Anno nuovo, vita nuova? No, vita vecchia, anzi immondizia vecchia. La crisi della spazzatura che attanaglia la provincia di Catanzaro e che avrebbe dovuto risolversi in men che non si dica da quanto dichiarato dai vertici politici, invece è ancora in alto mare. “Sarà tutto risolto, abbiamo trovato la soluzione!”, queste le parole di molti esponenti politici nei giorni immediatamente successivi al Natale, trascorso a far dribbling tra i sacchetti della spazzatura, ed effettivamente, i camion della nettezza urbana si sono dati un gran da fare, ma o la spazzatura è troppa, o forse l’impegno a risolvere il problema non è sufficiente, o sarebbe meglio dire, non vuole essere sufficiente. Molti hanno sperato in un nuovo anno scevro da problemi e invece la dura realtà è diversa. Non solo il capoluogo, dove in molte zone la situazione è disastrosa, ma anche in provincia, Soverato, Isca sullo Ionio, Sellia, per citare alcuni centri, la situazione è al collasso. I cassonetti traboccano e la raccolta non si fa da settimane. Il puzzo che i cittadini di certi quartieri sono costretti a subire, entra nelle case. Una prima fotografia del 2013 che certamente non fa onore a chi avrebbe dovuto evitare tutto ciò. Che fine ha fatto il buon senso? Qual è il posto relegato al diritto alla salute compromesso e messo a repentaglio? È possibile che nonostante fosse risaputo che si sarebbe arrivato a ciò, chi di dovere non ha fatto nulla?
Troppe domande alle quali qualcuno dovrà dare una risposta molto presto e alle quali molti una risposta l’hanno già data “Non si è fatto nulla e non si fa nulla perché evidentemente fa comodo a qualcuno”.
Clara Varano
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