martedì 12 luglio 2022

“Il Monaco che vinse l’Apocalisse” Ultimate in Sila le riprese del film su Gioacchino da Fiore. Cutro trasformata nella vecchia Gerusalemme.

 Sono state ultimate le riprese estive del film “Il Monaco che vinse l’Apocalisse” diretto da Jordan River. Nel cast anche l’attore australiano-britannico Bill Hutchens che il 24 giugno è stato in Italia sul set della Città di Pietra, tra antiche pergamene e oggetti sacri, per una scena di intensa magia cinematografica, nel fascino del Medioevo. Hutchens nel film veste i panni del cabbalista ebreo incontrato dall’abate fondatore dell’ordine florense durante la traversata nel deserto lungo la strada per Gerusalemme.



Il ruolo del giovane Gioacchino che s’incammina nel deserto per raggiungere la Città Santa è stato invece affidato a Francesco Turbanti, un giovane attore italiano attento ai dettagli, che in questo film ha dovuto lavorare molto sull’interpretazione nella trasformazione in linea con l’esegesi spirituale del personaggio vissuto nel 1200. Il film, prodotto dalla Delta Star Pictures e sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Calabria Film Commission, è girato in 12K (il primo film in Italia girato in altissima risoluzione) e vede la collaborazione di diversi professionisti, tra cui lo scenografo Davide De Stefano, il DoP Gianni Mammolotti, costumi a cura di Daniele Gelsi, fonico Gianfranco Tortora, supervisor agli effetti speciale Simone Silvestri e il truccatore Vittorio Sodano. Sarà inoltre il primo film internazionale ispirato alla figura di Gioacchino da Fiore, che Dante Alighieri ha definito ‘di spirito profetico dotato’. Gioacchino non fu solo una delle figure più influenti del nostro medioevo, ma per molti fu anche un esegeta biblico, un riformatore monastico e, soprattutto, un visionario. Numerosi gli attori e le attrici locali che il regista ha selezionato per dare volti in questo film. In questa prima parte estiva sono stati sul set Carmelo Giordano, Saverio Malara, Antonello Lombardo, Francesco Guzzo Magliocchi, Piero De Bonis, Mirko Iaquinta, Messina Francesco, Alessia Adduci, Federica e Anna Maria Sirimarco, Marianna Raffa, Domenica Gaudioso, Giuseppe Barillaro, Albino Cutuli, Franceschina Raimondo, Davide e Nicola De Bonis, Vincenzo Di Rosa, Alessio Braconi, Mariano Mestici, Alessandro Cipolla e Joileen Comite solo per citarne alcuni. Le riprese del film proseguiranno poi a fine anno in varie località del Lazio, tra cui a Roma a Cinecittà, e in altre regioni per scene invernali che interesseranno altre interessanti location. Diverse le tappe del sud che hanno visto la troupe cinematografica in questi giorni, tra cui il Castello di Oriolo (tra i borghi più belli d’Italia) e lo splendido castello federiciano di Roseto Capo Spulico, così come il canyon di Civita, le cosiddette piccole ‘dolomiti’ di Frascineto, il fiume di San Sosti nel Parco Nazionale del Pollino, l’antico ponte di Annibale a Scigliano, nonché il cuore di Cosenza, che ha visto la Cattedrale come scenario cinematografico; si è proseguito poi con tappa ai ......

lunedì 11 luglio 2022

5 giorni di festa, a Sersale ritorna "Un tempo in un borgo sapori e mestieri" La rassegna culturale ed enogastronomica compie la maggiore età

 Anche quest’anno la Pro-Loco Sersale, in collaborazione con il Comune di Sersale e di importanti sponsor, propone, dal 5 al 9 Agosto 2022, la manifestazione “ Un Tempo in un Borgo: Sapori & Mestieri”.  Questa manifestazione, giunta alla XVIII edizione, ha riscosso negli anni precedenti un grandissimo successo premiato dalla presenza di migliaia di visitatori.

dal 5 al 9 agosto a Sersale “Un tempo in un borgo: sapori e mestieri”La rassegna culturale ed enogastronomica compie la maggiore età con la


XVIII edizione

La manifestazione avrà una durata di 5 serate e si svolgerà nel consueto percorso del Centro Storico di Sersale a partire dalle ore 19:00 fino a tarda serata. Tutte le sere il percorso sarà animato da musica popolare dal vivo, attori, pittori impegnati in estemporanea, artisti ed abili artigiani all’opera, oltre che dalla degustazione di tanti prodotti della gastronomia tipica calabrese.
“Sersale, grazie alla Pro Loco, si contraddistingue ancora per una diffusione di usi, di costumi e di mestieri di antica origine, di laboratori artigianali che hanno tramandato la lavorazione di materiali che vengono trasformati in oggetti d’arte di elevatissimo pregio dalle mani di abilissimi artigiani- prosegue il presidente Galeano.
Purtroppo, lo sviluppo industriale ha messo a repentaglio queste arti manuali, molte delle quali sono scomparse o in via di sparizione.
Sopra il video di Sellia racconta edizione del 2014

La rappresentazione degli usi, dei costumi e degli antichi mestieri all’interno del centro storico del Comune di Sersale, ha dunque, lo scopo di raccontare e far conoscere la storia, le tradizioni e quindi la civiltà che ha formato il popolo sersalese. La Pro-Loco si sta adoperando per il recupero e la riscoperta di quegli antichi mestieri che stanno scomparendo dalle strade del nostro paese, portando via con sé tutto quel patrimonio culturale lasciatoci dai nostri avi, patrimonio che fa parte di noi, della nostra tradizione e della nostra storia, e come tale non può scomparire.
Da qui nasce l’esigenza di redigere un .......

sabato 9 luglio 2022

l Canyon delle Timpe Rosse, nascono nel parco della Sila scendono lungo la presila Catanzarese, ne parlano tutte le riviste ma noi le conosciamo?

 

La natura ci regala delle opere d’arte di bellezza incredibile: è il caso del Canyon delle Timpe Rosse, una delle perle meno conosciute della Calabria

Mare, sole e tante spiagge stupende: la Calabria è una meta perfetta per l’estate, e il turismo balneare in effetti è una delle sue prerogative più celebri. Tuttavia, basta addentrarsi un pochino per scoprire che le bellezze di questa regione non si limitano assolutamente solo all’incantevole litorale. La natura offre il meglio di sé tra suggestivi parchi ricchi di vegetazione e impetuosi corsi d’acqua che si snodano in un paesaggio da favola. Ed è proprio la forza dell’acqua ad averci regalato un piccolo capolavoro assolutamente da esplorare: il Canyon delle Timpe RosseImmaginate un piccolo torrente dalle acque cristalline, che scorre vivace in mezzo ad una rigogliosa vegetazione, attraversando per pochi chilometri l’entroterra calabrese per poi gettarsi nel mar Ionio lungo quel bellissimo tratto di litorale chiamato Costa degli Aranci. Ecco, questo è il torrente Uria: uno dei tantissimi brevi corsi d’acqua che affollano questa regione, ma che si distingue per una particolarità. Nei millenni, il suo incessante lavorio sulla roccia ha dato vita al Canyon delle Timpe Rosse, una perla quasi sconosciuta e dal fascino rarissimo.

Qui i colori sono incantevoli, una visione che toglie il fiato. L’area è caratterizzata dalla presenza di imponenti rocce di arenaria rossa, la cui sfumatura così particolare è dovuta alla ricchezza di ferro nel terreno. Il contrasto con il verde della natura lussureggiante che circonda il canyon è davvero suggestivo: una meraviglia che si amplifica al tramonto, quando gli ultimi raggi tiepidi del sole riflettono ancor di più il rosso delle rocce facendole sembrare quasi in fiamme. E ad aver dato origine a questo spettacolo unico al mondo è stato proprio il torrente Uria, che ha modellato le pareti in geometrie bizzarre e ricche di fascino.Il Canyon delle Timpe Rosse offre un’escursione assolutamente imperdibile, ma decisamente ardua. Si tratta di un percorso breve, che si può effettuare in circa un paio d’ore, ma prevede una discesa piuttosto ripida che non è adatta ai meno esperti. Il paesaggio è bellissimo, impreziosito da graminacee, giaggioli siculi e fichi selvatici: colori e profumi, soprattutto in primavera e in estate, regalano la prima grande emozione di questo piccolo viaggio. Il sentiero conduce velocemente verso il basso, presso l’alveo del fiume, dove il canyon si apre in tutto il suo splendore.

Qui, maestosi pinnacoli più chiari, che madre natura ha realizzato con la roccia calcarea, puntano verso il cielo formando bizzarre sculture che mente umana non avrebbe mai potuto ideare. Una volta guadato il corso d’acqua, non resta che addentrarsi tra le imponenti pareti rocciose di un rosso meraviglioso. Questo è il canyon vero e proprio, dove il silenzio è interrotto solamente dallo scrosciare dell’acqua sulle pietre e dagli sporadici rumori degli uccelli. Tra le rocce, è possibile infatti avvistare numerosi buchi che offrono riparo ai tanti rapaci che nidificano in questa zona, tra cui il capovaccaio. Mentre le pareti si restringono sempre di più, il paesaggio si fa via via più incantevole. E alla fine ecco il sole brillare di nuovo su un’ampia distesa interrotta, anche qui, da pinnacoli scolpiti mirabilmente dal vento.

Canyon delle Timpe Rosse, come raggiungerlo....................

venerdì 8 luglio 2022

Simeri Mare sulla tragica fine del povero 34 enne i carabinieri dopo le indagini hanno evitato l'autopsia.

 Non c'è stato nulla da fare per Vittorio Madia, trentaquattrenne di Simeri Crichi morto sul colpo ieri pomeriggio, mentre stava tentando di riparare una prolunga. A quanto si apprende, l'uomo stava lavando la propria auto con un'idropulitrice, per tentare poi di ripare una presa probabilmente malfunzionante.



La scarica elettrica non ha lasciato scampo al malcapitato: il personale medico è arrivato celermente sul posto, ma non ha potuto far altro che constatare il decesso.Sul posto si sono recati i carabinieri della Compagnia di Sellia Marina. Secondo quanto è stato ricostruito dai militari, Madia è stato colpito dalla scarica mentre stava riparando una presa elettrica collegata ad una prolunga utilizzata per l'idropulitrice. La morte del 34enne è stata istantanea. Il pm di turno della Procura della Repubblica di Catanzaro, che ha diretto l’attività investigativa dei carabinieri, ha .......

giovedì 7 luglio 2022

Ripreso con il cellulare, costretto a mettersi in ginocchio e a ripetere la frase “sono un ricchione” Arrestati 4 ragazzi nel Catanzarese per aver picchiato e umiliato un coetaneo.

Picchiato, umiliato e lasciato sanguinante

arrestati 4 ragazzi

  L’accusa nei loro confronti è di aver aggredito e rapinato un coetaneo

 


Costretto a mettersi in ginocchio, offeso ripetutamente e ripreso con un telefono cellulare mentre era costretto a ripetere la frase “sono un ricchione”. Una violenza cieca e brutale che poteva scatenarsi anche solo per impossessarsi di una catenina d’oro o per un sorriso alla ragazza “sbagliata”. Un branco di giovanissimi, alcuni anche minorenni, che negli ultimi mesi ha seminato paura nelle aree della movida della costa jonica, in discoteca a Soverato o sul corso di Catanzaro Lido. Aggressioni, minacce, rapine, tutti episodi che adesso sono stati ricostruiti dagli inquirenti. Ieri il gip di Catanzaro Paola Ciriaco ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di Carlo Gallina, 22 anni, di Catanzaro; Simone Mumoli, 22 anni, di Catanzaro; Tommaso Rosati, 28 anni, di Catanzaro e Giuseppe Cardamone, 21 anni, di Catanzaro. L’accusa nei loro confronti è di aver aggredito e rapinato un coetaneo a maggio del 2022: la vittima sarebbe stata avvicinata in un bar di Settingiano e poi fatto salire in auto. A quel punto è stato colpito da alcuni pugni e il ragazzo è stato costretto a ......