sabato 8 gennaio 2011

Dizionario dialettale Selliese (lettera R )

Stiamo arrivando alla conclusione di questo molto completo dizionario dialettale Selliese il quale anche  grazie  ai vostro preziosi contributi  nell'inserire nei commenti nuove parole si arricchisce sempre di nuovi vocaboli. Eccoci alla lettera R:  come ruga  "a ruga " era un piccolo paese all'interno di ogni paese,un luogo di aggregazione, di appartenenza. Essa svolgeva un ruolo molto importante, ogni persona si identificava prima con il proprio paese natio, subito dopo con la sua ruga il suo rione dove al suo interno tutti si conoscevano si aiutavano,si difendevano. Sellia aveva tanti rioni "rughe" molte sono andate definitivamente perse duranti i vari disastrosi cataclismi del 1781 e del 1943,alcuni nomi di rughe resistite sino ai nostri giorni: Sant'Angelo,Cuvalo,Serruna,Coculi, Chiazza,Portabella, Ruscia ecc... Aiutateci nell'inserimento di nuovi vocaboli la quale la lettera R ne è molto ricca, cercando di evitare quelli già inseriti.


RACCATUSU . localià di Sellia
RACCINARA.graffiare
RADICA. m. radice
RAFFIA. fibra per legare
RAGGHIARA verbo Ragliare
RAGGIA s.f. Rabbia
RAGGIU s.m. Raggio
RAGGIUNA s.m. Ragione
RAGNU s.m. Ragno
RAGUMUSU. ag. persona asmatica
RAMPARA verbo Tagliare l’erba
RAMU s.m. Ramo
RAJA. gioco dei ragazzi con monete
RANDICELLU.ag.un pò più grande
RANNA agg. Grande
RANUNCHIU s.m. Ranocchio
RAPATU agg. Rasato
RASA s.f. Lato
RASENTAagg. Vicino
RASPARA verbo Grattare
RASTELLU.m.rastrello
RASULU s.f. attrezzo da barbiere
REZZETTA s.f. Ricetta
REBELLU s.m. Schiamazzo
RECOGGHIRA verbo Raccogliere
RECRIARA verbo Ricrearsi, divertirsi
RECCU s.m. Rastrello
REFICU s.m. Orlo
REGALU s.m. Regalo
REGGHIA s.f.pezzo di muro,legno..
REJERA verbo Reggere
REMOLLARA verbo Rammollire, intenerire
REMU s.m. Remo
REMUNIARA verbo Mescolare
RENNIRAverbo Rendere
RENNUCIRA verbo Ridurre
REPULU s.m. Lepre
REQUIA sost. Requie
RESCA s.f. Lisca
RESIMUGGHI s.f. Piccola quantità
RESPIGGHIARA verbo Risvegliarsi
RESPUNNIRA verbo Rispondere
RESTAMENTU s.m. Prima compromessa
RESTATINA s.f. Cosa rimasta, residuo
RESTORNU s.m. Vomito
RETRATTU s.m. Ritratto
REVOTU s.m. Fermentazione del mosto

Cosa sta succedendo al nostro pianeta? Decine di migliaia di granchi morti nel Kent. Centinaia di merli dalle ali rosse caduti dal cielo in Louisiana. Oltre cento mila pesci morti sulle rive dell’Arkansas. Altre 100 tonnellate di sardine senza vita nel sud del Brasile. Centinaia di tortore morte anche in Italia, tutte a Faenza. Cosa succede?

Decine di migliaia di granchi morti nel Kent. Centinaia di merli dalle ali rosse caduti dal cielo in Louisiana. Oltre cento mila pesci morti sulle rive dell’Arkansas. Altre 100 tonnellate di sardine senza vita nel sud del Brasile. Centinaia di tortore morte anche in Italia, tutte a Faenza. Cosa succede? Ad essere pessimisti si potrebbe dire che la fine del mondo si avvicina, che quel tanto discusso 2012 potrebbe essere non solo una profezia Maya diventata ormai un culto. Scienziati, studiosi, animalisti e ricercatori una spiegazione plausibile non ce l’hanno. Se provano a darne una viene subito smentita e tutte sono in contraso l’una con l’altra.
Prima di vedere le spiegazioni, anche quelle più strampalate e surreali, ecco un po’ di numeri. Il 13 dicembre scorso 10 tonnellate di pesci morti sulle rive di Kawau Island, in Nuova Zelanda. Il 15 dicembre altre migliaia di pesci senza vita sulle coste della Florida. Il primo gennaio 2011 oltre 5 mila merli cadono senza vita dal cielo in Arkansas. Il 3 gennaio si verificano 4 fenomeni distinti, tutti lo stesso giorno: 100 mila pesci tamburo morti sempre in Arkansas, 40 mila granchi senza vita nel Kent, decine di migliaia di pesci nel Maryland e 400 tortore morte in Italia, a Faenza. Il 4 gennaio altre “cadute misteriose”: 500 merli morti in Louisiana, 100 tonnellate di pesci in Brasile. Il 5 gennaio infine centinaia di orate sulle rive sempre della Nuova Zelanda.Corvi morti trovati anche in Svezia.
Le morti non hanno spiegazione plausibile. Così negli Usa profeti, astrologi, cartomanti e ciarlatani vari si sono scatenati assicurando che la strage di uccelli e pesci è un segno preciso che l’Altissimo ci sta inviando. Una specie di ultima chiamata prima del Giudizio Finale. Non bastavano i Maya insomma a dirci che il 21 dicembre del 2012 il nostro tempo sarà scaduto. La setta cristiana di Harold Camping, da una radio californiana seguita da milioni di ascoltatori, assicura che “siamo agli sgoccioli” e fissa date ancora più vicine di quella stabilita dai Maya: il 21 maggio prossimo ci sarà il giorno del giudizio, e il 21 ottobre, quando la Terra prenderà fuoco, la fine del mondo.

venerdì 7 gennaio 2011

Un 2011 che inizia bene per il blog selliaracconta


Con l’epifania finiscono le lunghe feste natalizie durante le quali il blog vi ha tenuto sempre aggiornati su tutto le notizie del nostro comprensorio e non solo,ovviamente in primissimo piano rimane sempre la storia,i racconti,le notizie su Sellia, tante saranno i racconti le curiosità che inseriremo durante quest’anno appena iniziato. Come avevamo accennato in un precedente post con il 2011 la foto di copertina del  blog non sarà più cambiata a cadenza mensile ma periodicamente dove  inseriremo nuove foto nuove immagini in movimento come abbiamo fatto oggi togliendo la foto grande dell’home page  ed inserendo un insieme di foto in movimento,  attinenti al periodo alle varie ricorrenze ne inseriremo di nuove. Abbiamo ricevuto molte E-mail,( parecchi di persone non di Sellia) di stima,di ringraziamenti per il lavoro svolto con attenzione anche verso i paesi del nostro comprensorio inserendo molte notizie, appuntamenti  ecc…  Il 2011 per il blog selliaracconta è iniziato molto bene dopo il boom incredibile di visite del giorno 4 con un totale di visite 920, proprio ieri abbiamo ottenuto  oltre 160 contatti  malgrado il giorno di festa dell’epifania il tutto dimostra come ormai gli utenti apprezzano il nostro lavoro,molti ormai lo visitano quotidianamente. Grazie ai vostri consigli,suggerimenti sempre molto apprezzati cercheremo continuamente di offrire un servizio  apprezzato con l’inserimento  quotidianamente di nuovi post,nuovi servizi. Un saluto a tutti rinnovandovi l’augurio di un felice,sereno 2011

Nuove regole per l'esenzione del ticket introdotte dal 1° gennaio dalla giunta Scopelliti, giudicate da molte categorie completamente inique, che peseranno negativamente su molte famiglie anche con reddito basso

Dopo i regali di Natale arrivati con l’aumento di Irba, Irpef e Irap, il centrodestra ha confezionato per i calabresi anche una sgradita calza della befana, che contiene le misure assolutamente inique riguardanti il ticket sanitario. Mentre prima vi era l’esenzione fino a 10.000 euro per i redditi Isee, oggi il governo regionale, non prevedendo l’applicazione dell’Isee, penalizza oltremodo i componenti dei nuclei familiari che finora hanno potuto godere dell’esenzione. In sintesi, al di sotto dei 10.000 euro tutti devono pagare il ticket, tranne chi appartiene alle 4 nuove fasce di esenzione. Le modifiche apportate dal presidente Scopelliti, quindi, produrranno gravi disagi e peseranno sui bilanci di moltissime famiglie che prima potevano usufruire di alcune agevolazioni. L’introduzione di queste 4 nuove tipologie, inoltre, sta generando molta confusione presso gli sportelli ticket dei vari distretti sanitari.
Di fatto dal 1° gennaio 2011 non sono più validi gli attestati che certificavano l’esenzione per chi aveva una condizione economica configurata dall’indicatore Isee con il codice E00, cioè per tutti i nuclei familiari con reddito complessivo fino a 10.000 euro. Non solo: chi aveva prenotato prestazioni specialistiche o aveva prescrizioni di farmaci con codice E00 si vede invalidare la prestazione di cui doveva usufruire, a meno che questa non sia stata erogata entro il 31 dicembre 2010. Con le modifiche apportate da Scopelliti al regolamento regionale per l’esenzione ticket, sono state create 4 fasce di esenzione da applicare senza indicatore Isee, e anche se opportunamente sono stati esentati i bambini sotto i 6 anni e gli anziani sopra i 65 con reddito inferiore ai 36.151,98 euro, l’intero provvedimento appare oltremodo penalizzante per tutti i componenti di nuclei familiari che prima erano esenti perché al di sotto di 10.000 euro di reddito Isee.
Il problema, oltre che politico, è sociale, e andrebbe affrontato con grande senso di responsabilità, soprattutto alla luce del difficilissimo momento storico che vive l’economia italiana e il Meridione in particolare. Nonostante sia comprensibile la necessità di fare cassa per ripianare il disavanzo del settore sanitario, riteniamo, come per la riorganizzazione della rete ospedaliera, che i provvedimenti di Scopelliti in qualità di commissario ad acta siano oltremodo penalizzanti per le fasce deboli e per i territori disagiati. I sacrifici, pur necessari, vanno senza dubbio ripartiti con maggiore equità".

giovedì 6 gennaio 2011

la vera storia dei Re Magi

La storia dei re Magi è una leggenda che nasce molto lontano, in terre esotiche e ricche di antiche tradizioni, ispirata all'oracolo di Balaam, identificato con Zoroastro, che aveva annunciato che un astro sarebbe spuntato da Giacobbe e uno scettro da Israele.
I tre misteriosi personaggi sono menzionati solo nel Vangelo di Matteo che parla dei Magi che dall'Oriente arrivarono a Gerusalemme durante il regno di Erode alla ricerca del neonato Re dei Giudei.
Adorazione dei Magi di MantegnaTutte le notizie che abbiamo sui Magi ci vengono dai Vangeli Apocrifi e da ricostruzioni e ragionamenti postumi. Dal Vangelo di Matteo abbiamo solo riferimenti ai tre doni, l'oro, l'incenso e la mirra; il numero tre ha una forte valenza simbolica, per alcuni indicherebbe le tre razze umane, discendenti dai tre figli di Noè, Sem, Cam e Iafef.  Un aspetto della storia dei magi è il loro nome.
La religione cristiana attribuisce ai magi i nomi di Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, ma non tutte le fonti sono concordi. Nel complesso monastico di Kellia, in Egitto, sono stati rinvenuti i nomi di Gaspar, Melechior e Bathesalsa. Melechior sarebbe il più anziano e il suo nome stesso deriverebbe da Melech, che significa RE.
 Baldassarre deriverebbe da Balthazar, mitico re babilonese, quasi a suggerire la sua regione di provenienza, infine abbiamo Gasparre, per i greci Galgalath, che significa signore di Saba.
Un accenno a questi mitici re lo troviamo anche in Marco Polo:"...in Persia è la città che è chiamata Saba da la quale partirono tre re che andaron ad adorare Dio quando nacque.."
Secondo numerose leggende i tre magi giunsero a Betlemme 13 giorni dopo la nascita del Cristo.
I doni dei Magi hanno un significato: fanno riferimento alla duplice natura di Gesù, quella umana e quella divina: l'oro perché è il dono riservato ai Re e Gesù è il Re dei Re, l'incenso, come testimonianza di adorazione alla sua divinità, perché Gesù è Dio, la mirra, usata nel culto dei morti, perché Gesù è uomo e come uomo, mortale. Dai doni dei Re Magi a Gesù, proviene la tradizione di portare dolci e giocattoli ai bambini: questa tradizione si incrocia con la leggenda della Befana che racconta come i Re Magi, durante il viaggio verso Betlemme, si fermarono alla casa della vecchietta e la invitarono ad unirsi a loro.

Le origini, il significato dell'Epifania


La parola Epifania deriva dal latino “epiphania”, che a sua volta deriva dal greco “tà epiphaneia” e che significa “le manifestazioni della divinità” in olandese la festa è nota come “het feest van de drie Koningen”. Nella liturgia cristiana passò a significare “la manifestazione di Gesù agli uomini come Messia”, e secondo un’antica tradizione Gesù apparve agli uomini come Figlio di Dio il 6 gennaio, ma a distanza di anni, con tre episodi miracolosi: con la stella che guidò i Re Magi, con il battesimo nel Giordano e con la trasformazione dell’acqua in vino nel giorno delle nozze di Cana. Originariamente la Chiesa celebrava questi tre miracoli nel giorno dell’Epifania, ma con l’andar del tempo la festa dell’Epifania finì col ricordare solo la venuta e l’adorazione dei Re Magi, come anche nella traduzione letterale olandese.
Il termine Befana è la forma dialettale di Epifania. “Epifania“ fu quasi sempre e solo il nome letterario della festa, il nome colto e poco usato; nel corso del tempo la parola si trasformò, si deformò nei vari dialetti. 

La Befana, (termine che è corruzione di Epifania, cioè manifestazione) è nell'immaginario collettivo un mitico personaggio con l'aspetto da vecchia che porta doni ai bambini buoni la notte tra il 5 e il 6 gennaio.
La sua origine si perde nella notte dei tempi, discende da tradizioni magiche precristiane e, nella cultura popolare, si fonde con elementi folcloristici e cristiani: la Befana porta i doni in ricordo di quelli offerti a Gesù Bambino dai Magi.
L'iconografia è fissa: un gonnellone scuro ed ampio, un grembiule con le tasche, uno scialle, un fazzoletto o un cappellaccio in testa, un paio di ciabatte consunte, il tutto vivacizzato da numerose toppe colorate. Vola sui tetti a cavallo di una scopa e compie innumerevoli prodigi. A volte, è vero, lascia un po' di carbone (forse perché è nero come l'inferno o forse perché è simbolo dell'energia della terra), ma in fondo non è cattiva. Curioso personaggio, saldamente radicato nell'immaginario popolare e - seppure con una certa diffidenza - molto amato. Fata, maga, generosa e severa... ma chi è, alla fine? Bisogna tornare al tempo in cui si credeva che nelle dodici notti fantastiche figure femminili volassero sui campi appena seminati per propiziare i raccolti futuri. Gli antichi Romani pensavano che a guidarle fosse Diana, dea lunare legata alla vegetazione, altri invece una divinità misteriosa chiamata Satia (dal latino satiaetas, sazietà) o Abundia (da abundantia).