giovedì 8 dicembre 2011
mercoledì 7 dicembre 2011
Riapre la strada provinciale 13 che collega il Capoluogo con Simeri Crichi e Sellia Interrotta dopo il nubifragio del mese di febbraio scorso
In un quadro di difficoltà generate da eventi alluvionali che si ripetono provocando danni rilevanti alle strade provinciali, arriva comunque una buona notizia: il Presidente dell’Amministrazione Provinciale Wanda Ferro comunica che nei prossimi giorni sarà riaperta la provinciale 13 che collega Catanzaro a Simeri Crichi ed a Sellia Superiore, strada interrotta a seguito degli eventi alluvionali dello scorso febbraio.
Sono stati infatti in breve tempo ultimati i lavori per un importo complessivo di oltre 500mila euro che, interamente sostenuti con fondi del bilancio provinciale, hanno visto la realizzazione in località Silipetto di Simeri Crichi di una rilevante fondazione indiretta con sovrastante muro in elevazione, nonché la realizzazione di un intervento a gabbioni per la scarpata a monte ed infine la necessaria regimentazione delle acque. La riapertura consentirà di annullare, soprattutto riguardo al traffico pesante, i disagi sostenuti in questi mesi e al tempo stesso di attutire le nuove difficoltà insorte in conseguenza della recente chiusura della bretella comunale avvenuta per gli eventi alluvionali dei giorni scorsi.
Il Presidente Ferro, che sottolinea l’impegno costante e proficuo del consigliere provinciale Amedeo Mormile, comunica inoltre che nel prossimo mese di dicembre si aprirà la nuova strada provinciale in località Gatticello del Comune di Soveria Simeri che costituirà un’altro asse stradale di avvicinamento dell’intero comprensorio con la città di Catanzaro e con il litorale jonico; anche quest’intervento ha comportato nel tempo un rilevante e significativo investimento di risorse economiche sul bilancio dell’Ente di Palazzo di Vetro.....
Associazione di 12 comuni per valorizzare la cultura dell'olio extravergine d'oliva
Intesa per valorizzazione cultura extravergine di oliva
Sono 12 i comuni calabresi
che hanno aderito all'accordo siglato dai Presidenti dell'Associazione nazionale Città dell'olio, Enrico Lupi, e di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, per la promozione e la valorizzazione dei territori e della cultura dell'extra vergine di oliva. I comuni interessati sono Tiriolo, Zagarise, San Pietro a Maida, Cariati, Cassano allo Ionio, Cerchiara di Calabria, Frascineto, Saracena, Terranova da Sibari, Carfizzi, Cerenzia e San Nicola dell'Alto. "Obiettivo dell'accordo - è detto in un comunicato - è di diffondere, attraverso momenti di approfondimento, la conoscenza dell'olio extra vergine di oliva e dei suoi territori di origine, condividere le esperienze già in atto e renderle sinergiche, progettare specifiche azioni e progettualità di formazione con l'ausilio dell'Organizzazione assaggiatori olio di oliva, organismo espressione Unioncamere, da realizzare nei ristoranti e nelle imprese, nonché a beneficio dei consumatori. Tra gli intenti del Protocollo anche quello di promuovere iniziative dirette alla maggior tutela e conoscenza della qualità dell'olio extra vergine di oliva.......
martedì 6 dicembre 2011
manteniamo fede alla promessa fatta dal popolo Selliese al nostro amato protettore San Nicola dopo il suo miracoloso intervento durante l'alluvione del 1943.
Molto
bello il racconto dell'articolo precedente sul miracolo del nostro amato protettore San Nicola il quale come promesso
non fece perire neppure una persona durante il rovinoso alluvione del 1943.
Penso
che sia arrivato il tempo di mantenere fede alla promessa fatta a suo tempo e
cioe di realizzare un bel quadro che ritrae San Nicola che con le mani stese
tiene con una mano la zona di "San Angelo" e con l'altra la zona di "Ruscia" mentre
molte case scivolavano giù a valle, ma come promesso nessuno si fece neppure un
graffio. Invito tutta la comunità con in primis l'amministrazione comunale con
a capo il sindaco Dott. Davide Zicchinella che da sempre si sono dimostrati
sensibili nel recuperare valorizzare il nostro passato a far di tutto affinché
questo quadro possa realizzarsi vedendo cosi mantenuta una promessa fatta dai
Selliesi molti decenni fa al nostro Santo Protettore
ma per forze maggiori non mantenuta per il tragico periodo che si stava vivendo oltre all'alluvione ci trovavamo in piena seconda guerra mondiale, ma oggi penso che i tempi siano maturi per mantenere finalmente fede alla promessa data realizzando un bel quadro da regalare a futura memoria attinente ad un periodo molto triste per la popolazione Selliese ma che con una forte fede ci fu di forte aiuto per risollevarci. Dunque aspettiamo fiduciosi una risposta positiva sicuri che la comunità tutto con a capo il primo cittadino la faranno subito proprio mantenendo così fede alla promessa fatta nel lontano 1943.
ma per forze maggiori non mantenuta per il tragico periodo che si stava vivendo oltre all'alluvione ci trovavamo in piena seconda guerra mondiale, ma oggi penso che i tempi siano maturi per mantenere finalmente fede alla promessa data realizzando un bel quadro da regalare a futura memoria attinente ad un periodo molto triste per la popolazione Selliese ma che con una forte fede ci fu di forte aiuto per risollevarci. Dunque aspettiamo fiduciosi una risposta positiva sicuri che la comunità tutto con a capo il primo cittadino la faranno subito proprio mantenendo così fede alla promessa fatta nel lontano 1943.
Il miracoloso intervento del nostro amato protettore San Nicola nel salvare gli abitanti di Sellia dal rovinoso alluvione del 1943
Pioveva
da una settimana la mattina ti alzavi che pioveva ti coricavi ed ancora
pioveva per poi iniziare daccapo.
Non si poteva svolgere nessun lavoro
nei campi la terra era inzuppata ,usciva acqua da tutte le parti. Il
centro storico(già fortemente provato dai vari cataclismi) iniziò a
muoversi, una grossa frana stava lesionando sempre più le case
rendendole di fatto pericolose anche se molte persone continuavano ad
abitarci perché non sapevano proprio dove andare. Passavano i giorni ma
pioveva sempre così si decise di portare fuori in processione la statua
di San Nicola ,in Chiesa si radunò quasi l’intera popolazione ed in
processione sotto una pioggia sempre insistente girarono tutto il paese
ma non smise di piovere anzi a tratti sembrava che l’acqua “a jettavanu a
cati cati” ormai il corteo era arrivato in piazza la Statua di San
Nicola riparata con un tetto di tavole fatto per l’occasione era
anch’esso inzuppato , proprio all’entrata della chiesa si decise di fare
un canto in onore del Santo molti ancora speravano che spiovesse altri
rassegnati dicevano” puru santu Nicola nabbannunau”. Cantavano,
cantavano tutti incuranti, di essere zuppi d’acqua sino al midollo;
mentre giravano la statua per farla entrare ecco che un timido raggio di
sole uscì tra le nuvole dopo un po’ smise di piovere tutti gridarono al
miracolo intonando lodi e preghiere, si porto il tavolo per far
adagiare la statua fuori e così rimase per l’intera giornata. Non
pioveva più roba da non credere scendeva una foschia sul borgo ma non
pioveva più, neppure una goccia, le case erano state duramente colpite
molte presentavano visibilmente delle crepe ai muri nelle quali ci
potevi infilare una mano altre iniziavano con i primi cedimenti di
tegole o intonachi , la paura era tanta sembrava che tutte le case del
paese alla fine sarebbero franate, alcune case scivolarono “sutta u
castellu” . Una donna molto devota, e molto stimate del paese aveva avuto un
sogno dove vide chiaramente San Nicola mentre teneva con una mano
Sant'angelo e con l'altra Ruscia,avvisandola che molte case sarebbero
cadute ma nessuno neanche un animale sarebbe morto. Raccontò tutto
all'arciprete il quale conoscendola per la sua forte fede decise di
rendere pubblico il sogno, durante l'omelia Domenicale molti non
credettero al sogno disperati,scoraggiati che tutto il paese sarebbe
destinato a franare,addirittura il priore dalla congrega
dell'Immacolata propose di spostare le varie statue,paramenti ecc..
delle due Chiese portandole in qualche posto più sicuro perché temevano
che anche la Chiesa potesse franare. Si viveva nel terrore, nella paura
che tutto il centro storico si sarebbe sbriciolato, sarebbe sceso a
valle molti chiusero le varie abitazioni presero le poche cose che
possedevano e lasciarono Sellia cercando riparo,sicurezza nei centri
vicini, intanto altre case continuavano a franate dando però a tutti
il tempo di mettersi al riparo, portando al riparo anche i pochi
mobili. La parte che franò tutta insieme fù quella di “ sutta santa
Maria” mentre le case sotto il castello sino alla chiesa furono quelle
che subirono meno danni ma erano completamente inabitabili.
dopo mesi e mesi di apprensione la frana si era completamente assestata risparmiando così come era stato detto in sogno da San Nicola tutte le abitazioni di Ruscia e di Sant Angelo con le rispettive.....
dopo mesi e mesi di apprensione la frana si era completamente assestata risparmiando così come era stato detto in sogno da San Nicola tutte le abitazioni di Ruscia e di Sant Angelo con le rispettive.....
Da piccolo bambino Santo Nicola.......... In piedi si reggeva e camminava
Oggi solenne
festa in onore del nostro amato protettore San Nicola inseriamo questa bella
canzone che echeggiava per le vie del borgo dall'altoparlante esterno della
Chiesa messa dall'Arciprete il quale una volta finita la processione invitava
tutta la comunità nei locali parrocchiali per assaggiare tanti dolcetti
taralli,rustici ecc... e del buon vino nuovo.
Da piccolo bambino Santo Nicola
In piedi si reggeva e
camminava
E con le mani giunte a Dio
pregava
E sorrideva agli angeli del
cielo
Era la gioia dei suoi
genitori
E la sua vita a Dio la
dedicò.
Rit.
Santo Nicola, Santo Nicola Santo
Evviva Santo Nicola e chi ce lo portò.
A Mira si trovava Santo
Nicola
Votato della scienza e la
virtù
Con la sua grande fede
religiosa
Volle girare il mondo per
pregare
Sulle sue labbra il nome di
Dio portava
A tutti insegnava la fede di
Gesù.
Rit.
Dopo la missione sua compiuta
Se ne tornò a Mira Santo Nicola
In quel paese c'era la pestilenza
Che distruggeva tutta l'umanità
Rimase solo, privo dei suoi genitori
Le sue ricchezze ai poveri
regalò.
Rit.
Ma dopo tante grazie che fece
Se ne morì il mite Santo Nicola
E fecero un'urna tutta d'oro
Le sacre ossa vollero conservare
I saraceni senza nessuna pietà
Saccheggi e fuoco misero la città.
Rit.
Per l'invasione dei
saraceni Mira
Fu distrutta e devastata
Tre monaci baresi si son
trovati
Le sacre spoglie vollero conservare
L'8 maggio 1083 tre caravelle
Qui vollero sbarcar.
Rit.
Quel
giorno tutta Bari fece festa
All'urna d'oro di Santo
Nicola
Correvano regine e imperatori
Per chiedere le grazie a Santo
Nicola
Parlarono i muti e ai ciechi fece
vedere
Ai paralitici li fece camminare.
Rit.
Iscriviti a:
Commenti (Atom)

