| Nella foto l'imponente struttura in ferro per la costruzione della cittadella regionale Calabrese di Catanzaro |
Vedremo mai in tempi brevi la consegna della cittadella regionale della Calabria dove saranno sistemati tutte le miriade di uffici sparsi nella città di Catanzaro che incidono con enormi spese di locazione nelle già magre casse regionali? Intanto il presidente Scopelliti metta le mani avanti dicendo che: Da un’opera che doveva essere realizzata in cemento armato si è passati all’adozione dell’acciaio. Un azzardo forte da parte della politica e un fatto che ha determinato lo stravolgimento del progetto originario e il cambiamento degli accordi contrattuali. Questo lo stato dell’arte dei lavori per la costruzione della cittadella della regione. Lo ha riferito ieri il Governatore Giuseppe Scopelliti, in un’incontro con la stampa a cui hanno partecipato gli assessori regionali ai Lavori pubblici, Giuseppe Gentile, e al Personale Domenico Tallini. «Abbiamo necessità di fare chiarezza - ha sostenuto Scopelliti - sulle sorti di una scelta che è funzionale e strategica e su una struttura molto attesa non solo dalla città di Catanzaro ma da tutta la regione. Per questo stiamo concentrando tutti i nostri sforzi. Ci sono però aspetti inquientanti e su questi siamo pronti a fornire alla magistratura tutti gli elementi di cui siamo in possesso». Ma entriamo nei dettagli, forniti dal presidente. Nel 2006 il contraente generale Ati Sadelmi spa ha presentato il progetto definitivo che è stato approvato il 23 luglio del 2007. Nel settembre 2007 il responsabile del procedimento pro tempore ha disposto alcune attività propedeutiche all’inizio delle lavorazioni che si sono concluse a dicembre 2008, quando è stato ordinato l’avvio di scavo e cantierizzazione. Contestualmente il contraente generale ha notificato alla Regione maggiori oneri per 44 milioni di euro in considerazione del notevole periodo di tempo (oltre due anni) intercorso tra la gara e il possibile avvio dei lavori. Nel marzo 2009 il contraente generale ha segnalato alla Regione l’opportunità della realizzazione di una struttura in acciaio in variante rispetto all’originaria tipologia costruttiva prevista in cemento armato.



