sabato 25 giugno 2011

U ververe (Verbere) de DIU " Il Verbo di Dio" Antichissima preghiera popolare che recitavano i nostri nonni


  U Ververve o (Verbere) de Dio Il Verbo di Dio una delle canzoni Religioni più antiche del nostro territorio. In ogni famiglia veniva recitata minimo una volta al giorno. Una Preghiera molto intensa frutto di un periodo molto buio dei nostri antenati dove la fame, la miseria la si mangiava a pranzo e a cena. Con molta fatica abbiamo cercato di riportare fedelmente i vari versetti forse facendo qualche errore di trascrizione ma l'abbiamo voluta lasciare cosi cercando il più possibile di non sostituire nessuna parola .Divulgatela,fatela conoscere ai vostri figli,nipoti.
                  "U Ververe de Diu"
Il Verbo di Dio
Vogghiu dira eu, u ververe de Diu nostru Gesù.
Atru ca tantu volimuccia bena ca’ chissu munnu è chinu de peccati. 
A terra nun ne po’ chiù  a sostenira,
l’ancialu ciancia e u nemicu rida.
E Diu cuntru de nui stavì sdegnatu e de troni e de lampi ni volia subbissara,
a cara matri si conzò davanti: “O figghiu figghiu, tu chi fai?   
Nun u  fara per amura meu, ma fallu ppe’ chillu santu latta chi ti dezi!” 
“O cara matra nun u pozzu fara, ca’ puru a notta jestimanu a Diu. 
I festi principali a faticara, u vennari de marzu a naturala.
Eru patruna de mara e du munnu, mannu disprezzatu e misu ‘npugnu, 
eru patruna de cielu e de terra, manu disprezzato e misu ‘nterra.
Ca chilla cruciata è tantu bella, cca signu cu nu vrazzu ‘ncielu e natru ‘nterra!”
Ara valla e Jesufà picciuli e ranni tutti là.
Ca chillu caru Santu Gianni Battista cu na’ seggia doru ‘n manu
chi si seda e nu libru d?oru ‘n manu chi u leja cu ra vucca suddiccennu e era manu soscrivennu : 
“peccaturi e peccatrici, chi sa lu ververe de Diu ma si lu dice e china no ma si lu sa  ma‘su mpara
ca all’ura da morta addessara ‘mparatu;
cu mazza e ferru e frusta de granata a dde  tremara comu l’ogghiu ‘ncampa
e comu a canna chi mina u ventu.
Ch’ u sa e nun su dicia va sett’anni ‘ntra la picia, china u sa e nun su ‘n para va sett’anni  in peccatu mortala; china su dicia tri voti lu iornu, và ‘n paradisu cu l’anceli attornu; 
china su dicia tri voti la sira, và ‘n paradisu cu matri Maria; 
china su dicia tri voti la notta, scampa l’ura d’ogni mala morta;
china su dicia u sabatu a ru diunu, guadagna trent’anni de perdunu.

giovedì 23 giugno 2011

Finalmente la squadra del Catanzaro ha un importante assetto societario grazie ad un imprenditore Reggino

Non ci sono più dubbi
Ieri, alla scadenza della presentazione delle offerte per rilevare il “ramo azienda” della fallita Effecì Catanzaro presso la Cancelleria Fallimentare del Tribunale, l’unica richiesta avanzata è stata quella di Giuseppe Cosentino e del suo gruppo. Intorno alle ore 11.30, infatti, la “preziosa” busta è stata consegnata in Cancelleria direttamente dal neo socio Carmelo Romeo, accompagnato dall’imprenditore catanzarese Saverio Procopio e dall’avv. Enzo De Caro. Tutto, quindi, come nelle previsioni. Oggi, alle ore 12.00, al curatore fallimentare prof. Giulio Nardo ed al giudice delegato, dott.ssa Song Damiani, non rimarrà altro che prendere atto dell’unica offerta pervenuta e dopo tre udienze andate deserte procedere all’aggiudicazione del “ramo azienda”, aggiudicazione che sarà definitiva decorsi cinque 
giorni, per come stabilito dal punto 9 delle condizioni di vendita disposte a suo tempo dallo stesso giudice delegato. Cinque giorni che, comunque, torneranno utili ai responsabili della nuova società, in quanto serviranno agli stessi per definire gli ultimi dettagli al fine di ottenere l’affiliazione alla F.I.G.C. in tempi brevi, considerato che i contatti sono stati già avviati nei giorni scorsi. Si tratta dell’acquisto del “titolo sportivo”, che comporta il pagamento degli emolumenti ai tesserati ed il relativo versamento dei contributi fiscali e previdenziali sino a tutto il 30 aprile 2011. Adempimenti questi che possono essere coperti da una fidejussione, alla quale ne va aggiunta un’altra del valore di trecentomila euro come iscrizione al prossimo campionato di Seconda Divisione o, in caso di richiesta di ripescaggio da parte della nuova società, di seicentomila euro, da presentare in ogni caso entro e non oltre il 30 giugno c.m. Sempre a proposito di date va ricordata quella dell’8 luglio, con la COVISOC che esaminerà i relativi documenti d’iscrizione, comunicando successivamente alla Lega Pro le società iscritte e quelle non in regola, le quali ultime avranno comunque tempo fino al 12 luglio per presentare ricorso. Quanto invece ai ripescaggi soltanto il 31 luglio p.v. saranno rese note le squadre beneficiarie.

martedì 21 giugno 2011

Il consiglio regionale Calabrese vuole certezze sul futuro del porto di Gioia Tauro ...un futuro che sta diventando sempre più nero

Il Consiglio regionale della Calabria a conclusione del dibattito sulla crisi del porto di Gioia Tauro ha approvato un ordine del giorno della maggioranza , presentato a firma dei consiglieri Luigi Fedele, Giovanni Bilardi, Alfonso Dattolo e Giulio Serra. Con il documento, il Consiglio ha impegnato il Presidente della Giunta Regionale “ a richiedere con urgenza al Governo un incontro per la verifica immediata sullo stato delle vertenza MCR in considerazione della ipotizzata crisi aziendale che porterebbe alla perdita di centinaia di posti di lavoro, generando una situazione di crisi che rischia di avere delle ricadute rilevanti sull’economia dell’intera regione”. Lo stesso Governatore dovrà “ottenere l’impegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri affinché vengano attuati nel periodo di vigenza 2011 - 2015, idonei provvedimenti con correttivo per la riduzione dello squilibrio competitivo dei porto di transhipment del Sud Italia, primo fra tutti Gioia Tauro, verso i porti Nord Africani, con interventi di valenza sociale, in attesa del paventato incremento di volumi che si tradurrà al 2015, in un aumento della domanda di movimentazione container di circa il 25% per i porti del Mediterraneo”. Con lo stesso ordine del giorno, l’Assemblea legislativa calabrese, ha impegnato Scopelliti “ad assumere, di concerto con le amministrazioni interessate, le iniziative necessarie affinché Gioia Tauro possa integrare l’attuale vocazione di piattaforma di transhipment con un modello di gateway continentale (nazionale prima e europeo in futuro), favorendo attraverso misure dedicate l’utilizzo delle linee ferroviarie”. Il quarto dei cinque punti dell’ordine del giorno impegna il Presidente della Giunta ad “adottare misure idonee al fine di facilitare l’insediamento di nuove realtà industriali e attirare aziende che producano a Gioia Tauro e creare opportunità concrete e condizioni di vantaggio per sviluppare un area logistica - industriale”. Il Governatore Scopelliti, infine - sempre secondo l’ordine del giorno di maggioranza - dovrà “sollecitare Rft a fornire un crono programma per le attività previste nell’Apq firmato dalla Regione Calabria e i ministri competenti”.
Il Consiglio regionale della Calabria a conclusione del dibattito sulla crisi del porto di Gioia Tauro ha approvato un ordine del giorno della maggioranza , presentato a firma dei consiglieri Luigi Fedele, Giovanni Bilardi, Alfonso Dattolo e Giulio Serra. Con il documento, il Consiglio ha impegnato il Presidente della Giunta Regionale “ a richiedere con urgenza al Governo un incontro per la verifica immediata sullo stato delle vertenza MCR in considerazione della ipotizzata crisi aziendale che porterebbe alla perdita di centinaia di posti di lavoro, generando una situazione di crisi che rischia di avere delle ricadute rilevanti sull’economia dell’intera regione”. Lo stesso Governatore dovrà “ottenere l’impegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri affinché vengano attuati nel periodo di vigenza 2011 - 2015, idonei provvedimenti con correttivo per la riduzione dello squilibrio competitivo dei porto di transhipment del Sud Italia, primo fra tutti Gioia Tauro, verso i porti Nord Africani, con interventi di valenza sociale, in attesa del paventato incremento di volumi che si tradurrà al 2015, in un aumento della domanda di movimentazione container di circa il 25% per i porti del Mediterraneo”. Con lo stesso ordine del giorno, l’Assemblea legislativa calabrese, ha impegnato Scopelliti “ad assumere, di concerto con le amministrazioni interessate, le iniziative necessarie affinché Gioia Tauro possa integrare l’attuale vocazione di piattaforma di transhipment con un modello di gateway continentale (nazionale prima e europeo in futuro), favorendo attraverso misure dedicate l’utilizzo delle linee ferroviarie”.

giovedì 16 giugno 2011

Sellia: il prima e il dopo dei lavori di restauro eseguiti sulle statue di San Nicola e Sant' Antonio

Senza entrare nel merito (magari ne riparleremo in un futuro articolo) voglio mettere all'attenzione dei vari lettori i lavori di restauro eseguiti sulla statua di San Nicola e ultimamente su quella Sant' Antonio. Le due foto mostrano le statue dopo e prima del restauro

Per ingrandire le foto clicca sull'immagine

mercoledì 15 giugno 2011

I dati sul referendum 2011 in Calabria

E' stata del 50,37% la percentuale dei votanti che si è recata alle urne in Calabria per votare ai referendum. In particolare l’affluenza più alta si è registrata nella provincia di Cosenza con oltre il 52% mentre la maglia nera regionale per il numero di votanti è per la provincia di Crotone dove hanno votato una media del 45,10%. 
Come avrete letto, il quorum è stato raggiunto, superando il 57%, e i ai quattro quesiti - i due sull'acqua pubblica, quello sul ritorno al nucleare e quello sul legittimo impedimento - hanno ampiamente superato il 90%. La Calabria - alla fine, nonostante tutto è riuscita a raggiungere il 50+1, superando di poco il 50,3% ma confermandosi regione nella quale si è votato di meno.