Sì, perché è chiaro che dietro una domanda, ripetuta all’infinito, si nasconde non solo un tono chiaramente provocatorio e pungente, ma anche un po’ di ignoranza e di superficialità.
La vicenda incresciosa della presentazione che Easyjet ha dedicato alla Calabria, definendola “terra di mafia e terremoti”, ha suscitato la giusta indignazione istituzionale, oltre che del popolo social, tanto da costringere la compagnia aerea a scuse e rettifiche.
Di questa brutta storia se ne è parlato a livello nazionale, ma devo dire anche con grande orgoglio che i calabresi, lontani e vicini, e non solo, hanno difeso con le unghie l’immagine del nostro territorio, tanto di ribaltare in positivo il racconto che ne è emerso. Una sorta di “contro pubblicità” spontanea e virale che, a pagarla, chissà quanti milioni sarebbero serviti.
La vicenda incresciosa della presentazione che Easyjet ha dedicato alla Calabria, definendola “terra di mafia e terremoti”, ha suscitato la giusta indignazione istituzionale, oltre che del popolo social, tanto da costringere la compagnia aerea a scuse e rettifiche.
Di questa brutta storia se ne è parlato a livello nazionale, ma devo dire anche con grande orgoglio che i calabresi, lontani e vicini, e non solo, hanno difeso con le unghie l’immagine del nostro territorio, tanto di ribaltare in positivo il racconto che ne è emerso. Una sorta di “contro pubblicità” spontanea e virale che, a pagarla, chissà quanti milioni sarebbero serviti.
Non è questo il......
contesto giusto per parlare di turismo e marketing territoriale, ma una cosa la devo dire: i primi “ambasciatori”, a tutti i livelli, dentro e fuori i confini, siamo noi, che dobbiamo conoscere di più e amare la nostra terra affinché i Cruciani di turno non abbiano più motivi e pretesti per parlar male. #calabriadaamare non resti solo un hashtag.
contesto giusto per parlare di turismo e marketing territoriale, ma una cosa la devo dire: i primi “ambasciatori”, a tutti i livelli, dentro e fuori i confini, siamo noi, che dobbiamo conoscere di più e amare la nostra terra affinché i Cruciani di turno non abbiano più motivi e pretesti per parlar male. #calabriadaamare non resti solo un hashtag.
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