lunedì 24 settembre 2012

Sellia; "Orme nel Parco" annuncia la chiusura di "Adrenalinea" inaugurata appena due mese fa. Il sindaco risponde che l'impianto non chiude e la gestione passerà al comune.All'orizzonte si intravedono azioni legali







È con grande dispiacere che siamo costretti a comunicare la chiusura dell'impianto “Adrenalinea”, inaugurato appena due mesi fa a Sellia.
Lo stesso stupore che probabilmente accompagnerà la diffusione della notizia nei nostri clienti ha colto noi nel riscontrare il cambio di atteggiamento e il conseguente rifiuto, da parte dell'Amministrazione comunale di Sellia, di dar seguito
Il giorno dell'inaugurazione di "Adrenalinea"
ad una delibera di giunta, approvata all'unanimità, con la sottoscrizione di un contratto di gestione dell'impianto stesso.
Nonostante i numerosi solleciti e l’avvio di fatto dell’attività, infatti, l’Amministrazione comunale non solo non ha inteso dare esecuzione alla delibera di Giunta, ma ha ostinatamente rifiutato di addivenire alla stipulazione del contratto di gestione, avanzando richieste difformi ed in contrasto con gli accordi presi, modificando così i termini e le condizioni da essa stessa definiti in delibera e da noi interamente accettati.
Tali termini prevedevano, tra le altre cose, la corresponsione di una percentuale sugli utili derivanti dalla gestione dell'impianto. Ed è su questo punto che l'Amministrazione ha deciso improvvisamente di cambiare idea, ponendo condizioni irricevibili per qualunque impresa.
“Orme nel Parco”, infatti, è un marchio commerciale dietro il quale opera un'impresa vera, la “GH Calabria s.r.l.”. Non una onlus, un'associazione sportiva o di volontariato ma un'impresa che non si avvale di finanziamenti pubblici o di escamotage e che, puntando sulle proprie capacità imprenditoriali, fa del successo delle proprie iniziative la propria ragion d’essere. Un'impresa che si regge sul fatturato e che si accolla, oltre al rischio imprenditoriale, anche il peso di imposte e costo del lavoro che in Italia hanno raggiunto ormai livelli insopportabili.
Nonostante ciò, in un Paese come il nostro, fatto di imprenditori “alla Marchionne” e di imprese improduttive o fallimentari sovvenzionate con fondi pubblici, “Gh Calabria s.r.l.” - che com'è noto ama rischiare - dopo essere riuscita nell'impresa impossibile di portare 40.000 persone in un bosco di faggi a Zagarise, realizzando il più grande parco avventura del Sud Italia, ha deciso di affrontare una nuova e più ardua sfida, rispondendo all'invito fatto dall'Amministrazione comunale di Sellia di gestire l'impianto realizzato nel suo comune. Dopo aver valutato le possibili ricadute economiche di un impianto di tale natura, in un arco temporale di almeno cinque anni, tenendo conto della sua collocazione in un paesino di 500 abitanti in via di spopolamento, sprovvisto di servizi per il turista, collegato al resto della regione con strade che franano ad ogni pioggia, ha concepito, per la prima volta in Italia, il concetto di “Borgo Avventura”, in un'ottica di collaborazione di lungo periodo che sembrava potesse instaurarsi con l'Amministrazione comunale.

La Elia prototipi di Simeri Crichi CZ si è distinta positivamente nel corso della 14.ma cronoscalata del Reventino tappa Calabrese del "CIM 2012"



domenica 23 settembre 2012

Eccezzionale scoperta la cura contro il cancro sarà vero? Ma per la loro sicurezza le varie case farmaceutiche non vogliono che si sappia in giro

 Nel corso degli ultimi anni si è parlato più volte della scoperta di cure per il cancro che si dice non vengano prese in considerazione perché altrimenti le case farmaceutiche dovrebbero dire addio ad una fetta consistente dei loro guadagni. Per contro, la maggior parte dei medici mette in guardia i malati di cancro raccomandando loro di non cadere in tranelli del genere e di non sospendere le tradizionali cure a base di farmaci.
Le ipotetiche cure di cui si è parlato nel corso degli ultimi anni sono diverse, si parte dal bicarbonato di sodio secondo la teoria del Dottor Simoncini fino ad arrivare al veleno di scorpione.  Tra queste figura anche il DCA (di-cloro acetato), già utilizzato per contrastare i disturbi alimentari. La scoperta in quest’ultimo caso risale al 2007, quando Evangelos Michelakis, professore del reparto di medicina dell’Università di Alberta (in Canada), al termine di uno studio affermò che il di-cloro-acetato sarebbe in grado di far regredire alcuni tumori, tra cui quello al polmone, quello al seno e quello al cervello.
Nonostante da allora siano trascorsi ben cinque anni, la questione è ancora attuale in quanto non si riesce a capire come mai, nonostante i risultati ottenuti dallo studio sia nelle prove in vitro che nei topi, non si sia presa in considerazione l’ipotesi di tentare in via sperimentale la cura su dei pazienti malati di cancro né come mai lo studio non sia stato preso in considerazione e eventualmente approfondito da altri centri di ricerca.
La cura per il cancro a quanto pare è semplice e costa poco, stiamo parlando dell’utilizzo del di-cloro acetato, attualmente impiegato nei problemi metabolici. Sono state fatte delle prove, dei test in laboratorio, e il risultato è stato positivo sotto tutti i punti di vista! Utilizzando il DCA (di-cloro acetato) i tumori sono stati annientati e i tessuti sani sono stati lasciati integri.
Il DCA agisce sui mitocondri delle cellule malate, portandole all’apoptosi, ovvero alla morte cellulare. Essendo il DCA già utilizzato per contrastare i disturbi alimentari, questo è ampiamente disponibile. 
Queste scoperte sono state fatte nel 2007, ovvero ben 5 anni fa, ma non sono mai state diffuse. Il motivo? Semplice! Nessun guadagno per le case farmaceutiche, in quanto questa è una terapia naturale e non può essere brevettata.
Spero che in questo momento siate indignati quanto me, perché questa notizia è a dir poco sconvolgente. Allora indignatevi, ma soprattutto informatevi! Pensateci un attimo, se questa notizia è vera allora si potrebbe evitare tanta sofferenza a tante tante persone. Il cancro è una malattia che ti succhia via la vita all’improvviso, impedendoti di vivere, impedendoti di essere felice. Ti risucchia in un baratro, ti priva degli anni migliori, della famiglia, degli amici, ti impedisce di godere dell’amore che hai intorno. Una cura per tutto questo è la cosa migliore che potrebbe capitare a tutto il genere umano. 
Allora fate come me, indignatevi e informatevi. Non possono nascondere la scoperta più importante solo perché non c’è guadagno.

sabato 22 settembre 2012

Terrificante episodio nei giorni scorsi a Sersale dove ignoti hanno avvelenato una decina di cani randagi

 A seguire alcune foto di questa raccapricciante mattanza di cani randaggi, episodi ahimè comuni a molti paesi del circondario. Le foto troppo forti sono da sconsigliare a persone particolarmente sensibili ma che abbiamo preferito inserire per far capire dove può arrivare la mente cattiva di alcuni uomini i quali di umano hanno ben poco.....chi è veramente la bestia?

Nell'università di Germaneto (CZ) screening gratuito per la prevenzione sull'osteoporosi. "Il Tribunale Tutela Diritti Cittadini dei Malati" plaude alla lodevole iniziativa esempio di buona sanità in una regione dove di buona sanità se ne vede ben poca


Il Tribunale Tutela Diritti Cittadini, Malati plaude alla campagna di prevenzione avviata gratuitamente dalla Fondazione UMG
  La nostra attenzione, su quanto è al servizio del cittadino e sulla qualità della nostra Sanità, non si ferma; è per tale motivo che, come siamo pronti a denunciare quanto ci viene esposto dal cittadino-utente in difficoltà, alla stessa maniera siamo pronti, e in più contenti, a mettere in evidenza i servizi che funzionano e che danno forza alla nostra offerta in fatto di tutela della salute.
Così va il plauso dell'A.GE.V. Tribunale per la Tutela dei Diritti del Cittadino, Malato (M.C.L.) di Catanzaro, alla campagna di prevenzione sull'osteoporosi che prosegue per tutto il mese di settembre, gratuitamente, su iniziativa della Fondazione UMG diretta dal prof Arturo Pujia e della prof.ssa Tiziana Montalcini, coordinatrice del CDL in Dietista, presso il Campus di Germaneto.
Un servizio a disposizione della popolazione che intende sottoporsi a densitometria ossea sapendo quanto sia importante conoscere e prevenire una malattia silente come l'osteoporosi.
La diminuzione della massa ossea che spesso condiziona la vita delle donne, può avere conseguenze gravi sino alla disabilità; l'intervento e i consigli dei professori che, a Germaneto lavorano da anni su questo tema, è di fondamentale importanza in un territorio come quello calabrese dove troppo poco si parla della buona Sanità.
Durante la campagna di screening, iniziata nel mese di giugno 2012 - con la sola interruzione di agosto -, sono state sottoposte a densitometria ossea 300 donne e, solo 1/3 dei soggetti esaminati è sano.
È emerso, tra l'altro, che, la maggior parte delle donne con ridotta massa ossea non ne era a conoscenza; le signore hanno, inoltre, ricevuto pratici consigli per prevenire tale patologia che incide notevolmente sui costi sanitari.
La Fondazione, per poter portare avanti questo impegno gratuito, a favore dell'utenza calabrese, ha reperito dei fondi grazie ad una lotteria con premi organizzata in occasione del convegno "Donna e Benessere" tenutosi al Campus l 8 giugno scorso, e attraverso altro sostegno ottenuto dalle aziende farmaceutiche: Fenix Pharma e Mediolanum e dalla Banca D'Italia.