venerdì 13 aprile 2012

Che ne pensate del blog Selliaracconta? Dite la vostra nei commenti con idee, suggerimenti ......anche critiche i commenti sono aperti a tutti senza alcuna registrazione

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Sul blog Selliaracconta da un bel po’ di tempo non sono consentiti i commenti, il tutto nasce con (per fortuna) un aumento costante di visite con relativo sempre poco tempo da parte mia di monitorare i commenti i quali potevano essere inseriti senza nessun tipo di registrazioni. I commenti spesso numerosi erano sempre attinenti a Sellia. Con aumentare degli articoli sui paesi del nostro comprensorio i commenti fuori luogo erano in agguato. comunque è da un bel pò che stavo pensando di riaprirli magari su determinati argomenti. I commenti sono aperti  dove potete inserire le vostre osservazioni, suggerimenti ma anche critiche su come è impostato il blog, ovviamente anche un breve saluto rimane ben accetto. Dopo questo articolo piano piano anche in altri i commenti saranno aperti
Vi ringranzio anticipatamente salutandovi tutti con affetto da Zagor (Ideatore ed amministratore di questo piccolo blog) 
Di seguito inserisco il messaggio inviatomi dalla forumista lux  che mi è stata da sprono nel anticipare l'apertura dei commenti

Catanzaro la capitale dei call center d'Italia

I call center di Catanzaro lavorano tutti con commesse di aziende italiane
 o internazionali come Telecom Italia, Tim, Vodafone, Wind, H3G, Fastweb, Sky, Enel, Poste italiane, American Express, banche o società di credito al consumo come Santander, Findomestic e editori come Rcs, l'azienda della quale io sono un dipendente.È la delocalizzazione dei servizi all'italiana. Quando, qualche anno fa, Thomas Friedman del «New York Times» scoprì un fenomeno del genere a Bangalore, in India, scrisse un saggio di successo intitolato The World Is Flat (Il mondo è piatto). Friedman ne era entusiasta. Per fornire a basso costo i servizi immateriali del XXI secolo, qualunque cosa possa viaggiare su un cavo a fibre ottiche, ognuno cerca le zone più arretrate del proprio impero scomparso. Lì il lavoro costa meno e la distanza dal punto di consegna non significa più nulla. Le grandi aziende inglesi o americane o australiane hanno aperto i loro call center in India, dove milioni di ragazzi parlano la lingua dell'antico potere coloniale; i francesi vanno in Marocco, Mauritania o Burkina Faso; gli spagnoli in Argentina o in Messico.
Noi italiani, vista la miseria della nostra storia coloniale, andiamo in Calabria. O, come fa Vodafone, gruppo quotato a Londra e presente in 67 paesi, apriamo un call center in subappalto a Gianturco, provincia di Napoli. «The world is flat», ma anche l'Italia, nel suo piccolo, sta cercando di diventare piatta. È come se l'ex colonia noi ce la fossimo ricavata al nostro interno, nei territori in cui non più di una persona in età da lavoro su due può vantare ufficialmente un'occupazione.
Componete il numero del centralino dell'Enel a Roma e vi risponderà Catanzaro, fate il 199 di Tim e vi risponderà sempre Catanzaro, fate il 184 di Vodafone e noterete che l'accento è calabrese, e se poi ricevete una chiamata di Fastweb o di Sky che vi offre un nuovo servizio a un prezzo imbattibile, anche quella verrà molto probabilmente dalle pendici della Sila. C'è una logica: è l'area dal reddito per abitante fra i più bassi nel territorio dell'euro. Qui, per chi è sotto i trent'anni c'è sempre meno lavoro, dunque chi ne vuole deve accettarlo a qualunque condizione.
È impossibile capire Catanzaro se non si tiene conto di questa trasformazione dell'Italia nell'era del deperimento biologico e delle tecnologie, ed è impossibile capire l'Italia e l'Europa se non si capisce Catanzaro. La città non è una deviazione dalla norma; come Sidi Bouzid in Tunisia, dove Mohamed Bouazizi un giorno si è dato fuoco, è forse solo il punto di massima tensione di un tessuto più vasto o la destinazione verso la quale milioni di altri temono di essere in cammino. (...)  

giovedì 12 aprile 2012

Simeri Crichi sulla costruzione della nuova chiesa con oratorio intervengono i gruppi di minoranza con una nota congiunta


Avevamo ampiamente parlato giorni fa della lodevole iniziativa da parte della giunta di Simeri Crichi guidata dal primo cittadino Barberio, il quale annunciava l’avvio dell’iter burocratico per la costruzione di una nuova chiesa con annesso oratorio quantificando una spesa di circa 3,7 milioni di euro,localizzando anche l’area che si trova vicino l’ ufficio postale.  
Sulla questione sono prontamente intervenuti i due gruppi di minoranza i quali premettendo di non essere stati interpellati  per questa importante opera che dovrebbe coinvolgere l’intera comunità, mettono in risalto che l’opera non risulta inserita neppure nel piano triennale delle opere pubbliche. I gruppi di minoranza pur lodando tutte le varie iniziative atte nel contribuire alla crescita civile e religiosa di Simeri crichi, vogliono rimarcare le diverse lacune sotto diversi aspetti. Il tutto ha portato il gruppo “La Svolta” guidato da Maria Costa con Michele Gigliotti, congiuntamente al gruppo “Futuro insieme” con a capo Giancarlo Nagero di  diffondere questa nota che andando avanti rimarca la necessità di inserire nelle linee guide di programmazione anche  la realizzazione di un luogo di culto adeguato per i sempre più numerosi residenti in località Simeri Mare, mentre  il quartiere “Roccani” ne rimane addirittura sprovvisto,qualche anno fa i fedeli del luogo con propri fondi hanno acquistato un terreno per la costruzione di una chiesa l’amministrazione dell’epoca concesse  un permesso a costruire che non ha avuto alcun seguito. Continuando: l’antica frazione di Simeri ha una piccolissima chiesa  con annesso un antico convento che necessita di urgenti lavori di restauro. Dunque prima di prendere la decisione si doveva valutare le varie esigenze del nostro vasto territorio, senza dimenticare che l’attuale sindaco quando era primo cittadino decise di non aderire ai cospicui finanziamenti dati dalla regione per ristrutturare i vari luoghi di culti dalla chiesa Madre al Santuario della Pietà, Santa Maria Assunta e chiesa della Grecia della frazione di Simeri ; quando in occasione del Giubileo 2000 il sindaco non salì sul treno delle tante opportunità come prontamente fecero tanti comuni, il tutto perché Barberio  era in continua battaglia con la chiesa locale. La nota  congiunta si conclude esprimendo sempre compiacimento in questo nuovo orientamento del sindaco, ma rimarcano i forti dubbi, lo scetticismo, la preoccupazione su chi darà all’amministrazione Barberio la soma di circa 3,7 milioni di euro, ricordando che in questi ultimi anni le chiese di Simeri Crichi...

A Taverna, Sorbo San Basile e Sellia Marina sono andate in scena tre bellissime rappresentazioni sulla Passione di Gesù





mercoledì 11 aprile 2012

In calabria oltre 200 mila persone soffrono di disturbi alla tiroide. Dal 16 sino al 20 aprile visite gratis anche a Catanzaro presso il Campus Universitario di "Germaneto"

Sono 200 mila le persone in Calabria che soffrono di disturbi alla tiroide. Dal 16 al 20 aprile torna la campagna di prevenzione e cura promossa dal club dell’Associazioni delle Unità Endocrinochirurgia italiane (Uec).   Circa 100 centri specializzati – distribuiti su tutto il territorio nazionale, in collaborazione con le Aziende ospedaliere o con le strutture sanitarie di appartenenza, metteranno a disposizione una visita specialistica gratuita e, se necessario, proporranno un percorso di diagnosi e cura completo. In Calabria sarà possibile effettuare la visita gratuita nell’azienda sanitaria universitaria Mater Domini di Catanzaro e nell’azienda ospedaliera "Bianchi-Melacrino-Morelli" di Reggio Calabria.   Il professor Giorgio De Toma, Presidente del club delle Uec, direttore del dipartimento di chirurgia del Policlinico Umberto I di Roma, nel presentare l’iniziativa ha evidenziato che «questa quarta settimana nazionale della Tiroide, oltre ad essere rivolta a tutti coloro che hanno una patologia tiroidea trascurata o sottovalutata, è quest’anno particolarmente indirizzata alle donne al di sotto dei 45 anni che hanno una familiarità per patologia tiroidea, soprattutto se tumorale, e che manifestano sintomi come irritabilità, nervosismo, insonnia, gonfiore al collo, oscillazioni nel peso, ma che non si sono mai sottoposte ad un controllo in precedenza. Più in generale, oltre 6 milioni di persone soffrono di problemi alla tiroide: la prevenzione e la diagnosi precoce diventano fondamentali per un trattamento mirato e tempestivo».   La settimana nazionale della Tiroide gode del patrocinio della Società Italiana di Medicina Generale.    Il Past President del club delle Uec e Direttore del Dipartimento di Chirurgia Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, Paolo Miccoli, ha evidenziato che “l'obiettivo di questa Campagna è di sensibilizzare l’opinione pubblica e gli operatori sanitari a cercare di formulare una diagnosi precoce sulla natura di un nodulo tiroideo allo scopo di selezionare quelli da sottoporre a terapia medica o, eventualmente, chirurgica. Nel secondo caso sarà possibile utilizzare, qualora indicato, tecniche mininvasive come, ad esempio, la Minimally-Invasive Video-Assisted Thyroidectomy (Mivat)». Si tratta di una tecnica messa a punto proprio dal professor Paolo Miccoli e dal professor Rocco Bellantone. Può essere eseguita in caso di gozzo quando il volume tiroideo sia inferiore ai 25 millimetri ed in caso di nodulo tiroideo singolo quando la dimensione non sia superiore ai 3 centimetri di diametro.  La tecnica è indicata per i noduli microfollicolari e i carcinomi papillari, quindi patologie sia benigne sia maligne, ma anche per i gozzi, tossici e non, di piccole dimensioni.

la Pro-Loco di Taverna traccia un bilancio positivo dopo il primo anno guidato da Giovanni Talarico



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