mercoledì 26 gennaio 2011

La vita quotidiana di una comune famiglia Calabrese nelle campagne di Sellia verso il 1920. Quarta parte

La mattina presto dopo la Santa Messa dell’aurora la quale era sempre gremita, ognuno si dedicava alle proprie mansioni, ovviamente la maggior parte essendo contadini andava nei vari terreni.  Cosi si vedevano  intere famiglie con l’asinello, la capretta in cammino verso una nuova, dura giornata nei campi, il cammino poteva durare anche più di un ora  e soprattutto  il ritorno ( sempre in salita) dopo aver zappato un intera giornata diveniva un colpo di grazia che sfinivano i poveri contadini, ma anche sfiniti facevano il loro ritorno a casa cantando,cantando tante canzoni popolari, cosi come avevano fatto al mattino. Anche in questo chi stava stabilmente in campagna era avvantaggiato, evitando  il faticoso viaggio di andata e ritorno che spesso avveniva anche sotto la pioggia o il sole cocente. Un grosso handicap per chi viveva stabilmente nelle campagne era la quasi assenza di vita sociale,ogni giorno era uguale,facendo sempre le stesse cose, spesso soprattutto d’inverno quando le giornate erano corte e il freddo  faceva da padrone, quando erano le 6 di sera si andava a letto. Chi abitava nelle campagne non frequentava neppure le prime classi della scuola elementare che  all’inizio del secolo scorso era divenuta almeno sulla carta obbligatoria. Ma come passavano le lunghe serate invernali le tante famiglie che vivevano stabilmente nei vari terreni?  In località Bosco per esempio una famiglia aveva aperto un piccola "putica du vinu" con tanto di spaccio per i prodotti più necessari che servivano ai vari contadini, senza cosi risalire a Sellia. Sfruttando la centralità del proprio terreno e la comodità per raggiungerlo aveva adibito alcune stanze della propria turra  a putica.
Caratteristica campagna di Sellia

CATANZARO, al Pugliese rinnovato il reparto di Neatologia pediatrica. Con una bella novità: con una web camera le mamme potranno vedere in diretta il proprio bambino anche da casa.

Il taglio del nastro con il presidente Scopelliti


La visita all'interno del nuovo reparto
«Si continuano a scrivere pagine di buona sanità», ha esordito il Governatore Giuseppe Scopelliti, nel presiedere l'inaugurazione del nuovo modernissimo reparto di Patologia Neonatale dell'ospedale Pugliese-Ciaccio. «Un'opera – ha detto – che poteva essere consegnata nel 2009 ma che solo ora vede finalmente la luce. Un intervento con cui si cerca di migliorare situazioni esistenti, in attesa della realizzazione della nuova struttura ospedaliera. Un atto obbligatorio, un modo tangibile per continuare a produrre seri risultati in una realtà problematica che specie in reparti del genere continua a generare, situazioni allarmanti». Un progetto importante realizzato in soli 5 mesi, in anticipo rispetto ai tempi previsti, migliorie necessarie e perfettamente riuscite che contribuiscono a collocare l'azienda ospedaliera del capoluogo al top della sanità calabrese. Ed è per questo che Scopelliti parla con orgoglio e soddisfazione, sicuro dei traguardi che, insieme alla sua squadra, sta raggiungendo. La parola d'ordine è concretezza, fattibilità di idee, «risposte che arrivano a Roma, in piena regolarità con i tempi e le modalità che ci vengono imposti dal Governo». Il riferimento è all'intenzione del Ministro Fazio di intervenire sulla sicurezza dei centri nascita creando strutture più efficienti ed avanzate. «Chiudiamo punti nascita - ha detto Scopelliti – che non rispondono agli standard nazionali e si realizzano allo stesso tempo vantaggi per la regione, obbedendo così ad una vera e propria cultura del fare. La Regione versa sul Fondo Nazionale più di 230 milioni di euro per l'emigrazione sanitaria». 

Taverna, per il quarto centenario della nascita di Mattia Preti sarà allestita un imponente mostra con esposizioni da parte dei più grandi musei del mondo.

 Mattia Preti: Cristo Fulminante
Taverna piazza del popolo
Taverna: per le celebrazioni Pretiane tanti i consessi ricevuti. I "sì" sono giunti dal Louvre di Parigi, 
dall'El Prado di Madrid, dalla Galleria degli Uffizi di Firenze, dal Museo civico di Prato e ancora da altre prestigiose gallerie d'arte nazionali ed internazionali. E ciononostante si lavora incessantemente nel Museo civico di Taverna per l'allestimento della più grande esposizione di opere di Mattia Preti mai realizzata finora, dal titolo "Lux fides. Arte alla luce, luce alla fede", in programma da qui a due anni, in occasione del quarto centenario dalla nascita del "Cavalier Calabrese".
La cittadina presilana, quindi, si candida a pieni voti a essere il centro calabrese protagonista delle celebrazioni che si apriranno ufficialmente nel 2013, avendo dato i natali al pittore che volle costantemente mantenere un legame profondo con il proprio "borgo" di origine, inviando opere che a tutt'oggi tracciano un percorso completo dell'evoluzione artistica di Mattia Preti e che sono ammirabili nelle chiese di San Domenico e di Santa Barbara, a Taverna. Un progetto ambizioso, dunque, quello portato avanti dall'amministrazione comunale e dalla direzione della galleria civica cittadina, per il quale si sta lavorando già da qualche anno. E per concretizzare l'allestimento dell'ambiziosa mostra è stato già da tempo gettato un "ponte culturale" con la Repubblica di Malta, paese di adozione dell'artista che nell'isola del Mediterraneo si spense nel 1699. È stato siglato, infatti, già nel luglio dello scorso anno un protocollo di intesa tra il sindaco, l'assessore alla Cultura e il direttore del Museo civico di Taverna, rispettivamente Eugenio Canino, Clementina Amelio e Giuseppe Valentino, con Sandro Debono dell'Heritage Malta - National museum of fine Arts. Un partenariato importante questo, dunque, non solo per la quantità di opere che giungeranno a Taverna da Malta ma anche per gli indubbi vantaggi in termini di contenimento dei costi che la sottoscrizione dell'intesa permetterà. Nella seconda metà del 2013, poi l'esposizione dovrebbe spostarsi nell'isola del Mediterraneo.
Proficui, dunque, i rapporti collaborativi tra i rappresentanti dei due significativi luoghi della vita del Cavalier Calabrese, e che troverebbe il suo culmine proprio nel progetto di eventi celebrativi per il quale si prevede un impegno di spesa complessivo da oltre un milione di euro.

martedì 25 gennaio 2011

Simeri Crichi: nella frazione di Simeri ufficio postale chiuso da quasi due mesi

Simeri


Simeri Crichi:  nella frazione di Simeri continua a rimanere chiuso l'ufficio postale. Porte serrate dallo scorso primo dicembre, con la conseguente ira dei cittadini.A seguito dei disagi a cui quotidianamente vanno incontro, senza capirne un valido motivo di questa prolungata chiusura. L’unica nota ufficiale rimane quella che la titolare delle poste della frazione di Simeri è stata utilizzata in un altro ufficio. I cittadini evidenziando l’ingiustificato prolungarsi del  disservizio hanno inviato una lettera sia a poste Italiane che alla prefettura di Catanzaro, rimarcando che: “se questa incresciosa situazione perdurerà saranno messi in atto tutte le azioni utili alla difesa dei nostri diritti, anche per via legale” Inoltre giustamente hanno chiesto un incontro urgente con il prefetto Antonio Reppucci  per trovare una soluzione ai continui disagi che soprattutto la popolazione più anziana è costretta suo malgrado a subire.

La Calabria in piena bufera eolica, inizia nel pensare alla vera energia pulita del fotovoltaico.

Il nuovo impianto fotovoltaico di Altomonte CS

Un impianto eolico che deturpa la Sila.
E’ notizia di questi  giorni  che Il gip di Catanzaro ha autorizzato la proroga delle indagini sulla costruzione di parchi eolici in Calabria in cui sono coinvolte 34 persone. L'inchiesta riguarda una presunta tangente di 2,4 milioni di euro che sarebbe stata pagata a politici da imprenditori interessati ad entrare nell'affare dell'eolico, ma anche l'iter realizzato dei singoli parchi e le procedure attivate per l'autorizzazione delle richieste avanzate da varie società, che sono 262.
Cartina della maggiore esposizione del sole
Le indagini dovrebbero essere adesso suddivise in tanti filoni quanti sono i parchi oggetto dell'inchiesta. Una regione come la nostra che rischia di venir deturpata dal suo stupendo,unico paesaggio. Basta con queste inutili pale eoliche che producono ben poco che il più delle volte non girano, anzi fanno girare ben altro. L’energia alternativa,pulita si chiama fotovoltaico, la nostra terra,  terra del sole del calore. Da incoraggiare il bel impianto fotovoltaico di Altomonte in provincia di Cosenza frazione di  Serragiumenta, un impianto fotovoltaico a terra avente una capacità complessiva cumulata pari a 5 MW. Si risparmieranno 5.800 tonnellate annue di anidride carbonica (CO2), e non saranno bruciati combustibili fossi pari a 634 “Tep”, ovverosia tonnellate di petrolio equivalenti. E’ questo il risparmio ambientale che garantirà alla Regione Calabria. L’impianto è stato infatti completato da “ESSE”, una joint venture paritetica tra la controllata verde di Enel, Enel Green Power, ed il colosso giapponese Sharp; “ESSE” sta infatti per Enel Green Power & Sharp Solar Energy. L’impianto fotovoltaico è stato realizzato proprio con i pannelli solari Sharp a fronte di una capacità di produzione di energia pulita pari annualmente a ben 7,5 milioni di chilowattora, quanti ne bastano per soddisfare il fabbisogno energetico annuo di 2.800 famiglie.

lunedì 24 gennaio 2011

L'Arrivo della corrente elettrica dentro le varie abitazioni di Sellia. La luce "a furfè"



Nei primi anni 30 a Sellia iniziò ad  arrivare la corrente anche dentro le varie abitazioni, la quale veniva chiamata “a furfè” perché non si pagava per il reale consumo ma una volta al mese veniva corrisposto un pagamento forfettario. La cabina era sistema a circa la meta della gradinata da Portabella. Un addetto che veniva pagato da una società privata Napoletana (all’epoca L’ENEL non era ancora nata)andava alla cabina due volte al giorno la mattina presto per sospendere l’erogazione, e non appena si faceva buio per accendere l’interruttore. Durante il montaggio dei primi pali con i fili elettrici non si badava certo al fattore estetico tanto che l'intero paese veniva attraversato da un groviglio di fili,mentre i pali venivano posizionati sopra i tetti più alti. La ditta lasciò un ricordo del lavoro che stavano svolgendo, costruendo sopra un tetto di una casa nel rione Ruscia  un piccolo busto in onore di Guglielmo Marconi ( il quale si può vedere nella foto) Dentro le varie abitazioni c’era sistemato un unico punto luce, questa lampadina (che non superava i 25 w) veniva spostata nelle varie stanze  con un filo molto sottile e lungo. La corrente che serviva Sellia ma anche i vari comuni vicini arrivando sino a Catanzaro, veniva prodotta da una delle prime centrali idroelettriche ed era situata nel territorio di Sellia nelle vicinanze dell’attuale laghetto del fiume Simeri  in località “crisara” questa centrale ha erogato energia sino al disastroso alluvione del 1943 (che cancellò definitivamente mezzo paese) la centrale subì ingenti danni tanto che la società che la gestiva decise di abbandonarla.  Di questa importante opera che  garanti l’elettricità a molti centri tra i quali come abbiamo detto anche Catanzaro................... (continua)