sabato 19 febbraio 2011

Domenica dell’amore per i nemici. Se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra


Carissimi,
nel nostro cammino verso il Paradiso siamo in relazione: noi / Dio / l'altro. Non possiamo stare bene con Dio e male con il fratello; come, anche, non possiamo stare bene con il fratello e male con Dio. in entrambi i casi c'è qualcosa che non va. Quando avremo capito bene chi siamo noi, chi è Dio, chi è l'altro, allora, potremo cominciare a vivere relazioni sante con Dio e i fratelli. Con queste semplici parole vi invito a immergervi nella meditazione del vangelo della VII domenica del T.O. e auguro a tutti, di cuore una buona domenica, una santa missione, un buon lavoro pastorale Che il Signore vi benedica e la Vergine Madre della Redenzione vi accompagni            
Don Francesco Cristofaro

Carissimo/a

Possiamo comprendere il Vangelo di questo giorno, solo se sappiamo chi è Cristo Gesù e cosa noi siamo divenuti in Lui, con Lui, per Lui. Gesù è il Salvatore dell’uomo, oggi, nella storia, in questo tempo, nell’attualità della sua esistenza. Lo salva in un solo modo: amandolo sino alla fine nel dono totale di se stesso, nel suo pieno annientamento e annichilimento, nel completo rinnegamento di ogni suo desiderio, sentimento, volontà, lasciandosi spogliare della sua tunica e facendosi crocifiggere per sommo amore. La vita di Gesù è un’offerta al Padre per la conversione, redenzione, giustificazione, elevazione morale e spirituale di ogni uomo. Gesù è il prezzo del nostro riscatto, il sangue della nostra redenzione, il corpo del sacrificio di salvezza.
Ciò che è Cristo, in Lui, con Lui, per Lui, lo è ogni suo discepolo. Dal momento che è divenuto una cosa sola con Gesù, anche il cristiano è costituito salvatore di ogni suo fratello. Il fratello da salvare non è il santo, o colui che è già salvato. Da salvare è il nemico, il persecutore, l’avversario, l’ostile, il traditore, colui che ci rinnega, ci arresta, ci flagella, ci spunta, ci insulta, ci crocifigge. Lui è contro di noi e noi siamo interamente per lui, per la sua redenzione. Siamo per lui, se gli doniamo la nostra vita per intero, senza tenerci nulla per noi. Nel battesimo noi abbiamo fatto dono della nostra vita al Padre celeste perché come suoi figli di adozione ci doni al mondo per la sua salvezza. Ma Dio ci dona dal più profondo abisso dell’amore e questo abisso profondo è la consumazione sacrificale della nostra vita per gli altri.
Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle. Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.
Se devo dare a Dio la mia vita in riscatto per ogni uomo nella più alta santità, nella perfetta carità, dal più profondo abisso dell’amore, è evidente che non posso vendicarmi del male ricevuto, non posso oppormi con la violenza alla violenza. Devo sempre perdonare, essere arrendevole, misericordioso, paziente, benigno, operatore di pace, mite ed umile di cuore, in tutto come il mio Maestro e Signore. Chi mi sta dinanzi – anche il più grande peccatore di questo mondo – è persona che il Padre celeste mi ha affidato perché io lo salvi, lo redima, lo giustifichi, lo conduca nella pienezza della verità e grazia di Gesù Signore.
Alla luce di questo principio si comprende bene tutto il Vangelo di questo giorno. Noi non siamo stati chiamati per fare il bene a coloro che ci fanno il bene. Dio non fa così e neanche Cristo Gesù. Siamo stati chiamati per essere a perfetta immagine di Gesù e del Padre. Loro il bene lo fanno a tutti indistintamente, senza alcuna distinzione o differenza.

Magisano per il rilancio turistico ambientale, grazie ai fondi PIAR appaltati lavori per 300 mila euro

San Pietro Magisano.
Magisano, sono stati appaltati i lavori per una somma di circa 300mila euro, grazie ai fondi Piar 2007-2013 i quali intereseranno lavori di riqualificazione ambientale e turistica nel territorio del centro presilano. Esprime compiacimento il sindaco Antonio Lostumbo il quale si è adoperato in prima persona nel cercare di portare più fondi possibili. Le 2 ditte che eseguiranno i lavori sono una del posto e l’altra di Catanzaro. I lavori saranno mirati nel valorizzare luoghi di forte valore ambientale ma poco conosciute, come: il laghetto collinare,le valli con le fiumarelle Foresta e Finoieni. Le imprese che hanno partecipato alla gara sono state ben 80. Le due ditte (spiega il vicesindaco Salvatore Tozzo ) dovranno rendere praticabili le varie arterie interne, come quella che porta al laghetto collinare, un luogo dove la natura è ancora incontaminata, divenuto in breve tempo meta preferita di molti amanti della natura. Sin dal nostro insediamento (procede il vicesindaco) ci siamo rimboccate le maniche per risollevare le sorti del nostro paese, cercando i vari canali per poter chiedere finanziamenti. Il nostro comune è molto ricco di un ambiente dove la natura si esprime nelle sue più spettacolari forme, ma non è stato mai ben valutato anche al fine di un ritorno turistico. A tal proposito a breve sarà indetto un convegno con tema principale la riscoperta e la valorizzazione del territorio, volano di una crescita turista ed economica di tutta la popolazione. Cercheremo (conclude il vicesindaco Tozzo) di invogliare i giovani di Magisano formando delle cooperative per visite guidate nei vari posti naturalistici, come per esempio nella vicina Sersale dove in pochi anni le valle Cupe sono diventate una delle attrazioni turiste più visitate dell’intera Calabria.

L'uomo più vecchio d'Italia ha compiuto 110 anni. si tratta di Giovanni Ligato originario della Calabria

E' un calabrese l’uomo più vecchio d’Italia.
Chissà quale sarà l’espressione di Umberto (Bossi, per intenderci) quando avrà modo di sapere che, i calabresi in qualcosa sono persino più bravi dei fratelli del Nord. Eh già… a quanto pare una cosa, almeno una, la sappiamo fare…e anche bene! Cosa? Semplicemente (si fa per dire) riusciamo a vivere a lungo.
Infatti, attraverso le agenzie, si viene a sapere che l’uomo più anziano d’Italia è un calabrese, che vive a Ventimiglia, esempio vivente per il Nord su come fare, e che ha compiuto 110 anni. Giovanni Ligato, il giovanotto in questione, è vedovo da due anni. Pur essendosi sposato una ragazzina la signora ha deciso di passare a miglior vita a 94 anni…!
La notizia di un calabrese di 110 anni capita. La moglie calabrese di 94 anni può essere una combinazione, l’aria e i geni della Calabria non possono essere necessariamente responsabili di tanta longevità. E’ il terzo indizio dice Agatha Christie che diventa una prova scientifica. E chi glielo va a raccontare ora a Borghezio (Lega Nord) che curiosando ancora tra le agenzie, salta fuori che il terzo indizio c’è? In un paesino in provincia di Cosenza, Cropalati, è scomparsa la donna più anziana d’Italia, Vincenzina Milei. Anche la signora in questione ha evidentemente preso molta aria di mare, in barba ai reumatismi e all’influenza di stagione, considerando che si è spenta alla rispettabilissima età di 111 anni.
In Calabria, dunque, tra un problema di appalti pubblici, concorsi truccati, proteste e manifestazioni di piazza, nonostante la sanità che è quella che è, a quanto pare abbiamo anche il tempo di campare a lungo. Sarà l’alimentazione leggera, tra una soppressata e un vassoio di “frittole”, saranno le passeggiate domenicali in cui ci si saluta tutti quanti, conoscenti e non, sarà il vino buono o l’olio “di casa”.

venerdì 18 febbraio 2011

Il consorzio " Valle del Simeri" ha approvato la convenzione per la realizzazione del porto turistico, che vede riuniti i comuni di Simeri Crichi, Sellia Marina, Sellia, Albi, Magisano, Soveria Simeri, Zagarise.

Un sprospetto del futuro porto turistico di Simeri.
Finalmente dopo nove anni il porto turistico di  Simeri che sorgerà tra i comuni di Simeri Crichi e Sellia marina entra nella fase di realizzazione. Il consiglio amministrazione “Valle del Simeri” che vede riuniti oltre ai comuni capofila di Simeri Crichi e Sellia Marina anche i comuni di:  Sellia, Albi, Magisano, Soveria Simeri, Zagarise. Un opera che sicuramente porterà una forte crescita in tutto il comprensorio. Al centro della discussione alla quale hanno partecipato tutti i sindaci, la stipula del contratto per la realizzazione dell’importante opera con la ditta Franco. Ultimato l’iter si procederà a tutte le varie autorizzazioni e pareri necessari. Una spesa enorme ben 30 milioni di euro tra investimenti pubblici e privati, che porterà alla fine della sua realizzazione ad avere un porto turistico attrezzato con 500 posti barca. La riunione era stata indetta dal sindaco di Magisano  Lostumbo  in qualità di attuale presidente del consorzio, il quale ha informato il CDA su tutte le varie procedure burocratiche molte già concluse. Il sindaco di Simeri Crichi Loriero si è complimentato per l’ottimo lavoro svolto da Lostumbo, rimarcando la forte ricaduta occupazionale   di questa strategica opera. Il primo cittadino di Sellia Marina  Amelio  ha posto la priorità  nel fare fronte comune alla fine di garantire una regolare gestione del consorzio.
Planimetria del futuro porto turistico

Passata all’unanimità la proposta fatta dal sindaco di Sellia Davide Zicchinella, il quale ha rimarcato la necessità di attivare un raccordo tra il rup e i vari uffici tecnici comunali  al fine di poter  seguire  tempestivamente la linearità  dei lavori che partiranno a breve. Nella nota finale è stata rimarcata una piena disponibilità da parte di tutti i presenti  nel portare a compimento un opera importantissima che darà un occasione di sviluppo economico importante a tutto il comprensorio interessato. Quando si lavora in sintonia per il bene comune, senza sterili divisioni, si può mirare in alto  verso obiettivi ambiziosi. Una volta ultimata la darsena si svilupperà verso l’interno lungo la sponda destra del fiume Simeri. L’imbocco del canale di ingresso è protetto da moli foranei disposti secondo i risultati dello studio meteomarino. La darsena ha un’estensione di 60.000 m2 e un totale di 571 posti barca di cui 471 in acqua e 100 a terra. I moli consistono in un’opera a gettata, costituita da un nucleo realizzato in tout venant al di sopra del quale viene disposto uno strato filtro che permette la transizione, dal punto di vista granulometrico, tra il materiale del nucleo e gli elementi del rivestimento esterno, assicurando così una migliore stabilità dei massi della mantellata e limitando al massimo la perdita di materiale fine del nucleo.

Per la nuova cittadella regionale Calabrese i lavori vanno molto a rilento. L'assesore Gentile durante un incontro ricognitivo cerca di accellerarne la sua ultimazione

L’Assessore regionale ai Lavori Pubblici Giuseppe Gentile ha coordinato ieri mattina, nella sede del dipartimento, un incontro ricognitivo sullo stato dell’arte dei lavori di realizzazione della “Cittadella Regionale” di Catanzaro. Oltre all’Assessore Gentile, erano presenti - informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale - il Direttore Generale del Dipartimento Giovanni Laganà, il RUP Domenico Pallaria e i dirigenti regionali Antonio Capristo e Salvatore Siviglia. Per il Contraente Generale, era presente il consigliere delegato di “Regione Futura srl” Umberto Zanardi. L’Assessore Gentile, che ha promosso l’iniziativa, ha sottolineato “l’importanza che l’intervento riveste, l’impegno profuso per il superamento di una serie di problematiche di natura tecnico amministrativa ed ha individuato la calendarizzazione degli adempimenti necessari per la realizzazione dell’opera”. Durante l’incontro è stata infatti fissata la data, il 3 marzo 2011, per l’approvazione, a cura della Consulta Tecnica Regionale, del progetto esecutivo. L’Assessore ha inoltre evidenziato lo sforzo già profuso dal Governo Regionale che ha puntualmente individuato, nell’ambito della Legge Finanziaria Regionale del 2011, le risorse economiche necessarie per la realizzazione del complesso intervento. Con l’esame ed il parere della CO.TE.R. sarà anche definito uno stringente e definitivo cronoprogamma che porterà alla fruibilità dell’opera entro il dicembre del 2013. Il Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture Giovanni Laganà ha evidenziato che “la Struttura Dipartimentale è impegnata nella valutazione finale del progetto esecutivo che contiene aspetti innovativi dal punto di vista della qualità e funzionalità dell’opera”. Laganà ha inoltre fatto presente che “l’importo inizialmente previsto non avrebbe condotto alla completa realizzazione dell’intervento con gli standards che l’opera stessa, altamente rappresentativa dell’istituzione regionale, richiede”. Domenico Pallaria, nella sua qualità di Responsabile del Procedimento, ha relazionato sullo stato dei lavori il cui andamento è condizionato dall’incompleta definizione dell’iter approvativi e ha sottolineato come “la valutazione da parte della CO.TE.R. fornirà l’impulso necessario ad una produzione del cantiere in linea con le previsioni”.

giovedì 17 febbraio 2011

Boom di Revoche da parte dell' INPS per le pensioni di invalidità e di accompagnatore. Il record spetta a Sassari con il 76% in Calabria le pensioni revocate sono pari al 35%

ROMA – L’Inps ha affinato i controlli sulle pensioni di invalidità nel 2010 e il risultato è che una su quattro, il 23%,  è stata revocata. Le differenze a livello territoriale sono sorprendenti: a Milano, per esempio, solo il 3% è risultato fuori regola, a Sassari ben il 76%.


Al centro della ricerca le pensioni di invalidità e l’indennità di accompagnamento: 260,27 euro al mese per tredici mensilità nel primo caso e 487,39 euro al mese per dodici mensilità nel secondo. A concederle è la Asl dopo una visita medica. Ma a ottenere l’assegno sono troppo spesso persone che non hanno i requisiti. Il 23 % nel 2010, nel 2009 la revoca è toccata all’11% del campione. Un aumento dovuto “all’affinamento del campione che andiamo a controllare – spiega Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps -: abbiamo fatto tesoro della prima campagna di verifiche, quella del 2009, e abbiamo concentrato le indagini nelle aree sensibili, le zone del Paese che già avevano evidenziato i maggiori tassi di revoche, che poi sono le stesse dalle quali di solito arriva il più alto numero di domande di pensione d’invalidità”.
Ed ecco quante revoche sono state effettuate, Regione per Regione e poi anche per provincia: la Sardegna (53%), l’Umbria (47%), la Campania (43%), la Sicilia (42%) e la Calabria (35%) sono quelle con il maggior numero di irregolarità. A livello provinciale spicca Sassari: ben il 76% delle prestazioni controllate cancellate, poi Cagliari (64%), Napoli (55%), Perugia (53%), Benevento (52%). A Milano le revoche sono state pari al 3%. A Roma le cancellazioni sono state il 26%. In molti casi, rileva l’Inps, gli assegni diventano il mezzo di scambi clientelari: promesse dai politici in cambio di voti.
Nei casi peggiori gestite dalla criminalità organizzata.
Qualcosa però cambierà: ora la procedura sarà svolta per via telematica e l’ultima parola spetterà all’Inps, che prima invece si limitava a pagare le pensioni senza decidere.