Eccoci al primo capitolo dei tre del racconto del mese d'ottobre. Ambientato subito dopo la prima guerra mondiale narra di una povera ragazzina di una Sellia affamata in ogni senso,una miseria generalizzata, i ricchi erano veramente pochi mentre i poveri vivevano alla giornata cercando in ogni modo di portare qualcosa da mangiare a casa. Sembra che tutto questo non possa essere mai esistito paraganato alla società attuale in cui viviamo del tutto e subito,dell'usa e getta,eppure sino a circa 30 anni fa si dava il giusto valore ad ogni cosa apprezzando quel poco che si aveva. Per quanto riguarda gli eventuali commenti ( sempre ben accetti) vi invito ad inserirli al terzo ed ultimo capitolo con le vostre eventuali pareri sul racconto. Buona lettura
Concetta era una ragazzina cresciuta in fretta, povera, molto povera. Come purtroppo lo erano in molti in quei tempi, la mattina di buon ora portava a pascolare le caprette che non erano sue, ma di una signora vedova vicina di casa che in cambio di un po' di latte e ogni tanto un po' di formaggio, le faceva pascolare nei campi vicino Sellia. Aveva meno di 14 anni ma il viso segnato di molti disagi, da molta fame, da molta sofferenza sembrava che ne avesse molti di più.Viveva con suo padre che ormai non lavorava più, e il suo unico pensiero era ubriacarsi sin dalla mattina. Sua mamma era morta dopo aver partorito il suo ultimo fratellino che ora aveva circa un anno, il quale assieme alle 2 sorelline vivevano dalla nonna. La piccola Concetta essendo la più...........