Il colosso dell'energia A2A ha rilevato la proprietà dei bacini.
Secondo la versione ufficiale si potenzierà la produzione idroelettrica
ma è allarme per il turismo e le possibili conseguenze ambientali.
Saranno svuotati i laghi della Sila. Nei prossimi mesi partiranno vaste
opere di manutenzione e recupero, che riguarderanno le dighe e
comprenderanno anche lo svuotamento totale dei bacini. Si inizierà
dall'Arvo, a Lorica, e poi, tra un anno, si passerà alla manutenzione
dell'Ampollino a Trepidò, nel comune di Cotronei. La società A2A che ha
acquistato tutti i bacini calabresi, prima di proprietà di Enel, ha
progetti ambiziosi su quello che chiama il settore calabrese. La
finalità è quella di migliorare e potenziare la produzione di energia
idroelettrica, essendo A2A proprietaria delle centrali idroelettriche
alimentate attraverso queste grandi dighe. Fattori tecnici dunque alla
base dello svuotamento dei laghi. Ma l'operazione in sè riveste anche
altri aspetti, da quello puramente spettacolare, alle possibili
ripercussioni ambientali.
Quando l'Arvo e l'Ampollino saranno svuotati non si troverà certo il
mitico mostro di Lochness - nel 2005 nel lago ci fu un presunto
avvistamento di un rettile acquatico simile ad un plesiosauro - ma la
scena avrà lo stesso del sensazionale, anche dal punto di vista
semplicemente scenografico. Ma potrebbero, chissà, proseguire gli studi
con cui la soprintendenza archeologica individuò un importante
insediamento dell'antica età del bronzo (2000-1800 a.C.) proprio sulle
rive del Lago Ampollino. I primi scavi avvennero nel 1994 con la
direzione dall'archeologo Domenico Marino. L'Ampollino fu già svuotato una ....
volta una ventina d'anni fa e la
scena fu impressionante. Con le trote che a migliaia agonizzavano sul
fondo. Per diversi anni il lago rimase semivuoto, perdendo la bellezza
consueta, ma è poi, a poco a poco, tornò ad essere il mitico posto
magico di sempre, bello in tutte le stagioni, ghiacciato d'inverno e
fresco azzuro verde d'estate. Mentre Camigliatello, in provincia di
Cosenza, non si sviluppa direttamente sulle sponde dell'invaso, i
villaggi di Trepidò e Palumbo, in provincia di Crotone, sono nati
proprio attorno all’ Ampollino. La notizia dello svuotamento dei laghi
circola già tra i villeggianti, che intanto godono dei paesaggi
mozzafiato. Sull'Ampollino è di moda il pedalò, ma si pratica anche un
particolare surf e la pesca alla trota. Il litorale è super attrezzato
con ombrelloni, sdraio e panchine per i pic-nic.
Al lungolago ci tiene molto anche il sindaco di Cotronei, Nicola
Belcastro, che è preoccupato per il risvolto e le ripercussioni che lo
svuotamento potrà determinare dal punto di vista ambientale. «Sono
abbastanza preoccupato – ha sottolineato Belcastro – sono stato
informato di questi programmi durante un incontro al Parco nazionale
Ente Sila». «Quello che mi preoccupa di più – ha spiegato – oltre alla
fauna ittica, è l'aspetto ambientale». «La mia preoccupazione – ha
proseguito Belcastro – è collegata ai nuovi metodi che saranno adottati
per lo svuotamento degli invasi». Belcastro ha evidenziato che le
operazioni comprenderanno lo svuotamento delle dighe e l'abbassamento
dei fondali, ottenuto grazie all'asportazione dei fanghi depositati
alla base. «Il livello del lago – ha precisato il sindaco di Cotronei –
sarà abbassato utilizzando nuove tecniche che consistono nella
fluitazione, cioè nella movimentazione dell'acqua. I fanghi in questo
modo si diluiranno e si mescoleranno con l'acqua e verranno convogliati
nei fiumi fino al mare. Potrebbero esserci dei problemi dal punto di
vista ambientale».
Il sindaco di Cotronei ha ricordato che,
quando il lago Ampollino
venne svuotato per opere di manutenzione, vent'anni fa, i fanghi vennero
portati a discarica su camion. «L'acqua ed il fango attraverseranno la
valle del Neto e poi defluire». Belcastro ha spiegato che l'Arvo è
collegato all'Ampollino da un canale sotterraneo, un tunnel che passa
sotto il monte Nero lungo 6.250 metri e che probabilmente le acque dal
lago Arvo verranno convogliate attraverso il tunnel fino all’Ampollino
per essere poi scaricate a valle. Insomma un'operazione complessa che
inciderà sugli eco-sistemi naturali creati intorno ai laghi, costruiti
artificialmente, intorno agli anni '20 per produrre energia pulita. Fu
proprio grazie all'energia a basso costo che a Crotone si sviluppò uno
dei più importanti poli industriali del Mezzogiorno, adesso
dismesso. Gli impianti, situati in piccola parte nella provincia di
Cosenza e per la maggior parte nella provincia di Crotone, si sviluppano
tra le quote 1271e 103 metri sul livello del mare, con un dislivello di
ben 1168 metri.« Nell’autunno 2013 – si legge nella relazione dell'A2A -
è previsto lo svaso del serbatoio Arvo, a fini ispettivi e manutentivi
delle opere di presa e di scarico. Tale svuotamento, unito alla
fluitazione, nel torrente a valle della diga, del sedimento trasportato
dalle acque dei torrenti immissari, determinerà effetti sulla fauna
ittica». Ed anche: «Ai fini di rispondere alle prescrizioni in merito
del Parco Nazionale della Sila, stimare gli effetti sulla fauna ittica
del serbatoio e del torrente a valle e definire le attività di
salvaguardia da mettere in atto, è stato predisposto il presente piano
di attività».
Fonte il "Quotidiano della Calabria"
Si deve trovare un metodo diverso per la manutenzione dei laghi, evitando lo svuotamento degli stessi: questo arrecherà certamente tanti danni.
RispondiEliminasono opere idraluche che periodicamente vanno fatte certo bisogna trovare il modo di evitare un disastro ambientale ma molto difficile fare manutenzione sena svuotare i bacini
RispondiEliminaMarco