Il Corpus Domini è legato, in molti paesi, alla tradizione dell’Infiorata, col pavimento di vie e piazze ricoperto con i petali dei fiori a.............
Il Corpus Domini è legato, in molti paesi, alla tradizione dell’Infiorata, col pavimento di vie e piazze ricoperto con i petali dei fiori a.............
Un’opera pubblica strategica per il territorio calabrese che non sarà più realizzata. Un finanziamento di € 259.735.539,96 concesso a mezzo della Cassa per il Mezzogiorno e, successivamente, dai Ministeri dell’ambiente e delle infrastrutture irrimediabilmente perso per la ...........
Bisogna subito sottolineare e evidenziare che i lavori sono stati svolti anche per la messa in .......
In Calabria i fedeli partecipano con devozione alla benedizione delle palme che assumono diverse forme come croci, cuori, fisarmoniche o simboli di prosperità e abbondanza. In alcuni paesi vengono caricate di cioccolatini e dolci per i bambini. Nei centri del cosentino, viene caricata con dolci e fichi e in cima viene messo un arancio ed una fettuccina di seta. n tutta la Calabria si organizzano processioni, alle quali prendono parte tutti i cittadini. Le processione si concludono con la benedizione delle palme. Terminata la funzione della benedizione, si usa collocare, un po’ dovunque, le palme, i ramoscelli di ulivo e di alloro.
In alcuni paesi esisteva la tradizione di bruciare le foglie secche di palma e di ulivo per fumigare l’interno delle case, una sorta di scongiuro contro le insidie del maligno.
CURINGA
ZAGARISE
STALETTI'
PENTONE
GIMIGLIANO
Il prefetto di Catanzaro, Enrico Ricci, divenute irrevocabili le dimissioni del sindaco di Sorbo San Basile, Vincenzo Nania, ha sospeso, con provvedimento in data 5 marzo 2024, in attesa del decreto del Presidente della Repubblica, il consiglio comunale di Sorbo San Basile e ha nominato il dott. Francesco Giacobbe, funzionario in servizio presso la Prefettura di Catanzaro, commissario prefettizio del Comune. Le dimissioni del sindaco Nania erano arrivate dopo un’indagine sulle presunte irregolarità nelle diverse procedure di affidamento, accuse che Narnia aveva definito «infamanti e calunniose».
I fatti sulle indagine nel comune Presilano.......
Si fanno più chiari i contorni dell’inchiesta della Procura di Catanzaro che ha portato alle dimissioni del sindaco di Sorbo San Basile Vincenzo Nania. A portare la Digos e i Carabinieri di Taverna negli uffici del piccolo Comune presilano ci sarebbero i sospetti sugli incarichi conferiti dall’amministrazione comunale ad alcuni professionisti di Catanzaro e non solo.
La Digos indaga sui rapporti tra il sindaco Nania e il legale Pitaro. Agli atti dell’inchiesta sono allegate anche alcune intercettazioni
La Procura ipotizza patti corruttivi e accordi collusivi che avrebbero indirizzato non solo il conferimento degli incarichi esterni ma anche alcuni incanti pubblici. Proprio per trovare i necessari riscontri alle ipotesi di reato nei giorni scorsi sono state effettuate alcune perquisizioni. Gli agenti della Digos hanno notificato un’informazione di garanzia con contestuale decreto di perquisizione all’avvocato Giuseppe Pitaro. Nei suoi confronti il pm Saverio Sapia contesta i reati di corruzione e turbata libertà degli incanti. Reati che sarebbero avvenuti, il primo nell’agosto del 2023 e il secondo a partire dal luglio 2022. La Procura ha chiesto e ottenuto dal gip l’autorizzazione a procedere per la perquisizione e il sequestro. Secondo l’accusa l’avvocato Pitaro avrebbe ottenuto dal Comune di Sorbo San Basile incarichi nonostante abbia continuato ad assistere diversi soggetti che avevano cause in corso contro l’ente. Si sarebbe quindi trovato in una condizione di contrasto rispetto a quanto previsto dal regolamento comunale. Nel 2017 infatti era stata creata una short list di professionisti da cui l’amministrazione poteva attingere per .............
Si è dimesso questa mattina il sindaco del Comune di Sorbo San Basile, Vincenzo Nania, indirizzando la lettera di “dimissioni irrevocabili dalla carica” e “da ogni altro incarico connesso o collegato” al segretario comunale e, per conoscenza, al Prefetto, al responsabile del Settore Amministrativo e ai consiglieri comunali.
Nelle motivazioni della decisione come riporta l'edizione odierna online della Gazzetta del Sud il primo cittadino evidenzia che “l’indagine della Procura della Repubblica di Catanzaro, avente ad oggetto gravi ipotesi di reato connesse all’esercizio del mio ufficio di Sindaco, mi impone sul piano politico la scelta responsabile delle dimissioni irrevocabili dalla carica e da ogni altro incarico connesso o collegato, con effetto immediato. Sebbene non mi sfugga la genesi del procedimento e sia fermamente consapevole della mia totale innocenza - avendo sempre agito con limpidezza e nel pieno rispetto dei principi di imparzialità e trasparenza, oltre che nell’esclusivo interesse della collettività - ritengo doveroso restituire serenità all’ente locale così gravemente turbato dall’indagine in corso e concentrarmi, com’è giusto che sia, sulla difesa della mia onestà e probità di uomo e di amministratore, gravemente messe in discussione in questo momento storico. Chi ha dato a causa tutto ciò, con ......
Un gruppo composto da sette scout, nell’intento di voler raggiungere il fiume Alli - o del Passante - si è smarrito ieri pomeriggio in ritrovandosi in un ambiente fortemente impervio, ricco di fitta vegetazione e salti di roccia, non riuscendo più a risalire verso il sentiero.
Uno di loro è riuscito però ad allertare i soccorsi e sul posto, in Località Colle Castagna nel comune di Sorbo San Basile, sulla Sila Catanzarese, nel catanzarese, sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento volontario di Taverna e gli specialisti della Stazione Catanzaro del Soccorso Alpino e Speleologico Calabria. Dopo circa due ore di ricerche gli escursionisti sono stati rintracciati e poi evacuati dalla zona e ricondotti sul sentiero dove, la componente sanitaria del CNSAS ha eseguito i primi accertamenti del caso. Il gruppo, provato, stanco e con qualche leggera contusione, è stato accompagnato nei pressi di un ristorante di Taverna, in contrada .............
Ciò che tutti continuano a chiedersi è: c’è un basista un “referente” della
zona? Chi sono queste persone che organizzano e conducono queste operazioni? Nella Presila, fino a qualche tempo fa, la parola furti si sentiva raramente. A tale proposito interviene il consigliere comunale di Sorbo San Basile Salvatore Paonessa il quale dichiara: «In tanti hanno palesato solidarietà e vicinanza alle famiglie interessate dai furti e grazie alle tante chiamate e alle visite sono riusciti a trasmettere tanta forza per superare questi episodi, per questo si dovrebbe creare, tra cittadini, una rete di collaborazione per cercare di prevenire e scongiurare azioni del genere. Eppure oggi sono così frequenti, dinamiche diverse, furti da rompi capo, furti che quasi hanno dinamiche da film. Sembra che qualcuno muova le pedine, comandi le persone e le faccia agire tutte al momento giusto. La tecnica del clan della squadra è molto intuitiva: vengono scelti gli obiettivi, studiati per un po’di tempo, pedinati e al momento giusto nel giro di pochi minuti depredano il possibile.( tratto dall'edizione locale della Gazzetta del Sud)
a seguire l'articolo tratto dalla Gazzetta del Sud
La Corte d'assise di Catanzaro ha assolto Salvatore Abbruzzo e Francesco Gualtieri, di Borgia, dall'accusa di aver ucciso, con l'aggravante delle modalità mafiose, Massimiliano Falcone e suo cugino Davide Iannoccari nel 2006 a Taverna, nel Catanzarese. A riferirlo sono i legali di Abbruzzo e Gualtieri, gli avvocati Salvatore Staiano, Guido Contestabile e Antonio Lomonaco.
"Secondo la ricostruzione della direzione antimafia di Catanzaro - spiegano gli avvocati Staiano, Contestabile e Lomonaco - il movente sarebbe stato da ricercare nei contrasti territoriali insorti tra la famiglia Cossari e i Catarisano per il controllo dell’area di Roccelletta di Borgia. Massimiliano Falcone, esponente di spicco della famiglia Cossari e conosciuto per la sua caratura criminale e spregiudicatezza, in particolare, nella gestione delle attività estorsive, stava trascorrendo all’interno del villaggio Lagomar la sua latitanza. Qui fu raggiunto dai due killer e freddato, assieme al cugino Davide Iannoccari, da numerosi colpi di due pistole calibro 9. I corpi sarebbero poi stati gettati nelle campagne di Sorbo San Basile con l’intento di distruggerli dandoli alle fiamme. La chiave di volta delle indagini - rilevano i legali dei due imputati - risiedeva nelle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia Raffaele Moscato, Gennaro Pulice e Santino Mirarchi, tutti concordi nell’attribuire il duplice omicidio ai due esponenti dei Catarisano, avvicinatisi al reggente della famiglia contrapposta ma solo per decapitarne il vertice. Il pm presente oggi in aula, Debora Rizzo aveva invocato per entrambi l’ergastolo. Accolta invece - concludono gli avvocati Staiano, Contestabile e Lomonaco - la linea difensiva con il contributo professionale del legale Isabella Camporato che .......