ognuno di noi ha il proprio “metodo” per tirarsi su di morale o per
sfogare lo stress della vita quotidiana. C’è chi ama andare in palestra,
chi passare il tempo libero leggendo libri, chi passeggiare con il
proprio cane, uscire con gli amici o fare shopping. Questi sono tutti
rimedi validi per i momenti di “umore nero”. Poi, c’è chi ama mantenere
il buonumore attraverso l’alimentazione: esistono infatti alcuni cibi
che ci aiutano durante i momenti di stress acuto, e che contrastano il
malumore donando alla nostra mente la serenità di cui abbiamo bisogno.
Di seguito 10 alimenti della felicità:
- Il cioccolato: È inutile dirlo, il cioccolato è
uno dei cibi che più di tutti è in grado di risollevare il morale. Da
secoli vero e proprio “elisir” di felicità, è apprezzato veramente da
tutti dai bambini agli adulti. Il cioccolato fondente contiene la
feniletilamina, un alcaloide e un neurotrasmettitore che dona al
cervello una sensazione di benessere diffusa paragonabile a quella che
si prova durante le fasi dell’innamoramento. Inoltre, nel cioccolato è
presente un altro alcaloide, la teobromina, capace di stimolare il
sistema nervoso centrale e di migliorare l’umore scatenando meccanismi
di benessere e appagamento.
Benché il cioccolato faccia bene all’umore, non dobbiamo dimenticare
di non esagerare con questo alimento: a causa dell’elevato valore
calorico rischiamo infatti di ingrassare se ne mangiamo troppo.
Tuttavia, non più di 20-30 grammi al giorno di cioccolato fanno bene a
mente e corpo, linea compresa.
- Il miele: anche il miele, come tutti gli alimenti
zuccherati, ha la capacità di stimolare la produzione di serotonina, il
neurotrasmettitore responsabile di far provare serenità e rilassatezza
all’individuo, e di endorfine. Ma al contrario degli altri zuccheri
semplici (saccarosio in primis) il miele contiene molte alte vitamine e
sostanze nutritive che fanno bene a corpo e mente: manganese, ferro,
iodio, vitamine A, E, il complesso delle B e il potassio sono dei
toccasana per l’organismo e, in sinergia, favoriscono l’assorbimento del
magnesio, primo responsabile della sensazione di buonumore prodotta dal
miele, considerato da sempre un antidepressivo naturale che favorisce
concentrazione e riposo.
- Il peperoncino: Importato in Europa da Colombo, il
peperoncino veniva già usato in Asia da centinaia di anni. In questo
continente viene considerato un alimento in grado di combattere le
depressioni lievi, associate soprattutto all’inappetenza, e di
rinvigorire corpo e mente, grazie alle sostanze in esso contenute. Il
peperoncino, infatti, è ricco di vitamine importanti per l’organismo,
come la C, la A e la E, ma anche di ferro, potassio e magnesio, la cui
carenza può generare stati di ansia e malinconia diffusi. Inoltre, il
peperoncino stimola il cervello a produrre le endorfine, degli
antidolorifici naturali, i quali contribuiscono a loro volta a ricreare
una sensazione di benessere generale.
- Il pollo: Le carni bianche come il pollo, tacchino
e vitello, sono una fonte di energia a lento rilascio e diminuiscono
l’appetito favorendo il senso di sazietà. Questo tipo di carne, povera
di grasso, è anche indispensabili per il corretto funzionamento
dell’organismo. la produzione di dopamina, neurotrasmettitore capace di
risollevare l’umore regolando la frequenza cardiaca e producendo una
sensazione di benessere diffuso. Inoltre, il pollo è ricco di una
sostanza chiamata triptofano (o vitamina PP), un aminoacido essenziale
che è bene assumere attraverso un’alimentazione equilibrata. Questo è
definito come un precursore della melatonina (responsabile della
regolazione sonno/veglia e quindi del sonno in generale), della
serotonina (neurotrasmettitore legato alla sensazione di benessere) e
della niacina (la cui carenza genera sensazioni di ansia, depressione e
miastenia).
-Il merluzzo: così come il salmone e
il pesce azzurro in genere, il merluzzo è una fonte di Omega 3 e 6, i
cosiddetti acidi grassi buoni che non dovrebbero mai mancare in una
dieta equilibrata. Infatti, molte ricerche hanno mostrato il loro
effetto antidepressivo, essendo in grado di attutire gli effetti nocivi
dello stress quotidiano. Effetti maggiori si sono riscontrati in
relazione al consumo di questi alimenti crudi, facendo bene attenzione
alla freschezza dei cibi che in questo caso sono facilmente deperibili.
Inoltre, il merluzzo è tra i pesci che hanno una maggiore percentuale di
triptofano, aminoacido essenziale di cui abbiamo parlato in relazione
alle carni bianche che possiede delle qualità antidepressive molto
importanti.
- Le uova: Le uova sono un ottimo alleato contro la
depressione. Questo grazie ad una sostanza di cui sono ricche, l’acido
pantotenico o vitamina B5, noto per la sua capacità di sostenere corpo e
mente nelle situazioni di stress. Una carenza di questa sostanza
determina infatti stati di ansia, tristezza, apatia e nervosismo,
direttamente legati ad uno stato depressivo minore. È bene quindi non
eliminare le uova da un regime alimentare equilibrato, anche se bisogna
far attenzione al colesterolo: i medici consigliano di non superare la
quantità settimanale di 2, mangiate possibilmente non nello stesso
pasto.
- Broccoli e spinaci: Le verdure non potevano
mancare tra gli alimenti che donano felicità. I broccoli e gli spinaci,
poi, sono persino degli ottimi antidepressivi naturali. Questi vegetali
sono ricchi infatti di vitamina B9, nota come acido folico, sostanza in
grado di prevenire e alleviare gli stati di ansia lievi e di allontanare
il rischio di depressione, anche quella post partum. Spinaci e broccoli
sono in assoluto gli alimenti con la maggior quantità di questa
sostanza ed è bene integrarli nella dieta quotidiana per assimilarla al
massimo, avendo cura di non cuocerli troppo per non perderne tutte le
proprietà, compresa quella antidepressiva.
- Cereali integrali: ricchi di acido folico, cereali
integrali come pasta, pane e corn flakes sono ottimi alleati nella
lotta alla depressione. essendo degli zuccheri a lento rilascio
d’energia, impegnano lo stomaco nella digestione per qualche ora e, al
contrario di quelli semplici, la loro presenza nel sangue si mantiene
costante per molto tempo. Ne consegue che la sensazione di benessere e
di sazietà data da questo tipo di alimenti sia un toccasana per l’umore e
ci faccia sentire appagati e sereni. L’acido folico, infatti, è il
primo responsabile della sintesi di dopamina, serotonina e
noradrenalina, indispensabili neurotrasmettitori cerebrali.
- Le banane: come tipo di frutto non è il più amato
soprattutto dai nutrizionisti in quanto uno dei più “calorici”, ma la
banana è un vero e proprio toccasana per l’umore. Questo grazie a molte
sostanze di cui è ricca quali le vitamine del gruppo B, la vitamina C,
il triptofano, la tiamina, il magnesio e il calcio. Se ne deduce che la
banana può essere considerato il frutto del buonumore per eccellenza.
Inoltre, pratica da portare in ufficio o a scuola, la banana è un frutto
dalle mille proprietà, che fa bene alla salute e all’umore.
- Il caffè: da sempre una bevanda controversa, il
caffè se preso in dosi moderate non fa male all’organismo. Diversi studi
hanno dimostrato che la caffeina...
domenica 21 aprile 2013
sabato 20 aprile 2013
venerdì 19 aprile 2013
A Torre di Ruggiero il gusto delle Serre incontra dieci studentesse straniere
Riceviamo e pubblichiamo
Articolo e foto di Gianni Romano
Grazie alla sinergia tra l'Università degli Studi di Scienze
Gastronomiche di Pollenzo in provincia di Cuneo e le Comunità del Cibo del
progetto Terra Madre di Slow Food presenti sul territorio Calabrese, è stato
possibile ricevere una delegazione di ben dieci studentesse del Master in
Promozione e Gestione del Patrimonio Gastronomico e Turistico, provenienti da
diversi paesi del mondo ( Canada, Stati Uniti, Germania, Svizzera, Giappone,
India, Polonia ), che hanno scelto come parte “pratica” del loro Master di
vivere il territorio nel modo più diretto e spontaneo possibile a contatto con
i produttori e i loro prodotti, per penetrare in profondità nelle eccellenze
della cultura del cibo di Calabria. Tra gli incontri e le visite ai diversi
produttori, le studentesse hanno dimostrato particolare interesse per il Miele
di Melata di Bosco delle Serre, della relativa Comunità del Cibo di Slow Food,
capitanata da Christian Dellisanti referente della comunità e da Nazareno
Circosta, l'ormai benemerito Mastro apicultore detto “Lo Sciamano delle api”.
Circosta ha condotto la delegazione e gli altri partecipanti a piedi attraverso
i boschi delle Serre prodigandosi di rispondere alle moltissime domande delle
studentesse che l'hanno intervistato e dei presenti, riguardo la biodiversità
del Parco e il metodo di produzione del miele di melata, conducendo le ragazze
sino alle radure dove le amate api producono indisturbate il pregiato nettare.
Dopo aver visitato le arnie le ragazze sono state condotte in un tipico casale
di campagna di fronte al lago, dove Dellisanti ha deliziato il palato dei
presenti con un pranzo degustazione a base di sole eccellenze calabresi provenienti
dalle comunità di Slow Food e dalle terre circostanti la Lacina. Gli
imperdibili salumi tipici di suino e di cinghiale, conserve e sott' oli,
scilatielli freschi con pesto di finocchietto selvatico, spaghettoni con
guanciale ai pomodorini secchi.

Grande successo per una ricetta considerata povera ma gustosissima, la frittata con i “viriruni”, dei fiori della famiglia del tarassaco che raccolti prima che sboccino si prestano a diverse ricette ereditate dai pastori. Per concludere un cavallo di battaglia di Dellisanti, l'ormai noto dessert a base di ricotta fresca di pecora, miele di melata di bosco e granella di nocciole del Consorzio di tutela della Nocciola di Calabria, la Mielotta, che oltre ad essere una squisitezza, ha il pregio di esser realizzato con tutti prodotti delle comunità del cibo. Questo progetto dell'Università delle Scienze Gastronomiche rappresenta contemporaneamente un esempio e una speranza per i giovani Calabresi che vogliono operare nel settore, sottolinea Dellisanti. “Sono oltre cento i viaggi che l'Università organizza ogni anno in Italia e nel mondo e questo dato, oltre a riempirci di lusinga per aver espresso il desiderio di visitare proprio le nostre Serre e i nostri prodotti, ci dimostra che il mondo “fuori” ci considera molto di più di quanto noi crediamo nell'ambito della cultura gastronomica Italiana...” e aggiunge, “ … le studentesse documentano tutto con video, interviste e foto, che
Grande successo per una ricetta considerata povera ma gustosissima, la frittata con i “viriruni”, dei fiori della famiglia del tarassaco che raccolti prima che sboccino si prestano a diverse ricette ereditate dai pastori. Per concludere un cavallo di battaglia di Dellisanti, l'ormai noto dessert a base di ricotta fresca di pecora, miele di melata di bosco e granella di nocciole del Consorzio di tutela della Nocciola di Calabria, la Mielotta, che oltre ad essere una squisitezza, ha il pregio di esser realizzato con tutti prodotti delle comunità del cibo. Questo progetto dell'Università delle Scienze Gastronomiche rappresenta contemporaneamente un esempio e una speranza per i giovani Calabresi che vogliono operare nel settore, sottolinea Dellisanti. “Sono oltre cento i viaggi che l'Università organizza ogni anno in Italia e nel mondo e questo dato, oltre a riempirci di lusinga per aver espresso il desiderio di visitare proprio le nostre Serre e i nostri prodotti, ci dimostra che il mondo “fuori” ci considera molto di più di quanto noi crediamo nell'ambito della cultura gastronomica Italiana...” e aggiunge, “ … le studentesse documentano tutto con video, interviste e foto, che
giovedì 18 aprile 2013
Nota stampa del sindaco di Simeri Crichi Marcello Barberio il quale aderisce alla manifestazione dell'Associazione piccoli comuni d'Italia che si terrà oggi a Roma
Riceviamo e pubblichiamo
L’associazione Nazionale dei Piccoli Comuni ha indotto per domani, a Roma, in Piazza Montecitorio, una manifestazione per rappresentare ai grandi elettori e al nuovo Presidente della Repubblica le enormi difficoltà dei Comuni e dei cittadini. I sindaci sono pronti a rassegnare in massa le dimissioni nel caso venissero ignorate le prioritarie richieste elencate in un manifesto unitario. Il sistema Paese è come paralizzato e gli amministratori locali sono ridotti a esattori erariali, costretti a scegliere tra maggiorazioni di aliquote ( per salvare l’equilibrio di bilancio) e dissesto finanziario degli Enti amministrati, con gravi ripercussioni sempre sui contribuenti e sugli utenti. In ogni caso, si concretizza il motto “ sine lumine pereo”, mentre lo Stato continua a non pagare. In particolare i sindaci chiedono: - esclusione dei Comuni fino a 5000 abitanti dal patto di stabilità, che spesso si traduce in blocco degli investimenti e delle attività economiche; - nuova IMU da assegnare integralmente ai Comuni (oggi l’aliquota degli immobili di categoria D è riservata integralmente allo Stato); - abolizione della Tares e ripristino della Tarsu, gestita autonomamente dai Comuni; - autonomia e libera scelta nell’organizzazione dell’Ente Locale, - centralità del ruolo dei Comuni nei settori strategici, col mantenimento e potenziamento dei servizi scolastici, sanitari e della viabilità; - riordino normativo e semplificazione amministrativa e contabile. Il manifesto è un grido d’allarme dei “terminali” della macchina pubblica, cioè degli amministratori locali alle prese con la crisi epocale, con la stagnazione economica, con la sfiducia dei cittadini, dei padri che non sanno come sbancare il lunario e dei figli che non riescono a scorgere l’uscita dal tunnel e la speranza di una vita più dignitosa. Giusta , quindi, la protesta
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I SINDACI DEI PICCOLI COMUNI PRONTI A DIMETTERSIL’associazione Nazionale dei Piccoli Comuni ha indotto per domani, a Roma, in Piazza Montecitorio, una manifestazione per rappresentare ai grandi elettori e al nuovo Presidente della Repubblica le enormi difficoltà dei Comuni e dei cittadini. I sindaci sono pronti a rassegnare in massa le dimissioni nel caso venissero ignorate le prioritarie richieste elencate in un manifesto unitario. Il sistema Paese è come paralizzato e gli amministratori locali sono ridotti a esattori erariali, costretti a scegliere tra maggiorazioni di aliquote ( per salvare l’equilibrio di bilancio) e dissesto finanziario degli Enti amministrati, con gravi ripercussioni sempre sui contribuenti e sugli utenti. In ogni caso, si concretizza il motto “ sine lumine pereo”, mentre lo Stato continua a non pagare. In particolare i sindaci chiedono: - esclusione dei Comuni fino a 5000 abitanti dal patto di stabilità, che spesso si traduce in blocco degli investimenti e delle attività economiche; - nuova IMU da assegnare integralmente ai Comuni (oggi l’aliquota degli immobili di categoria D è riservata integralmente allo Stato); - abolizione della Tares e ripristino della Tarsu, gestita autonomamente dai Comuni; - autonomia e libera scelta nell’organizzazione dell’Ente Locale, - centralità del ruolo dei Comuni nei settori strategici, col mantenimento e potenziamento dei servizi scolastici, sanitari e della viabilità; - riordino normativo e semplificazione amministrativa e contabile. Il manifesto è un grido d’allarme dei “terminali” della macchina pubblica, cioè degli amministratori locali alle prese con la crisi epocale, con la stagnazione economica, con la sfiducia dei cittadini, dei padri che non sanno come sbancare il lunario e dei figli che non riescono a scorgere l’uscita dal tunnel e la speranza di una vita più dignitosa. Giusta , quindi, la protesta
mercoledì 17 aprile 2013
Catanzaro – avrebbe compiuto 18 anni Raffaele Musolino,gli amici organizzano una giornata di sport
Riceviamo e pubblichiamo

Avrebbe compiuto 18 anni,se una macchina impazzita non lo
avesse travolto e ucciso una domenica sera di luglio a Montepaone lido,e nella
data che avrebbe significato per Raffaele Musolino il raggiungimento della
maggiore età,la famiglia,i compagni di scuola e i suoi tanti amici hanno inteso
ricordare chi come Raffaele resterà per tutti il gigante buono,un amico con cui
condividere passioni e sogni,sogni spezzati da una macchina guidata da una
persona che non era in condizioni di guidare ,lasciando nella famiglia e negli
amici un vuoto incolmabile,un vuoto fatto di tanti ricordi e in questo ambito
organizzata una santa messa a Catanzaro,nell’omelia toccanti le parole del
parroco celebrante,parole di fede e di speranza, parole che portano verso la
luce,la morte vista come resurrezione e come segnale di fede e di speranza, Alla
funzione religiosa , particolarmente toccante, hanno partecipato i compagni di classe, gli amici, professori,
conoscenti ed altre persone che hanno inteso manifestare la loro vicinanza e
solidarietà al dolore della famiglia che è sempre più straziante.
La sezione Provinciale Ciechi ha voluto,
inoltre, essere presente ed alla fine della funzione religiosa ha
eseguito dei brani che hanno suscitato particolare emozione. Dopo la
santa messa,e nonostante l’inclemenza del tempo i tanti amici hanno partecipato
ad un mini torno di calcetto ai campi in erba sintetica dello”Spinetti”presso
la scuola agraria di Catanzaro,ai lati una gigantografia di Raffaele
Musolino,sorridente,come sempre,un’aria affabile e compiaciuta la sua come se
realmente fosse partecipe e presente in
una giornata non di ricordo o di dolore,ma di vicinanza alla famiglia,agli
amici e agli affetti più cari,ai lato del campo uno striscione con una
scritta”una presenza silenziosa,ma costante,auguri Raffo”una presenza silenziosa
ma costante e durante tutta la partita tra i compagni di scuola e gli amici di
Raffaele, durante lo svolgimento della stessa
i ragazzi con i loro canti hanno
comunicato il grande affetto che li legava al Gigante Buono ed il
vuoto che ha lasciato e che nessuno potrà mai
Articolo e foto di Gianni Romano
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