nulla risulta nella banca giudiziale a suo carico. E mentre si attende di conoscere gli sviluppi della vicenda, quel che è certo è che lo scontro tra i due sindaci ha ormai superato i confini del confronto politico tradizionale, assumendo toni e risvolti che rischiano di compromettere il dialogo istituzionale tra due comunità già duramente provate da sfide economiche e sociali importanti.
Diatriba a suon di denunce fra il sindaco di Belcastro Antonio Torchia e il sindaco di Botricello Simone Puccio dopo la manifestazione degli agricoltori avvenuta a gennaio scorso. Fra i due sindaci dei due Comuni limitrofi da qualche mese si è innescata una polemica che non è rimasta solo verbale e nei toni di un confronto politico anche aspro, ma si è spinta oltre. Di recente, Torchia ha annunciato che darà mandato a un legale per tutelare la sua persona e il Comune di Belcastro da quelle che definisce menzogne. Il riferimento è alla lettera, che Torchia ha pubblicato sui social, scritta qualche mese fa da Puccio e indirizzata al prefetto di Catanzaro. La lettera riservata denunciava presunte infiltrazioni delle consorterie di Belcastro e Marcedusa nella manifestazione degli agricoltori. Secondo la ricostruzione del sindaco di Botricello, a un certo punto le proteste non sarebbero state più in mano al comitato degli agricoltori, ma la gestione sarebbe passato in mano a questi gruppi, tanto più che, sempre secondo quanto messo nero su bianco da Puccio, in un bar adiacente al punto di ritrovo dei manifestanti si sarebbe tenuta una riunione con i rappresentanti di queste consorterie. Puccio prosegue, riferendo che il sindaco di Belcastro si sarebbe autonominato portavoce della protesta degli agricoltori.
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