martedì 25 novembre 2025

L'incredibile storia dei 2 gemellini dati per morti nel 1970 ma invece furono venduti. Traffico di neonati avvenuto sull'asse Crotone-Catanzaro. Il video Agghiacciante

 


Adesso contiene ipotesi di reato ben precise il fascicolo d'inchiesta aperto dalla Procura di Crotone sul caso dei due gemellini di ........ 

 Cutro dati per morti nel 1970 ma i cui fratelli hanno denunciato che fossero stati sottratti e venduti. L'ufficio inquirente diretto dal procuratore Domenico Guarascio indaga infatti per sottrazione di minore e soppressione di atti.

Nel 1970 qualcuno fece scomparire due gemellini a Cutro, a distanza di 55 anni l'inchiesta si allarga

Un passo in avanti ulteriore rispetto agli accertamenti avviati nei mesi scorsi, quando le investigazioni affidate ai poliziotti della Squadra Mobile di Crotone erano solo di natura conoscitiva. Invece ora gli approfondimenti stanno seguendo una strada più delineata sebbene continuino ad essere a carico di ignoti. L'obiettivo, non facile, è fare luce su ciò che gli inquirenti definiscono «anomalie che ci sono state in passato» che farebbero pensare a un presunto traffico di neonati avvenuto sull'asse Crotone-Catanzaro.
Qui sotto il video il video 

Tutto nasce dalla vicenda di Franca e Mario Oliverio di Cutro. I gemellini nacquero nella notte tra il 19 e il 20 gennaio 1970 all’ospedale “vecchio” di Crotone. 
La madre. Lucia Iefalo, durante il parto subisce abbondanti perdite di sangue e viene sottoposta a trasfusioni. Ma i due gemelli vengono al mondo. Identificati nella cartella clinica con i numeri 48 e 49, all’ospedale risultano essere nati vivi. Non hanno ancora un nome. Solo un numero. Ad assistere al parto c’è la cognata della signora, che vede i bambini vivi. Durante la degenza, intanto, la partoriente firma dei fogli dei quali non conosce il contenuto. opo qualche giorno, migliorate le condizioni della signora Iefalo, i sanitari e una suora che presta assistenza ai pazienti le riferiscono che i suoi due figli sono stati trasferiti all’ospedale di Catanzaro perché quello di Crotone è sprovvisto di incubatrice. Aggiungono che ai bimbi sono stati dati i nomi di Mario e Franca. Una stranezza, perché non erano i nomi scelti dai genitori. Il 27 gennaio la signora viene dimessa e contestualmente le comunicano che i suoi figli sono deceduti. Chiede di vederli ma le dicono che non è possibile. Due le inchieste archiviate, dopo che erano state aperte su impulso dei fratelli Filomena e Francesco Oliverio, che sono ancora in cerca dei loro fratelli gemelli che oggi avrebbero 55 anni. La vicenda fu raccontata per la prima volta dal Quotidiano nel 2013. Oggi là non c’è più manco l’ospedale. Lo stabile, di recente recuperato dal Comune, è divenuto un teatro. Negli stessi anni, altre donne, provenienti dal Crotonese, avrebbero partorito all’ospedale vecchio. Le ha raccontate Roberta Spinelli durante il programma Rai “Storie italiane”. Una donna di 80 anni, per esempio, racconta di aver dato alla luce due gemelli ma non glieli fecero vedere perché morti. I corpi non sono mai stati restituiti. L’ipotesi che sta emergendo durante più puntate della trasmissione è che alle donne veniva fatto firmare un foglio di cui disconoscono il contenuto. Forse non era il consenso al trasferimento all’ospedale di Catanzaro ma una rinuncia ai figli per legalizzare il passaggio all’orfanotrofio.

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