martedì 22 marzo 2011

Dizionario dialettale Selliese ( Lettera V )

 Penultimo appuntamento con il nostro vocabolario dialettale, siamo quindi quasi arrivati alla fine di quest'importante lavoro alla ricerca dei tanti vocaboli spesso dimenticati che fanno parte del nostro bagaglio culturale. V come vertula presente in ogni casa, in ogni stalla indispensabile quando si andava in campagna, la si riempiva dei vari ortaggi,verdure ecc, messa a" mezzu u mastu " Come al solito chiedo il vostro prezioso contributo inserendo nei vari commenti dei nuovi vocaboli che iniziano con la V
VACABUNNU s.m. Vagabondo
VACANTA agg. Vuoto
VACANTATA zona di un burrone non esposta al sole
VACCARU s.m. Bovaro
VACCARU località di Sellia
VACILA s.m. Bacinella
VADU.verbo andare
VAGNARA verbo Bagnare
VAJANA s.f. Botta, Percossa
VAJANELLA s.f. Fagiolina
VALIRA verbo Valere
VALLA s.f. Valle
VAMMACIA s.f. Cotone, Ovatta
VAMPA s.f. Fiamma
VAMPATA sensazione di calore
VAMPARATA.rami secchi per accendere il fuoco
VAMBULILLA.piccoli moscerini
VARANNA località di Sellia
VARARA verbo Crollare
VARBA s.f. Barba
VARBERI s.m. Barbiere
VARBERIA s.f. Sala da barba
VARCU.passaggio per entrare in un fondo
VARCHIARA. prendere a schiaffi

Quest'estate connessione gratuita WI Fi in tutti i stabilimenti balneari in località Giovino di Catanzaro Lido

 
Quest'estate tutti gli stabilimenti balneari di Giovino avranno il Wi Fi gratis per tutti i visitatori e i turisti. Sarà l'azienda 2Giga a realizzare l'infrastruttura investendo sul territorio grazie all'accordo siglato con l'associazione Giovino Mare che raccoglie tutti gli operatori turistici della zona. Nell'incontro svolto nei giorni scorsi grazie alla intermediazione dell'agenzia Cantelmi Network, si è convenuto di realizzare una rete wireless basata sul protocollo IEEE 802.11 che consentirà a tutti gli utenti provvisti di  pc, i-phone, palmari il collegameto ad Internet gratuito. Per rendere veloce la registrazione è stato attivato un server che consente di registrarzi on-line  con invio della password attraverso sms. Verrà garantita la copertura in tutta la zona di Giovino lato mare e lato pineta. Una spiaggia High Tech per venire incontro alle esigenze dei fruitori degli stabilimenti balneari, i quali anche sotto la sdraio e l'ombrellone non vogliono rinunciare al collegamento ad internet (1% secondo una ricerca Nextplora), sempre secondo Nextplora il 68% dei sondati sceglie il luogo di villeggiatura in base al collegamento internet (ben il 37% pretende un accesso senza fili), dalla ricerca emerge anche che non solo i giovani preferiscono il collegamento ma il 79% degli intervistati rientra nella fascia tra i 45 e i 55 anni, infine il 34 per cento considera la rete wi fi di vitale importanza, perché vuole essere sempre informato, perché tiene a contattare gli amici di social network e a raccontargli come sta trascorrendo i giorni di riposo pubblicando foto e video.

lunedì 21 marzo 2011

diretta streaming della guerra in Libia

Tripoli sotto le bombe siamo entrati nel terzo giorno di Odissea all'alba “Odissey Dawn”, l’operazione militare in Libia della coalizione internazionale: attacchi dal cielo e dal mare sulle coste del Paese nordafricano, colpito da una pioggia di missili per costringere il Colonnello Muammar Gheddafi al “cessate il fuoco”, nonostante l’alt della Lega Araba. Lui, il rais però minaccia “l’inferno” all’Occidente traditore, Italia compresa e si riprende Misurata, roccaforte dei ribelli. Smorza le parole del padre il figlio Seif al Islam che “risparmia” aerei civili da eventuali attacchi libici nel Mediterraneo. Intanto il regime arma i civili, almeno un milione di uomini e donne parteciperanno alla controffensiva.
Nel link la diretta streaming della guerra  in Libia http://english.aljazeera.net/watch_now/
Ai raid, cominciati sabato a Bengasi, partecipano al momento Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti, e Qatar. Italia e Canada, gli altri due membri della coalizione internazionale, non hanno ancora preso parte attivamente agli attacchi finora ma è arrivato il momento di agire anche con i nostri aerei come ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa, ma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto precisare che “non siamo in guerra”. Tornado italiani sono decollati dalla base militare di Trapani Birgi dove c’è il 37/o comando dell’Aeronautica militare. Intanto gli Usa annunciano che taglieranno i rifornimenti di Gheddafi. L’America non sa quanto dureranno i raid, quando si fermerà l’azione militare.
Un bombardamento ha preso di mira Tripoli e il dispositivo antiaereo nella capitale libica è entrato in azione. Il fuoco della contraerea è stato seguito da esplosioni e crepitio di armi automatiche. Un aereo della coalizione ha sorvolato la zona a sud della città, dove si trova la residenza-caserma del Raìs a Bab al Azizia, stando a quanto riferisce un inviato dell’Afp che si trova in un hotel ad un chilometro dal bunker del Colonnello.Le esplosioni continuano nella capitale e lungo tutta la costa della Libia.

Alcune foto inedite del terribile terremoto che ha colpito il Giappone

Sono state diffuse alcune immagini inedite della catastrofica onda anomala che ha colpito il Giappone in seguito al terribile terremoto di Venerdì 11 Marzo.  Il video, ripreso da alcuni operatori della Guardia Costiera Giapponese e diffuso in Italia dal sito di Repubblica.it, mostra per la prima volta l’incredibile potenza dello tsunami prima che si abbattesse sulle coste nipponiche, fornendoci una precisa idea dell’altezza e maestosità dell’onda. 
Il terremoto di magnitudo 8,9 che ha colpito il Giappone ha avuto il suo epicentro proprio nel Pacifico, a largo della costa della regione di Tōhoku, nel Giappone settentrionale, a una profondità di 24,4 km, provocando un maestoso tsunami caratterizzato da onde alte più di 10 metri e che hanno raggiunto una velocità di circa 750 km/h. Sale oggi a 7.200 il numero delle vittime accertate, mentre sono ancora più di 10.000 i dispersi.Ma ancora succede qualche incredibile miracolo come quello  che si è verificato ieri nelle prefettura di Miyagi, colpita con una terribile violenza dal terremoto e dallo tsunami che ha devastato dieci giorni fa il nordest del Giappone, ha riacceso una fiammella di speranza tra i profughi che ancora sperano di trovare vivi i loro cari e i soccorritori. Il 'miracolò si è verificato nella città devastata di Ishinomaki, dove una donna di 80 anni e il nipote di 16 sono stati trovati vivi sotto le macerie della loro casa. In realtà sembra che sia stato il ragazzo a trovare i soccorritori, quando è riuscito a emergere dopo nove giorni dalle macerie, ed è stato notato mentre barcollava in cerca di aiuto. Inseriamo alcune foto veramente incredibili che parlano da sole.


domenica 20 marzo 2011

Tagliatelle con ceci. Taggliarini cu i ciciari

Un piatto povero molto diffuso nel sud dove si racconta che proprio in prossimità della festa di San Giuseppe (19 marzo) le famiglie benestanti del paese le preparavano in maggiore quantità per offrirle ai poveri. Tagliarini cu ciciari in particolare a Mammola (RC) il 19 marzo in occasione della tradizionale festa di San Giuseppe, avviene la distribuzione della pasta e ceci a tutti i presenti, al rientro della Processione nella Piazzetta antistante la Chiesa di San Giuseppe. La ricorrenza anticamente era considerata la Festa dei poveri, perché molti poveri potevano saziarsi di una minestra senza pagare, ma col passare del tempo è diventata un momento d’incontro di molti fedeli e turisti per stare insieme e degustare la pasta e ceci accompagnata da un buon bicchiere di vino locale, in un clima di festa folkloristica
Taggliarini cu i ciciari
Ingredienti per 4 persone:

Ciciari (ceci) da ammollare g 200 – tagliarini (tagliatelle) g 200 - aglio - peperoncino in polvere - alloro- finocchietto selvatico - olio extravergine - sale

San Giuseppe Protettore dei lavoratori, dei falegnami, della buona morte.

Ben poco si sa della vita di S. Giuseppe
Giuseppe nacque probabilmente a Betlemme, il padre si chiamava Giacobbe (Mt 1,16) e pare che fosse il terzo di sei fratelli. La tradizione ci tramanda la figura del giovane Giuseppe come un ragazzo di molto talento e un temperamento umile, mite e devoto.
Giuseppe era un falegname che abitava a Nazareth. All’età di circa trenta anni fu convocato dai sacerdoti al tempio, con altri scapoli della tribù di Davide, per prendere moglie. Giunti al tempio, i sacerdoti porsero a ciascuno dei pretendenti un ramo e comunicarono che la Vergine Maria di Nazareth avrebbe sposato colui il cui ramo avrebbe sviluppato un germoglio. "Ed uscirà un ramo dalla radice di Jesse, ed un fiore spunterà dalla sua radice" (Isaia). Solamente il ramo di Giuseppe fiorì e in tal modo fu riconosciuto come sposo destinato dal Signore alla Santa Vergine.
Egli visse nell'ombra, modestamente, sempre pronto ad ubbidire agli ordini del Signore per proteggere l'infanzia e la prima giovinezza di Gesù.
Non esitò, davanti ai comandi divini, a lasciare il 'suo paese e la sua casa e a fuggire in una terra straniera dove rimase finché in Palestina ci fu pericolo per il piccolo Gesù.
Per un nuovo comando divino, ritornò dall'esilio e fu l'affettuoso padre di Gesù e suo maestro nel lavoro di falegname fino alla morte: una morte serena, nella sua casa, fra i suoi cari.
Fu un uomo buono, mite, giusto.
E' il protettore dei lavoratori e, in particolare, dei falegnami.
La vita santa di S. Giuseppe, l’assistenza di Gesù e di Maria, tutto contributi a rendere la sua morte preziosa agli occhi del Signore.
La Chiesa paragona quella morte, ora ad un sonno pacifico, come quello di un fanciullo che si addormenta sul seno di sua madre; ora ad una fiaccola odorifera, che si consuma a misura che arde, e che muore, esalando il profumo soave che penetrava la sua sostanza. La morte dei Santi è sempre invidiabile, perché tutti muoiono nel bacio del Signore; ma quel bacio non ha che un dolce e prezioso sentimento di amore. Ma Giuseppe mori veramente nel bacio del Signore, poiché spirò nelle braccia di Gesù. E se, come crediamo, egli ebbe l’uso dei sensi e della parola sino all’ultimo sospiro, il quale non poteva essere che un sospiro o una slancio d’amore, come non avrà egli coronato una vita cosi santa, se non col pronunciare i nomi sacri di Gesù e di Maria? O morte beata! Se non posso, come Giuseppe, spirare tra Gesù e Maria, visibili ai miei sguardi, possa io almeno, sulle mie labbra moribonde, unire il vostro nome, o Giuseppe, ai nomi di Gesù e di Maria! La santa morte di Giuseppe ha prodotto preziosi frutti sulla terra, che fu come aromatizzata dal soave profumo che lascia di sé una santa vita, ed una santa morte, e diede ai cristiani un potente protettore in Cielo presso Dio, specialmente per gli agonizzanti.