venerdì 26 giugno 2020

Branco di cinghiali a spasso nei centri del catanzarese intervengono i selettori per abbatterli


Due cinghiali a spasso per le vie di Montepaone sono stati abbattuti. L’operazione si è svolta in collaborazione con i Carabinieri di SoveratoGli animali, che da qualche giorno facevano capolino per le vie di del centro del catanzarese, sono stati bloccati dall’intervento dei selettori e dei militari del Reparto Radiomobile. Durante la notte, a seguito di diverse segnalazioni arrivate al 112, è scattata l’operazione che ha consentito di fermare gli ungulati, con l’intervento, appunto, dei carabinieri e dei selettori, questi ultimi diretti dal loro coordinatore ed in stretto contatto con il Dipartimento Agricoltura e l’Ufficio Caccia della Regione CalabriaPer scongiurare problemi, eventuali danni o anche feriti, i selettori hanno spinto la coppia di cinghiali ad allontanarsi dal centro abitato, quindi, una volta arrivati nelle campagne di Montepaone, hanno proceduto all’abbattimento in sicurezza degli esemplari, le cui carcasse sono state poi messe a disposizione delle autorità sanitarie competenti per i controlli del caso.
Chi sono i selettori regionali ?
La tutela degli agricoltori, degli allevatori e dei cittadini calabresi è una priorità assoluta”. Lo dice l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, commentando l’approvazione (relativamente al periodo Maggio 2020-Aprile 2021) del nuovo piano regionale di selezione degli ungulati, avvenuta col parere favorevole dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.“La pandemia ed il conseguente lockdown – sottolinea Gallo – sono stati il detonatore di...........
una situazione di per sé già esplosiva, favorendo la moltiplicazione dei cinghiali il cui numero è ulteriormente lievitato in breve tempo, specialmente nelle aree antropizzate, fino a divenire essi un pericolo sempre più serio non solo per le coltivazioni e gli allevamenti calabresi, ma anche per l’incolumità pubblica, in considerazione degli incidenti stradali causati e del loro ingresso fin dentro i centri abitati”.Sulla scorta della programmazione adottata dalla Regione, le squadre di selettori entreranno in azione da subito, con facoltà di abbattere fino a 10.000 capi (rispetto ai 3.400 in precedenza indicati quale tetto massimo), operando su una superficie agro-silvo pastorale di circa 250.000 ettari. Nello specifico, l’autorizzazione contenuta nel nuovo piano consentirà l’abbattimento di 6.800 capi in più, dei quali 2.720 maschi adulti, 4.080 femmine adulte, 1.672 maschi inferiori all’anno, 1.058 superiori all’anno, 2.410 femmine inferiori all’anno e 1.670 femmine superiori all’anno.“Fondamentale – sottolinea l’assessore – sarà l’opera dei selettori, che non sono semplici cacciatori, ma tecnici specializzati in grado di distinguere da lontano gli esemplari maschi dalle femmine ed i piccoli dagli adulti. Data l’importanza di questa figura, è in corso di definizione la formazione di altri selettori da utilizzare per l’attuazione del piano di selezione, attraverso specifici corsi di formazione attivati dalla Regione”.Conclude l’assessore: “D’intesa con il Presidente Santelli, stiamo valutando l’adozione di misure aggiuntive per contrastare il fenomeno e tutelare la sicurezza dei calabresi e del mondo agricolo e zootecnico calabrese. In particolare, insieme alle altre Regioni italiane, abbiamo già avanzato richiesto di avvio di un confronto col Ministero dell’Ambiente, per definire azioni di contenimento comuni ed ancor più incisive, sull’intero territorio nazionale come in Calabria”.

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