Riceviamo e pubblichiamo
I consiglieri comunali presso il Comune
di Simeri Crichi, Michele Gigliotti e Maria Costa (La Svolta) oltre che
Giancarlo Nagero (Futuro Insieme), hanno presentato al Sindaco del predetto
paese una interpellanza con la quale chiedono che, a seguito della conclusione
delle indagini sulle
presunte irregolarità nella gestione della discarica di Alli, il Comune di Simeri Crichi si
costituisca parte civile nell’instaurando procedimento.
Di seguito il testo dell’interpellanza
“Egregio
Sindaco,
i
gruppi di minoranza in seno al Consiglio Comunale di Simeri Crichi Le fanno
presente di aver appreso a mezzo stampa che La Procura della Repubblica di
Catanzaro ha chiuso le indagini sulle presunte irregolarità nella gestione
della discarica di Alli.
Nella medesima circostanza i suddetti consiglieri comunali hanno
appreso che alle persone sottoposte alle indagini, oltre ai reati di
associazione per delinquere, abuso d'ufficio, evasione fiscale, corruzione e falso,
è contestato il reato di disastro ambientale.
Con riferimento a tale ultima ipotesi di reato, gli scriventi
consiglieri, evidenziano che il Pubblico Ministero procedente nell'avviso di
conclusione delle indagini <>.
Ciò detto, attesa la contiguità territoriale tra gli ambiti
interessati dall’ipotizzato disastro ed il territorio ricadente nel Comune di
Simeri Crichi, preso atto del gravissimo danno all’ambiente, dei danni alla
salute arrecati ai residenti nelle zone limitrofe alla discarica e, non da
ultimo, il significativo danno all’immagine subito dal territorio di Simeri
Crichi, qualora tali reati dovessero risultare provati, con la presente Le
chiediamo di intraprendere la debita azione legale consistente nella
costituzione di parte civile del Comune di Simeri Crichi nell’instaurando
procedimento penale”.
Inoltre, il consigliere Michele
Gigliotti, in qualità di segretario di circolo del PD di Simeri Crichi,
preannuncia un’imminente iniziativa finalizzata a dibattere, con le
associazioni impegnate nella tutela ambientale (Greenpeace, WWF, Italia Nostra,
Legambiente e via enumerando), la possibilità di costituzione di parte civile
nell’inaugurando processo.
L’amplificazione dell’eco mediatica
generata dalla convergenza di numerose associazioni ambientaliste avrebbe come
effetto plausibile quello di sensibilizzare l’opinione pubblica –anche oltre i
confini regionali- su un tema di scottante attualità quale certamente è la
protezione dell’ambiente Calabrese dall’aggressione di imprese prive di etica.