come avete avuto modo di poter constatare i lavori
di realizzazione dell’Eco-Museo, nello spazio sovrastante il Chiosco,
stanno procedendo alacremente. A questa prima parte di lavori che hanno
portato al rivestimento del muro inferiore, alla realizzazione di otto
grandi nicchie e all’istallazione di sei grandi teche seguirà un secondo
intervento grazie al quale si potrà completare il rivestimento di tutto
il muro e portare a termine la riqualificazione di uno spazio che, di
fatto, diverrà la vetrina della storia, della tradizione, della cultura
di Sellia. Completato il “contenitore” ora la sfida più importante sarà
quella di riempire il nostro “Eco-Museo” di contenuti. Vista
l’importanza di tale intervento come Amministrazione Comunale abbiamo
deciso di coinvolgere la popolazione selliese tutta, residente e non,
nell’allestimento di tale importante spazio. In questa prima fase ciò di
cui abbiamo bisogno è del materiale fotografico che abbia come soggetto
momenti di vita vissuta all’interno del nostro paese o che ritragga
suoi caratteristici scorci. In ogni caso chiunque abbia delle foto di
Sellia che vanno dai primi del novecento agli anni settanta portandole
in comune (le foto saranno riprodotte e restituite) o inviandole al
seguente indirizzo di posta elettronica piacentegrafica@alice.it
in qualsiasi formato ma con risoluzione di almeno 300 D.P.I. entro
la data del 4 dicembre 2011 potrà aiutarci a scegliere quali immagini
porre all’interno degli otto grandi archi realizzati sul muro
dell’Eco-Museo e negli altri spazi che saranno successivamente
individuati. Presso gli uffici comunali e allo stesso indirizzo di posta
elettronica potrà pervenire entro la data del 31 dicembre 2011 tutto il
materiale cartaceo e documentale che riguarda Sellia.lunedì 21 novembre 2011
Sellia : Il comune in....forma. Collaboriamo tutto al completamento dell'Eco-Museo
Cari concittadini
come avete avuto modo di poter constatare i lavori
di realizzazione dell’Eco-Museo, nello spazio sovrastante il Chiosco,
stanno procedendo alacremente. A questa prima parte di lavori che hanno
portato al rivestimento del muro inferiore, alla realizzazione di otto
grandi nicchie e all’istallazione di sei grandi teche seguirà un secondo
intervento grazie al quale si potrà completare il rivestimento di tutto
il muro e portare a termine la riqualificazione di uno spazio che, di
fatto, diverrà la vetrina della storia, della tradizione, della cultura
di Sellia. Completato il “contenitore” ora la sfida più importante sarà
quella di riempire il nostro “Eco-Museo” di contenuti. Vista
l’importanza di tale intervento come Amministrazione Comunale abbiamo
deciso di coinvolgere la popolazione selliese tutta, residente e non,
nell’allestimento di tale importante spazio. In questa prima fase ciò di
cui abbiamo bisogno è del materiale fotografico che abbia come soggetto
momenti di vita vissuta all’interno del nostro paese o che ritragga
suoi caratteristici scorci. In ogni caso chiunque abbia delle foto di
Sellia che vanno dai primi del novecento agli anni settanta portandole
in comune (le foto saranno riprodotte e restituite) o inviandole al
seguente indirizzo di posta elettronica piacentegrafica@alice.it
in qualsiasi formato ma con risoluzione di almeno 300 D.P.I. entro
la data del 4 dicembre 2011 potrà aiutarci a scegliere quali immagini
porre all’interno degli otto grandi archi realizzati sul muro
dell’Eco-Museo e negli altri spazi che saranno successivamente
individuati. Presso gli uffici comunali e allo stesso indirizzo di posta
elettronica potrà pervenire entro la data del 31 dicembre 2011 tutto il
materiale cartaceo e documentale che riguarda Sellia.
come avete avuto modo di poter constatare i lavori
di realizzazione dell’Eco-Museo, nello spazio sovrastante il Chiosco,
stanno procedendo alacremente. A questa prima parte di lavori che hanno
portato al rivestimento del muro inferiore, alla realizzazione di otto
grandi nicchie e all’istallazione di sei grandi teche seguirà un secondo
intervento grazie al quale si potrà completare il rivestimento di tutto
il muro e portare a termine la riqualificazione di uno spazio che, di
fatto, diverrà la vetrina della storia, della tradizione, della cultura
di Sellia. Completato il “contenitore” ora la sfida più importante sarà
quella di riempire il nostro “Eco-Museo” di contenuti. Vista
l’importanza di tale intervento come Amministrazione Comunale abbiamo
deciso di coinvolgere la popolazione selliese tutta, residente e non,
nell’allestimento di tale importante spazio. In questa prima fase ciò di
cui abbiamo bisogno è del materiale fotografico che abbia come soggetto
momenti di vita vissuta all’interno del nostro paese o che ritragga
suoi caratteristici scorci. In ogni caso chiunque abbia delle foto di
Sellia che vanno dai primi del novecento agli anni settanta portandole
in comune (le foto saranno riprodotte e restituite) o inviandole al
seguente indirizzo di posta elettronica piacentegrafica@alice.it
in qualsiasi formato ma con risoluzione di almeno 300 D.P.I. entro
la data del 4 dicembre 2011 potrà aiutarci a scegliere quali immagini
porre all’interno degli otto grandi archi realizzati sul muro
dell’Eco-Museo e negli altri spazi che saranno successivamente
individuati. Presso gli uffici comunali e allo stesso indirizzo di posta
elettronica potrà pervenire entro la data del 31 dicembre 2011 tutto il
materiale cartaceo e documentale che riguarda Sellia.Per far fronte all'emergenza rifiuti il sindaco Traversa farà intervenire la Protezione Civile
Interverrà la Protezione Civile nazionale

per fare fronte al problema
dell’emergenza rifiuti nella città di Catanzaro. Lo rende noto il
sindaco Michele Traversa, che in questi giorni prosegue i suoi
interventi istituzionali per risolvere l’intricata vicenda della
discarica di Alli, al centro della nota vicenda giudiziaria che ha
portato al blocco dell’impianto. In particolare, il sindaco è in stretto
contatto con il prefetto Antonio Reppucci, con il quale si è incontrato
questo pomeriggio a Catanzaro, oltre che con il presidente della Giunta
regionale Giuseppe Scopelliti e il dirigente generale Franco Zoccali.
Il governatore, pure non avendo competenze dirette essendo il settore
della gestione dei rifiuti sottoposto a commissariamento, sta dedicando
grande impegno alla soluzione del problema, e questa mattina ha
sollecitato il capo della Protezione Civile, prefetto Franco Gabrielli,
chiedendo un suo intervento urgente. Dopo le dimissioni del Commissario,
generale Melandri, la competenza sulla gestione dell’emergenza è
infatti tornata in capo alla Protezione civile. Il prefetto Gabrielli
arriverà nella prossima settimana ma, a seguito delle pressioni del
presidente Scopelliti, ha deciso di inviare a Catanzaro il dirigente
dell’Ufficio II del Dipartimento della Protezione Civile, Nicola
Dell’Acqua, che martedì incontrerà il sindaco Traversa, il prefetto
Antonio Reppucci e i rappresentanti della Regione.
domenica 20 novembre 2011
sabato 19 novembre 2011
I rifiuti della discarica di Alli (Catanzaro) erano diventati una vera miniera d'oro
venerdì 18 novembre 2011
U Viveri e sutta Santa Maria
Quanti di voi sapevano che proprio “u viveri e sutta Santa
Maria” era l’antico lavatoio di Sellia? Esattamente in questo posto (ma con una
diversa sistemazione del terreno) era ubicato il lavatoio. Una grande
“cibbia”rettangolare raccoglieva al suo interno l’acqua preziosa della omonima
sorgiva che malgrado non provenisse da un alta montagna l’acqua non seccava mai
neppure durante la calura estiva, certamente la sua portata diminuiva o
aumentava a secondo delle stagioni ma anche se più lentamente la cibbia si
riempiva sempre, era una grande comodità per le massaie che almeno quando erano
pochi panni evitavano di scendere sino alla Jumara. Questo lavatoio era coperto
da una tettoia di tegole per poter
riparare dalla pioggia le donne che erano impegnati a lavare i panni .
Con l’arrivo dell’acqua corrente e l’installazione delle varie fontane
pubbliche il lavatoio subì una trasformazione i
getti d’acqua da uno passarono a
4 per poter garantire a più donne di lavare contemporaneamente, una vera
comodità per l'intero paese che ancora dovrà aspettare degli anni prima di
vedere l’acqua corrente installata nelle varie abitazioni private, così si
potevano lavare i panni più spesso evitando di arrivare sino a ra hjumara per
fare il bucato, le vasche diventarono tre
con i scrjcaturi .C'era un viavai
di donne sin dalle primi luci dell'alba tanto che bisognava aspettare
pazientemente il proprio turno anche per
delle ore. La sua scomparsa questa volta non fu per causa del'uomo ma una frana
che precedette di pochi giorni quella disastrosa del 1943 sotterrò tutto; alcuni anni dopo verso gli anni 50 durante certi
lavori una parte del lavatoio venne alla luce ma fu distrutto per fare spazio
alla costruzione della nuova cunetta della strada provinciale.
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