martedì 11 febbraio 2020

Catanzaro Casa di riposo degli orrori, Molestie fisiche di ogni genere per i poveri e inermi anziani. Chiuse le indagine sono 17 gli indagati dell'operazione "Ti fa stare bene"

Chiuse le indagini nei confronti di 17 indagati coinvolti nell’inchiesta sui presunti maltrattamenti avvenuti ai danni degli anziani ospiti della casa di cura “San Francesco Hospital” di Settingiano, nel catanzarese.

Anziani ricoverati, vessati con gratuite umiliazioni in quella che è stata ribattezzata “la clinica degli orrori”, da operatori socio-sanitari educatori, infermieri professionali, direttore sanitario compreso, indifferenti verso “i più elementari bisogni di assistenza dei degenti, tenendo nei loro confronti una condotta  inutilmente severa, mortificante e in diverse occasioni molesta, persecutoria e violenta tale da incidere sulla qualità di vita degli anziani ospiti ,costretti a trascorrere l’intera giornata seduti sulle sedie posizionate in una sala comune”. 
LA VICENDA venne a galla nell’aprile dell’anno scorso quando la Guardia di Finanza di Catanzaro fece scattare l’operazione denominata “Ti fa stare bene” sottoponendo ai domiciliari due Oss che lavoravano all’interno della residenza sanitaria “San Francesco Hospital”altri tre vennero invece raggiunti da un divieto di dimora e undici avvisi di garanzia furono notificati ad altri operatori della struttura: il direttore sanitarioquattro infermieri professionali, un’educatrice e cinque operatori socio-sanitari. I reati ipotizzati, a vario titolo, furono di maltrattamentisequestro di persona e lesioni colpose. Secondo la ricostruzione degli investigatori, nella casa di cura gli anziani sarebbero stati sottoposti a vessazioni, come percossederisioniinutili molestie ed anche minacceMolestie fisiche che sarebbero state perpetrate, in alcuni casi, anche durante il sonno; altri ospiti invece costretti a stare per intere giornate nel corridoio in un piano seminterrato usato come sala comuneLe indagini erano scaturite dopo le denunce sporte da alcuni dei familiari degli anziani ricoverati nella clinica e che avevano avuto il sentore che all’interno avvenissero dei maltrattamenti. Per corroborare i racconti dei parenti degli anziani i militari installarono microfoni e videocamere nascoste all’interno della struttura e si...............

lunedì 10 febbraio 2020

Catanzaro,aumenta la psicosi da Coronavirus, chiude un noto ristorante mentre le attività gestite da Cinesi rimangono deserte


La psicosi da coronavirus sta colpendo duramente le attività commerciali gestite dai cinesi e anche la comunità cinese nei rapporti sociali con le altre comunità. A Catanzaro, (scrive Elena Sodano sulla Gazzetta del Sud), il parcheggio dell’esercizio commerciale cinese più grande e più conosciuto in città è praticamente deserto. Si contano appena 7 macchine. Il grande negozio è vuoto e c’è un silenzio al quale non siamo abituati. Solo qualche cinese si aggira tra i capi d’abbigliamento cercando di sistemare quei vestiti che da giorni nessuno più mette fuori posto. I commessi, quasi tutti catanzaresi, sono ai loro posti. Alle casse vuote, dietro i banconi, vicino agli scaffali. Sembrano in attesa di servire quei clienti che tardano a entrare da quelle porte che fino a qualche settimana fa hanno accolto centinaia e centinaia di persone. Sono preoccupati per il loro futuro.
 Chiude ristorante cinese di Catanzaro Lido “Il Mandarino”
Era sempre pieno, ma è bastata la psicosi del Coronavirus per far sparire i clienti. Lo storico   ha annunciato attraverso la propria pagina Facebook la chiusura per ferie: “Siamo rammaricati -si legge- di comunicarvi che a causa della psicosi che circola in questo periodo siamo costretti a dover chiudere per ferie fino a data da definirsi”.

Insomma, nonostante non ci sia nulla di cui avere paura e anche se i virologi continuano a ripetere che l’epidemia di Coronavirus non si trasmette attraverso il cibo continuano a calare i clienti nei ristoranti cinesi. Anche in Calabria

 A seguire  2 articoli tratti dai giornali locali

sabato 8 febbraio 2020

Sciame sismico nel comune di Albi I sindaci della Presila preoccupati si mobilitano


Lo sciame sismico che da oltre 20 giorni è in atto nella Presila catanzarese sta preoccupando e non poco i cittadini dei nostri Comuni”. E’ quanto si legge in una nota congiunta dei sindaci di Albi, Fossato Serralta, Sorbo San Basile, Pentone, Taverna, Magisano. “Nel nostro ruolo di Sindaci siamo tutti impegnati nel cercare di dare risposte concrete senza per questo sfociare nei soliti slogan anacronistici. Le nostre comunità necessitano di operatività e sinergie così da promuovere azioni di sensibilizzazione e di informazione: queste sono le nostre priorità. Stiamo lavorando in maniera coordinata e condivisa così che il nostro territorio abbia in toto le stesse opportunità e colmate le stesse esigenze. Fin da subito – scrivono i primi cittadini- ci siamo attivati con le verifiche delle scuole e delle aree pubbliche cercando di sensibilizzare anche i cittadini al monitoraggio delle abitazioni con eventuali segnalazioni di problematiche varie. Siamo stati e siamo in stretto contatto con la Protezione Civile Regionale che non sta mancando in presenza e collaborazione. Abbiamo realizzato nei nostri centri incontri con esperti, geologi e tecnici, e fatta divulgazione attraverso i canali social e i siti comunali. Molti hanno già realizzato ed altri lo stanno facendo, brochure informative con i corretti comportamenti durante e dopo eventuali sismi, nonché l’indicazione delle aree di attesa e di raccolta. Abbiamo dato visibilità ai nostri Piani di Protezione civile, per quanti erano già dotati, altri li stanno definendo ed approvando.






Sersale non fa scena muta. “Sismicità e regole di comportamento”: si è svolto giovedì 6 febbraio 2020, alle ore 17, presso sala consiliare della Città di Sersale, rappresentata dal primo cittadino  Salvatore Torchia. L’incontro, organizzato dall’assessore comunale alla protezione civile Franco Ardimentoso, ha visto  la presenza di qualificati funzionari del Dipartimento di protezione civile regionale come Michele Folino Gallo, responsabile dell’unità operativa “Rischi naturali ed emergenze” e Domenico Costarella, responsabile dell’unità operativa  “Volontariato di protezione civile”. Anche il Comune non si farà trovare impreparato. Non solo con parole, ma anche con i fatti: ce n’è bisogno.
 A Sellia il Direttore del Centro Terremoti dell’INGV, Salvatore Stramondo, in visita a Sellia (Cz), ha dato il via ad uno studio sul campo del fenomeno; nei prossimi giorni una rete di sismografi verrà installata in tutti i comuni della presila in cui si stanno registrando i terremoti e, dal prossimo 10 febbraio si comincerà con l’osservazione diretta. Il montaggio delle attrezzature sarà coordinato dal dott. Del Gaudio, responsabile calabrese dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. A conclusione dello studio il Direttore tornerà ad analizzare i dati.
Anche il Gruppo di volontariato di Protezione civile Città di Catanzaro sta.........

venerdì 7 febbraio 2020

Il sogno diventa realtà Da Catanzaro a Crotone in meno di 30 minuti grazie alla variante della nuova SS 106

Trenta minuti per raggiungere Catanzaro da Crotone, un progetto che finalmente prende forma attraverso l’inserimento dell’intervento CZ389 nella delibera Cipe del 25/01/2020.

Cinquanta milioni di euro per 16 progetti in ambito nazionale ed unico in Calabria è proprio che riguarda la Variante al Megalotto 6. Durante la conferenza stampa convocata dal Presidente facente funzioni Giuseppe Dell’Aquila ed alla quale hanno partecipato la consigliera regionale Flora Sculco, il consigliere provinciale Rino Le Rosel’ingegnere Bevilacqua del “Comitato Crotone nuova SS106 adesso” e il responsabile dell’Osservatorio Provinciale sulla sicurezza stradale Fabio Pisciuneri, è stata proposta ai sindaci la sottoscrizione di un documento unitario con il quale si intende sollecitare il governo regionale e quello nazionale affinché si bypassi la fase di dibattito pubblico e si passi immediatamente alla fase progettuale per l’intervento CZ389 (variante SS106 collegamento Catanzaro-Crotone).
In questi anni il Comitato e l’Osservatorio provinciale hanno con impegno e dedizione portato avanti il progetto della Variante al Megalotto 6, un progetto che è diventato forte anche grazie alla condivisione ed al sostegno che i comuni del crotonese, del catanzarese ed anche dell’area cosentina hanno espresso e manifestato con delibere di consiglio.
Sono stati 51 i Comuni hanno adottato specifiche delibere di consiglio per sostenere il progetto e due sono stati i consigli provinciale che hanno fatto lo stesso. Un’area che ricomprende la provincia di Crotone, ma anche quella catanzarese, un intervento infrastrutturale che ha quale obiettivo quello di strappare all’isolamento questa porzione di Calabria, un piano progettuale che attraverso una mobilità finalmente sostenibile ed integrata creerà le condizioni per la crescita e lo sviluppo economico e sociale.
Soddisfazione è stata espressa dal responsabile dell’Osservatorio provinciale Pisciuneri e anche da Bevilacqua del Comitato, quest’ultimo ha richiamato le istituzioni e la politica a farsi carico del progetto, a sfruttare l’occasione che finalmente oggi il territorio ha, dopo anni di battaglie.
Un’occasione importante è stata definita dalla consigliera regionale Sculco che ha assicurato, come già fatto durante la precedente legislatura, il suo sostegno ed il suo apporto per far sì che l’intervento si concretizzi e che la giusta attenzione sia garantita sia dalla Regione che dal Governo nazionale.
“Uniti e non divisi - ha dichiarato il consigliere provinciale Le Rose - solo così si può crescere, ed ora è necessario mettere da parte posizioni e appartenenze politiche per lavorare insieme ad un progetto, uno dei progetti che dovranno riscrivere il futuro del territorio provinciale crotonese.”
Le conclusioni sono state affidate al Presidente facente funzioni Giuseppe Dell’Aquila che nel suo intervento ha voluto ringraziare il comitato per l’impegno ed il lavoro svolto in questi anni. “Se vogliamo crescere dobbiamo – ha dichiarato Dell’Aquila – dare merito anche al.......

giovedì 6 febbraio 2020

Belcastro; Parenti serpenti.Botte da orbi tra zio, cugino e nipote che con fucile in mano tenta di ucciderli


Una lite per futili motivi, tra tre parenti, ha rischiato di tramutarsi in tragedia. Il fatto risale a ieri, martedì 4 febbraio. Intorno alle sei e mezza del pomeriggio i protagonisti - rispettivamente nipotezio e cugino - hanno avuto l’alterco, venendo alle mani nella piazzetta centrale di Belcastro, piccolo centro del catanzareseSuccessivamente - e secondo quanto ricostruito dagli investigatori - il primo, il nipote, a bordo della sua auto, si sarebbe allontanato dal luogo della discussione per poi tornarvi dopo alcuni minuti imbracciando un fucile caricato a pallettoni e facendo fuoco all’indirizzo dei familiari. Questi ultimi sono riusciti però a ripararsi dietro un’autovettura, che era parcheggiata nelle immediate vicinanze, e che è stata danneggiata dai proiettili. Solo uno dei due è stato lievemente ferito al volto, perché colpito di striscioIl presunto sparatore, Giancarlo Pane, 31enne tra l’altro già sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, nella tarda serata di ieri è stato sottoposto ad un fermo di indiziato di delitto da parte dei Carabinieri della Compagnia di Sellia Marina che gli contestano il tentato omicidio. Il giovane è stato poi portato nella Casa Circondariale di ......

mercoledì 5 febbraio 2020

I tentacoli della ndrangheta dentro l'ASP di Catanzaro. Chiesto il processo per ex dirigenti

É stato chiesto il rinvio a giudizio per alcuni ex dirigenti dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro accusati di associazione per delinquere di tipo mafioso per le presunte ingerenze della cosca Iannazzo-Cannizzaro-Daponte nella gestione dell'ospedale di Lamezia Terme. Tra loro ci sono l'ex direttore generale, Giuseppe Perri; l'ex direttore amministrativo, Giuseppe Pugliese, e l'ex direttore del servizio 118 dell'Asp di Catanzaro, Eliseo Ciccone. La cosca avrebbe avuto il controllo della fornitura di ambulanze sostitutive del 118, oltre che dei servizi di onoranze funebri, della fornitura di materiale sanitario, del trasporto sangue ed altro ancora. L'udienza preliminare é stata fissata per il prossimo 13 marzo. É stata stralciata la posizione dell'ex deputato e sottosegretario alle Attività produttive Giuseppe Galati, che nell'ambito dell'inchiesta fu posto agli arresti domiciliari, provvedimento poi annullato dalla Cassazione per mancanza di gravi indizi di colpevolezza..La Dda di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio per 21 indagati, tra personale dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia, funzionari, dirigenti dell’Asp del capoluogo calabrese ed esponenti politici, coinvolti nell’inchiesta “Quinta Bolgia”, scattata il 12 novembre 2018 con l’esecuzione di 24 misure cautelari 
Al centro dell’indagine due gruppi imprenditoriali, i Putrino e i Rocca, ritenuti legati alle cosca confederata Iannazzo-Cannizzaro- Daponte, che si sarebbero accaparrati negli anni il mercato delle autoambulanze sostitutive del servizio pubblico, delle onoranze funebri, della fornitura di materiale sanitario, del trasporto sangue, escludendo dal mercato le altre ditte; operando – sempre secondo l’accusa - attraverso un’illecita concorrenza e cercando di turbare, con atti illeciti, la regolarità delle gare di affidamento delle........