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lunedì 1 ottobre 2012

Intervista al presidente di "Orme nel Parco" che attacca il comune di Sellia

Terra strana la  Calabria, dove succede spesso l’impensabile, in positivo, in negativo e dove chi vuole emergere, creando occupazione,
economia e fornendo un reale valore al nostro territorio, senza chiedere nulla a nessuno, senza chiedere niente in cambio, viene spesso ostacolato. È la storia di molti, ma oggi è la storia di Massimiliano Capalbo,  giovane imprenditore del capoluogo, recentemente protagonista di una singolare e spiacevole vicenda con un Comune del catanzarese, che dopo aver utilizzato l’immagine della sua impresa per avviare una struttura sul proprio territorio, ha ritrattato, nonostante una delibera approvata all’unanimità che concedesse a Capalbo la gestione dell’impianto turistico, non facendo seguire alle parole i fatti. Una situazione grottesca che avrebbe scoraggiato molti, ma non chi è abituato a rialzarsi ad ogni disavventura come Massimiliano, non chi crede nelle potenzialità della propria regione e spera in un futuro di “eresia”.
Il parco “Adrenalinea” recentemente aperto a Sellia da “Orme nel Parco” ha chiuso dopo pochi mesi. Cos’è successo veramente a Sellia?
Molto semplice. La Pubblica Amministrazione non ha mantenuto l’impegno preso con noi. Lettere d’intenti delibera di Giunta a cui, poi, non ha fatto seguito, il contratto di gestione che di giorno in giorno il Sindaco ha rinviato.
Come mai?
Questo episodio ci lascia un po’ sconcertati perché dalla Pubblica Amministrazione non te lo aspetteresti mai. Secondo me tutto dipende da un retaggio culturale che accomuna un po’ tutti in questa regione, specie i piccoli comuni come Sellia, l’autolesionismo e il soffrire di un complesso di inferiorità che ci portiamo dietro da sempre. Anche se devo dire che è la prima volta che mi capita di vivere un atteggiamento del genere. Quando succede che c’è un calabrese che si dà da fare allora bisogna bloccarlo perché la riuscita di uno è la sconfitta degli altri. Quando dimostri di saper fare e di riuscire ad ottenere dei risultati metti in cattiva luce, chi non è capace di far nulla e campa di assistenzialismo o di altro. Io opero nella presila catanzarese da ben 5 anni e abbiamo sempre trovato ovunque massima disponibilità e partecipazione. Questo è un caso singolo isolato

Il Sindaco ha annunciato su tutti i giornali che non voleva dar seguito alla collaborazione, aveva prima comunicato a voi questa sua intenzione?
Siamo venuti a conoscenza della faccenda dalla stampa. Io ho preparato un comunicato stampa, inviato a tutte le testate giornalistiche, per informare del nostro problema di comunicazione con il Sindaco di Sellia.  Da qui qualche giornalista ha ritenuto di dover sentire il Sindaco sulla faccenda dando primaria importanza e più credito alle sue parole. In realtà le cose non sono andate come dice il sindaco Davide Zicchinella. Noi di “Orme nel Parco” abbiamo tenuto aperto tutta l’estate l’impianto nell’attesa del contratto di gestione. A fine Agosto, rendendomi conto che i tempi per scadenze alla Camera di Commercio ed altri impegni si avvicinavano, ho iniziato a chiedere al Sindaco chiarimenti sul ritardo e lui ha sempre rinviato. Inizia l’ostruzionismo. All’ultima risposta poco chiara ho dato mandato ai miei legali di occuparsi della faccenda. Oggi scopro che ci sarà un bando per la gestione dell’impianto

Forse le condizioni imposte dalla Sua società erano troppo gravose per il Comune di Sellia?

Ma quali condizioni? Queste sono state tutte stabilite dal Sindaco e dai suoi consiglieri. Noi abbiamo solo detto “Ok, lo gestiamo”. Non si può chiedere ad un’impresa, perché sono stati loro a contattarci per gestire l’impianto con tanto di lettera scritta, noi abbiamo fatto le nostre valutazioni di carattere economico, come fanno le imprese serie ed abbiamo accettato

Perché avete accettato? Il valore economico dell’impianto è così vantaggioso?
Valore economico è una parola grossa! Noi abbiamo accettato perché ci contraddistingue lo spirito d’avventura. L’idea era carina, creare un borgo avventura in centro storico, è un’iniziativa unica in Italia, ma si tratta semplicemente di un cavo, niente di che. Più che altro ci piaceva la possibilità di una partnership tra pubblico e privato. Questo impianto se non è gestito bene non può diventare un’operazione di valore economico, per diversi motivi. Il posto è difficile da raggiungere, non offre servizi, insomma una situazione di livello preistorico per quel che concerne il turismo. L’atteggiamento del Comune di Sellia è molto superficiale. Non si può chiedere ad un impresa, di investire capitali, energia e forza lavoro e poi dire “c’eravamo sbagliati. Arrivederci e grazie”.

Un vero e proprio danno dunque per la sua impresa?
Si trattava di far decollare un’iniziativa da zero. Noi non siamo andati lì a gestire un cavo, ma a creare dal nulla l’idea di borgo avventura. Abbiamo coniato i loghi, i marchi, il concetto, l’idea e tutto il resto, gratuitamente messo a disposizioni dell’amministrazione comunale ed abbiamo lanciato l’iniziativa. Probabilmente l’errore è stato avere avuto come interlocutore soltanto il Sindaco e non aver compreso che dietro a questa operazione c’erano dei malumori qualcuno che probabilmente ha spinto, ha fatto pressioni sul Sindaco che non ha avuto poi la forza ed il coraggio di andare avanti con un progetto già intrapreso

Qual è la situazione adesso?
L’impresa ha fatto degli investimenti, ha assunto due persone, ha fatto la promozione, in seguito ad una delibera di giunta approvata all’unanimità. Tra noi e la Pubblica Amministrazione non ci sono comunicazioni se non tramite il nostro legale. Durante questo silenzio, cosa molto grave, l’Amministrazione ha sottratto tutta l’attrezzatura data a noi in gestione per far funzionare l’impianto. Quindi per noi non ci sono più i presupposti basilari e che dovrebbero contraddistinguere la Pubblica Amministrazione che sono quelli della buona fede, della credibilità e della fiducia reciproca, per andare avanti nell’iniziativa. Mi chiedeva qual è la situazione adesso? Dannosa! Non c’è scritto Onlus sulla mia fronte. Forse il Sindaco pensava che la nostra fosse una associazione di volontariato. Noi andiamo a Sellia o in qualunque altro posto, se c’è un valore economico. Noi facciamo profitto e avremmo fatto profitto per noi e per il Comune. Mi dici un’azienda in Calabria che riconosca una percentuale di guadagno al Comune? Io non ne conosco nessuna. Il Sindaco dice che noi gli avremmo dato solo il 10%. Intanto l’ha stabilito lui e noi no, ci era stato proposto dal 10%, al 25%. Noi avremmo dato il 10% il primo anno, 15% il secondo e 25% il terzo, il quarto ed il quinto anno

Quali sono i danni oltre a quelli economici per aver assunto due collaboratori e sostenuto spese per l’avviamento dell’impresa?

Il danno più grave? Quello all’immagine. Il marchio di “Orme nel Parco” è stato utilizzato per lanciare l’impianto. La nostra immagine sfruttata per veicolare questa iniziativa. Un atteggiamento poco chiaro per il quale chiederemo il risarcimento. Sarà interessato anche il Prefetto per questo comportamento scorretto. Noi non abbiamo giocato a Sellia. Abbiamo messo su un’impresa, abbiamo speso dei soldi, il Sindaco si è fatto la passerella e si è fatto pubblicità grazie al nostro marchio, tutto questo dovrà essere risarcito

L’attività primaria ha subito qualche conseguenza?
Per quanto riguarda "Orme nel parco" non cambia nulla. Quest’anno è stato un successo, i numeri ci danno anche in crescita nonostante la crisi, abbiamo una reputazione che valica i confini calabresi e che fortunatamente i nostri clienti ci riconoscono. Questa “avventura” ci ha fatto capire che per il futuro dobbiamo concentrarci sul parco senza farci distrarre da ciò che non merita
A cosa è dovuto il successo della sua impresa e il decadimento di molte altre in Calabria invece?
Quello che ci caratterizza è la trasparenza, la chiarezza e l’onestà. Noi chiediamo scusa per gli errori che commettiamo ed il cliente apprezza questo tipo di atteggiamento. Noi curiamo, accudiamo il cliente perché torni volentieri da noi

È la cura del cliente che manca?

In Calabria non si è capaci di fare business e marketing. Tutto dipende dal fatto che nessuno vuole investire realmente nel turismo, che in realtà potrebbe essere la primaria fonte di guadagno per la regione così come avviene in Emilia Romagna

Il Prefetto ha dichiarato che i Calabresi non accolgono bene il turista; secondo lei perché?
È presto detto. Provi ad indagare su chi gestisce le strutture turistiche. In Calabria l’80% delle strutture turistiche sono un passatempo. A gestirle sono professionisti, che in genere si occupano di tutt’altro e che diventano ristoratori, albergatori, gestori di lidi, solo nei mesi estivi. Non è la loro attività principale. La Regione non ha mai realmente investito nel turismo e quindi non è un fattore economico principale. Se la Regione ne avesse fatto un settore trainante dell’economia, gli imprenditori avrebbero investito più a lungo termine. Magari, questi professionisti hanno un vecchio casale di famiglia, lo ristrutturano sempre con i fondi pubblici, si intende, ci fanno un agriturismo e poi ci stanno nel weekend!

Lei nel suo libro “Non tutte le strade portano turisti” parla proprio di questo?
Nel mio libro io li chiamo albergatori da weekend! Proprio perché è gente che si presta, si improvvisa a fare l’albergatore non può ottenere risultati perché per ottenere risultati devi campare di quella attività. Se io tratto male il mio cliente, non torna più e se non torna più io non fatturo e se non fatturo chiudo e se chiudo non mangio e per me è un problema. Se invece quella è solo una seconda attività e non la principale non ho questo problema, mi interessa poco se c’è qualcosa che non va. E questa gente fa molti danni, fa i danni più gravi al settore perché danneggia l’immagine della regione

E perché non si investe nel turismo? Perché non lo fa la Regione, non lo fanno i politici concretamente?

Ai politici cosa importa? Investono in quello che può portare a breve termine visibilità a prescindere se poi avrà un futuro o meno. Il politico oggi ha bisogno di fare una passerella televisiva (per tornare al discorso di Sellia e di Davide Zicchinella). È gente che non ha la più pallida idea di cosa fare e quando trova un imprenditore che ha un barlume di pensiero, ci si aggrappa. Ma questa è una realtà italiana, non solo calabrese. Più l’impresa è grande, più è in grado di offrire posti di lavoro, più è appetibile per il politico. Perché più posti di lavoro crei, più voti mi puoi portare e si crea un circolo vizioso per cui l’amministrazione comunale trova il finanziamento per realizzare l’impresa, che è una contraddizione in termini perché se uno è imprenditore se la costituisce da solo l’impresa, quindi, il comune trova il finanziamento, l’imprenditore l’ottiene, crea l’impresa e posti di lavoro, che diventano il bacino di voti per il politico. Questo circolo vizioso crea le tante cattedrali nel deserto che abbiamo in questa regione, che non producono nulla, che galleggiano per quattro o cinque anni, perché devono mantenere l’impegno per il finanziamento preso, dopodiché chiudono e tutti se ne vanno. Chi resta? I lavoratori assunti a fare la fame. Li abbiamo visti i tanti call center che hanno chiuso, le zone industriali con capannoni deserti, questa è la realtà

Quindi il concetto ruota tutto intorno ai fondi?
Quando io dopo gli errori commessi con il parco avventura rischiavo di chiudere, non sono andato a chiedere fondi, ho chiesto scusa ai clienti e poi, fortunatamente ho trovato un socio, che mi ha fornito le garanzie per andare in banca e richiedere dei mutui che noi paghiamo regolarmente per mettere su un’impresa seria che sta in piedi perché fattura e non perché ci sono dei contributi pubblici. A differenza della maggior parte delle imprese calabresi. A noi non interessa andare in un comune perché c’è un finanziamento. Sono stato recentemente da un sindaco della provincia, che mi ha detto “cosa ti serve? Io conosco il presidente, conosco l’assessore…”. Gli ho risposto, “mi serve una ragione per venire qui” e lei è rimasta interdetta. Ho continuato dicendo, “guardi che il problema dei soldi, non è un problema, si trovano in qualche modo, le ragioni per cui devo venire qui, invece se non ci sono, non ci sono”

Che potenzialità hanno la Calabria e i Calabresi, secondo lei?
In questa regione in ogni angolo si può fare qualcosa. Manca la capacità imprenditoriale, non si sa che cos’è un’impresa, non si sa che significa fare economia, creare valore. I Calabresi, i meridionali in genere, sono stati allevati come gli orsi allo zoo, da una politica assistenzialista, come fossero in cattività. Un signore ogni giorno ti porta da mangiare e tu che stai nel recinto vieni nutrito da qualcun altro senza sforzo. Ne sono un esempio i lavoratori socialmente utili, lavoratori di pubblica utilità, i forestali, tutti posti di lavoro “recinto”, creati dalla politica, dove ben volentieri chiunque con la promessa di essere pagato pur non facendo nulla sarebbe entrato. Poi arriva il visitatore, ogni tanto ti lancia la nocciolina e si sta lì in panciolle. “Chi me lo fa fare di lavorare?”. Noi non sappiamo, tranne qualcuno, cosa significa rimboccarsi le maniche, ecco perché non riconosciamo il valore che ci circonda, non siamo abituati a riconoscerlo e a trasformare quella risorsa in un potenziale economico, perché nessuno ce l’ha mai insegnato.

Qual è lo scenario che si profila nel prossimo futuro?
Stiamo andando verso una situazione molto pericolosa, perché la crisi, che io ritengo una manna dal cielo, travolgerà questi nostri territori, come sta già facendo. Sono finite le sovvenzioni, sono finiti i fondi europei, non ci daranno più soldi perché non siamo stati in grado di spenderli. Siamo poco affidabili. L’Europa si è stancata di dare soldi che poi finiscono nelle tasche di pochi e li darà ad altri. La politica senza risorse economiche non avrà più il potere contrattuale che ha avuto fino ad ora, utilizzando i fondi come merce di scambio per ottenere sostegno. E questa gente, che non è stata allevata a rimboccarsi le maniche, morirà di fame. Qualcuno morirà di fame, qualcuno inizierà a cannibalizzare l’altro. Questo è lo scenario del prossimo futuro. Quando i recinti cadranno, gli orsi inizieranno a vagare nella foresta in cerca di cibo

Sarà questo l’argomento del prossimo libro?
Certamente! Perché no? Il prossimo libro parlerà di questo degli orsi allo zoo e dello sfascio verso il quale stiamo andando. Prima cambiamo registro ed iniziamo ad insegnare alla gente che cos’è fare economia, che cos’è fare impresa, prima riusciremo ad ottenere risultati. La vicenda di Sellia dimostra che non c’è questa concezione. Il pubblico non serve a dare finanziamenti, il pubblico serve a dare servizi. Deve garantire i servizi che già di suo è in grado di offrire. Eliminare quegli ostacoli che impediscono all’imprenditore di creare impresa, fornendo servizi, sveltendo la burocrazia. Non attraverso escamotage e sotterfugi, ma facendo ciò che dovrebbe fare

Molti la definiscono un grande, giovane imprenditore, cosa dice lei?
Io non sono un grande imprenditore, non faccio imprese straordinarie, faccio ciò che ovunque è ritenuto la normalità. È in Calabria che ciò che è ordinario passa per straordinario. Sono un grande imprenditore perché in questa regione nessuno fa niente e c’è una prateria che non è percorsa

La Calabria è un deserto imprenditoriale? Un deserto di imprese di valore?

No! Non siamo gli unici, ce ne sono tanti altri che lavorano in silenzio. In Calabria come in Italia. Nel loro piccolo creano economia. L’abbiamo dimostrato lo scorso anno al raduno delle imprese eretiche. L’unico problema è che non si conoscono tra di loro e da qui nasce il concetto di impresa eretica, perché si crei rete tra chi produce, fa qualcosa di concreto. Il secondo raduno di imprese eretiche quest’anno sarà a Catanzaro, non a caso
Qual è il concetto di impresa eretica? Chi è l’eretico oggi?
Le imprese eretiche sono quelle che nonostante le condizioni peculiari del nostro territorio, vittimismo, incapacità di riconoscere le nostre potenzialità, servilismo politico, riescono ad emergere da sole contrastando tutto questo. L’eretico sfida lo status quo e vede dove gli altri non vedono, sa che può raggiungere l’obiettivo, però sporcandosi le mani e non restando seduto dietro ad una scrivania.
 

25 commenti:

  1. Davide Zicchinellalunedì, 01 ottobre, 2012

    Da quanto scrive Capalbo si evince chiaramente quale sia ill tasso di supponenza della societa' che gestisce. Intanto Sellia come vuole fare credere non e' il paese ai confini della realta' che dipinge. Noi siamo a 15 minuti di auto da catanzaro attraversando la S.P. 25 che a parte i danni prodotti dall'alluvione del 2009,e che la provincia sta sanando, e' una delle migliori arterie del catanzarese. Altra prova di tracotanza, pensare che la Nostra amministrazione abbia sfruttato il loro marchio per farsi conoscere.Ricordo a chi non lo sapesse che la loro societa' gestisce un parco avventura aperto nei mesi estivi e che con l'apertura di altri parchi nella regione ha finito la propria rendita di monopolio nel settore dello sport avventura. Se sono veri i numeri di cui parla Capalbo,40 mila presenze in 5 anni, dovrebbe spiegarci perche' a Sellia tra luglio ed agosto (non proprio mesi inverrnali) grazie al grande lavoro di marketing e promozione hanno volato 300 persone di cui 80 alla Sagra (evento promosso da Noi). Se poi togliamo i Selliesi ed i loro amici che hanno fatto questa bellissina esperienza per conoscenza diretta possiamo affermare, senza tema di smentita, che grazie alle grandi capacita' di Capalbo & C sono venute a Sellia poco più di 100 persone. Questi sono i numeri di cui parliamo. Allora delle due una, o la societa' GH Calabria misura la sua capacita' imprenditoriale basandosi sulla grande autostima che ha di se stessa, oppure la verita' e' un'altra, cioe' la scelta di venire a Sellia era dettata dall'esigenza, almeno nei mesi estivi, di non avere concorrenti nel campo dello sport avventura, congelando le attivita' a. Sellia, concentrandosi in sila ( quello si posto sperduto e difficile da raggiungere) per poi dedicarsi alla nostra teleferica nei mesi di chiusura del parco avventura di Tirivolo. Troppo bello!!! Ancora sento parlare di sottrazione di imbragature e caschi. Questa e' roba nostra, custodita inm nostri magazzini per il cui uso GH Calabria non pagave un centesimo.Chi custodisce i propri beni e tutela i propri interessi puo' essere accusato nientemeno di furto? E' facile salire in cattedra e autodefinirsi imprenditori di successo. Andate a chiedere ai ragazzi di Sellia come e quanto sono stati pagati. Capalbo continua a ripetere che dovevamo dare seguito ad una delibera alla quale doveva seguire una convenzione mai firmata non perche' non rinviavamo, ma perche' GH calabria non voleva impegnarsi a spendere per la tutela e la custodia della struttura, e per il giusto ristoro econimico del comune neppure un centesimo. Si parla di promozione e marketing. Nessun euro speso in pubblicita'. Sono state realizzate due trasmissioni televisive di cui una promossa da Telespazio autonomamente, e una da Video Calabria che e' venuta a Selli gratis, dopo aver girato una puntata a Tirivolo, per la cui realizzazione GH Calabria ci aveva chiesto mille euro (proposta naturalmente rifiutata). Scaricando i rischi sul pubblico che fa l'investimento iniziale, pretendendo di non riconoscergli nulla per la gestione di una struttura di sua proprieta', tutti sono capaci di fare impresa. Anche in Calabria. E magari passare pure per eroi. A Sellia non abbiamo bisogno di eroi. Oggi come nel passato, Sellia ha saputo far parlare in positivo di se'. Malgrado questa massiccia campagna denigratoria la nostra Teleferica continuera' ad essere attiva, plastica dimistrazione di quanto fossero non veritiere le dichiarazioni di chi, con grande arte mistificatoria, vedendosi sfuggire di mano un buon affare, ha cercato di gettare fango sil nostro amato paese.

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  2. io preferivo quando andavo a visitare quei luoghi ancora prima che fossero gestiti malamente da questo tipo di associazioni, in assoluta libertà esenza quelle strutture che mi sembra addirittura un invasione di civiltà e contaminazione dell'uomo su dei posti che dovrebbero restare selvacci e incontaminati

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  3. veramente vergognoso ci dipingono come un paese da terzo mondo senza strade senza niente
    bravo davide in ritardo ma hai fatto non bene benissimo

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  4. sono sempre del parere che una bella fetta di colpa è del comune ma come dare torto al sindaco? questa società non ha speso un euro in promozione sono degli arroganti che pensavo di trovare terreno fertile per fare quello che volevano

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  5. davide non ti fare intimidire da questi individui che si fanno chiamare imprenditori

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  6. Si parla tanto di lavoro ed i ragazzi addetti alla teleferica hanno percepito 600 euro per tre mesi di lavoro a dodici ore al giorno.(sono italiani non cinesi)
    Gli stessi sono stati addestrati con un corso pagato dal comune.
    100 persone hanno volato durante tutta l'estate. Giudicate un pò voi.
    Ma non è che questo Capalbo crede di stare su Marte?

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  7. e si ca a tirivolo, mo non u sapiavu ca ce fannu passara a nova 1o6 stanno facendo un nuovo svonconolo, capa' ma fammi il piacere,hai girato un po di paesi sperduti? vieni con me che te ne faccio vedere un pochino

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  8. Tieni duro Sindaco il comune puo'benissimamente gestire questa teleferica ,e col ricavato si puo'investire su altre attivita'.Il sig Capalbo non mi sembra tanto indignato riguardo l'investimento sapete perche',i150 mila euro li ha sborsati il comune di sellia.Dice che vuole essere risarcito,qui mi sembra che non e' stato firmato nessun contratto,quando si fa qualcosa si corrono sempre dei rischi e poi questo 10% erano delle briciole.

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  9. CERTO CHE DEVE ESSER RISARCITO AVETE USATO IL SUO "ORME NEL PARCO " PER FARVI PUBBLICITA'
    COME SPESO SUCCEDE A MBIDIA VI MANGIA

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  11. invidia di cosa? ca puru eiu l'averra gestito meglio, tutto sto professionismo che dite, l'errore l ha fatto il sindaco a portarvi come del resto a portare tutti i suoi amici na massa ............... forestieri professionisti come daltronde l'e' anche lui. ormai Sellia non ha piu niente nemmeno le briciole e nemmono i mariti delle selliote non vendono niente ne fiori ne meccanici ne cose informatiche, ormai ce su sulu santupetrisi e limitrofi. recogliata tu e l'amici toi o meglio quello che reputi amici e...............................

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  12. Un forestiero sta rivalutando Sellia doppu ca nui Sellioti l'avimu distrutta Grazie forestiero!

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  13. ma che cosa devo sentire l'importante è che una persona opera bene che faccia il bene della comunità impegnandosi in prima persona al suo rilancio ecco questo dobbiamo vedere non certamente la carta d'identità

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  14. forse non hai capito bene , non si sta giudicando piu di tanto l'operato perche per quanto errori questa amminnistrazione abbia fatto e' quella che forse ha fatto di piudelle dormienti amministrazioni secolari che si sono susseguite a sellia, ma dal fatto che i sedicenti amichetti del signor sindaco gestiscano le cose di sellia per poi fare i porci comodi a partire senza fare nomi,altrimenti l'amministratore me li cnacella di nuovo, da quello che doveva gestire l'impianti sportivi a questo del volo , per il signor sindaco le gare d'apalto sono optional e poi si arriva a queste condizioni.tra l'latro dal suo arrivo si va benzina a san pietro , al comune lavorano quelli di san pietro, vendono consumabili e aggiustano computer quelli di san pietro senza nessuna gara, il meccanico e' il suo meccanico, ma posso andare avanti e mi fermo, sto pensando che tra 5 anni potra ricandidarsi a san pietro con tutto il clientelismo che hafatto

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    1. Forse non lo saprai, ma la benzina di Crichi e' chiusa ed e' per questo che i nostri mezzi fanno rifornimento a San Pietro essendo la stazione più vicina. Per il meccanico posso assicurarti che si sceglie chi fa il preventivo migliore. Stessa cosa vale per il gommista. L'autista del pulmino e' stato scelto perche' si e' offerto di guidare il pulmino alla meta' di quanto chiesto da autisti selliesi, che da gennaio se accetteranno lo stesso trattamento economico potranno certamente subbentrare. La persona che sistema i computer in due anni ci e'costata dieci volte meno della societa' di catanzaro che gestiva la manutenzione prima del nostro arrivo. I consumabili sono acquistati per la maggior parte a Crichi come sempre, e comunque sotto l'egida dei nostri dirigenti che curano acquisti e pagamenti cosa di cui non mi sono mai occupato ne interessato. Se invece di trincerarti dietro l'anonimato mi dirai chi sei ti daro' copia delle fatture emesse per le mie spese personali per auto e casa e vedrai che i miei acquisti sono regolarmente saldati presso negozi che nulla hanno a che fare con il comune di Sellia. Fortunatamente io e mia moglie abbiamo dei redditi da lavoro più che dignitosi che ci permettono di non usare certi mezzucci a cui forse tu o qualche tuo cinico e poco informato suggeritore siete stati abituati. Lo stesso vale per i miei fratelli. Il clientelismo l'ho sempre combattuto, e quando qualcuno ha pensato di poter sfruttare la mia conoscenza per avvicinarsi al comune e' stato sempre invitato a cambiare aria.

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  15. nessuno ha parlato della tua famiglia che stimo e ne che ti freghi soldi so che sei onesto, l'ira ti da alla testa e non capisci delle cose che ti parlo, d'ora in poi cerca di non amministrare il comune come tua e ogni cosa che fai, metti avvisi cosi nessuno ti cazzia (non entro in merito di rispondere per non continuare in diatribe inutili)e non mi nascondo se vuoi qualche giorno ti incontrero' e te le diro' in faccia, ma na purziona gia ti dissi nu jornu e non ho paura. gli attributi non mi mancano e non mi sono mai mancati, na sola cosa ti dicu tra due anni circa i voti a san pietro e non passara e ca

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  16. Io dico che la colpa è sempre di noi cittadini di Sellia che puntualmente, ad ogni tornata elettorale, candidiamo a sindaco questi personaggi di San Pietro che non hanno niente da dare al nostro paese. Sicuramente questo Zicchinella verrò cacciato da Sellia a calci nel sedere visto il fallimento di questa amministrazione ma almeno questa volta votiamo un nostro concittadino,

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  17. Speriamo invece che non sia Davide a lasciarci a quello che fino alla sua elezione e' stato sempre un triste destino. In tre anni questa amministrazione ha fatto più di quanto hanno fatto le ultime amministrazioni in trent'anni!

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  18. il tuo commento è dettato dall'amarezza che ancora ti brucia per aver perso le passate elezioni mi dispiace per te ma sellia sa benissimo chi sono le persone che l'amano e le persone che da sempre l'hanno distrutta conta meno che zero da dove uno risiede conta moltissimo l'impegno l'amore che uno mette quotidianamente per 5 anni al servizio della comunità

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  19. Se avessimo avuto sempre amministrazioni valide come questa Sellia oggi sarebbe unna cittadina. A calci nel sedere vanno prese le persine che non hanno mai fatto gli interessi di Sellia, anche se redidenti da sempre.

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  20. Se vorra' ricandidarsi sono certo che la grande maggioranza dei sellioti rinnovera' la sua fiducia all'attuale sindaco, persona gentile, disponibile, umile e seria!

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  21. io nono sono daccordo che questa amministrazione sia stata un fallimento, ha fatto molte cose, belle cose , certo molte cose personalmente l'avrei investite diversamente, ma basta che si faccia e' tutto buono, infatti sono scelte politiche da non recriminare. Ognuno ha i suoi pensieri alla fine si e' fatto tanto e bene, ma a mio malgrado non e' solo fare che puo decidere il riconferare una persona, infatti se dovessi rivotare non rifarei la stessa scelta.Ci sono stati piccoli, ma gravi errori che molte volte possono inficiare un intero operato.Vedremo chi scegliere tra i nuovi candidati, sicuramente non riscegliero' lo stesso

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  22. Mi seprete indicare quale amministrazione comunale dagli anni sessanta ha fatto gli interessi di SELLIA?
    Tutti se ne sono fregati.Incominciamo col la separazione da MARINA DI SELLIA.Come si fa ha dare il70% del territorio a sellia marina senza che nessun sindaco si opponga!
    Andate su GOOGLE.Per quei cialtroni della regione calabria,come si fa per separare una frazione dal comune
    ...LEGGE REGIONALE N. 33 DEL 20 LUGLIO 1982...

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  23. su questa se ne puo parlare, sulle passate stendiamo un velo pietoso , se siamo a queste condizioni ci sara' un perche'

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