lunedì 11 aprile 2011

Arrestati i tre giovani (due dei quali calciatori ) che avevano rapinato un bar sito in un area di servizio nel comune di Sersale

Tre giovani, due dei quali calciatori di una squadra che milita nel massimo campionato dilettantistico regionale di calcio, sono stati denunciati per furto in concorso. Il fatto risale al 19 marzo scorso quando, intorno alle 4 di mattina, alcuni malviventi si erano introdotti all'interno di un bar sito in un area di servizio di Sersale, nella Presila Catanzarese, dopo aver forzato la porta d’ingresso, portando via la somma di 400 euro contenuta all'interno del registratore di cassa. I carabinieri della Compagnia di Sellia Marina, e quelli della Stazione di Sersale, hanno avviato le indagini, attraverso l’utilizzo delle telecamere a circuito chiuso ed anche con riscontri su famosi social network, riuscendo a identificare i presunti autori del furto. Si tratta di M. S., 24 anni,F.D., 19 e D.P., 24 anni, che dovranno rispondere, davanti....

Grazie ad un finanziamento della regione Calabria il comune di Fossato si è dotato di una navetta per muoversi gratuitamente sino al Capoluogo.


Articolo tratto da Il Quotidiano della Calabria

Sellia Marina oggi alle 18 nella sala consiliare del comune convegno promosso dalla "Confacit" dal titolo " Principi di legalità e valori costituzionale"


SELLIA MARINA (CZ) - Promuovere la diffusione dell’etica e della legalità nel contesto sociale italiano ed, in particolare, in Calabria: questa è una delle tematiche su cui la CONFACIT, una nuova associazione di promozione sociale e solidarietà a respiro nazionale e d’ispirazione cristiana, nata di recente in Calabria, intende promuovere una serie di iniziative anche per contenere il degrado morale che regna nella società e nelle istituzioni.
In questo progetto di attività si inserisce il convegno che si terrà lunedì 11 aprile, alle ore 18, nella sala consiliare del Comune di Sellia Marina, sul tema: “Principi di legalità e valori costituzionali”. Relazioneranno il prof. Alberto Scerbo, ordinario di filosofia del diritto presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro, la dott.ssa Aurora Martorana, pedagoga e specialista in bioetica. Interverranno: Walter Placida, vice sindaco di Sellia Marina, l’arch. Nella Mustacchio, presidente nazionale Confacit, l’avv. Luigi Bulotta, presidente provinciale Confacit.
News imageL’iniziativa è stata spinta dal desiderio di cambiamento che ha animato i soci fondatori di Confacit i quali, avvertendo con forza la preoccupazione per le condizioni della Calabria e dell’Italia, l’ineludibile responsabilità verso le giovani generazioni, l’evidente inadeguatezza dei modelli culturali e operativi precedenti e l’esigenza di congiungere le energie per superare gli ostacoli e costruire un futuro migliore, hanno dato vita a questa associazione che vuole porsi in modo positivo e costruttivo nel contesto calabrese ed italiano. Gli uomini e le donne che ne fanno parte intendono sostenere e realizzare un preciso progetto socio-culturale, che viene riassunto nel motto “Operare nel presente per costruire il futuro”, distaccandosi da quegli schemi ormai desueti e da quelle logiche oscurantiste che hanno prodotto già molti guasti in Calabria e in Italia. “Il Convegno di Sellia Marina, organizzato in concomitanza della costituzione di una Sezione comunale alla quale hanno aderito tantissime persone di buona volontà, - ha commentato il presidente Bulotta - rappresenta il primo passo.....

domenica 10 aprile 2011

Comune di Pentone: la Procura di Catanzaro ha concluso le indagini preliminari a carico di 21 indagati tra pubblici amministratori, tecnici e imprenditori. Mettendo in luce una presunta associazione a delinque che gestiva ogni cosa.



Scossa giudiziaria al Comune di Pentone: la Procura di Catanzaro ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a carico di 21 fra Pubblici amministratori, tecnici e imprenditori. La più pesante delle accuse ipotizzate dal pm Paolo Petrolo è quella legata alla presunta esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata a commettere una serie di presunti casi di peculato, falso e abuso d’ufficio, in modo da appropriarsi illecitamente, in maniera reiterata e costante nel tempo  comunque dal 1999 al 2004 - delle risorse economiche del Comune di Pentone, procedendo alla falsificazione della documentazione amministrativo-contabile per occultare le prove, avvantaggiando imprese amiche nell’affidamento di lavori ed appalti.  L’ipotesi di associazione a delinquere e contestata ad otto persone. In particolare, oltre a due ex amministratori per i quali la Procura non procede più in quanto deceduti, si tratta di: Alfio Riccelli, gia sindaco pro tempore del Comune di Pentone e responsabile del servizio finanziario dell’Ente; Luigi Paonessa, responsabile dell’Area tecnica dello stesso Comune;  MicheleTarantino, responsabile del Settore tecnico manutentivo, già responsabile del Settore edilizia urbanistica e di altre aree tecniche del Comune di Pentone; Luigi Critelli, Adriana Tarantino e Antonio Pullano, il primo amministratore e gli altri due titolari di ditte che avrebbero emesso e presentato al Comune di Pentone fatture ritenute false per forniture e lavori che secondo l’accusa non sarebbero mai stati eseguiti A Riccelli, Michele Tarantino e Paonessa il pubblico ministero contesta di aver promosso, costituito, diretto ed organizzato la presunta associazione a delinquere. Gli altri indagati, cui vengono contestati episodi di peculato in concorso (a vario titolo con le persone gia citate),per somme che andava da centinaia di euro in alcuni casi a decine di migliaia in altri, sono: Gioacchino Miriello, responsabile dell’Area tecnica manutentiva del Comune di Pentone; Eugenio Tallarico, responsabile dell’Area tecnica e del servizio finanziario dello stesso Ente; Fabio Iannelli, dipendente comunale; Alfonso Carbone, Francesco Grandinetti e Francesco Paonessa, direttori dei lavori incaricati dal Comune di Pentone; Marianna Lepera, Nicola Parrotta, Nicola Critelli, Giuseppina De Luca, Luigi Scalise, Rosa Zoleo, Luigi Spano e Ieso Pugliese, titolari o legali rappresentanti di diverse imprese (il solo Critelli ai indicato come <>). Secondo la tesi della Procura gli indagati avrebbero a vario ti-tolo partecipato alla commissione- di illeciti consistiti nella fornitura di materiali per lavori e nell’affidamento e nella successiva liquidazione di opere pubbliche a Pentone che in realtà non sarebbero mai stati eseguiti. Lunghissimo l’elenco· delle condotte incriminate, che avrebbero riguardato, tra l'altro: l’intervento sulla Fontana Bonaventura; la manutenzione straordinaria della scuola elementare; l’acquisto di materiale edile per la sistemazione della viabilità il località Timpa; l'acquisto di materiale, non ché la manutenzione ed il rifacimento della rete fognaria; la pavimentazione del tratto Viale Giovanni XXIII frazione S. Elia; l'adeguamento ` dell’impianto elettrico; i lavori al Monumento ai- Caduti; la sistemazione ed il ripristino delle opere igienico sanitarie del cimitero comunale; opere per il depuratore comunale; lavori di ripristino degrado località Termine; la riscossione di` diversi oneri concessori (sono elencate tredici ipotesi di mancati versamenti nelle casse del Comune di somme riscosse quali canoni per il rilascio _ di concessioni edilizie). Gli indagati ora avranno Venti  giorni di tempo per presentare memorie difensive o chiedere di essere interrogati con l’obiettivo di poter dimostrare la loro eventuale estraneità ai fatti contestati. Va precisato infatti che, allo stato attuale a carico degli indagati esistono solo mere ipotesi d’accusa ma....

La compagnia dei Carabinieri di Sellia Marina in ambito di controlli sul territorio per contrastare il fenomeno dell'abusivismo edilizio hanno denunciato sei persone nei comuni di Petronà, Zagarise, Sersale.


Durante un controllo nei vari comuni atti a prevenire atti di abusivismo edilizio piaga molto diffusa Sei persone sono state denunciate all’autorita giudiziaria nell’ambito dei controlli effettuati dai carabinieri della Compagnia di Sellia. Marina, diretti dal capitano Giovanni De Nuzzo, per contrastare il fenomeno dell’abusivismo edilizio e dei reati in materia ambientale.  Nell'ambito di questi controlli, a Petronà sono state denunciate due persone. Si tratta di F.T., 38 anni, e A. B., 36, i quali avevano commissionato  un tetto di copertura di un’abitazione, sprovvisti pero del necessario permesso di costruire. A Zagarise, invece, è stato denunciato C.N., 80 anni, per avere realizzato Iavori edili per due manufatti senza il permesso di costruire.  Infine a Sersale sono state denunciate altre tre persone: ML., 60 anni, A.D., 38 e A.F.di 63. I tre sono ritenuti responsobili di aver attivato un impianto per Ia produzione di calcestruzzi già sottoposto a sequestro, violando quindi i sigilli e senza alcuna autorizzazione  per le emissioni di polveri nell'atmosfera. I controlli, fanno sapere....

La Brigata Catanzaro. Storia di un eroico reparto militare nato a Catanzaro che contribuì valorosamente alla vittoria dell'Italia durante il primo conflitto mondiale ( Quinta parte)

Dopo questo spiacevole fatto, i fanti della Catanzaro intrapresero la loro marcia verso il fronte dove continuarono a battersi per il resto del conflitto con la grinta e la disciplina che avevano sempre dimostrato, tanto da ottenere una seconda citazione sul Bollettino di Guerra del 25 agosto 1917 nel quale si riportava che: “Sul Carso la lotta perdura intorno alle posizioni da noi conquistate, che il nemico tenta invano di ritoglierci. Negl’incessanti combattimenti si distinsero per arditezza e tenacia le Brigate Salerno (89° - 90°), Catanzaro (141° -142°) e Murge (259° e 260°)”.

Gli ultimi mesi della guerra furono trascorsi dallo stremato 141° nelle retrovie del Piave, a disposizione del Comando Supremo, dove in ottobre si incominciò a trasferire ed attraverso una serie di marce raggiunse Mestre nei giorni della vittoria.

Tutta la Brigata Catanzaro si imbarcò a Venezia sulla nave “Re Umberto” il 15 novembre 1918 ed il 17 successivo sbarcò in una Trieste festante. La meta radiosa dei suoi cruenti sacrifici era raggiunta.

Per oltre un anno il 141° ne rimase a presidiare la città, ospitato nella caserma “Oberdan”, fino a quando venne disciolto. Il 21 giugno 1920, nella caserma “Cernaia” di Torino, il cappellano militare Can. Chelli salutò con un appassionato discorso l’amata bandiera che i fanti baciarono ad uno ad uno, con le lacrime agli occhi. Il glorioso vessillo, adorno del più alto segno al valor militare, si inchinò l’ultima volta davanti alla tomba del Milite Ignoto e fu collocato “là dove si conservano le più fulgide reliquie della Patria”. Lo scioglimento del Reggimento, però non cancellò il ricordo delle gesta dei suoi uomini, e lo stesso Duca d’Aosta ebbe modo qualche anno più tardi di dire: “… ho sempre nel cuore questa magnifica legione di prodi che dalla terra di Calabria trasse la tenacia e l’anima pugnace”.

A conclusione, è doveroso rivolgere l’ultimo ricordo all’impegno di tutti i calabresi di ogni arma e specialità che contribuirono in modo determinante alla vittoria finale. Nell’immane tragedia della Grande Guerra ne perirono 20.046. Fino all’anno 1923, le medaglie al valore militare individuali concesse ai calabresi ammontavano a 2.884, così distinte: 12 M .O., 980 M .A., 1.565 M .B., 8 croci militari di Savoia, 319 croci di guerra al valore; delle quali 1.711 a ufficiali e 1.173 a sottufficiali, graduati e militari di truppa. Le medaglie d’oro erano equamente distribuite tra le 3 antiche provincie calabresi.

Altre decorazioni furono concesse alle bandiere di Reggimenti mobilitati nei Depositi della regione calabrese, con militari in buona parte nati in Calabria.

Oltre a quelli della Brigata “Catanzaro” (141° Rgt. Medaglia d’Oro e 142° Medaglia d’Argento),  possiamo ricordare quelli della....