Baione possibile grazie al lavoro di accertamento predisposto nei mesi scorsi dalla struttura coordinata da Nicola Cerino, la costante attività di stimolo e supporto operativo svolta da Anpaca attraverso l’operato anche legislativo promosso in particolare nel 2011 dal presidente on. Doris Lo Moro e dal Comitato Direttivo. Si tratta adesso - prosegue il documento - di essere operativi e di poter utilizzare entro il corrente anno le risorse finanziarie sbloccate su progetti infrastrutturali immediatamente cantierabili finalizzati a coinvolgere tutti i soggetti beneficiari dei Patti, a creare sistema fra le imprese ed ad accrescere la competitività e l’attrattività delle aree di Patto”. A tal fine nei prossimi giorni Lameziaeuropa invierà al Ministero la documentazione riguardante il progetto infrastrutturale “per la realizzazione del centro servizi polifunzionale per l’area del patto territoriale lametino per una verifica della fattibilità tecnica dell’intervento proposto sulla base della normativa vigente in materia di finanziamento pubblico di opere infrastrutturali”.

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