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martedì 27 novembre 2012

Rivalutazione, salvaguardia, valorizzazione e utilizzo, dei siti di interesse storico-artistico-culturale-archeologico, presenti nei comuni di Albi e Magisano.



Visto l’ottimo e crescente interesse da parte dell’Amministrazione Regionale della Calabria verso una sana ed oculata valorizzazione delle aree caratterizzate da un patrimonio naturalistico e soprattutto di grande valenza culturale, le amministrazioni comunali di Albi e Magisano, nelle persone dei due sindaci Giovanni Piccoli e Antonio Lostumbo, presentano congiuntamente l’espressa volontà, anche utilizzando le competenze di tecnici, capaci ognuno attraverso la propria professionalità e competenza, di riportare alla luce i reperti presenti sul territorio e con essi la memoria storica delle civiltà che si sono succedute nel corso dei secoli nelle aree di competenza comunale. Le stesse, sono convinte, che solo una conoscenza piena della storia che interessa il proprio territorio, ancorchè inserita in un contesto di realtà vicine quali Taverna, Catanzaro, Sellia ecc. possa portare ad un progetto di continuità (che miri comunque alla salvaguardia di una memoria, di usi, costumi, delle tradizioni, e delle arti e mestieri), con la ripresa di risorse economiche che possano portare, in momento di grave crisi economico-finanziaria ad un ritorno a quelle attività che erano volano economico fino a trent’anni fa.
Si assiste ormai al continuo ritorno alle attività che hanno reso forte l’economia del paese Italia, artigianato, pastorizia e agricoltura sono i tre settori che inevitabilmente si spera possano essere ancore di salvataggio per le generazioni future. Il tutto arricchito da una ricerca, che possa portare competitività, in questo contesto e non in qualsiasi altro, ha senso la riqualificazione del territorio, e la sua bonifica, e dal punto di vista ambientale, e dal punto di vista di un turismo intelligente che riporti la gente in vere e proprie oasi di sapere, di conoscenza e di vivibilità. Ricreare e/o valorizzare quei siti, capaci di farci ritornare nel tempo passato, assaporandone gli odori, i sapori e respirandone l’aria ma nello stesso tempo vivendone l’essenza storica dal di dentro come se noi vivessimo in quelle epoche di valore epico, in un mondo ancora incontaminato e decontaminato dalla miopia dell’uomo. I comuni di Albi e Magisano hanno nel loro patrimonio, tutto questo. Scopo di questa “squadra” e mettere in pratica questa idea quanto meno affascinante, e di seguito si riportano le prime valutazioni generali:
Il territorio che congiunge i comuni di Albi, Taverna e Magisano conserva testimonianze di notevole valore artistico-culturale, alcune ancora da scoprire, altre che aspettano una buona e costante salvaguardia oltre ad una moderna promozione. L’area interessata, oltre a quanto già detto, è caratterizzata dalla presenza di una vegetazione rigogliosa che convive con ruscelli e corsi d’acqua e con una fauna da tutelare. Fra gli obiettivi da perseguire vi sono lo studio, la conservazione e la valorizzazione dei beni naturalistici e storico–culturali, delineando linee coerenti per lo sviluppo futuro. L’equipe di studio, formata da figure di professionisti in varie discipline, affronterà delle indagini specifiche capaci di riportare alla luce quelle che furono le vicende storiche, edilizie e i modi di vita delle popolazione che ci hanno preceduto. Successivamente si provvederà a trasmettere il proprio patrimonio, materiale ed immateriale, nel tempo e nello spazio attraverso nuovi ritrovati tecnici e scientifici.



.Abbazia di S. Maria di Pesaca
Reperti di notevole valore storico ed artistico: Monumenti millenari, testimoni del passare del tempo e dei popoli, aspettano di essere riportati alla luce. L’archeologia, disciplina scientifica che ha permesso di ricostruire la storia di civiltà quali quella Romana, Greca ed Egizia (solo per citare le più grandi), fornirà strumenti d’eccellenza per verificare quanto le fonti scritte, che raccontano la storia dell’antica Taverna e dei Casali ad essa legati, siano attendibili. Compito primario dei tecnici chiamati ad eseguire delle indagini preliminari, sarà quello di eseguire dei rilievi laddove esistono testimonianze storiche sotto forma di complessi architettonici risalenti a secoli passati.


Chiesa di S. Marco
Le indagini che l’equipe di studio sarà chiamata a svolgere riguarderanno, tra le altre, un’area di notevole interesse architettonico ed insieme storico documentario: “Taverna Vecchia”. Uria (in Frigio significava adorazione) fu una colonia della Magna Grecia sul Mar Ionio. Con il tramonto del paganesimo e l’avvento del cristianesimo, la città (divisa in tre zone), in seguito anche a distruzioni nemiche, fu convertita e lì dove sorgevano tre templi (o are votive) dedicati ad altrettante divinità pagane, sorsero tre edifici dove si professava la nuova fede. Da qui pare derivare il nome Trischine (Tryschenez, pare Treîs, tre, e da Schênê, luogo) che ricorderebbe i tre templi o tabernacoli. In seguito ai sempre più frequenti scontri con nemici provenienti dai mari e alle devastazioni che ne seguirono, le genti (greci e latini) si spostarono sui monti alla ricerca di pace (e questo verosimilmente intorno al X – XI sec.). Qui fondarono una nuova città, Taverna Montana (poi Taverna Vecchia). Questa sarà l’area interessata da una campagna di indagini preventiva a scavi; ancora oggi questa zona viene chiamata Taverna Vecchia. Sono visibili alcuni caseggiati, mura di cinta e i resti di una torre di guardia. Continuando a ricostruire a grandi linee, senza appesantimenti cronologici, la storia di Taverna, sappiamo che la popolazione lasciò questa seconda città dopo la distruzione subita da Guglielmo il Malo. Gli abitanti, scampati a questa ulteriore invasione, si trasferirono in un’area poco lontana attratti dall’amenità del clima (Bompignano, parte bassa dell’attuale città), dove fondarono l’attuale Taverna.


Resti della cinta muraria della Rocca (dettaglio di un’area più vasta)
Strutture architettoniche presenti nell’area denominata “Taverna Vecchia”


Mura in località Battarise

6 commenti:

  1. Si tratta di una scheda inviata alla Regione Calabria allo scopo di richiedere un contributo che consenta la valorizzazione di questi siti. Devo ringraziare pubblicamente l'arch. Salvatore Tozzo da MAgisano, il dott. Bruno BEvacqua ed il geom. Francesco Marchese da Albi, al quale va anche l'augurio di una pronta guarigione, per il lavoro da loro svolto che ci ha consentito di impostare la richiesta per come dal sito pubblicata.
    Giovanni PIccoli Sindaco di Albi

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  2. bravo al valente arch. salvatore un bravo anche al sindaco di albi che sponsorizzata la storia dei nostri centri vera linfa su un futuro di rivalutazione dei nostri paesi
    Giuseppe

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  3. c'è da precisare che il gruppo di lavoro che ha partorito l'idea di uno studio di tale portata oltre ai gia citati Arch. Salvatore Tozzo , Dott. Bruno Bevacqua e Geom. Franco Mrchese è composto dalla Archeologa Dott.ssa Giovanna Verbicaro e dall'Ing. Antonio Canino, ai quali si aggiungerà per la Flora e fauna il Dott. Carmine Lupia. La lungimiranza dei Sindaci Dott. Lostumbo (per Magisano) e Dott. Piccoli (per Albi)ha completato lo sforzo Comune. Grazie a Tutti, dunque e a Tutti Buon Lavoro. Con simpatia Arch. Salvatore Tozzo

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  4. bravo architetto salvatore tozzo che con amore si dedica a questi importanti riscoperte delle nostre radici
    Giovanni.S

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  5. FINALMENTE ALBI SEMBRA CHE STIA USCENDO DAL DIMENTICATOIO FA BENE IL SINDACO NEL FAR CONOSCERE LE VARIE NOTIZIE ANCHE SI INTERNET COSI NOI CHE ABITIAMO FUORI NE SAPPIAMO QUALCOSA IN PIU'

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  6. Buongiorno. Ringrazio chi ha dato ascolto alle mie parole ed ha capito che termini quali "valorizzazione" "conservazione" e "tutela" non sono vocaboli astrusi usciti per caso dal dizionario della lingua italiana. Nella relazione era presente una citazione che per ovvie ragioni giornalistiche non è stata inclusa: "Un popolo senza storia è come un albero senza radici". Questo è il motto che ha inaugurato la campagna di studio, di collaborazione e di partecipazione anche da parte della stampa che con dedizione e professionalità ha seguito le varie vicende.
    P.S.: l'impaginazione è un tantino lacunosa e la parte aggiunta in rosso è un pò sconclusionata.
    Cordialmente Bruno Bevacqua

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